To The Wonder

di Terrence Malick

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  1. gubizzo
     
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    su quello sono d'accordo. niente pause al cinema. Spezzano completamente l'atmosfera, l'attenzione e crea un via vai di gente che va a comprare le cene da divorare in sala...Peccato che qui ormai la pausa la fanno tutti...spero di trovare un cinema che faccia il film...
     
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    senza andare troppo OT, ma ci sono film che hanno un break fisiologico: in tree Of Life era chiaro. Io l'ho visto a Colleferro e li fanno la pausa. Però immagina un Compagnia dell'Anello senza pause.... non si può.... :D
     
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    Ovviamente lo vedrò, ma io ste voci fuori campo non l'ho mai mandate giù troppo, soprattutto quando si fanno eccessivamente e religiosamente predicanti.
    In tree of life mi sono sembrate ben dosate (a differenza degli intermezzi "quarkiani", veramente eccessivi)
     
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  4. Fedor Lynch
     
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    penso ci siano due righe di dialogo in questo, il resto è tutto voci fuori campo per la tua felicità :lol:
     
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    bene :lol:
     
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  6. gubizzo
     
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    Guidooooo le voice over di Malick sono un pilastro del suo cinema, si da Badlands. La voice serve a svelare quello che il personaggio non dice, ma medita, pensa dentro di se. In generale a me piacciono molto, ma devono essere fatte a regola d'arte, e qui l'arte la fa da padrona! Gli intermezzi "quarkiani" hanno un grandissimo significato. Dico questo perchè studiando davvero il cinema di Malick ho scoperto davvero un mondo incredibile. Ti rendi conto di come ogni singolo secondo, ogni singolo frame del film, sia un tassello indispensabile per la costruzione dell'opera, con un significato molto preciso. Malick comunque è un vero e proprio filosofo religioso. Incredibile il connubbio, ma vero.
     
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    CITAZIONE (gubizzo @ 1/7/2013, 23:34) 
    ...e tanta tanta filosofia

    E quanto cinema? Perché vorrei che Malick continuasse a fare il regista, io amo tutti i suoi film (tree of life l'ho odiato poi amato poi ho deciso che non lo rivedrò più) però credo che già con Tree of Life abbia mostrato lo scompenso tra le ambizioni e il risultato finale, nonostante per me sia grandissimo cinema.
    Perché studiare o analizzare quello che c'è dietro è cosa buona e giusta, ma poi c'è quello che sta davanti, che è il film, e gli intermezzi quarkiani, indipendentemente da quello che vogliono essere, rischiano di essere brutti esempi (o ancor peggio banali e superficiali) di cinema (quando parlo di scompenso parlo proprio di questo, dell'estetica da screensaver che già in tree of life si insinuava nella grandiosità e nella magnificenza generale) le riprese dal basso, la voce fuori campo, i personaggi che saltellano, abbassano lo sguardo, sorridono, rischiano di diventare un brand metafisico per illuminati , un marchio estetico ridondante e logoro, buono per tutte le stagioni filosofiche. Ripeto spero non sia così e parlo e per sensazioni (personalissime, di quello che può essere questo film e di quello che è stato Tree of life )
     
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  8. gubizzo
     
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    to the wonder forse non avrà molti intermezzi riguardanti l'origine e l'evoluzione dell'universo, ma l'impronta sarà quella di The tree of life. si fa tanto rumore attorno a Malick forse perchè il 95% di quelli che lo vedono e dei critici 1) Non sa cosa va a vedere e non conosce il regista 2) non vuole approfondire più di tanto un film. Il cinema dell'immediatezza è altro e quindi è inutile affrontare Malick.
    Anche La sottile linea rossa, per me il più grande film di guerra della storia del cinema, avanti solo a Apocalypse Now, è intriso di filosofia e voice over, oltre che di religione. the tree of life è l'opera più complessa, e anche To the wonder sarà simile.
    io ho visto nel risultato finale un capolavoro unico. Malick se ne frega dei canoni estetici del momento e fa il cinema che vuole fare. Fa bene a non essere mai presente e sbattersene. Essendo un filosofo prima che regista, non è adatto alla mondanità di oggi.
    E' un modo di fare cinema, Nic, e non piace a tutti. Ci può stare perchè è un genere indecifrabile sicuramente di nicchia.
     
