Il Cacciatore di Aquiloni

di Marc Forster

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. luca2012
     
    .

    User deleted


    locandina
    Il cacciatore di aquiloni
    (The Kite Runner)

    Regia: Marc Forster
    Sceneggiatura: David Benioff
    Attori: Khalid Abdalla, Atossa Leoni, Shaun Toub, Zekiria Ebrahimi, Ahmad Khan Mahmoodzada, Homayoun Ershadi, Said Taghmaoui, Ali Danesh Bakhtyari
    Paese: USA 2007
    Genere: Drammatico
    Durata: 131 Min

    Amir e Hassan sono due bambini in Afghanistan, amici ma di etnie differenti. Il primo di famiglia ricca e Pashtun, il secondo povero e Hazara. I due amano molto far volare gli aquiloni. Sullo sfondo della loro amicizia le vicende di un paese devastato dalla guerra.



    Edited by hellboy1 - 24/9/2011, 15:13
     
    Top
    .
  2. MrBlù
     
    .

    User deleted


    lo-aspetto-con-tutto-il-cuore,anche-se-la-storia-di-per-se-non-è-originale,
    e-per-una-volta-gli-americani-non-potranno-trarne-remake :lol:
    se-il-taglio-dato-non-mira-alla-commozione-facile-potrebbe-rivelarsi-interessante-come-spero
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Member
    Posts
    15,385
    Location
    Downtown Train

    Status
    Offline
    E secondo te, dopo Neverland, Forster non punta alla commozione facile? :lol:
     
    Top
    .
  4. MrBlù
     
    .

    User deleted


    cinesotto-l'equazione-ci-sta-tutta-purtroppo...se-cosi-fosse-sarebbe-un-peccato!
     
    Top
    .
  5. Trinità&Bambino
     
    .

    User deleted


    Aspetto sto film che sicuramente è di quelli adatti a me!

    Spero nel dramma pesante e non di quello leggero.

    ;)
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Member
    Posts
    15,385
    Location
    Downtown Train

    Status
    Offline
    Anche io spero il dramma pesante per te.
     
    Top
    .
  7. Trinità&Bambino
     
    .

    User deleted


    Grazie!

    :lol:
     
    Top
    .
  8. rockybalboa
     
    .

    User deleted


    Io invece ne ho piene le balls di questo film , è da gennaio che ai cinema mi fanno vedere il trailer ,nn lo sopporto più -_- ,cmq non era neanche il mio genere,troppo pesanteeeee <_<
     
    Top
    .
  9. luca2012
     
    .

    User deleted


    Ritieniti fortunato, io al cinema ero perseguitato dal trailer di questa notte è ancora nostra. :lol:
     
    Top
    .
  10. rockybalboa
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (luca2012 @ 23/3/2008, 10:49)
    Ritieniti fortunato, io al cinema ero perseguitato dal trailer di questa notte è ancora nostra. :lol:

    :lol: :lol: :lol: peggio mi sento :sick:
     
    Top
    .
  11. Trinità&Bambino
     
    .

    User deleted


    Venerdì esce!

    Sarà sicuramente mio!

    :)
     
    Top
    .
  12. marsellus wallace
     
    .

    User deleted


    grandioso davvero. emozioni forti e non mielose.

    Il cacciatore di Aquiloni

    - The kite rider -

    image

    Cast Khalid Abdalla, Homayon Ershadi, Shaun Toub, Saïd Taghmaoui
    Regia Marc Forster
    Sceneggiatura David Benioff
    Durata 02:11:00
    Data di uscita Venerdì 28 Marzo 2008
    Genere Drammatico
    Distribuito da FILMAURO (2008)

    image

    Trama: Kabul, 1978. Due bambini, Amir, ricco figlio di un acceso anticomunista, e Hassan, hanno una innata capacità nel vincere le gare di aquiloni. Ma nella giornata che scandisce una loro grande vittoria, un fatto scabroso finisce per rompere la loro amicizia che sembrava inattaccabile. Vent'anni dopo Amir, emigrato con il padre in America per l'arrivo dei Russi nel 1979, riceve una misteriosa telefonata che gli chiede di tornare al più presto nel suo paese. Egli si reca senza esitare, ma nel paese comandato dai talebani con il pugno di ferro ciò che deve fare è tutt'altro che semplice ...

