Elizabeth - the golden Age

cate blanchett

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  1. marsellus wallace
     
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    Elizabeth - The Golden Age

    Un film di Shekhar Kapur. Con Cate Blanchett, Geoffrey Rush, Clive Owen, Rhys Ifans, Jordi Mollà, Abbie Cornish, Samantha Morton. Genere Drammatico, colore 114 minuti. - Produzione Gran Bretagna, Francia 2007. - Distribuzione Universal Pictures

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    Trama: Elisabeth è nella sua età dell'oro. Dopo aver consolidato il suo regno come regina di fede protestante all'interno del suo paese deve ora temere la voglia di egemonia che in nome della cristianità Filippo di Spagna sta attuando verso i paesi europei. Ma conquistare le terre della regina vergine sarà tutt'altro che facile, se non fosse che a minare la caparbia sicurezza della regnante sia arrivato un giovane condottiero dei mari di cui si invaghisce ...

    Commento: dopo quasi dieci anni Shekhar Kapur (autore anche de Le 4 piume) seguita a raccontare la storia della regina d'Inghilterra passata alla storia come la regina vergine. Il cast è praticamente lo stesso con la sola variazione della presenza di un nuovo personaggio maschile centrale, Sir Walter Railegh (Clive Owen, ultimo film I figli degli uomini) al posto di Robert Dudley (interpretato da Ralph Fiennes). Si poteva ipotizzare che dopo tutte le congiure di palazzo che avevano caratterizzato il primo episodio, senza particolari scene diverse da quelle interne dei grandi palazzi reali, e aver consolidato la storia, il secondo episodio si scatenasse in furiose battaglie campali e grandi combattimenti tra eserciti. Invece, decisamente no, (nonostante manifesti e trailer lo indicassero più o meno chiaramente), continuano i terribili intrighi che possono portare gli avversari al boia o al rogo per conquistare il potere, anche se adesso la mano lungimirante delle losche manovre in movimento è esterna all'Inghilterra, mentre la fase della battaglia è solo nell'ultima splendida mezz'ora di film. Utilizzando la tecnica della visione dall'alto a lui tanto cara con la mdp che sovrasta i protagonisti, Kapur gira uan pellicola d'epoca vigorosa, piena di forza, con dei costumi strepitosi (come lo era il primo) e che ha un respiro "politico" maggiore raccontando della nascita della Virginia (da Regina Vergine) e degli indiani d'America, chiamando in causa anche regni esterni con sovrani da far maritare alla cocciuta regnante (la scena del pranzo a corte con relativo spettacolo è luminosa e piena di ottime coreografie).
    La storia ha un ritmo davvero valido, con un progressivo cuocere delle cospirazioni, scene di segrete e torture, iconografiche di accuse ben poco velate al clero. Di fatto non si può non interpretare come guerre di egemonia (mascherate da guerre per portare la via cristiana del vivere) la simbologia che reca una bandiera navale con Cristo sopra che copre la flotta sventolando al cielo oppure le sete rosse porpora della classe ecclesiastica lavate in continuazione. Messaggio duro, violento, dove il protestantesimo sembra una religione ben più permissiva e non si permette di condurre guerre in suo e per suo nome.
    Difficile vedere tanta cura nel sistemare gli attori, tanta ricercatezza nel sistemare oggetti oppure nel calibrare parole di furia con gesti di gentilezza (più o meno fintamente accondiscendente). Si sottolinea anche il lato umano e femminile della regina, con la storia d'amore verso Railegh (come nel primo verso Dudley) resa impossibile dai voleri di corte per motivi politici, e la gelosia verso la sua ancella. Un film completo nel racconto come recita il sottotitolo, Regina, Donna, Guerriero. Le scene finali della battaglia in mare sono a dir poco strepitose, con l'uso intelligentisismo della cg, e delle situazioni iconografiche che identificano ciò che sta succedendo nell'emozione e nel trasporto, precedute da un intenso monologo con la regina a cavallo che occupa da sola tutto lo schermo senza che nessun elemento che non sia il cielo entri nell'inquadratura di camera.
    A livello recitativo la Blanchett è strepitosa, dura, decisa, algida, ruvida ma anche donna vera, insicura e piena di paure in alcuni momenti, costruendo come nel primo un ritratto vigoroso, anche se in certi momenti un po' troppo sopra le righe con alcuni eccessi di trasporto. Clive Owen è un po' in ombra, solo di maniera, mentre Geoffrey Rush caratterizza molto bene il personaggio del consigliere fido e saggio. Samantha Morton occupa la sua posizione con garbo facendo la Stuarda, mentre la bella Abbie Cornish è una convincente ancella preferita dalle proprie indipendenti ispirazioni. Recuperate il dvd del primo episodio se non l'avete visto, poi entrate al cinema per godervi un dittico di grande impatto e suggestione, immergendovi completamente nella sfarzosa epoca dell'oro di Elisabetta prima.
    Ovviamente un terzo capitolo non sarebbe assolutamente sgradito, sperando di non dover aspetatre altri dieci anni.

