Mein Fuhrer-LA VERAMENTE VERA VERITA...

addio a Ulrich Mühe

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  1. marsellus wallace
     
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    rece 5 di sette . davvero imperdibile ma non per una serata d'evasione

    MEIN FUHRER - LA VERAMENTE VERA VERITA` SU ADOLF HITLER

    meinfuhrerxa7

    (Mein Führer - Die wirklich wahrste Wahrheit uber Adolf Hitler)
    Un film di Dani Levy. Con Helge Schneider, Ulrich Mühe, Sylvester Groth, Adriana Altaras, Stefan Kurt, Ulrich Noethen. Genere Commedia, colore 89 minuti. - Produzione Germania 2007. - Distribuzione Videa - CDE

    hitlerthumbtj9

    Trama: Germania, 1944. Hitler è stanco e depresso, non riesce ad uscire da uno strato di prostazione personale per la guerra ormai persa e per il sogno della razza ariana e della grande Germania in decadimento. Goebbels, preoccupato di quanto sta accadendo, decide di chiamare da un lager nazista un professore ebreo di recitazione che dovrebbe ridare energia al fuhrer. Il compito è tutt'altro che semplice, oltretutto gli intrighi di palazzo che si stanno tramando potrebbero rendere il risultato della parata della rinascita e dell'orgoglio ben diverso dalle aspettative del cancelliere ...

    Commento: il compianto Ulrich Mühe (protagonista splendido del film premio oscar Le vite degli altri e purtroppo recentemente scomparso) è Adolf, un professore ebreo di recitazione che abbandona il lager per cercare di ridare forza e vigore ad un Hitler ormai spento e sconsolato per la guerra ormai persa (la vicenda è ambientata alla fine del 1944). Goebbels, il cancelliere promulgatore delle idee del terzo reich, ha pensato bene che organizzando una parata nella Berlino fintamente rifatta (e invece distrutta dalle bombe alleate) con un Fuhrer (il cantante Helge Schneider) al massimo della forma l'orgoglio nazionale poteva essere ritrovato.
    L'idea di base del film diretto da Dani Levy (ha diretto Zucker! che in Germania ha guadagnato molto bene) è quella che molte volte è più importante recitare e fingere di essere convinti di quello che si deve dire, anche se ciò non corrisponde alla realtà, per cercare di arrivare all'obbiettivo anche con l'inganno. L'opera di rassicurazione e convincimento di un Fuhrer ormai mentalmente depresso passa attraverso l'odio che questi ha per gli ebrei, di fatto il dualismo che si crea tra i due protagonisti è quello dell'allievo che deve prendere dal maestro i dettami e la forza per poi usarla per schiacciarlo, se avesse un professore tedesco ad aiutarlo non si avrebbero gli stessi stimoli. Come dimostra lo splendido cartellone, però l'astuzia di inculcare idee proprie facendole sembrare quelle che servono ad altri è un mezzo molto più fine e degno di menti molto più preparate. Chi si avvicina a questo film, realizzato da ebrei, non pensi assolutamente di trovarsi di fronte a una pellicola ridanciana che mette tutto in burletta, qui la satira è grottesca, malinconica e calibrata, non ci sono battute sguaiate o situazioni comiche pure, ma solo comportamenti paradossali che un regime dispotico e autoritario provoca non solo da parte di chi lo subisce (gli ebrei) ma anche da parte di chi lo compone (gli stessi tedeschi), arrivando alla nevrosi. Per cui assistiamo continuamente a saluti meccanici inutili inneggianti al fuhrer, seguiamo le riunioni dei capoccioni tedeschi sicuri all’apparenza ma che non sanno che pesci pigliare, cose che non ci fanno certe ridere ma soprattutto pensare a quanto una società possa divenire alveo di infermità mentale se non correlata da una logica di valori costruttivi, cosa che invece gli ebrei di contro sono disposti a fare con il loro sapere e con el loro capacità.
    Film come questo ovviamente devono scontrarsi nel ricordo del capolavoro di Charlie Chaplin “Il grande dittatore”, ma ovviamente senza arrivare a tali punti di lirismo e poesia, questo film di Levy ha una sua precisa dignità, raccontando non Hitler ma quanto più il suo mentore spirituale per la ripresa cognitiva.
    Grazie ad una strepitosa prova d’attore di Muhe, che costruisce un personaggio sfaccettato e malinconico, i tedeschi vengono resi come i romani di Asterix, convinti di ordire dei piani che loro credono di comandare e che invece la furbizia di un piccolo disprezzato ebreo ritorce loro contro. Il loro Fuhrer viene plagiato, modellato, ricondotto su strade passate di sicurezza di se stesso ma non con convinzione, ma come un burattino che giocherella nella vasca da bagno con una navetta di palstica. L'uomo leader sparisce, rimane solo il simbolo del tutto innocuo, anzi scomodo per gli stessi tedeschi, di una vuota utopia. E il circolo narrativo si chiude con chi ora può guardare con soddisfazione la sconfitta non tanto dell'uomo ormai minato da insanabili conflitti interni al di là della finzione ordita da Goebbels, quanto più della sua idea di oppressione, in una Berlino fasulla tanto quanto chi comanda.
    Il film è chiaramente di parte, la satira colpisce solo unilateralmente, ma la costruzione ci fa capire che la morte dello stesso fuhrer ormai alla deriva (che viene anche a dormire in mezzo una famiglia di ebrei) a quel punto sarebbe dannosa per lo stesso popolo della stella di David, perchè gli stessi tedeschi (che confondono addirittura ormai l'Adolf ebreo con quello vero) vedendo come è ridotto il loro condottiero si convicerebebro a chiudere per sempre la partita con il mondo.
    Non entrate in sala chiedendo risate facili, qui siamo davvero in un altra ottica, è un film grottescamente impegnato che riprende spunti aperti da La caduta con Bruno Ganz, richiede una dose di attenzione particolare, che alla fine premierà i vostri sforzi con una sodisfazione cognitiva davvero buona. Lasciate perdere cose più facili ma vacue, e premiate questi buoni spunti intellettivi, anche perchè purtroppo è l'ultima occasione per applaudire un grande professionista scomparso troppo prematuramente.
    Sui titoli di coda delle impressioni davevro surreali e durante il film inserzione di immagini di repertorio.

    Edited by hellboy1 - 14/9/2011, 17:29
     
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    HEIL! :D
     
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  3. marsellus wallace
     
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    non entrare a vederlo alex ... questo non ti rimborso il biglietto dato che so di base che non ti piacerà!
     
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  4. anais
     
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    questo pure sarà mio
    madonna questo periodo starei tutti i giorni al cinema :D
     
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  5. Trinità&Bambino
     
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    Questo lo voglioi vedere, ma anche questo a Pisa non è uscito...

    Distribbuzione del cavolo...

    :)
     
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    CITAZIONE (Trinità&Bambino @ 25/11/2007, 14:25)
    Distribbuzione del cavolo...

    :)

    grammatica del cavolo :lol: :lol:

    dite che non piacerà nemmeno a me questo film? :lol: :lol:
     
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5 replies since 25/11/2007, 08:31   99 views
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