La Notte Non Aspetta

Willy Wonka

Posted on 7/4/2008, 13:37

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In Italia dal 27 Giugno La Notte non Aspetta (Street Kings) film d'azione-polizzesco. Un giovane agente scopre della corruzione nel suo distretto e decide di fare chiarezza su questa vicenda. Nel film, oltre a Hugh Laurie(il mitico Dr.House), anche Keanu Reeves(vabbè..)e Chris Evans(la Torcia Umana dei Fantastici4), Forest Whitaker(questo lo conosciamo tutti) Common( il Rapper

)e Amaury Nolasco(Sucre di Prison Break) il regista è David Ayer scrittore di training day, SWAT, Fast and Fourios..

qui il link del trailer nn censurato, sembra una bella ghiozzata violenta..mi intriga assai; qualcuno ha più notizie?

www.trailersland.com/index.php?opti...id=462&Itemid=2

Edited by hellboy1 - 15/9/2011, 16:53

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LordofDarknes

Posted on 7/4/2008, 13:41

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Vero...sono rimasto piacevolmente colpito dal Trailer...peccato dover attendere ancora molto

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MrBlù

Posted on 8/4/2008, 09:31

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non-male

certo-che-sparano-un-sacco ^_^

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.Makko.

Posted on 8/4/2008, 09:34

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per ora non so che pensare, da questi pochi minuti...ma quoto il mister...non male

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Sixx^

Posted on 6/6/2008, 13:39

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Titolo Originale: STREET KINGS
Regia: David Ayer
Interpreti: Keanu Reeves, Forest Whitaker, Hugh Laurie, Chris Evans
Durata: -
Nazionalità: USA 2008
Genere: azione

Un poliziotto si trova coinvolto in uno scandalo maturato all'interno del dipartimento di polizia di Los Angeles…

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marsellus wallace

Posted on 29/6/2008, 11:05

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La notte non aspetta

di David Ayer del 2008, con Keanu Reeves, Forest Whitaker, Amaury Nolasco, Hugh Laurie, Chris Evans, The Game, Common, Martha Higareda, Cedric the Entertainer, Noel Gugliemi. Prodotto in USA. Durata: 107 minuti. Distribuito in Italia da 20th Century Fox a partire dal 27.06.2008.

Trama: Tom è un poliziotto arcigno e deciso che non guarda ai mezzi pur di raggiungere il fine, combatte il crimine dopo la terribile tragedia che ha colpito la moglie portandogliela via senza badare a risparmiare i colpi e se il tipo di azione sia più o meno lecito.
Dopo aver salvato due bambine da dei coreani porno pedofili, viene messo nei guai da un collega che vuole che sia giudicato per il suo modo di agire. Le cose si complicano ancor più dopo che vengono a galla particolari inquietanti su come delle prove vengano inquinate o cancellate per favorire questo o l'altro personaggio. Tom decide che è il momento di capire chi protegge chi. La decisione comporta dei rischi tremendi che possono mettere in pericolo delicati equilibri ormai consolidati, intanto la squadra di polizia a cui appartiene inizia a capire le intenzioni di Tom e ...