    Edited by hellboy1 - 30/9/2011, 19:51
     
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  2. Trinità&Bambino
     
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    Concordo Mars, anche io non ho visto molto in palla Clive Owen, anzi non ce lo vedo per niente in quel ruolo.

    Secondo me non è stata azzeccatissima la scelta per la parte!

    ;)
     
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  3. marsellus wallace
     
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    si, vero, era molto più convincente ralph fiennes nel ruolo dell'altro amante del primo film, decisamente. ma che blanchett ... adorabile!
     
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  4. Trinità&Bambino
     
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    Blanchett, che per altro ho visto a Roma, non è una bellezza che mi piace ma recita veramente bene e, in questo ruolo, è perfetta.

    Veramente dura e spietata come il personaggio, avrei voluto vederlo in lingua originale per sentire anche la sua voce.

    Il doppiaggio era perfetto comunque!

    ;)
     
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    Elizabeth "The golden Age"– Sfarzosamente inconsistente

    Il regista indiano Shekhar Kapur continua il suo percorso di contaminazione del cinema biografico, questa volta tornando a trattare il personaggio grazie al quale ottenne una notevole notorietà, la compianta regina Elisabetta d’Inghilterra (Cate Blanchett). Questa volta lo sguardo si sposta negli anni in cui la sovrana dovette affrontare e contrastare l’attacco del regno di Spagna, il quale con i favori della chiesa dichiarò guerra al regno inglese. Non vediamo più quindi l’Elisabetta giovane e passionale, ma una donna divisa tra pubblico e privato, alle prese con la salvaguardia di un popolo che deve lei tanto e viceversa. “Elizabeth – The Golden Age” è un film tutto incentrato sulla figura della regina, sul fatto che essa non può concedersi il lusso di essere una normale donna, ma anzi dovrà sacrificare la passione con la devozione, unico modo per contrastare tutti i suoi nemici e guadagnarsi la stima degli inglesi. Kapur mescola ancora una volta il racconto storico a quello epico, il vento che porta avanti la sua pellicola è un potente maestrale che soffia via il concetto di film per pochi, senza mai diventare didattico o narrativamente didascalico. La sua macchina da presa si muove e si perde negli sguardi della sua protagonista, la quale ammalia chiunque con la sua eleganza, è stupendo come riesca a rendere credibile la fragilità di una donna combattuta tra il bisogno personale e quello socio-politico. La regia è poderosa ed equilibrata nel restituire momenti di sfarzo visivo da capogiro, ritmata al punto giusto, in modo che la narrazione non divenga mai forzata, ma purtroppo non riesce a convincere come nel primo film. Kapur compie un errore imperdonabile con questo “seguito”, aumentando le dimensioni e le parti in gioco, si dimentica però di uscire confini del palazzo della regina, scordandosi che oltre ai complotti interni ad esso, una minaccia esterna (la Spagna) aveva comunque il bisogno di essere tratteggiata con il giusto pennino. Ne paga il dazio proprio la protagonista Cate Blanchett , la quale è costretta a sostenere il peso di alcune scene fin troppo inverosimili, proprio perché il pericolo spagnolo è troppo inconsistente per credere sia una vera e propria terribile minaccia. Ecco quindi che il lavoro di Kapur perde al confronto con il precedente, divenendo un film adatto più per un pubblico anglosassone che globale, scemando il concetto di film adatto ad ogni spettatore.

    http://raystormcineblog.splinder.com/post/14505929
     
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  6. signorG
     
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    lo vado a vedere senza aver visto il precedente.. è grave? :unsure:
     
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    Guardalo tranquillamente G, tanto solo una scena si riferisce al precedente, ed è solo un flashback di quando era giovane.
     
