Django Unchained

di Quentin Tarantino

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    mi sono gustato l'ultima fatica di Quentin l'altro pomeriggio. Quasi per caso....dovevo andare da un cliente...salta il lavoro...incontro un amico e dopo un caffe' discutendo proprio di Django decidiamo di andare al cinema.

    Spettacolo delle 17:00, il primo spettacolo della giornata, sala praticamente deserta, noi 2 e poi 2 o 3 coppie di gentili vecchietti che con molta probabilita' si aspettavano il "loro" Franco Nero. Devo dire aria in sala molto simpatica, commenti di fine primo tempo e fine film compresi.
    Ma veniamo al film.....
    Ho sempre visionato le opere di Tarantino, (ma a dire il vero mi comporto in generale cosi!) cercando di carpire cosa la mente del regista voleva trasmettere e mai creandomi dei preconcetti o mie aspettattive personali, questo secondo me deve essere un punto fermo per poter entrare nel mondo *Tarantino*. Devo dire che ho trovato nel complesso, Django, un film praticamente completo. La trama è certamente di grande impatto, il tema trattato è decisamente alto. Lo sviluppo del film passa da azione, violenza....a trovate decisamente divertenti, con la particolarita' che le scene divertenti hanno sempre uno sfondo serio. Basta pensare al siparietto con Don Johnson dove viene preso di mira il **cucus clan**.....
    Io personalmente non c'ho visto uno spaghetti western, ma un film di tarantino con ambientazione western.
    Chiaramente il film è pieno zeppo di omaggi, basta pensare alle musiche, a diverse inquadrature e a diverse scene, tipo la galoppata a cavallo senza sella di Django, che ricorda pari pari quella di Navajo Jo del nostro Corbucci o il nostro Franco Nero che fa' capire al caro Jamie Foxx di sapere come scrivere la parola Django!
    Insomma non credo sia corretto confondere questo film con i nostri spaghetti western o paragonarlo con le opere di Leone.
    Quentin ammira il nostro cinema *buono*, lo eleva ma non lo scopiazza!
    Devo dire che a differenza di altri non ho trovato Di Caprio cosi al top come tanti hanno commentano, io sono uscito dalla sala con la sensazione che avesse potuto fare di piu'....ma chiaramente non sto parlando di bocciatura ci mancherebbe.....adoro Leo sono praticamente un suo fanboy. L'ho semplicemente trovata una prova standard per un attore del suo calibro.
    Sono rimasto decisamente (nuovamente!) colpito da Cristopher Waltz, che ha dimostrato di essere un attore sublime, devo dire parecchio coadiuvato nella versione italiana dal nostro Stefano Benassi, il quale è stato davvero un valore aggiunto per Waltz. Ottimo il resto del cast, con un Samuel L. Jackson davvero nella parte cosi come Jamie Foxx in quella di Django.
    Altra cosa che mi ha fatto piacere è stata rivedere Tom Wopat, il *luke duke* della mia infanzia, nella parte del marshall di paesino.

    Insomma per quanto mi riguarda ho visto un grande film di Tarantino.......

    Edited by hiroshi976 - 26/1/2013, 15:12
     
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    Si ma.... Cucus clan non si può sentire!!! :D
     
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    ...non mi piace l'idea di avere un mio post associato a quel termine! ;)
     
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  4. Kurtz
     
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    CITAZIONE (futuregista @ 18/1/2013, 18:35) 
    Mi è piaciuto. Non è il miglior Tarantino, e non è neanche il peggiore. Gli ho preferito Bastardi senza gloria, per me (nonostante lui in persona sostenga il contrario) sono film molto distanti dal punto di vista stilistico, e molto vicini dal punto di vista narrativo.
    Django è la versione negra di Shoshanna, che cerca la propria vendetta (anzi, la propria Payback, per citare il Black Caesar della musica nera :D) ma arriva a ottenere il riscatto della sua razza, monsieur Candie è l'Hans Landa della situazione, l'esperto di schiavi negri che sostiene la superiorità fisiologica dei bianchi sui (vedi le tre fossette nel cranio), il dottor King Schultz è il tenente Aldo Raine, coinvolto quasi per caso nella missione di riscatto/vendetta di Django/Shoshanna. Le stesse ambientazioni, con gli improvvisi agguati ai delinquenti, ricordano le razzie dei Bastardi contro i nazisti, e la stessa Candyland (teatro della sparatoria/massacro finale) ricorda il cinema di Shoshanna.