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    CITAZIONE (gubizzo @ 3/7/2013, 12:35) 
    Guidooooo le voice over di Malick sono un pilastro del suo cinema, si da Badlands. La voice serve a svelare quello che il personaggio non dice, ma medita, pensa dentro di se. In generale a me piacciono molto, ma devono essere fatte a regola d'arte, e qui l'arte la fa da padrona! Gli intermezzi "quarkiani" hanno un grandissimo significato. Dico questo perchè studiando davvero il cinema di Malick ho scoperto davvero un mondo incredibile. Ti rendi conto di come ogni singolo secondo, ogni singolo frame del film, sia un tassello indispensabile per la costruzione dell'opera, con un significato molto preciso. Malick comunque è un vero e proprio filosofo religioso. Incredibile il connubbio, ma vero.

    Ma mica ho detto dovrebbe abolirle, semplicemente per i miei gusti potrebbe limitarle, ecco. Molti pensieri, in molte scene, potremmo, potrei interpretarli da me, restituendogli anche quel senso di aleatorietà (in senso positivo) che forse hanno. Mentre mi sembra che spesso Malick imponga, delicatamente, più che suggerire. Più in generale il problema, o meglio, la differenza tra filosofia e cinema è che la prima è sempre opinabile, il secondo molto meno. Forse nascono da questo insanabile contrasto i disaccordi :P Non ho studiato Malick ne altri registi a fondo, mi fido un pò di quello che i film mi trasmettono. In tree of life ricordo, negli ormai famosi "intermezzi quarkiani", una certa insofferenza seguire un iniziale senso d'estasi e stupore. Ecco, a meno che non mi spieghi esattamente perché 58 secondi esatti (dico un numero tanto per dire) e non 20 di "big-bang"... Più per curiosità, perchè l'insofferenza non me l'ha tolta nessuno :D
     
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  10. gubizzo
     
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    Beh la durata delle scene è riconducibile forse al fatto che Malick non affretta mai nulla e vuole proprio calcare la lentezza dell'evoluzione delle cose. Ma non è una risposta esauriente. Non credo ci siano dei precisi perchè proprio a questo. Io ho trovato gli intermezzi meravigliosi insieme alla musica.
    Le voci fuori campo in The tree of life non sono un sussurro che deve suggerire, ma sono esattamente i pensieri dei personaggi che vogliono venir fuori, ma che rimangono dentro senza esplodere. E' l'interiorità. Pensa che in ogni film la funzione è diversa. Per esempio in The New World hanno funzione di racconto diaristico, molto lontano dalla funzione che assumono in The tree of life. Da voce all'interiore eliminando gran parte dei dialoghi, anche perchè è un gioco di sguardi, immagini, sensazioni, rumori e suoni della natura.
     
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    CITAZIONE (gubizzo @ 3/7/2013, 16:48) 
    Beh la durata delle scene è riconducibile forse al fatto che Malick non affretta mai nulla e vuole proprio calcare la lentezza dell'evoluzione delle cose. Ma non è una risposta esauriente. Non credo ci siano dei precisi perchè proprio a questo. Io ho trovato gli intermezzi meravigliosi insieme alla musica.

    Faccio il pignolo e ti cito di nuovo :P "... ti rendi conto di come ogni singolo secondo, ogni singolo frame del film, sia un tassello indispensabile per la costruzione dell'opera.." Ecco, per me qualche secondo in meno era lo stesso :D E sia chiaro che reputo Tree of life un gran film, in generale.

    CITAZIONE (gubizzo @ 3/7/2013, 16:48) 
    Le voci fuori campo in The tree of life non sono un sussurro che deve suggerire, ma sono esattamente i pensieri dei personaggi che vogliono venir fuori, ma che rimangono dentro senza esplodere. E' l'interiorità. Pensa che in ogni film la funzione è diversa. Per esempio in The New World hanno funzione di racconto diaristico, molto lontano dalla funzione che assumono in The tree of life. Da voce all'interiore eliminando gran parte dei dialoghi, anche perchè è un gioco di sguardi, immagini, sensazioni, rumori e suoni della natura.

