Seta

di François Girard

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. marsellus wallace
     
    .

    User deleted


    Seta

    (Silk)

    Un film di François Girard. Con Michael Pitt, Keira Knightley, Alfred Molina, Kôji Yakusho, Sei Ashina, Miki Nakatani, Jun Kunimura, Mark Rendall, Kenneth Welsh. Genere Drammatico, colore 110 minuti. - Produzione Canada, Francia, Italia, Gran Bretagna, Giappone 2007. - Distribuzione Medusa

    a mia moglie

    4447bigpv1

    Trama :1861. La stagione dei bachi da seta in un paese della Francia è decisamente difficile e compromessa, le uova sono malate e le larve deboli appena nascono e poi muoiono prima di poter fare i preziosi bozzoli da poter filare. Per cercare di risolvere il problema e salvare l’economia della filanda il giovane Hervé Joncour si allontana dalla amata Helen e si reca con un lungo e tortuoso viaggio nelle lontane lande del Giappone dove vi sono le migliori uova di bachi da seta. Ma l’arrivo nel paese orientale gli farà incontrare una giovane e misteriosa donna che gli rapirà cuore ed emozioni mettendolo in crisi …

    Commento: Dal libro di Baricco, Franceus Giraud (autore di Il violino Rosso) dirige con mano delicata questo melodramma sospeso tra Francia e Giappone, giocando tutto sul respiro emotivo di un grande amore totale apparentemente inattaccabile ( i due coniugi sono interpretati da Keira Knightley e Michael Pitt) che invece viene messo in discussione dalla ricerca del misterioso e dell’esotico inaspettato. Film praticamente privo di azione, quasi camerale anche nelle scene aperte tanto tutto è privo di vera violenza visiva nelle reazioni e nelle constatazioni delle difficoltà, girato con ricercatezza delle immagini più che nella voglia di rendere il racconto meno lineare. Di fatto la storia è semplicissima, non si ingarbuglia o si complica mai, e lascia che siano le situazioni paesaggistiche di un Giappone retrò lontano dalla industrializzazione di oggi, e i giardini della casa di Helen, a farla da padrone, qualcosa di più di una cornice, ma quasi una scrittura visiva che ci fa capire come mai il giovane (e paradossalmente innamoratissimo) Hervé Joncour si perda per inseguire un sogno impossibile.
    Film di questo tipo, autentiche palestre di sperimentazione visiva cercando il valore nelle immagini piuttosto che nella movimentazione delle storie, hanno ovviamente una caratteristica di lenta evoluzione, con lunghi pensieri, immagini fisse con i protagonisti quasi immobili, voci fuori campo che ci guidano nel raccontare il dolore e il disagio dello spirito interno e mai quello visibile ed esterno. Lo spettacolo, o meglio l’illustrato contemplativo, è davvero di prima scelta, con le scelte della nebbia (che si dirada quando arriva l’ancella del nuovo orizzonte spirituale amoroso) che offusca la mente e quelle stupende dei giardini prima incolti e poi rigogliosi che staziano a nuova vita non solo la coppia ma anche la loro esistenza emotiva di singoli, senza essere comunque mai pesante oppure criptico.
    In paragone ad un budget non proprio faraonico, il film è contrariamente a quanto si potrebbe pensare a seguito dell’ambientazione e delle logiche di racconto, sfarzoso oppure scintillante. In linea con i suoi toni smorzati di racconto, i costumi sono pochi, anche se validi e crdibili, le scenografie prive di interni riccamente decorati (se si esclude il locale di madame Blance e il suo appartamento che comuqnue si vedono solo di sbircio) e anche le persone di contorno sono semplicemente agghindate.
    Complimenti davvero alla Knightley di ricercare dei personaggi tanto scomodi e di codifica non proprio immediata da parte del grande pubblico (e con Espiazione e questo dimostra di dare corpo , oltretutto in questo caso in maniera defilata e quasi passiva, nella trama lei in fondo è solo la vittima che non reagisce neppure inconsapevole di tutto, a donne di un tempo andato in maniera affascinante), mentre Michael Pitt (che ha lavorato in The Dreamers con Bertolucci) risulta essere un credibile amante contrastato eroso dai suoi viaggi e i suoi segreti, che gli fanno del male nonostante siano difesi e ricercati con pervicace resistenza (erosione che si vede visivamente e iconoclasticamente mostrata con la barba incolta al ritorno dai suoi viaggi, tagliata alla partenza e lunga all'arrivo).
    Il messaggio che ci viene proposto da questa Seta lentamente sfilata è chiaro, semplice ed univoco : non è la ricchezza dei soldi che ci porta la felicità, quanto più il mistero di trovare nel corpo che incarna i nostri desideri reconditi di completezza e purezza il vero nostro io. E la cosa bella è che non serve andare in capo al mondo per trovarlo ma basta guardarsi poco lontano se non accanto. Meditando su questo la lunga inquadratura finale sui giardini con la voce fuori campo ci indica la strada giusta, di chi vuole essere felici accanto a noi e che può capirci. (“Quella donna è lei” dice nel film Michael Pitt all’apice della sua consapevolezza)
    A questo film si potrà imputare che manca di cercare qualcosa di più oltre a un racconto così lineare, di dover variare ritmi e situazioni invece di rimanere statico e qualche volta ripetitivo, ma come nei vecchi racconti dell’amor cortese non possiamo certo negare che il ribadire vuol essere un ossequiare il proprio amore infinito per rendere definitiva la cosa, anche se certe volte si crede di omaggiare di attenzioni qualcun altro e invece in fondo si ripete lo stesso monologo verso colei.
    E se lo si fa con immagini tanto esplicative che molte volte sono prive di parola, ben vengano lavori così lontani dalla logica distributiva.
    Gradevole presenza di Alfred Molina nella parte dell'allevatore di bachi e proprietario delle filande.

