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.Invece credo che funzioni proprio nella sua linearità, l'aderenza alla storia era già sufficiente a raccontarla e non permetteva alcun revisionismo (o mi manca un pezzo di storia, magari quella vera
)
la Storia, quella vera, manca e mancherà sempre. quanto allo "sguardo", invece, è chiaro che qui si è scelta la rappresentazione dell'eroismo. puó piacere, certo, ma a me ormai questo approccio ha un po' stancato tanto più che il genere - come hai detto pure tu - ha abbondantemente abusato di questo tipo di sceneggiature. ma ció non toglie che solo nelle ultime decadi ci siano stati comunque lavori estremamente moritevoli come quelli di Malick o di Eastwood.
il racconto di Nolan non lo si ricorderà quanto invece si ricorderanno gli aspetti tecnici.
paradossalmente, ho rivalutato Interstelar (che comunque continua a non piacermi) dopo questo Dunkirk. lì almeno c'è stato coraggio nel proporre una storia originale. bislacca e tracotante, ovvio che si, ma quantomeno audace, anche solo per il rischio pernacchia per la chiosa "che più kubrickiana non si può".
in sostanza, questo è ció che copiaincolleró nei vari commenti della sezione Collezioni quando sarà il momento:
Dunkirk, un montaggio decostruito dà l'illusione di avere tra le mani qualcosa di più di una storia semplice-semplice. Nolan conferma l'involuzione narrativa del suo Cinema in favore di una magniloquenza stilistica che farà la fortuna dei moderni impianti domestici. bello, con poca anima.
mikz
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.Invece credo che funzioni proprio nella sua linearità, l'aderenza alla storia era già sufficiente a raccontarla e non permetteva alcun revisionismo (o mi manca un pezzo di storia, magari quella vera )
la Storia, quella vera, manca e mancherà sempre. quanto allo "sguardo", invece, è chiaro che qui si è scelta la rappresentazione dell'eroismo. puó piacere, certo, ma a me ormai questo approccio ha un po' stancato tanto più che il genere - come hai detto pure tu - ha abbondantemente abusato di questo tipo di sceneggiature. ma ció non toglie che solo nelle ultime decadi ci siano stati comunque lavori estremamente moritevoli come quelli di Malick o di Eastwood.
il racconto di Nolan non lo si ricorderà quanto invece si ricorderanno gli aspetti tecnici.
paradossalmente, ho rivalutato Interstelar (che comunque continua a non piacermi) dopo questo Dunkirk. lì almeno c'è stato coraggio nel proporre una storia originale. bislacca e tracotante, ovvio che si, ma quantomeno audace, anche solo per il rischio pernacchia per la chiosa "che più kubrickiana non si può".
in sostanza, questo è ció che copiaincolleró nei vari commenti della sezione Collezioni quando sarà il momento:
Dunkirk, un montaggio decostruito dà l'illusione di avere tra le mani qualcosa di più di una storia semplice-semplice. Nolan conferma l'involuzione narrativa del suo Cinema in favore di una magniloquenza stilistica che farà la fortuna dei moderni impianti domestici. bello, con poca anima.
mikz
Sono più disilluso di te allora, visto che mi accontento di un buon film, solido e ben girato. Soprattutto se la mano di chi dovrebbe sorprendermi è quella di Nolan, che, al contrario, più volte ha deluso sotto questo aspetto ed il rischio pernacchia si è concretizzato più volte.
Il commento-sintesi da collection è ancora più severo, segno che se continuiamo a parlarne potresti rivalutarmi anche il ritorno del cavaliere nero... ops, oscuro
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di pernacchie qui se ne sono viste poche nei riguardi di Nolan (che è un regista che ho apprezzato fin da Memento per poi cominciare a vederne i limiti dall'inconcludente Inception).
ad ogni modo, se il metro di giudizio è quello del "buon film" - senza quisquigliare su cosa voglia mai dire una simile etichetta - posso dire che Dunkirk é un buon film. disomogeneo, sbilanciato, ripetitivo, comunque un banalissimo buon film
mikz. -
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disomogeneo, sbilanciato, ripetitivo, comunque un banalissimo buon film
mikz
Dire che se ci vedi queste qualità allora non è tanto un buon film
Ad ogni modo "Dunkirk" non è "Inception" o "Interstellar" (per fortuna, anche se il secondo lo ho gradito maggiormente). C'è da dire che non l'ho trovato disomogeneo, sbilanciato o ripetitivo, anzi. Se c'è una critica che devo però rivolgere a "Dunkirk" sta nel suo essere tutto perfettamente orchestarto da far in più di qualche momento percepire la presenza di un comandante, il regista in questo caaso, che controlla tutto dall'alto e si assicura che lo spettacolo sia esattamente come deve essere nel punto esatto in cui questo si trova. Certo che epr gestire la tensione con tre storie che si intrecciano a tempistiche diverse non so come avrebbe potuto fare diversamente, però ci riesce e lo spettacolo è granitico e assicurato. "Dunkirk" di Nolan con la sua meticolosità nella messa in scena e ricerca del microdettaglio è l'esatto rovescio dell'anarchia visiva e gestione del macrodettaglio che Bay propone in "Transformers 5". Due facce opposte nella costruzione di un blockbuster, adesso attendo il genio che non capendo quello che ho scritto dira che mettere a confronto Bay con Nolan è una eresia .
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.[...] adesso attendo il genio che non capendo quello che ho scritto dira che mettere a confronto Bay con Nolan è una eresia .
hai ragione, pensa che c'è anche chi non riesce a capire gli ossimori...
mikz.
Dunkirkdi Christopher Nolan |
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