    Non disprezzo il voice-over in generale ne in particolare in Tree of life, dove ho già detto mi sembra tutto sommato adeguato, salvo qualche sporadico caso. Semplicemente a volte li ritengo o ridondanti (la scena o gli sguardi già dicono, non serve sottolineare) o stonati (magari quello sguardo suggeriva un pensiero diverso). Ovvio, in particolare, un contrasto quasi insanabile se il pensiero evolve ad una visione cristiana piuttosto che laica. Malick ne ha tutto il diritto, come anch'io d'altronde :D
     
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    CITAZIONE (gubizzo @ 3/7/2013, 15:33) 
    to the wonder forse non avrà molti intermezzi riguardanti l'origine e l'evoluzione dell'universo, ma l'impronta sarà quella di The tree of life. si fa tanto rumore attorno a Malick forse perchè il 95% di quelli che lo vedono e dei critici 1) Non sa cosa va a vedere e non conosce il regista 2) non vuole approfondire più di tanto un film. Il cinema dell'immediatezza è altro e quindi è inutile affrontare Malick.
    Anche La sottile linea rossa, per me il più grande film di guerra della storia del cinema, avanti solo a Apocalypse Now, è intriso di filosofia e voice over, oltre che di religione. the tree of life è l'opera più complessa, e anche To the wonder sarà simile.
    io ho visto nel risultato finale un capolavoro unico. Malick se ne frega dei canoni estetici del momento e fa il cinema che vuole fare. Fa bene a non essere mai presente e sbattersene. Essendo un filosofo prima che regista, non è adatto alla mondanità di oggi.
    E' un modo di fare cinema, Nic, e non piace a tutti. Ci può stare perchè è un genere indecifrabile sicuramente di nicchia.

    Sono d'accordo più o meno su tutto (sono d'accordissimo su La sottile linea rossa,non so se lo sono sul cinema dell'immediatezza perché non so cosa vuoi dire, non mi interessano i discorsi sulla sua vita privata) infatti non è di questo che parlavo, parlavo d'altro.
    Però in tempi profani so che la sacralità dell'arte è un dogma intoccabile e Malick è una di quelle divinità che non si discutono si amano :)
    Che poi ripeto amo tutti i suoi film, e a 17-18 anni fu una delle prime folgorazioni cinematografiche, di quelle che hanno spostato il mio guardare al cinema e di conseguenza a tutto il resto, nell'ordine con La sottile linea rossa, badlands e i giorni del cielo, che sono film della vita, come lo sono anche Tree of life e The new world, ma questo non significa che non lo discuta
     
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  13. gubizzo
     
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    Beh Guido è chiaro che si tratta di una scelta stilistica del regista. Non posso dirti perchè ha scelto di fare una scena lunga 1 secondo in più :D :D
    Nic parlavo in generale. Io porto avanti una lotta pro-Malick da un po'. Semplicemente contro quelli che giudicano senza voler comprendere il perchè di certe cose. Ma non parlo di voi, anzi!!! Magari fossero tutti interessati e appassionati come noi! E' cresciuta in me la voglia di studiare Malick e cerco di comprendere al meglio il suo cinema. Ogni volta che guardo i suoi film vengo investito da emozioni fortissime e rimango sempre molto tempo a riflettere dopo aver visto le pellicole. e' una cosa che mi capita con pochi registi. Parlo proprio del pensarci e ripensarci per giorni e scavare per comprendere anche attraverso le tante persone molto molto più esperte di me che possono aiutare a capire.

    Piccolo O.T....sono di Napoli : NON TROVO UN MULTISALA CHE PROIETTI IL FILM neanche in provincia :cry: :cry: :cry:
     
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  14. Torrance
     
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    Anche qui niente; 3 multi-sala a portata di mano ma nemmeno l'ombra di Malick :(
     
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    Multisala Sisto aFrosinone : ieri lo tenevano nei "prossimamente". Oggi è sparito, ma non è in programmazione :(
     
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