La fille coupeé en deux

Claude Chabrol

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  1. Kurtz
     
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    Trama su My Movies

    Questa recensione sarà rigorosamente divisa in due paragrafi distinti (e giuro che non lo faccio per richiamare banalmente il titolo, me ne sono accorto dopo, giuro).
    Primo paragrafo: la divine Ludivine. Tra le peculiari competenze di un regista c'è quella di saper scegliere gli attori e affibbiare loro ruoli che in qualche modo solo loro possano interpretare. E se poi cade su Ludivine Sagnier, noi siamo molto contenti: uno, la signorina è detentrice di uno dei più bei decollette del cinema francese, due, ha uno sguardo e degli occhioni da cerbiatta innocente che mi farebbero cadere lungo per terra a un solo battito di ciglia. E dunque darle il ruolo di Gabrielle è già un colpo da maestro, in quanto la sua bravura e il suo fascino creano un marchio di inscindibile ambiguità che oscilla tra fresca innocenza e una più o meno inconsapevole perdizione. L'innocenza del peccato, come titolano dizionaristicamente i nostri distributori. La sua Gabrielle è una donna ingenua che si crede più furba e abile di quanto in realtà sia, finendo per essere stritolata in una doppia relazione con due uomini entrambi, ma diversamente, ambigui, che risvegliano la sua voglia - un po' adolescenziale, e per questo pericolosa e ingenua - di novità. Ma da imperfetta femme fatale, la povera Gabrielle si innamora sul serio, per poi ritrovarsi divisa in due, neanche tanto metaforicamente, secondo il geniale sberleffo finale, quasi un'aggiunta sorniona, una strizzata d'occhio al massimo di cinismo per Chabrol.
    Secondo paragrafo: le magicien Chabrol. Il maestro del cinema francese organizza l'intera trama proprio come un perfetto congegno da illusionista, fa incontrare, sperare, incontrare di nuovo i suoi personaggi, attorciglia la storia intorno alle loro vite, trampolino di lancio per menar fendenti di fredda crudeltà contro la (alta) borghesia francese, uno dei suoi bersagli prediletti. Scrostando a mano a mano dietro le loro apparenze i mostri di perversione che tengono sotto il letto (o sopra), piazza al suo centro una fanciulla che si crede donna e donna non è, ma che lo diventerà proprio attraverso questo percorso di formazione al negativo, traendone forse il guadagno maggiore di tutti. Ed è questo l'ultimo sberleffo del suo mago-regista, che ride sotto i baffi, con sguardo cinico delle pochezze di una borghesia che partorisce ormai solo mostri.

    firmato: un homme qui aimait Ludivine.
    ludivine_sagnier_minceur_breve
    :wub:

    Edited by hellboy1 - 15/9/2011, 17:21
     
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    titoli in italiano no eeehhh ???
     
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  3. Kurtz
     
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    neanche se mi ammazzano chiamo questo film co quella schifezza che gli hanno affibbiato in italia -_-
     
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  4. luca2012
     
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    CITAZIONE (Kurtz @ 13/2/2008, 22:11)
    neanche se mi ammazzano chiamo questo film co quella schifezza che gli hanno affibbiato in italia -_-

    e qual'è? Io il francese non lo capisco :huh:

    Ah, l'ho visto sul link che hai dato. Effettivamente fa ca**re.

    Soprattutto un titolo originale.
     
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  5. Kurtz
     
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    ecco, appunto -_-
     
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4 replies since 13/2/2008, 22:09   143 views
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