    I due film sono, stilisticamente, un ricalco di quello che era stato il dittico Kill Bill, ma invertiti. Kill Bill vol. 1 e Django sono più basati sull'azione, sangue e carneficine (senza che manchino i dialoghi sferzanti, quello è marchio di fabbrica di Tarantino), mentre Kill Bill vol. 2 e i Basterds mirano a uno stile più disteso e chiuso, con molti più dialoghi. Certo è un fatto che dai Basterds in poi lo stile di Tarantino sta lasciando molti vezzi per uno sguardo più... non direi classico che è difficile affibiarlo al suo cinema ma diciamo che è più vicino di quanto si potesse pensare - SEMPRE in senso assolutamente relativo.

    CITAZIONE (poison78 @ 19/1/2013, 23:43) 
    CITAZIONE (futuregista @ 19/1/2013, 15:26) 
    Ma sono l'unico folle che non c'ha visto manco un po' di spaghetti western e ha visto un film di blaxploitation?
    Dov'è che vengono omaggiati Ford e Leone? Due registi che avevano fatto dei tempi lunghi (più che altro dilatatissimi) la loro cifra stilistica? :blink:

    Fermi tutti, :) personalmente ho citato lo spaghetti Western come omaggio...perché Tarantino anche in conferenza stampa ha confermato che per lui è un omaggio al nostro cinema...Però ho anche scritto alla fine del mio commento che per me è un western, debitore certo per molti aspetti al nostro stile perduto (non solo Leone), come sempre del resto!

    scusate ma se facciamo quest discorso dimostriamo di non aver capito un tubo del cinema di Tarantino. Il cinema di Tarantino somiglia al cinema di Tarantino. Gli omaggi, che pure ci sono qui come altrove, non è cosa su cui affossarsi perchè sarebbe come guardare il dito mentre il dito ci indica la luna. la forza di Tarantino è metabolizzare le sue fonti, digerirle e rifonderle nella sua opera quando ormai sono diventate roba sua (non è un caso che ad aprire Django c'è la scritta Un film di Quentin Tarantino, una cosa che faceva anche Kubrick. Non è una semplice notazione leziosa, ma il significante di tutto). Tarantino non riprende i temi o la dilatazione o la cifra stilistica di Leone o Corbucci, perché HA LA SUA. da loro si fa influenzare per il condimento e la ricetta, ma poi la torta la prepara a modo suo, e ci mancherebbe.
     
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  5. Fedor Lynch
     
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    beh sì chiaro anche secondo me è così, l'ossatura, sviluppo e la cifra stilistica sono frutto della visione cinematografica di tarantino (e meno male!), per quanto mi riguarda per le citazioni e i rimandi è bello fare una sorta di "caccia al tesoro" e coglierle anche perchè tarantino riesce sempre a infilarle con classe all'interno della sua opera... in ogni caso io a livello di gradimento sono più vicino a futuregista che alle esaltazioni ed ai 9 e 10 che stanno piovendo! non so, "django" è troppo come te lo aspetti, non è riuscito a darmi quel qualcosa in più che aveva "bastardi senza gloria" e che mi aspettavo prima di vederlo.. bellissimo film ci mancherebbe, ma non me la sento proprio di considerarlo un capolavoro...
     
