Rendition - Detenzione illegale

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    rendition

    Genere: Drammatico
    Titolo originale: Rendition
    Nazione: Sud Africa, Usa
    Anno: 2007
    Durata: 122
    Regia: Gavin Hood
    Cast: Reese Witherspoon, Jake Gyllenhaal, Meryl Streep, Alan Arkin, Peter Sarsgaard
    Produzione: New line cinema

    Trama:
    L'ingegnere egiziano Anwar El-Ibrahim accusato di terrorismo, è scomparso misteriosamente dopo un volo che dal Sud Africa doveva riportarlo a Washington. La moglie incinta, Isabella, si reca nella capitale per scoprire cosa è successo al marito. Nel frattempo al Cairo, l'agente Douglas Freeman, si ritrova, suo malgrado, costretto ad assistere alle torture inflitte al marito della donna.

    Recensione sul sito Spaziofilm.it



    Edited by hellboy1 - 13/9/2011, 12:43
     
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  2. ednorton85
     
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    azz che cast....
    lo vorrei vedè,ma temo tanto la fuffa...
    vediamo....
    Reese :wub:
     
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  3. LordofDarknes
     
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    Mi sembra fu presentato alla Festa di Roma...no?

    Sembra interessante
     
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    per me sarà qualcosa di estremamente annacquato, inconcludente ed inutile
     
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    CITAZIONE (donnie_darko @ 15/2/2008, 17:53)
    per me sarà qualcosa di estremamente annacquato, inconcludente ed inutile

    visto oggi e ti quoto ;)
     
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    e manco avevo visto il trailer :lol:
     
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    Se riesco vado domani nel pomeriggio... poi vi dico...
     
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  8. Mattatoio
     
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    Mi ispira assai poco . <_<
     
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  9. luca2012
     
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    CITAZIONE (donnie_darko @ 1/3/2008, 12:10)
    per me sarà qualcosa di estremamente annacquato, inconcludente ed inutile

    e manco avevo visto il trailer :lol:

    Una critica ben ponderata :lol:
     
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  10. Torrance
     
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    Volevo andarlo a vedere oggi al multisala, è dato come uscita il 29 ma non è tra i film in programmazione all'Uci Cinemas di Fiume Veneto, possibile ?
     
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  11. LordofDarknes
     
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    Sto aspettando il commento di Mars, come consuetudine...è diventato un punto importante di confronto, e spesso mi ritrovo nei suoi giudizi ;)
     
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  12. Trinità&Bambino
     
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    Non che mi interessi granché, però sì!

    :lol:

    Non so se lo vado a vedere, mi sa che aspetto il dvd o br!
     
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  13. marsellus wallace
     
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    Rendition detenzione illegale

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    Rendition - Detenzione illegale
    (Rendition)
    Un film di Gavin Hood. Con Reese Witherspoon, Jake Gyllenhaal, Meryl Streep, Alan Arkin, Peter Sarsgaard, Omar Metwally, Yigal Naor. Genere Thriller, colore 120 minuti. - Produzione USA, Sudafrica 2007. - Distribuzione Eagle Pictures

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    Trama: La "extraordinary rendition" è la cosidetta presa in consegna speciale illegale di un cittadino Usa sospettato di terrorismo e deportato in un carcere segreto dove sotto tortura viene costretto a parlare.
    E' quello che capita a uno stimato e ricco cittadino musulmano padre di famiglia e sposato con una donna americana, apparentemente inchiodato senza scampo da delle telefonate ricevute da un riconosciuto terrorista internazionale.
    Disperatamente la moglie chiede aiuto per la sua liberazione credendo ciecamente nella onestà del marito, ma le sue invocazioni sembrane essere solo delle grida inutili verso i palazzi del potere. Intanto i terroristi islamici stanno elaborando un piano che prevede l'eliminazione fisica del crudele capo della polizia locale mediorientale, brutale torturatore al servizio degli Usa, se non che sua figlia ...