    image

    Commento: Marc Foster ha diretto due film molto apprezzati e conosciuti come Neverland e Monster's ball, e sta lavorando niente popodimeno che alla regia del prossimo, targato nr.22, episodio di 007, e in questo straziante ritratto di un uomo pervaso dai dubbi e dai sensi di colpa tratto dal libro di Khaled Hosseini, apprezzato best seller internazionale, dimostra tutta la sua bravura e le sue capacità registiche, con suggestive inquadrature dall'alto di una Kabul (e di un Afghanistan) in procinto di subire eventi devastanti come l'invasione sovietica e la presa del potere successiva dei talebani. La trama narra di una amicizia finita male per colpa di atto vigliacco e di una decisione di non intervenire ancora più vigliacca se vogliamo, che per vent'anni sembra stare muta senza intersezioni, riallacciando i suoi fili solo quando sembrava ormai completamente seppellita.
    I protagonisti sono due bambini di diversa estrazione sociale, Amir e Hassan, il primo ricco ereditiero, il secondo il figlio del suo fidato servo. Il ritorno a Kabul dell'ormai trentenne Amir, trasferitosi con il padre in America per sfuggire alla repressione sovietica, sarà traumatico e troverà una città irriconoscibile.
    Foster non cambia moltissimo del libro (introduce una scena d'azione per dare movimento decisamente poco affascinante rispetto a quello che avviene nel romanzo, e anticipa la figura di colui che farà da motore alla decisione di tornare a Kabul per meglio far comprendere allo spettatore alcune cose), ma mantiene intatto lo spirito che lo permea, quello della disillusione, dei troppi cambiamenti che avvengono (il ricco diventa povero, le sicurezze si sfaldano e le delusioni e le amarezze sono continue) e della incapacità di vivere con i sensi di colpa del passato.
    Amir (Khalid Abdalla) vive la sua gioventù in amarezza e in controtendenza dei voleri del padre che ha trovato per entrambi la salvezza in America, si laurea senza nessuna gioia, cerca di scrivere faticosamente un libro tra la diffidenza dei parenti e conoscenti ("devi fare il dottore" gli dicono) e poi quando il libro viene ultimato e stampato, deve andare a riprendere i fili del suo passato. Una ironia del destino che ci insegna che i disegni più grandi sono quelli della solidarietà umana da attuare e non il successo economico da perseguire (la scena dell'orfanatrofio abbandonato a se stesso è a dir poco eccezionale in quanto a iconizzazione della necessità di aiutare), di fatto nella seconda parte del film si abbandonano gli agi e le certezze pur di correre a salvare l'onore sporcato nel tempo addietro.
    Immagini dure e pesanti, che ci ricordano sotto quale regime si viveva (presente anche la scena della lapidazione di una donna fedifraga, con la privazione dell'identità del burka da indossare anche durante la sua esecuzione), che impediva ogni tipo di felicità e dimostrazone pubblica di colloquio. All'interno è nascosta una terribile verità sotterranea che uscirà in maniera devastante, dimostrando che la tanto decantata fedeltà ad Allah del regime con imposizione di comportamenti impossibili da seguire, nasconde verità scomode e atrocità indegne.
    I contrapposti psicologici tra la prima e la seconda fase (innocenza e maturità) altissimi proprio per sottolinearli, come vediamo l'altalena di situazioni in cui vive la famiglia di Amir che passa dalla ricchezza e visibilità afghana all'appiattimento in quella americana, vivendo di lavoretti, mentre man mano si nota come il padre dia dignità alla propria vita eseguendo comportamenti che affossano sempre di più la dignità del figlio oppresso dal passato (la scena con il soldato russo è a dir poco eccezionale in quanto a emotività).
    Preparatevi a una trama piena di sorprese inaspettate, per una delle trasposizioni di romanzo più riuscite degli ultimi tempi, riuscendo grazie a una grande prova di regia e a un integrazione ottimale degli ambienti a farci sentire nella zona dove si svolge ciò che vediamo.
    In definitiva un film coinvolgente come pochi, potente, emozionante, che tratta gli inaspettati temi scabrosi (ovviamente per chi non ha letto il libro) in maniera perfetta calibrandosi tra le diverse realtà, tirando fuori tutti gli scheletri dall'armadio quando meno te lo aspetti, visione completa ed appagante per una serata di cinema impegnato che si segue senza nessun problema tanto è ben esplicata. E mentre i bambini ci guardano con i loro occhi privi della dignità della fanciullezza privata troppo presto dalle azioni nefande dei grandi, ci sentiamo tutti più poveri per non aver fatto niente per loro. Sono momenti in cui il cinema ci ricorda che le tragedie e gli incubi degli errori personali non finiscono scappando e trovando una nuova realtà di vita, ma continuano a tormentarci senza tregua finchè non le abbiamo riparate.

    image
     
    Top
    .
  13. MrBlù
     
    .

    User deleted


    bene,le-mie-speranze-sembrano-ben-riposte

    CITAZIONE
    se-il-taglio-dato-non-mira-alla-commozione-facile-potrebbe-rivelarsi-interessante-come-spero

     
    Top
    .
  14. marsellus wallace
     
    .

    User deleted


    nessuna commozione facile. tema scabrosissimo affrontato con serietà e competenza.
     
    Top
    .
  15. Trinità&Bambino
     
    .

    User deleted


    Domani spero poterlo vedere, a Torino sono stato impegnato tutto il tempo.

     
    Top
    .
25 replies since 21/3/2008, 22:20   401 views
  Share  
.