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  6. futuregista
     
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    CITAZIONE (Kurtz @ 26/1/2013, 16:46) 
    scusate ma se facciamo quest discorso dimostriamo di non aver capito un tubo del cinema di Tarantino. Il cinema di Tarantino somiglia al cinema di Tarantino. Gli omaggi, che pure ci sono qui come altrove, non è cosa su cui affossarsi perchè sarebbe come guardare il dito mentre il dito ci indica la luna. la forza di Tarantino è metabolizzare le sue fonti, digerirle e rifonderle nella sua opera quando ormai sono diventate roba sua (non è un caso che ad aprire Django c'è la scritta Un film di Quentin Tarantino, una cosa che faceva anche Kubrick. Non è una semplice notazione leziosa, ma il significante di tutto). Tarantino non riprende i temi o la dilatazione o la cifra stilistica di Leone o Corbucci, perché HA LA SUA. da loro si fa influenzare per il condimento e la ricetta, ma poi la torta la prepara a modo suo, e ci mancherebbe.

    Kurtz, non lo metto in dubbio. La penso esattamente come te. Non sono andato a cercare la dilatazione dei tempi di Leone o Ford, né tantomeno le citazioni all'universo blaxploitation. L'impressione che mi ha dato il film, però, non è quella che mi lascerebbe un western, e non perché sia un western "alla Tarantino"... è proprio perché non lo è. È una cosa che esula dalle singole citazioni, dalla dilatazione dei tempi, è forse qualcosa che riesco a farti capire meglio (visto che siamo entrambi appassionati) trasportandola sull'universo musica.
    Hai presente cercare una canzone che corrisponda al tuo "umore"? Ecco, Django Unchained secondo me non ha il "feeling" Tarantino.
    Se guardi un film con l'occhio di chi cerca il western e ti trovi davanti un western, il film ti apparirà abbastanza "classico", nei canoni ben stabiliti. Se lo guardi con l'occhio di chi cerca il western e ti trovi davanti un suo capovolgimento totale, il film ti apparirà diverso, inusuale, ma ti starai rifacendo sempre e comunque ai canoni del western. Qui invece non ho provato né la prima né la seconda cosa, proprio perché secondo me il film nasce come western e perde questo "feeling" al momento della sua nascita.
    Non è una critica al film, che mi è piaciuto parecchio, ma cercavo di capire se è una cosa che ho notato soltanto io o è condivisa da altri. Io c'ho trovato tantissimo della blaxploitation, e questo non significa che l'appartenenza ad un filone o a un altro renda il film migliore di quanto sia (o non sia) già. Vedevo tante persone parlare del "nuovo western di Tarantino", le riviste piene zeppe di liste di riferimenti, citazioni, e nella mia ottica, la frase che tu riporti (sul dito che indica la luna) sarebbe perfetta per descrivere questa situazione. Il dito indica il western e nessuno vede la sostanza reale del film (puri codici blaxploitation/Tarantino).
     
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    ultima mezzora del film cmq fantastica,ma anche la prima forse. il resto cmq su buonissimi livelli.

    non il miglior tarantino,ma l'asticella del livello e' sempre alta.

    voto 8
     
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  8. Kurtz
     
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    futuregista, ho capito ciò che intendi ma mi sembra, come accennavi anche tu, una questione tutta tua, personale. Nn so come dire. Non possiamo reclamare a un regista di non trovare ciò che ci aspettiamo nel suo film, un film va analizzato per quello che è, non per quello che speravamo o pensavamo fosse. Capisco comunque che tu parlavi di una questione personale e su queste cose, sull'empatizzare o meno una storia, dei personaggi... son processi misteriosi che non si possono razionalizzare più di tanto.