Commento: Davvero intenso questo bel film di David Ayer (regista di Harsh Times - i giorni dell'odio ma sopratutto sceneggiatore di Training Day), che dirige un motivato Keanu Reeves e un cast di stelle che parte dal premio oscar Forest Whitaker, passa per Hugh "Doc House" Laurie e finisce con Amaury Nolasco (Prison Break) fino ad arrivare al bel fisicone di Chris Evans, qua nella parte di un poliziotto alle prime armi ma deciso e motivato. La trama narra dei guai che deve passare Tom Ludlow (Reeves) che decide di capire da quale parte sta il marcio nella polizia dopo la morte di un collega fraterno che minacciava di denunciare i suoi metodi brutali di applicazione della giustizia.
Il suo capo Jack Wander (Forest Whitaker) lo copre in continuazione dai problemi che incontra anche perchè alle costole della squadra d'assalto c'è un mastino come il capitano James Biggs (Hugh Laurie) che sembra voglia far presa sull'onesta di Tom per scoprire chi sta a capo di tutta la cosidetta "organizzazione del salvadanaio". Aiutato da un giovane poliziotto di poca esperienza ma molto deciso come Paul Diskant (Chris Evans), Tom, che mantiene sempre alto il ricordo della moglie scomparsa, si appresta ad aprire il coperchio del pentolone dove bolle il marciume della polizia, con grandissimo rischio per lui e il collega.
Non è certamente nuovissimo il tema affrontato da questo film, la corruzione della polizia che usa il suo potere per dominare oltre il lecito le strade e le città (da qui il titolo originale Street Kings che nulla c'entra con quello assolutamente senza senso appioppatogli dai soliti fantasiosi titolatori italiani), Ayer prende un pò dalla sua sceneggiatura di Training Day e un po' da Affari sporchi, il film ha una collocazione molto più precisa per molti motivi nella violenta serie tv The Shield, dove curiosamente nella quinta serie il ruolo del poliziotto che deve scoprire il marcio era di Whitaker (attore che con il suo occhio sinistro semichiuso è dotato di una espressività totale).
Di Shield James Ellroy, il co-sceneggiatore, riprende atmosfere e valori base ("Nessuno alla fine è innocente") immergendo Los Angeles in un brodo primordiale di lotta per il potere dove solo chi è il più forte e non il più giusto domina, e anche coloro che sembrano e vogliono essere puliti alla fine dovranno cedere a compromessi per poter esercitare il lavoro a cui tanto tengono. Neppure Tom sarà mai redento del tutto, non potrà mai abbinare dovere e giustizia fino in fondo a meno di decidere che il suo ruolo non sia essere un Re delle strade ma un riempiscartoffie da scrivania.
Un clima duro, deciso e senza speranza, è questo che Ellroy e Ayer ci consegnano, non c'è tratta di razzismo in quanto bianchi, neri e orientali sono tutti coinvolti nella spirale di violenza che si mostra attraverso l'esplosione di pallottole speciali in duelli faccia a faccia. Il ritratto che ne esce è sconfortante, non sappiamo veramente chi possa essere la persona giusta a cui affidare le proprie speranze, e l'invito sembra essere quello di prendere una magnum e fare giustizia tramite le uniche perosne che conosciamo veramente a fondo e di cui ci fidiamo, noi stessi.
La solita ombra del passato (in questo caso la moglie morta) qui è sviluppata in maniera marginale, Tom è un cane sciolto ("Come mai non ha chiesto rinforzi?") che agisce sotto vodka (bottiglie mignon utilizzate tre alla volta) indipendentemente dal dover lavare un così grave torto, come dimostra il fatto che anche con la fidanzata che gli chiede nuove prospettive di vita lui non sappia (ma in molto non voglia) disaffrancarsi in quanto la sua natura comunque lo chiama. I palazzi del potere possono tremare di fronte alla sua caparbia determinazione, ma il sistema è troppo radicato e gli sforzi sembrano inutili, anche perchè rischiamo di essere tutti pupazzi di un grande burattinaio che ride beffardo.
La speranza sta nel giovane Chris Evans, che essendo appena entrato nel sistema può sperare di non essere risucchiato dalla sua sirena che chiama ammiccante, ma ogni cosa ha bisogno di tempi e di conoscenze che cozzano contro la fretta di scaraventare gli animi puri in battaglia. Che ci sia un tempo anche per il riscatto morale senza dover guardare indietro e vergognarsi? Il seme esiste, il terreno per coltivarlo per ora è duro e inospitale.
Per chi adora i duri polizieschi metropolitani e gli oscuri polar francesi questo film rappresenta un piatto prelibato, perchè anche se la trama tende a girare in tondo senza astrazioni di fantasia particolari il ritmo è frenetico e il grande cast lo sorregge dandogli qualità nelle fasi di confronto senza sembrare solo una cavalcata piena di proiettili casuali. Nella recitazione di Reeves non vedrete un vero sorriso, una espressione compiaciuta ma solo un viso rassegnato ed assente che insieme alla faccia senza barba incolta di Hugh Laurie chiama lo sforzo di tentare sapendo benissimo che la cosa non sarà facile ma sopratutto non definitiva, una specie di lavoro senza salario.
In definitiva un poliziesco dal grande cast non nuovo ma duro ed intenso, tutto giocato in chiaroscuro che si fa vedere con grande coinvolgimento ma che necessita anche di una dose di attenzione particolare in quanto la trama, pur senza presentare vere novità, si svolge su più strati come doveroso in questi corruzione-movie, dove la speranza si frammista alla delusione in continuazione per eroi che devono agire in un certo modo non solo per dovere ma sopratutto per natura. Uomini di legge che credono nel suo rispetto nei canoni base ma l'applicazione con parametri beceri per colpa di un sistema che non concede altro per poterne fare parte.