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luca2012.
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Spostato all'11 Aprile. 
Un film di Steve Buscemi.
Con Steve Buscemi, Sienna Miller, Michael Buscemi, Jackson Loo, Tara Elders.
Pierre Peders (Buscemi) è un giornalista che, suo malgrado, è costretto ad intervistare una star delle soap opera, famosa per tutti tranne che per lui.
E' il remake dell'omonimo film di Theo Van Gogh, il regista assassinato da un estremista islamico a causa del suo "Submission" ed è dedicato proprio al regista scomparso.
Per quanto mi riguarda Buscemi è già un valido motivo per vederlo.
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LordofDarknes.
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Questo film uscirà parecchio in ritardo...cmq nn so cosa aspettarmi, sinceramente . -
Ten. Cobretti.
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Anche a me nn attira molto... . -
Budd The_Sidewinder.
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OT: avrebbero dovuto fare piuttosto il remake di Submission, invece Hollywood si caga sotto quando deve toccare argomenti realmente scomodi e politicamente scorretti. . -
marsellus wallace.
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l'ho cercato e non l'ho trovato , scusate per eventuale unione. sorry
Interview
Un film di Steve Buscemi. Con Steve Buscemi, Sienna Miller, Michael Buscemi, Jackson Loo, Tara Elders, Robert Hines, David Schecter, Molly Griffith, Doc Dougherty. Genere Drammatico, colore 81 minuti. - Produzione USA 2007. - Distribuzione Fandango - [Uscita nelle sale venerdì 11 aprile 2008]
Trama: Pierre è un giornalista che deve eseguire una intervista con una starlette della televisione, Katya, avvenente e all'apice del successo. Dopo il ritardo di un'ora per giungere al ristorante da parte di Katya, l'incontro è burrascoso e i due si lasciano litigando. Ma un tassista fan della donna provoca uno strano incidente che li ricongiunge. Arrivati nel lussuoso loft di lei, comincia la scoperta e la conquista dei segreti in maniera più o meno lecita da parte di tutti e due. Una dura lotta di parole è cominciata con premio lo scoop scandalo giornalistico che potrebbe far guadagnare un sacco di soldi.
Commento: Non è la prima regia di Steve Buscemi, attore e regista dall'aspetto trasandato, ma la quarta (Prec: Mosche da Bar, Animal Factory e Lonesome Jim), che omaggia il lavoro del regista olandese Theo Van Gogh assassinato nel 2004 (la pellicola ha una dedica per lui alla fine). Un lavoro camerale di fino questo Interview, dove l'intervista del titolo riguarda un giornalista di politica e cronaca, Pierre Peders (Buscemi), in evidente declino morale e lavorativo alle prese con una attrice in auge della Tv, bionda e carina, Katya (interpretata da Sienna Miller).
Dopo un primo incontro non proprio amichevole tra i due, giornalista ed attrice hanno un incontro successivo nell'elegante e grandissimo loft di lei. Katya è una tabagista all'ultimo stadio, consuma nervosamente sigarette in continuazione e ha un avviso telefonico che abbaia in continuazione, con fidanzati e misteriosi personaggi che la chiamano interrompendo ogni momento il flusso delle parole dure e violente che scorrono insieme agli sguardi. Il dialogo dopo la riconciliazione che segue gli insulti che si sono consumati tra i due nel ristorante, parte prima con una sorta di medicazione delle offese (iconizzata dalle cure di Katya sulla fronte di Peders) per poi riprendere intensa e tagliente lungo il perimetro dell'appartamento. I due si studiano, si incontrano fisicamente (in maniera breve) e si leggono, ognuno cerca di spremere all'altro qualcosa con un perverso ed intenso gioco di sguardi.
Questi sono film che sembrano fatti di nulla e che si reggono sulla bravura degli attori, ma invece riuscire a tenere tutto il tempo sulle spine senza annoiare e senza introdurre altri elementi fisici che i due protagonisti è anche sinonimo di un grande intenso lavoro registico che deve inquadrare al meglio le espressioni e marcare le parole abbinate alle reazioni. Buscemi non è nuovo a grandi intepretazioni con le sue espressioni disilluse e i suoi occhioni spalancati appena sente qualche notizia interessante o sorprendente, da coniugare con un sarcasmo tagliente. Sienna Miller (reduce dalla buona prova di Factory Girl) è sorprendente, ha un linguaggio del corpo che la sua bellezza rende flessuoso ed affascinate e affronta temi pesanti (come quello della difficoltà di essere star senza lasciarsi andare ai vizi, cosa che lei non evita assolutamente dedicandosi pesantemente a droghe, fumo ed alcool) con la stessa disinvoltura che parla, con un discorso feticistico che sarebbe piaciuto a Q. Tarantino, di calze a rete e tacchi a spillo ("la donna sembra imprigionata ed è per questo che l'uomo ne è attratto"). Una interpretazione di primo piano senza sbavature, che regge il gioco di chi frega chi e porta verso picchi inconsueti la soddisfazione finale dello spettatore. I due protagonisti (unici) della scena, non sono assolutamente simpatici, uno troppo teso all'obbiettivo (quale lo vedrete) senza mai essere conciliante con chiarezza, l'altra sicura della sua bellezza e delle sue interpretazioni televisive che Peter deride a bocca larga. Questo rende ancora più bello ed interessante il film, un apologo di come la televisione e il successo consumino gli animi di chi ora lo cavalca e di come possa far affondare senza ritegno coloro che ormai sono sul viale del tramonto.