    Per quanto mi riguarda finalmente sono riuscito a scrivere la mia recensione. ci ho messo quasi una settimana, praticamente un parto.
    la trovate, per chi ha voglia e un po' di tempo (è un po' lunga), sui lidi di Loudvision
     
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  9. Film Reel
     
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    Sono d'accordo con chi diceva che in questo ultimo film di Tarantino c'è più blaxploitation che western: io mi aspettavo il contrario e credo che questo mi abbia fregato. Mi aspettavo duelli interminabili al centro della piazza, risse nei saloon, inquadrature fulminee su occhi e fodere di pistola.. e invece mi ritrovo a vedere un nero che scarica fucili e si butta per terra su un sottofondo gangsta rap. Colpa mia più che altro, e lo sottolineo, per questo lo vorrei rivedere. Alla prima visione posso dire che ho visto un sacco di siparietti divertenti, di cose memorabili non ne ho viste molte. Le Iene, Pulp Fiction, Jackie Brown e i due Kill Bill tra sceneggiature e trovate di regia li considero tutti dei capolavori, questo non mi ha detto molto, non so. Quando i personaggi giungono a Candyland e durante la cena Candie scopre finalmente di essere stato ingannato, finalmente le cose sembravano farsi interessanti, ma quando poi tutto si risolve in un massacro
    e sia Candie che Schultz muoiono,
    il film da quel momento cambia marcia e si muovo verso l'esagerazione fine a se stessa o almeno così mi è sembrata. Alla fine del film, il primo commento che ho espresso ai due amici coi quali l'ho visto è stato: "è un film per neri, ha cercato di fare un western come secondo lui lo avrebbe fatto un nero".
    Mi prometto di riandarlo a vedere.

    occhio agli spoiler

    Edited by hellboy1 - 27/1/2013, 19:51
     
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  10. futuregista
     
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    D'accordo quasi in toto con Film Reel ;)
    CITAZIONE (Kurtz @ 27/1/2013, 15:44) 
    futuregista, ho capito ciò che intendi ma mi sembra, come accennavi anche tu, una questione tutta tua, personale. Nn so come dire. Non possiamo reclamare a un regista di non trovare ciò che ci aspettiamo nel suo film, un film va analizzato per quello che è, non per quello che speravamo o pensavamo fosse. Capisco comunque che tu parlavi di una questione personale e su queste cose, sull'empatizzare o meno una storia, dei personaggi... son processi misteriosi che non si possono razionalizzare più di tanto.

    Kurtz, la digressione sulla blaxploitation è nata proprio dall'analisi di quello che il film è, non da quello che mi aspettavo di trovare :lol:
     
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  11. poison78
     
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    CITAZIONE (Kurtz @ 26/1/2013, 16:46) 
    scusate ma se facciamo quest discorso dimostriamo di non aver capito un tubo del cinema di Tarantino. Il cinema di Tarantino somiglia al cinema di Tarantino. Gli omaggi, che pure ci sono qui come altrove, non è cosa su cui affossarsi perchè sarebbe come guardare il dito mentre il dito ci indica la luna. la forza di Tarantino è metabolizzare le sue fonti, digerirle e rifonderle nella sua opera quando ormai sono diventate roba sua (non è un caso che ad aprire Django c'è la scritta Un film di Quentin Tarantino, una cosa che faceva anche Kubrick. Non è una semplice notazione leziosa, ma il significante di tutto). Tarantino non riprende i temi o la dilatazione o la cifra stilistica di Leone o Corbucci, perché HA LA SUA. da loro si fa influenzare per il condimento e la ricetta, ma poi la torta la prepara a modo suo, e ci mancherebbe.

