Birdman

di Alejandro González Iñárritu

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Fedor Lynch
     
    .

    User deleted


    Interessante disanima Ray, che capisco in pieno ma non condivido del tutto, in quanto - nonostante una serie di difetti - a mio parere "Birdman" è un film che funziona e che comunque riesce nel suo intento. La scelta di metterlo in scena come un unico lungo piano sequenza è vero che va togliere respiro all'opera ma non l'ho visto come un mero desiderio di elevare il lato tecnico, bensì come un mezzo inerente al racconto (e alla riflessione) che era nelle intenzioni di Inarritu. Il senso di claustrofobia potrebbe essere proprio quello che si andava cercando nel momento in cui è scelto di optare per una realizzazione di questo tipo. che forse distanzia anche lo spettatore ma allo stesso tempo ritengo riesca a metterlo nella condizione di agitazione e impellenza che muove il protagonista. Detto questo, la buona riuscita del film va oltre alla scelta stilistica e si appoggia più sul valore delle riflessioni che vuole suscitare, e non credo sia compito nostro di cercare il contenuto, in quanto Inarritu espone le sue carte senza nemmeno pensare di nasconderle ed anzi, finisce addirittura per mettere troppa carne al fuoco quando alcune cose potevano rimanere più velate (il discorso di come i media tiranneggino la notorietà, tanto per fare un esempio). Tuttavia, è chiaro, non credo che "Birdman" sia un opera rivoluzionaria o un film destinato a fare la storia, ma tutto sommato è una pellicola interessante e capace di ottenere quanto stava cercando. Non riesco a vedere il dualismo forma/sostanza come lo vedi tu in questo caso, soprattutto pensando a opere dove il tutto è decisamente più marcato (penso a "soy cuba" di Kalatozov, giusto per i piani sequenza straordinari). Se poi mi dici che è un'occasione mancata, posso anche darti ragione.. Perché ecco difetti ce ne sono parecchi e forse, in fin dei conti, poteva essere davvero qualcosa in più. Ma da Inarritu non mi aspettavo una pietra miliare del cinema, scelte discutibili se ne trovano in tutta la sua risicata filmografia.. Però questo "Birdman" è probabilmente il suo film più riuscito, per la nobiltà degli intenti e la voglia di provare a dire qualcosa di importante.

    Poi beh se mi parli di Welles... Quello è un altro sport. :lol:
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Le mie labbra cercano il piacere nei posti più inaspettati

    Group
    Global Moderator
    Posts
    20,486
    Location
    Venezia

    Status
    Offline
    Ho spinto l'acceleratore sulla provocazione. Di fatto l'ho trovato noioso e bruttarello.

    Welles è un'altro sport, ma le citazioni servivano per altro :P
     
    Top
    .
  3. Fedor Lynch
     
    .

    User deleted


    Sì, era abbastanza intuibile il fatto che non ti avesse entusiasmato :lol:
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    DVD Forum

    Group
    Administrator
    Posts
    12,176

    Status
    Offline
    CITAZIONE (raystorm @ 17/2/2015, 20:02) 
    Il film del regista messicano assomiglia maggiormente a una occasione sprecata (ma sarebbe meglio definire un enorme dispendio di talenti), i motivi che mi portano a questa presa di poszione sono essenzialmente due. Il primo è il cosidetto “Effetto Inception“, creato da Christopher Nolan e che prende il nome dalla pellicola per cui esso è stato concepito. Per chi non lo sapesse “l’effetto Inception” consiste nello spiegare reiteratamente gli stessi concetti in momenti diversi dello stesso film, in modo da assicurarsi la comprensione del racconto da parte di chi guarda. In pratica possiamo giungere alla conclusione che il regista immagina il suo pubblico non particolarmente intelligente, il che è abbastanza irritante. Il secondo motivo principale (più importante di quello appena esposto), risiede nella ricerca quasi ossessiva della spettacolarità mediante l’adozione di un immenso piano sequenza, che trasforma l’esperienza cinematografica sulla lunga durata in una sorta di monotono videogioco (non a caso i momenti in cui torna il montaggio classico lo sguardo si risveglia dal torpore). Ora se voi appartenete al genere di cinefili da stadio (quelli che quando hanno decretato l’assoluta bontà di una pellicola nessuno li smuove dalla loro opinione), potete tranquillamente smettere la lettura perché quello che segue è la mia completa bocciatura di “Birdman” (però state tranquilli perché in questo caso appartengo ad una minoranza e voi la sapete sicuramente più lunga del sottoscritto).

    In merito all'ultima frase tra parentesi, contrapposta alle citazioni degli scritti di Bazin su Welles, che non so quanti quì dentro conoscono (Bazin, non Welles), colgo una certa ironia, o falsa modestia :D Mentre in merito alle citazioni stesse, che possono sembrare ardite, avrei dovuto trovare una buona metafora, magari sportiva, ma ci rinuncio perché in questo sono più bravi nick ed il micio (questa se non hai seguito altre discussioni non la capisci :P )
    In merito al film, sul primo punto non sarei poi così d'accordo. Mi sembra piuttosto che il film offra chiavi di lettura non così palesemente o fastidiosamente (come nel caso di Nolan) "spiegate". Ed anche sul secondo ho qualche riserva, così come anche già osservato da fedor. La scelta per me funziona, almeno nell'enfatizzare lo straniamento generale, ma soprattutto del protagonista. Forse è la scrittura, a volte sovrabbondante di temi, ed il martellante accompagnamento musicale che uniti a quel tipo di regia può generare "confusione", quindi anche noia. Forse.
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Le mie labbra cercano il piacere nei posti più inaspettati

    Group
    Global Moderator
    Posts
    20,486
    Location
    Venezia

    Status
    Offline
    Ironia Guido, ironia. Tutto il papiro è volutamente provocatorio, o da stronzetto 😊😃
     
    Top
    .
  6. badòands
     
    .

