UN'ALTRA GIOVINEZZA

di Francis Ford Coppola

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  1. redmeteor
     
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    visto ieri sera il film è lento ma è molto bello....storia particolare e molto astratta....

    Edited by hellboy1 - 12/9/2011, 16:14
     
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  2. Kurtz
     
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    Mi rendo conto del pericolo di iniziare a scrivere una recensione per un film su cui ancora non si è riusciti a chiarirsi a pieno il giudizio, neanche con se stessi; ma l'invito a tornare a vederlo, espresso dal regista, lo declino senza starci troppo a pensare, perché anche accettando la sua natura "complessa", pur rispettando la sua "difficoltà", ciò che non mi convince di Un'altra giovinezza è la sua natura un po' fredda. Non manca il genio di Coppola, vi sono moltissime sequenze di pura genialità (personalmente ho adorato la scena dell'incontro col dottore-scienziato nazista, virata in un magnifico blu e con chiaroscuri da noir poliziesco che ricordava neanche tanto da lontano le atmosfere di Lang) e tutta la prima parte lascia ben sperare. Poi però arriva l'India, il viaggio, l'amata reincarnata che parla in sanscrito, egizio, assirobabilonese... e Coppola si sfilaccia: piovono dialoghi insalvabili carichi di «asserzioni filosofiche il cui maggior difetto è di non diventare cinema»¹, personaggi-macchiette (e anche a volerli considerare delle scelte precise e volute non muta di molto il risultato), un ingarbugliamento dialogico-filosofico che appesantisce la storia e richiede l'intervento troppo insistito dell'autore per "spiegare" il contesto. E non basta quel meraviglioso finale circolare, quella rosa sul cadavere in mezzo alla neve a risollevare del tutto le sorti, a bilanciare in un totale positivo la storia, anche perché «purtroppo Youth Without Youth aggiunge poco a quanto detto assai meglio in Dracula, l'ultimo grande film di Coppola, già centrato sulla vecchiaia e sul "vampirismo" che mina e cementa ogni rapporto amoroso»². E non mi si venga a dire che è stupido leggere un film alla luce dei precedenti lavori di un regista, perché è evidente la tangenza tematica tra i due (e poi non si capisce per quale motivo quella lettura sia giustificata quando corrobora l'incensamento, ma vietata quando usata come elemento di sottrazione). Dispiace un po' non poter incensare a profusione questo film, anche perché possiede indubbie perle di regia, perché è evidente che Coppola non s'è rimbecillito, ma che anzi ha puntato in alto e c'è riuscito per buona metà del film, per poi subire un contraccolpo che per poco non l'ammazza, ma che certo non gli permette un'uscita con il giusto trionfalismo che spetta solo ai grandi come lui. La parziale delusione la si può contrastare solo dando conto del fatto che Coppola non ha perso la sua personalità di Chisciotte-wellesiano del cinema americano, sognatore e personale, lanciato contro tutto e tutti a difesa delle sue visioni. E sia detto, in chiosa, che la parte riuscita di questo film deve molto anche alla straordinaria interpretazione di Tim Roth.

    ¹Roberto Escobar, Il sole-24 ore
    ²Fabio Ferzetti, Il Messaggero
     
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  3. MrBlù
     
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    Ottima-rece-Kurtz,lo-vedrò-cmq-presto
    benche-sperassi-in-un-commento-diverso.
     
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2 replies since 27/10/2007, 07:57   137 views
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