Alla scoperta di Charlie

16-05-08

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  1. luca2012
     
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    Alla scoperta di Charlie
    (King of California)
    Regia:
    Mike Cahill
    Sceneggiatura: Mike Cahill
    Attori: Michael Douglas, Evan Rachel Wood, Willis Burks II, Laura Kachergus, Paul Lieber, Kathleen Wilhoite, Anne Nathan, Arthur Santiago, Ashley Greene, Ian Hopps, Anna Khaja, Will Rothhaar, Annie O'Donnell, Greg Davis Jr., Jeanie Hackett
    Paese: USA 2007
    Genere: Commedia
    Durata: 90 Min

    Charlie, ex jazzista lascia l'ospedale psichiatrico dove ha trascorso gli ultimi due anni della sua vita: ad attenderlo c'è Miranda, figlia giovane ma molto matura, che vive una vita forse fin troppo tranquilla. Per lei ovviamente la pace finisce immediatamente, anche perché il padre è fissato con un'ossessione, ritrovare un tesoro lasciato dai missionari spagnoli e sepolto, a suo dire, proprio sotto la superficie di un centro commerciale.
    Sembra simpatico. :D

     
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  2. LordofDarknes
     
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    Mi sa di gran cavolata anche questo
     
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  3. MrBlù
     
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    a-me-pare-strampalato-e-simpatico :lol:
    tra-l'altro-è-una-prima-regia,vediamo-se-con-la-giusta-frizzantezza..
     
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  4. anais
     
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    vado oggi ad un'anteprima all'anica
    devo farne la recensione che poi vi posterò!
    speriamo bene ^_^
     
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  5. LordofDarknes
     
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    Buona fortuna allora anais, a me nn dice proprio nulla sto titolo.

    Spero di sbagliarmi
     
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  6. Willy Wonka
     
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    finalmente esce..il trailer c'è da 30 anni, mi ispirava molto, mi sembrava una via di mezzo tra little miss sunshine e a proposito di schmidt :) pernso proprio che lo vedrò
     
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  7. Trinità&Bambino
     
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    Questo mi incuriosisce!

    :)
     
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  8. luca2012
     
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    Torno or ora dal cinema. Mi è piaciuto molto. Una caccia al tesoro singolare e divertente. Non mancano neanche momenti drammatici.
    Voto 7.
    :)
     
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  9. marsellus wallace
     
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    Alla scoperta di Charlie

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    (King of California)
    Un film di Mike Cahill. Con Michael Douglas, Evan Rachel Wood, Willis Burks II, Laura Kachergus, Paul Lieber, Kathleen Wilhoite. Genere Drammatico, colore 90 minuti. - Produzione Messico, USA 2007. - Distribuzione Moviemax - [Uscita nelle sale venerdì 16 maggio 2008]

    Trama: Charlie è appena uscito da una clinica per malattie psichiatriche, e viene dopo due anni riaccolto senza problemi ma con molti dubbi dalla amorevole figlia diciassettenne Miranda, che non lo chiama mai “papà”. Charlie ha sviluppato in clinica l'ossessione di scoprire un tesoro perduto dei conquistatori spagnoli, e non riesce a distogliere il suo pensiero da questo, nonostante la figlia lavori sodo al Mc Donald's e i suoi comportamenti provochino non pochi problemi.
    Ma a quanto pare la sua strampalata teoria non è solo una invenzione, peccato che nel punto dove giacerebbe da secoli il fantomatico tesoro ci abbiano fatto un gigantesco centro commerciale ...