Si sente il sapore della menzogna ma non si coglie appieno il suo gusto facendo evitare di scoprirla subito, un grandissimo pregio, si incrociano destini che vorrebbero a tutti i costi una soluzione a loro conveniente ma che si devono scontrare con la furbizia dell'altro che non abbassa la guardia scoprendosi. Un gioco di fioretto da applausi, che un autore/attore indipendente giostra con malizia lavorando su una attrice che non ha problemi ad essere fatale, ingannevole e apparentemente alla deriva per via degli abusi di prodotti ad alto tasso di dipendenza.
In definitiva un buonissimo lavoro camerale giocato sui controcampi in maniera perfetta, che scava senza pietà privo della minima azione eclatante se non quella verbale, che regala intensità a piene mani in un ottica di scavo psicologico priva di fronzoli. Alla fine liberarsi dei pesi e delle emozioni è importante, attenzione a con chi lo fai. Da recuperare senza problemi e l'edizione prossima futura in home video non lo penalizzerà per nulla. Segno evidente di cinema interessante anche se privo di orpelli, e anzi per questo ancor più degno di merito.
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luca2012.
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Anche a me è piaciuto, pensavo di essere l'unico ad averlo visto.
Qui il topic esistente
https://dvd.forumcommunity.net/?t=13432511. -
Trinità&Bambino.
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Lo vorrei vedere anche io! 
Ma per ora non ho avuto tempo di farlo!. -
MrBlù.
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Mosche-da-bar-e-animal-factory-oltre-ad-avere-una-regia-lineare-e-incalzante
(Buscemi-ricorda-a-tratti-il-buon-vecchio-clint-specie-nel-taglio-d'immagine,imho)
si-dipanavano-con-narrazione-perfetta,buon-ritmo,dialoghi-taglienti-e-cazzuti,
personaggi-interessanti-e-immersi-nei-ruoli.
Non-sapevo-di-questo-4-lavoro-del'attore-regista,ma-come-consigliato-da-Marsellus-sicuramente-lo-recupererò-in-dvd!
Quando-2-soli-soggetti-cavalcano-la-scena,e-il-prodotto-finale-risulta-gradevole,il-mix-di-sceneggiatura,regia-e-interpretazioni,deve-per-forza-definirsi-riuscito.
thanks ^^. -
ednorton85.
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lo voglio . -
cibernella.
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Io ho noleggiato il DVD, il filmmi è piaciuto MOLTO credo che non mi farò mancare l'acquisto. . -
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Quarta pellicola da regista di Buscemi ed ennessima sorpresa, il film è un remake dell'omonimo di Theo Van Gogh, pellicola in pieno stile peace teatrale. Il tutto si svolge quasi nel loft della protagonista, e i due attori come due pugili su un ring lottano a suon di battute, stati d'animo e bugie a non finire, perchè l'apparire è diverso dall'essere, e perchè mai si finisce in parità, c'è sempre un vincente e di conseguenza un perdente. Una lotta tra il gatto e il topo dove chi è più furbo e bugiardo vincerà, in un'intervista gonfia di manierismo, arrivismo, spudoratezza e beffardaggine. Non un'opera eccellente ma cmq coinvolgente ed interessante, con i suoi guizzi ancora una volta Buscemi centra il bersaglio.
Voto: 7
Edited by Revu - 12/5/2011, 12:39. -
MrBlù.
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Sono-passati-3-anni-e-nel-frattempo-ho-visto-pure-Lonesome-Jim, 3-tiri, 3-punti-per-Buscemi.
Detto-questo-delle-recensioni-di-Marsellus-ho-imparato-a-dubitare-fortemente, utilizziamo-una-scala
di-valori-molto-differente, ciò-che-per-lui-è-discreto-per-me-solitamente-non-è-neppure-sufficente,
quindi-il-tuo-feedback-mi-consola.
Devo-dire-però-che-le-mie-sensazioni-non-vibrano-come-al-solito, spero-non-sia-opera-piatta-o-monocorde,
zona-sleuth-di-Kenneth-Branagh-per-intenderci, che-se-non-erro-ti-era-piaciuto. (?). -
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Per quel che concerne le rece di Marsellus sono quasi inappuntabili per la precisione di scrittura ma sul giudizio mi son trovato in disaccordo diverse volte anch'io, e la rece che ha scritto su questo film è un pò troppo entusiastica anche se trova degli squarci di verità.
Sul film di Buscemi bhe il tuo sesto senso ormai non ti tradisce mai, secondo me è infatti inferiore alle sue precedenti opere (anche se non ho visto Mosche Da Bar), meno sofferto come un Lonesome Jim per esempio, anche se la tecnica cmq c'è ma sono pellicole diverse, io cmq l'ho gradito ma ci può stare il 6,5, anzi probabilmente tu lo gradirai meno di me.
Sleuth di Branagh non l'ho mai visto, ti confondi con qualcun'altro
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MrBlù.
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Lo-puoi-guardare, si-distingue-per-tecnica-e-resa-asfittica, ma-è-per-come-viene-trattato-il-soggetto
(non-originale, di-remake-si-tratta) che-non-mi-convince-troppo, ruota-spesso-su-se-stesso. Solo-6-per-me.
Il-paragone-non-era-comunque-azzardato, credo-che-d'impostazione-siano-film-molto-simili
ambiente-unico, uno-contro-uno.. -
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Da come lo descrivi il paragone sembra calzi a pennello, anche questo Interview, come scrivevo, è un remake
Sleuth se lo becco su Sky gli dò un'occhio, anche solo per paragonarli
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Interview28-03-08 |
