Vizio Di Forma

di Paul Thomas Anderson

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  1. Fedor Lynch
     
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    Rivisto oggi in lingua originale dopo che all'uscita dal cinema, un paio di settimane fa, mi ero detto "voglio rivederlo al più presto". L'avevo già apprezzato alla prima visione, però c'erano alcuni aspetti che volevo approfondire e come mi è sempre capitato con PTA alla seconda visione riesco sempre ad amare maggiormente le sue opere. Che sia il suo film più riuscito o meno riuscito poco mi interessa, anche perché sostanzialmente manco io saprei scegliere il mio preferito tra la sua filmografia, quindi non mi va di appellarmi a graduatorie buttate lì a casaccio. Penso che il talento di Anderson regista sia fuori discussione, ma è bene sottolineare anche la sua bravura come sceneggiatura, in quanto portare sul grande schermo un romanzo come quello di Pynchon non era affatto cosa semplice... La trasposizione è molto fedele ma questo non impedisce certo ad Anderson di far emergere la sua lettura personale (specie nella figura di Shasta) oltre che realizzare una pellicola visivamente stupenda. Vorrei non ripetermi per l'ennesima volta, ma finisco per farlo anche se è cosa inutile: vederlo in lingua originale è tutt'altra cosa rispetto alla versione doppiata che, a partire dal titolo stesso, rovina un'opera che va goduta così com'è stata concepita.
     
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15 replies since 30/8/2014, 14:41   543 views
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