    Commento: Michael Douglas dopo qualche apparizione cammeo o blande interpretazioni (il vero ultimo film dei qualche importanza a cui ha partecipato è Traffic del 2000), interpreta con dovizia e humour questo ritratto di Charlie, (agghindato alla Don Chisciotte ma anche da vecchietto saggio del l'Old Wild West), con baffi e barba incolti, pieno di problemi psichiatrici, genitore della giovane Miranda (Evan Rachel Wood, promettentissima interprete di Across the Univers e Thirteen, film che l'ha lanciata), ragazza che tutti sognano e vorrebbero avere come figlia, coscienzosa lavoratrice del Mc Donald's e che nonostante mille difficoltà date dall'ossessione del padre per un fantomatico tesoro spagnolo (questo il richiamo a Don Chisciotte e Sancio Panza in verisone femminile) si dimentica di poter avere una vita propria (nessun segno di fidanzati, amici oppure distrazioni nella vita di questa bella diciassettenne) e si dedica completamente a seguirne il sogno.
    Il tesoro, vero o falso non conta poi molto, è il tramite per unire questi due universi diversi, che si ritrovano a seguirsi con due modalità parallele e non congiunte, una che parla di un sessantenne voglioso di aiutare la figlia e dare un senso alla sua malattia e alla sua vita, l'altra di una ragazza dolce e comprensiva che attraverso i flash back ripercorre le difficoltà e le privazioni di una infanzia povera ma che non rinnega l'amore per chi in fondo, anche se senza cattiveria, le ha provocate con un comportamento borderline.
    Commedia agrodolce, lineare e semplice, che il regista Mike Cahill, prima regia, propone senza troppi voli di fantasia al suo interno, blindandola nei due protagonisti (decisamente al cinema vanno di moda le coppie strambe) e non permettendo che nessun altro elemento, se non in maniera marginale, possa intervenire nel disegno narrativo delle gesta familiari.
    Il difetto che possiamo cercare all'interno di un simile prodotto è decisamente quello di agire per esagerazioni senza alimentare il fascino descrittivo in maniera seria, dove il volonteroso e divertito Douglas (probabilmente una parte che si è tagliato su misura e che voleva a tutti i costi proporre) costruisce il vecchietto strambo dalle mille intuizioni e che non si arrende davanti a nulla (fino ad arrivare a mettere muta, respiratore e maschera da sub), ma che al gusto del pubblico smaliziato di oggi può risultare troppo fiabesco e per nulla credibile nei suoi atteggiamenti (arrivando anche ad affascinare una avvenente poliziotta), che hanno anche incursioni nella musica d'atmosfera (suonava il contrabbasso prima di andare fuori di ragionamento, con degli amici stile boheme di cui uno, Pepper, ora soffre di cancro e fa le chemio). Si esagera anche dall'altro lato, dove Miranda è davvero troppo perfetta e comprensiva, la maturità del passato e le difficoltà le avranno donato una certa capacità discernitiva, ma è bella, tremendamente pulita e non disdegna di vivere in un ambiente da cui non vuole minimamente fuggire per amore del padre. Fiaba quindi, quella della tenace, che anche se vede intorno alla sua bicocca pluri ipotecata nascere famiglie perfette stringe i denti, lotta e si organizza insieme alla sua adorata Volvo in decadimento.
    Nonostante queste perplessità che possono disturbare o meno a seconda del proprio gusto personale (è giusto, e doveroso, che il cinema racconti una storia anche senza perfette aderenze realistiche per poter sviluppare un concetto) i produttori di Sideways e di A proposito di Schimdt riescono sempre a sviluppare dei ritratti validi e consistenti, anche se in questi caso siamo molto lontani dalla grandeur di quello di Nicholson oppure dallo stupendo viaggio enogastronomico della folle coppia Giammatti-Thomas Haden Church.
    Analizzare il ritratto padre figlia come si è letto da qualche parte in questa maniera non è certo probante per proporlo come caso e consiglio, dato che tutto è troppo ricondotto al discorso di creare una sorta di fascino avventuroso/romantico senza farne una cornice realistico introspettiva, dove tutto diventa speranza di nuova vita aspettando l'Eldorado.
    Nel film troverete un finale surreale, la spiegazione del perchè lo stato della California si chiama in questo modo, un omaggio completo a non credere i folli tanto pazzi e una permeazione di buonismo dei due protagonisti in una sorta di ampolla che li rende estranei al mondo circostante, dove sembra che in fondo l'interazione e lo sfondo siano semplici bidimensionali poveri co-protagonisti.
    In definitiva un film semplice, corretto e volonteroso nel cercare di affascinare con pochi elementi di trama il pubblico, sorretto da due buone interpretazioni in una cornice semichiusa verso il mondo esterno che non capisce sogno e caparbietà, ma che purtroppo non lascia il segno in maniera convincente disperdendosi in cose che lo rendono solo un passatempo non noioso senza alcuna penetrazione emotiva convincente.
    A volte serve sognare, ma probabilmente il pubblico di oggi ha bisogno di storie più corpose per credere alla sublimazione di Morfeo e tenersi stretto il tutto.
     