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  8. signorG
     
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    ok, grazie.. :)
     
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  9. signorG
     
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    visto ieri sera. che dire sono d'accordissimo con ray.. imperdonabile trascurare la minaccia spagnola, in questo modo si rende meno plausibile il tutto compresa la protagonista, che sente in pericolo la propria vita e quella dal suo popolo a causa di un immente attacco appena accennato. Peccato.
    Cate Blanchett comunque perfetta.. davvero regale la sua prova!
    Con marsellus e trinità concordo invece per quanto riguarda il ruolo di Owen.. davvero non gli si addice..

    voto: 6,5

    una piccola considerazione: a livello di conflitti personali questa Elizabeth mi è venuto da paragonarla a Maria Antonietta della Coppola.. beh chi ne esce distrutto nemmeno sto a dirvelo.. :D forse alla Dunst avrebbe fatto bene studiarsi questa prova della Blanchett prima di girare il suo film.. anche se a Cate basta una sguardo per incenerire Kirsten!! :D questo è incontestabile e io aggiungo che anche la Coppola non ha centrato il bersaglio, ma questo è un altro discorso .. :)
     
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    CITAZIONE (signorG @ 31/10/2007, 10:23)
    una piccola considerazione: a livello di conflitti personali questa Elizabeth mi è venuto da paragonarla a Maria Antonietta della Coppola.. beh chi ne esce distrutto nemmeno sto a dirvelo.. :D forse alla Dunst avrebbe fatto bene studiarsi questa prova della Blanchett prima di girare il suo film.. anche se a Cate basta una sguardo per incenerire Kirsten!! :D questo è incontestabile e io aggiungo che anche la Coppola non ha centrato il bersaglio, ma questo è un altro discorso .. :)

    Lasciami dissentire, credo che il film della Coppola sia una delle migliori pellicole della scorsa stagione
     
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  11. ednorton85
     
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    CITAZIONE (raystorm @ 31/10/2007, 11:58)
    CITAZIONE (signorG @ 31/10/2007, 10:23)
    una piccola considerazione: a livello di conflitti personali questa Elizabeth mi è venuto da paragonarla a Maria Antonietta della Coppola.. beh chi ne esce distrutto nemmeno sto a dirvelo.. :D forse alla Dunst avrebbe fatto bene studiarsi questa prova della Blanchett prima di girare il suo film.. anche se a Cate basta una sguardo per incenerire Kirsten!! :D questo è incontestabile e io aggiungo che anche la Coppola non ha centrato il bersaglio, ma questo è un altro discorso .. :)

    Lasciami dissentire, credo che il film della Coppola sia una delle migliori pellicole della scorsa stagione

    quoto Ray :wub:
     
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  12. jake&elwood
     
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    CITAZIONE (ednorton85 @ 1/11/2007, 02:06)
    CITAZIONE (raystorm @ 31/10/2007, 11:58)
    Lasciami dissentire, credo che il film della Coppola sia una delle migliori pellicole della scorsa stagione

    quoto Ray :wub:

    quoto anche io ;)
     
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  13. signorG
     
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    sì mi ricordo dei vostri pareri.. anche il colonnello lo esaltò.. :D mi consolo col fatto che ancora qui nel forum non l'hanno visto in molti! :D
     
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  14. marsellus wallace
     
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    bhe non toccatemi la coppola ... concordo anche io con i Ray-boys G!

    Kapur compie un errore imperdonabile con questo “seguito”, aumentando le dimensioni e le parti in gioco, si dimentica però di uscire confini del palazzo della regina, scordandosi che oltre ai complotti interni ad esso, una minaccia esterna (la Spagna) (Ray)

    per me una genialata. ambientare all'interno la corrosione e all'esterno il pugno duro della minaccia di spagna esalta e ingantisce la figura della regina che arriva nell'apoteosi della scena a cavallo.
    donna-guerriera-regina. esaltazioen della trimurti perfetta che una brande come blanchett tiene benissimo il duro compito.



    CITAZIONE (signorG @ 30/10/2007, 14:04)
    lo vado a vedere senza aver visto il precedente.. è grave? :unsure:

    gravissimo. ma non perchè ti impedisce la visione di golden age, ma perchè è un film stupendo. recuperalo G.


    proprio perché il pericolo spagnolo è troppo inconsistente per credere sia una vera e propria terribile minaccia sempre ray

    direi che invece la minaccia è una spada di damocle sospesa che poi cade fragorosa nel momento che la corruzione interna ne toglie il filo che la mantiene in alto.

    il martello prima di cadere deve alzarsi e ha bisogno dei suoi tempi.
     
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  15. ednorton85
     
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    scusate l'o.t. ma già che ci siamo nn posso nn parlare di MarieAntoinette....la Coppola la esalta,la ironizza,la rende drammatica,sceglie una Kirsten,sua musa,che divina è poco,e poi quella sfarzosità nei costumi,9 pieno...rivedilo G rivedilo......
     
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15 replies since 27/10/2007, 21:18   241 views
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