Black Swan

di Darren Aronofsky

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Black!?
     
    .

    User deleted


    Black Swan



    In apparenza, il film potrebbe sembrare la storia di una compagnia che decide - sotto la direzione del regista Thomas Leroy (Vincent Cassel) - di allestire una rivisitazione del famoso balletto di Čajkovskij: Il lago dei cigni. In realtà, è il film stesso ad essere un'originale rivisitazione di questa tragica storia, secondo cui una giovane ragazza "pura e casta" viene tramutata in un maestoso cigno bianco a causa di un incantesimo, il quale può essere spezzato solo attraverso il vero amore. Questo però, le viene portato via a seguito di un terribile inganno orchestrato dalla sua lussuriosa gemella, il Cigno Nero, ed è quindi costretta a rimanere totalmente sola e senza speranze. Non vedendo altre vie di scampo, essa decide infine di suicidarsi... perché trova nella morte la sua unica speranza di libertà. Questa ovviamente non è affatto la trama del film, ma metaforicamente direi che calza a pennello. Anche per questo motivo, l'ultimo lavoro di Darren Aronofsky può benissimo essere considerato il suo personalissimo Lago dei cigni, in cui l'ossessione e la follia della protagonista prendono il sopravvento e trasformano quello che potrebbe essere un normalissimo film drammatico in un imperdibile thriller psicologico al limite del sovrannaturale.

    La giovane Nina (Natalie Portman) viene scelta per interpretare la parte principale, andando così a sostituire una ballerina ormai in declino, Beth MacIntyre (Winona Ryder). Tuttavia, pur essendo perfetta per il ruolo di Cigno Bianco, dovrà compiere una sorta di metamorfosi interiore per riuscire ad entrare anche nella parte del Cigno Nero, cosa che ad un'altra ballerina della compagnia, Lilly (Mila Kunis), riesce spontaneamente. L'unico modo per raggiungere la perfezione artistica, sarà quello di liberare il "cigno nero" che è dentro di lei.



    Per certi versi, l'intero film non è altro che una rappresentazione della spirale autodistruttiva in cui è intrappolata la protagonista, e ci basta tenere bene a mente chi c'è dietro la macchina da presa per capire che non c'è proprio nulla di cui meravigliarsi. Ancora una volta, il tutto viene rappresentato attraverso incubi ed allucinazioni che non fanno altro che alimentare l'inquietudine di questa giovane ragazza, inconsapevolmente vittima di se stessa. D'altra parte, i temi trattati sono proprio quelli tanto cari al giovane regista newyorkese, che già a partire dal suo film d'esordio aveva dato buona prova del suo talento. Guardando "Black Swan" infatti, è impossibile non pensare all'alienazione raffigurata da Sean Gullette in π - Il teorema del delirio, o al declino di Randy "The Ram" Robinson (aka Mickey Rourke) in The Wrestler. Stavolta però, è il mondo della danza ad essere messo sotto i riflettori, e purtroppo non è tutto oro quel che luccica. Certo, alcune sequenze - soprattutto nella parte finale - sono pura poesia.. ma dietro le quinte, l'autolesionismo e la perversione si contrappongono a tutta quella grazia (ed eleganza) che viene continuamente mostrata sul palcoscenico. Ed è proprio su questo palcoscenico che Natalie Portman ci regala la migliore interpretazione della sua carriera, in un ruolo decisamente ostico e fuori dagli standard a cui in passato ci ha abituato. Una menzione d'onore infine va anche alla meravigliosa colonna sonora composta da Clint Mansell, il quale ha indubbiamente firmato con Black Swan uno dei suoi lavori migliori. E nel caso non si fosse ancora capito, lo stesso vale per Darren Aronofsky.

    Voto: 8+
     
    Top
    .
163 replies since 16/6/2009, 09:38   3363 views
  Share  
.