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  10. anais
     
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    Come promesso :) :

    Miranda (Evan Rachel Wood) è un’assennata e solitaria ragazza americana di 16 anni. Abbandonata sin da piccola dalla madre e costretta a crescere in fretta da un padre con disturbi mentali, lavora in un McDonald’s di una valle assolata e polverosa della California. Non ha chissà che sogni, Miranda, solo quello di arrivare alla fine del mese, vivere una vita tranquilla e, magari, riuscire a comprarsi una lavastoviglie, una di quelle grandi, con il vano a vetro che fa vedere lo scrosciare dell’acqua che lava via ogni sporcizia. Ma la sua vita viene nuovamente scossa quando il padre Charlie (Michael Douglas), un ex musicista jazz affetto da disturbo bipolare, viene dimesso dalla clinica psichiatrica e torna a vivere con la figlia. E Charlie, a differenza di Miranda e anche a causa del suo disturbo, non ha affatto smesso di sognare e di vivere in una realtà tutta sua, dove i soldi sono dobloni d’oro di fantomatici pionieri spagnoli e le ipoteche sulle casa solo vecchie cartacce da dimenticare. Un suo sogno ce l’ha, trovare un tesoro nascosto da millenni, ed è il sogno del suo riscatto, in primis verso un’esistenza mai vissuta fino in fondo, ed in secondo luogo per riagganciare un rapporto mai decollato con la propria figlia.

    E così per quasi tutta la durata del film vediamo la tenerezza di un rapporto fragile e difficile da ricostruire, con tutti i problemi comuni alle difficoltà di una famiglia spezzata e minata dalla malattia. Da un’iniziale e circospetta freddezza, attraverso un timido riavvicinamento e il rischio di nuove delusioni, Miranda finisce con l’abbracciare il progetto del papà, sia per l’importanza che esso ricopre per lui, sia per se stessa, e per il suo bisogno, nonostante tutto, di sentirsi di nuovo famiglia. Il film, diretto dall'emergente Mike Cahill e prodotto da Alexander Payne e Michael London - già produttore di Sideways e Thirteen - propone una sceneggiatura originale, la quale dosa bene ingredienti non del tutto sconosciuti. Il (disilluso) sogno americano, il sole della California, una famiglia precaria a monte di quelle solitamente descritte dei telefilm e, di sottofondo, attraverso l’inseguimento delle tappe del tesoro, una critica all’edilizia selvaggia americana, che ha sostituito campi e prati con prefabbricati anonimi, e fiumi e querce con centri commerciali e cemento.

    Un ottimo Michael Douglas che, pur nell’insolita veste di alienato e disadattato, molto vicina all’interpretazione che regalò in Wonder Boys piuttosto che in Un giorno di Ordinaria Follia, regala perle di saggezza e lucidità preziose anche per una più razionale e inquadrata figlia adolescente, ricordando a tutti che in fondo, ciascuno di noi, ha il proprio sogno da inseguire, e un tesoro pronto per essere scovato, basta saper cercare e, magari, trovare un aiuto, ancora più prezioso dei dobloni. Eppure al tutto manca qual cosina, forse un pizzico di stravaganza in più, il ritmo a volte è lento e soporoso, e alcuni passaggi, come la stessa passione di Charlie per il pioniere spagnolo, sono poco definiti. Ma nel complesso riesce a coinvolgere lo spettatore in questo viaggio insolito, portandolo a sperare, fino all’ultimo che, sotto quella coltre di cemento e lavastoviglie, si nasconda davvero un carico d’oro o l’ottimismo per tornare a sperare e guardare alla vita, con un sorriso.

    niente di chè cmq..voto : 6-
     
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  11. marsellus wallace
     
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    complimenti per la rece daniela. peccato che difficilmente altri la potranno ammirare parametrandola con la propria visione in quanto il film è passato del tutto inosservato.
    io non ho nulla da dire in quanto concordiamo perfettamente.
     
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  12. anais
     
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    :)
    grande marsellus con l'avatar di sex and the city!!!!!!! :woot: :woot:
     
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  13.  
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    Mi incuriosice molto e mi piacciono le recensioni che avete scritto.

    Sono felice che Douglas sia doppiato da Dario Penne, che ha una voce molto simpatica e che fa anche Bender di Futurama... :P

    Tuttavia aspetto il dvd. :)
     
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  14. DiGiTaL
     
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    CITAZIONE (luca2012 @ 16/5/2008, 19:10)
    Torno or ora dal cinema. Mi è piaciuto molto. Una caccia al tesoro singolare e divertente. Non mancano neanche momenti drammatici.
    Voto 7.
    :)

    Quoto.
     
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13 replies since 11/5/2008, 11:20   161 views
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