    User deleted


    visto ieri,ne sono uscito abbastanza deluso.sicuramente un buon film,ma lontanissimo dall'essere un capolavoro,anche se capisco chi lo ama molto.un grande cast e una prima parte molto promettente,poi tutto scappa via in maniera anche abbastanza banale.lo stile e la tecnica sono sontuosi(anche se non ho capito del tutto la funzionalità del pianosequenza),ma ne esce una storia in fondo già sentita mille volte che fatica ad appassionare.se inarritu voleva far vedere quanto sa fare il figo,c'è riuscito.forse affrontare meno temi e affrontarli più a fondo era meglio.dovessi esprimere un voto,direi 7.
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    11,133

    Status
    Offline
    Mi mancano forse i lavori più importanti di Inarritu (21 grammi, Babel) ma qualcosa di suo ho visto: il convincente Amores Perros (almeno alla prima visione) e il, per me, non entusiasmante Biutiful.
    Andato in sala con non poche aspettative, sono rimasto parzialmente deluso da una parte, e soddisfatto dall'altra. E' innegabile il talento di questo regista, che però è sembrato un pò perdersi dietro alla forma, piuttosto che badare alla sostanza, mi spiego meglio: la sceneggiatura, le scenografia, i lunghi piani sequenza (uno dei veri punti di forza del film) sono spettacolari, la critica verso i mass media ma anche verso i social network la si comprende ma è solamente accennata: Inarritu avrebbe potuto osare, in tal senso, molto di più senza nascondersi dietro a un finale forse un pò buonista. Dall'altro lato sono soddisfatto perchè comunque recupererò le altre opere del regista messicano con molto più entusiasmo.
    Pellicola in definitiva sontuosa nella sua forma, per un messaggio finale importante ma solo accennato.

    7.5
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Member
    Posts
    21,015

    Status
    Offline
    Lasciamo da parte il pianosequenza e concentriamoci su una cosa: Inarritu è un autore. In un periodo in cui abbiamo mestieranti sempre più bravi e sempre meno autori, probabilmente, l'autore messicano spicca. E spicca bene. I precedenti lavori, che ho rivisto da poco, sono pregni di una particolare poetica e di un particolare stile. Qui rimane la poetica di fondo (rapporto genitori/figli, rapporto essere umano/mondo esterno, caduta delle certezze e via discorrendo) ma cambia lo stile, sia quello meramente visivo che quello narrativo. Il primo, complice il cambio Prieto/Lubezki salta subito all'occhio ma si nota facilmente anche una regia rocambolesca in chiaro contrasto col mondo del teatro ma che diverge anche dai lavori precedenti. Entrambi i cambi sono sicuramente azzeccati vista la tipologia del film e sebbene io abbia preferito l'Inarritu precedente non posso lamentarmi della scelta.
    Le tematiche del film non sono certo originali ma sono affrontate in maniera fresca e con (finalmente!) un carattere autoriale e questo è sicuramente il più grande pregio della pellicola. Strano che sia stata premiata con l'Oscar per il miglior film.
    Menzione speciale per la coraggiosissima colonna sonora. Si sa mai che grazie a Birdman e a Whiplash la batteria jazz diventi popolare :lol:

    Siamo sull' 8-
     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    4,572

    Status
    Anonymous
    donnie cosa è successo, c'è stata qualche rassegna di film in lingua originale nelle tue zone? non ci credo che tra Anderson e Inarritu tu abbia deciso di mischiarti ai professionisti del rutto libero. :lol:

    Sono andato al cinema circa un mesetto fa e con una sola visione non me la sento di dilungarmi troppo, in sala si è anche bloccata la proiezione nella scena clou con ''l'uccello'' quindi lo riguarderò in tranquillità.
    Vorrei più che altro fare un appunto su quello che dovrebbe essere l'intento del film, la derisione del cinema tutto, ormai limitato al solo mondo della pubblicità, tra attori che provano a liberarsi di una vecchia immagine e altri che invece si divertono a sguazzare nel proprio successo. Le premesse sono ottime, la realizzazione è interessante, ma ad Inarritu manca la ferocia, tratta il tutto in modo volutamente istrionico ed eccessivo, e non ho nulla da ridire su questo anche perché il tutto si regge in piedi ottimamente, ma se devo valutare poi l'effettiva riuscita trasmissione di quel determinato messaggio mi basta tornare indietro di qualche mese e tirare fuori Maps to the stars, per poter constatare che, a parer mio, un po' dell'intensità di Birdman si perde se paragonata al lavoro dell'amato canadese.
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Member
    Posts
    21,015

    Status
    Offline
    Ovviamente li ho visti entrambi in originale. Birdman in blu ray (americano), Inherent Vice cinema.
     
    Top
    .
39 replies since 31/8/2014, 13:00   1107 views
  Share  
.