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    Commento: Si può torturare un uomo fino a farlo confessare a forza? Questo Rendition-detenzione illegale prende spunto dal fatto vero che si possa per motivi di collegamento terroristico deportare e segregare per interrogarlo in odi più o meno leciti, sicuramente non mostrati, qualunque collaborazionista. Motivazioni e misure straordinarie, ovviamente post 11/09, che il governo Americano ha varato per rendere ancora più sicura e stabile una situazione diffiicle da gestire. Per quando riguarda la trama del film, il prigioniero è un cittadino Musulmano Americano di origini egizie affezionato padre di famiglia, Anwar El-Ibrahimi, (l'attore Omar Wetwally, bravo a sottoporsi a scene crude e violente), che delle telefonate inchiodano come collaborazionista (lui è un chimico e potrebbe aver agevolato la preparazione delle bombe per i kamikaze). Brutalizzato sotto gli occhi impotenti di un osservatore della Cia (Jake Gyllenhall, uno dei due cowboy gay di Brokeback Mountain), da un capo della polizia egizia cinico e torturatore, ha l'unica speranza di avere la moglie determinata a liberarlo (una strepitosa Reese Witherspoon, ormai matura attrice, dopo el prime innocue prove, che recita con il pancione e in maniera convincente) che si muove contro tutto e tutti nei palazzi del potere. Altra protagonista di questo bello e interessante film è Meryl Streep (deputata cinica a servizio della Cia dai sorrisi perfidi ed ironici, sempre molto sicura di se stessa).
    Gavin Hood (il regista di Il mio nome è Totsi, premio oscar come miglior film straniero nel 2005) dirige una pellicola asciutta, priva di sbavature inutili che ci racconta di come è facile cadere nel tranello della grande retata per credere di compiere il più possibile opera di prevenzione contro il terrorismo, come dice la Streep nella sua frase emblematica "Meglio avere 7000 persone tranquille anche se ne paga una innocente", facendo una difesa di massa contro i diritti del singolo. Certo un ragionamento che nella salvaguardia di massa non fa una grinza, il problema viene quando qualcuno dei forse innocenti e creduti sicuri colpevoli sei tu, oppure un parente o un amico stretto di famiglia. La scelta e le decisioni del paese a quel punto non sono molto chiare. Altro figlio dell'11/09, abbiamo anche un aereo che sembra voler cozzare in volo contro la famosa stele della pace, ad icona e dimostrazione del riferimento.
    Le difficoltà di agire con vera logica di ragionamento sparando nel mucchio, vengono elaborate con le scene in luoghi chiusi, bui (la prigione di tortura), dove le indagini sembrano sempre ad un punto fermo, mentre il marciume dei grandi poteri viene nascosto da palazzi luminosi e perfettamente scintillanti solo di facciata, dove la povera moglie disperata si muove come se fosse nel deserto.
    Hollywood e il cinema in generale, da tempo non hanno più paura di parlare, e questa nuova polla di vergogna sommersa viene messa alla berlina tanto quanto l'arrogante comportamento del capo della polizia locale mediorientale dai metodi brutali, che si ritrova il calderone del fanatismo che porta al suicidio per la guerra santa, ma anche la figlia coinvolta che per amore non connota più le ragioni del giusto.
    Ragioni di Stato, sentimenti, etica, una visione dei musulmani estremisti ma anche quella dei sani ed onesti, sono mostrate nel film, raggiungendo una vitalità particolare nel momento dei confronti personali tra i personaggi.
    Non ci sono mai veri sorrisi lungo il cammino, ma solo ironiche frasi a dimostrazione del giusto come risposta, o terribili silenzi dopo domande che fanno una grande immensa paura.
    Si cita Shakespears per difendere il concetto di umanità, si brutalizza il verbo con violenza ("Tu picchia tua moglie ogni giorno, tu non lo sai perchè lo fai ma lei si") per difendere la estorsione della presunta colpevolezza, ma alla fine i danni e le conseguenze di un atto di vigliaccheria fatto per la logica di una difesa della massa hanno conseguenze solo di umiliazione e non di risoluzione comunque, dove i mezzi non giustificano il fine.
    Interessante vedere come i terroristi kamikaze sono manovrati da una mano crudele e molto più assassina della loro ("sono solo ragazzi" dice piangente una madre affranta che ha perso il figlio, che non è compiaciuta del gesto del figlio come la logica della follia da fanatismo potrebbe suggerire) sono il corollario di una storia sporca e dannata dove gli Usa si misurano con la loro recente difficile storia priva di eroismi e di grandi imprese che lavano la ferita da trasmettere al tempo futuro.
    Non potranno mai giore le perosne coinvolte in tali fatti, non solo perchè non potranno dirlo a nessuno, perchè non danno relae soluzione, mentre anche i musulmani onesti dovranno vivere con il coltello fra i denti senza mai trovare serenità di comportamento anche nel nuovo status di emigrati riconosciuti.
    Strepitosa la Whiterspoon, ottima la Streep (autentica ombra sulla vicenda e grande burattinaia di impatto) bravo Gyllenhall nei suoi sguardi persi, ma davvero valida la sezione mediorientale del film con le loro paure incarnate da un asino con il suo carico caduto che blocca la strada.
    In definitiva un ottimo film di denuncia, asciutto e coinvolgente, con delle interpretazioni valide che soddisfa qualunque serata diversa da quelle di un innocuo intrattenimento, per parlare di uno degli aspetti sommersi delle conseguenze della tragedia che ha cambaito il volto del decennio.

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  14. Trinità&Bambino
     
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    Quello che hai scritto mi ha colpito!

    Mi toccherà recuperare anche qeusto in settimana!

    :D
     
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  15. MrBlù
     
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    sono-rimasto-basito-anch'io,in-primis-non-avevo-notato-il-regista
    (che-gia-ben-prometteva https://dvd.forumcommunity.net/?t=13049472 )
    secondariamente-ero-quasi-convinto-di-una-facile-stereotipizzazione-tematica,invece-sembra,
    seppur-con-dei-limiti,ben-trattata!

     
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17 replies since 15/2/2008, 15:36   226 views
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