    Edited by hellboy1 - 13/9/2011, 11:28
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Member
    Posts
    15,385
    Location
    Downtown Train

    Status
    Offline
    Lo vedrò sicuramente.
     
    Top
    .
  3. marsellus wallace
     
    .

    User deleted


    stavo per consigliartelo ...

    :lol: :D :lol:
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Senior Member Platinum

    Group
    Member
    Posts
    37,297
    Location
    nowhere

    Status
    Offline
    A me non è piaciuto per nulla :wacko:
    L'ho trovato lento, incentrato più sulla fotografia che non sui bisogni dello spettatore di andare al di là delle immagini.
    E Keira (che io solitamente adoro) l'ho trovata insipida quanto il suo personaggio...
     
    Top
    .
  5. marsellus wallace
     
    .

    User deleted


    questo film rispetta il gusto orientale, una lettura attenta dell'immagine per estrarne il succo narrativo. Angolature, sfaccettature e simbologie non spiegate per ricondurre alla verità. un approccio tutt'altro che facile, un bisogno di racconto da interpretare e non esplicativo coniugando immagini con poche parole (la lettera che non si capisce per capire il ritratto della donna che l'ha scritta).
    Keira è in linea con il racconto, asettica come l'algida concubina giapponese.
     
    Top
    .
  6. Trinità&Bambino
     
    .

    User deleted


    Narrativamente c'è poco o niente, vive molto sulle immagini.

    Personalmente non mi ha detto molto, bello da vedere ma non miha entusiasmato.

    La fotogafia e le ambientazioni sono ottime!

    Poca roba!
     
    Top
    .
  7. fiorellino72
     
    .

    User deleted


    Io l'ho trovato un pò lento si ma una storia bellissima...ragazzi del resto è Baricco dai...

    una storia d'amore splendida..tanto per dire che però alla fine all'uomo piace la donna gheisha....non c'è niente da fà i tempi non cambiano...

    bacioni ;)
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    11,133

    Status
    Offline
    La storia è bella: un ragazzo decide di sposarsi e di intraprendere viaggi verso il Giappone per procurarsi i bachi da seta e poi una volta rientrato in patria, fabbricare il tessuto. Sposatosi per non intraprendere la carriera militare, il ragazzo rimarrà affascinato da una donna giapponese di cui si innamorerà. Ma presto capirà che la donna che cerca, quella da amare, è più vicina di quanto lui stesso pensi. Pellicola che però sembra incentrarsi troppo sulla fotografia e qualche volta è un pò ripetitiva, nonostante rimanga piacevole fino al bel finale.

    6
     
    Top
    .
7 replies since 27/10/2007, 17:13   168 views
  Share  
.