La Giusta Distanza

di Carlo Mazzacurati

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. macina
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Member
    Posts
    22,472

    Status
    Offline
    Io l'ho già visto due volte; durante la prima visione non mi piacque per niente, ma l'ho rivisto in questi giorni e...

    Ho voluto dare una seconda chance a quest'opera di Carlo Mazzacurati, la cui prima visione mesi fa non mi aveva affatto entusiasmato. Confesso di essermi ricreduto e di dover rivedere il giudizio, ho trovato infatti in quegli elementi che consideravo scandenti dei motivi di interesse cercando di meglio contestualizzare il film. Segnatamente parlo delle location e della descizione del milieu, che in prima analisi mi avevano lasciato l'amaro in bocca, questa volta invece mi hanno convinto in pieno. Questo Polesine in cui non succede nulla, in cui tutti conoscono tutti, c'è tanta campagna, le persone vanno al bar. In questo contesto la descrizione del luogo fatta da Mazzacurati è molto pertinente, l'ambiente diviene un protagonista aggiunto, il regista ispessisce la cosa con buone inquadrature. In tale contesto ancora più ficcante è l'arrivo di una giovane insegnante, la bella-bella-bella (dio mio se è bella! :wub: ) Valentina Lodovini, la cui prova mi è davvero piaciuta. La storia poi si snoda invero lentamente, questo elemento non mi era piaciuto affatto la prima volta, in questa visione mi sono convinto che il ritmo è funzionale e quasi parallelo alla lentezza del luogo in cui si svolgono i fatti. Interessanti gli intrecci fra i personaggi, molto centrati i due caratteri svolti da Giuseppe-prezzemolino-Battiston e Fabrizio Bentivoglio (entrambi spassosi!) e la prova di Ahmed Afiene. Circa quest'ultimo, mi sono ribaltato sulla sedia quando l'ho visto! La prima volta non potevo riconoscerlo, ma questo bravo attore è uno dei due protagonisti di quella perle stupenda de La straniera di Marco Turco, ritrovarlo nel film di Mazzacurati mi ha fatto enorme piacere! Confermo invece il fatto che non mi è piaciuta la prova di Giovanni Capovilla, il giovane ragazzo del film, esordiente e poco incisivo nella parte. Anche verso il finale il film si fa importante; la riflessione che muove sugli stranieri è notevole. Il film non si mai drammatico in senso assoluto, per certo mood mi ha a tratti ricordato La ragazza del lago. Film buono che non disdegnerò di rivedere anche in futuro.
     
    Top
    .
19 replies since 20/11/2007, 04:55   319 views
  Share  
.