    Personalmente concordo solo in parte con quello che hai scritto. Come già scritto sul mio commento: "In molti da anni lo accusano di saper fare solo un buon copia e incolla di altre pellicole. In parte è vero, tuttavia in quanti sanno realmente creare qualcosa di originale da un genere così ampiamente sfruttato?! E’ Tarantino il collante essenziale per sostenere tutte le parti di questo perfetto puzzle creativo." . Naturalmente poi ha il suo stile, la sua visione di cinema..che apprezzo incredibilmente. Altrimenti non ero qui ad elogiare il suo cinema. :)
     
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    Visto settimana scorsa..alto gradimento da parte mia senza dubbio.. il cinema del maestro è sempre grande e godibilissimo.
    Però non so perchè ma sono uscito dalla sala sentendo che mancasse un qualcosa.. forse dopo i capolavori di Pulp Fiction, Kill Bill, e soprattutto dopo l'ultima fatica di Inglorious Basterds personalmente mi aspettavo qualcosa di più!
    E' stato come aver assaggiato il piatto di un grandissimo chef, cucinato con cura, con maestria e con ingredienti sublimi, ma alla fine mancasse qualcosa, quel tocco magico che solo lui sa dare nelle sue creazioni.
    Non so, forse un po troppa linearità nello svolgimento della trama..
    In compenso come sempre ho visto delle ottime performance di tutti gli attori.
    Il personaggio più tarantiniano è senza ombra di dubbio quel negriero interpretato da Samuel L Jackson, viscido e cinico al punto di stare dalla parte del bianco che schiavizza i suoi simili.
    Tanto da non essere più considerato un negro alla pari degli altri, meritevole quindi di vivere, nel culmine della vendetta di Django.


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  13. thekingofbronx
     
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    Io vedo tanti commenti troppo complicati :D

    Per me è solo un film altamente tamarro, come quelli che piacciono a me. Perchè un "Negro" che nel west massacra a destra e a sinistra e sopratutto gira per il texas a cavallo altro non è che estremamente tamarro :wub: :wub:

    Sarà finito a mezzanotte e mezzo lo spettacolo ma è stato godimento puro, non sono stato tanto la a pensare al significato, al volere di Tarantino, alla black e qualcosa di cui parlate voi :D, mi sono solo goduto il suo ennesimo capolavoro come perfetto ignorante e non vedo l'ora di rivederlo.
     
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    Le mie labbra cercano il piacere nei posti più inaspettati

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    Seconda visione l'altra sera. c'è poco da fare, questo film è un'orgia di bellezza (seppur qualche momento poco riuscito ci sta).
     
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  15. cucciolo19
     
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    Visto ieri, devo dire che mi ha colpito molto positivamente. Da anti tarantiniano quale sono non mi aspettavo nulla di buono (ho apprezzato solo le iene fino a ieri...) invece mi sono trovato davanti ad un ottimo film di gran lunga superiore, a mio modesto parere, a kill bill e bastardi senza gloria anche se mi rendo conto delle differenze sostanziali dei film messi in paragone.
    Son9 sempre stato insofferente ai suoi "omaggi" (sia al cinema italiano che wuxia ecc) tacciandoli spesso e volentieri come copia e incolla (per citare parole da voi usate) ,essendo poi io anche un grande amante del cinema italiano di genere li vedevo come un' aggiunta estranea e a volte palesemente forzata.
    In Django ho notato una serie di omaggi più coerenti ben studiati e devo ammettere che ci stanno veramente bene ed aumentano il fascino ,già di per suo ampio, del film ( mi riferisco soprattutto alla scena di Framco Nero ma ache agli oliver onions che ci stanno egregiamente).
    Certo non posso dire di aver apprezzato in toto l'aura tarantiniana a mio avviso un po' grottesca ed a volte volutamente caricaturistica (forse qui un po' attenuata rispetto al passato)presente e caratteristica del suo stile.
    Il film per il resto parla da solo e non ha bisogno di descrizioni per me deve essere visto!
    Kurtz, se mi è concesso, ho apprezzato il paragone da te fatto sulla luna ed il dito che la indica, secondo me però la luna seppur bellissima, affascinante, lontana e con innumerevoli sfaccettature quella è invece il dito che la indica spesso cambia caratterizzandola, descrivendola...quindi a mio parere puntare l' attenzione su quel dito non è sbagliato.
     
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