Tropa de elite - gli squadroni della morte

06-06-08

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  1. luca2012
     
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    locandina
    Tropa de elite - gli squadroni della morte
    (Tropa de elite)
    Regia:
    José Padilha
    Sceneggiatura: Bráulio Mantovani, José Padilha, Rodrigo Pimentel
    Attori: Wagner Moura, Caio Junqueira, Milhem Cortaz, Fernanda Machado, Maria Ribeiro, Fábio Lago, Fernanda de Freitas, Paulo Vilela, Marcelo Valle, Marcello Escorel, André Mauro, Paulo Hamilton, Thogun
    Paese: Brasile 2007
    Genere: Drammatico
    Durata: 115 Min

    Rio De Janeiro 1997. Qualche mese prima della visita del Papa in Brasile. Il capitano Nascimento è un membro del Bope, la squadra speciale di 100 uomini nata a Rio per combattere i narcotrafficanti nelle favelas e impedire che la polizia comune, corrotta fino al midollo, lasci la città in balìa di se stessa. Nascimento è stanco di questa vita sempre al limite, ed ora che sta per diventare padre ha deciso di lasciare. Non prima, però, di aver trovato un sostituto all'altezza.



    Edited by hellboy1 - 12/9/2011, 20:05
     
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  2. MrBlù
     
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    interessante,poi-ha-un-buon-biglietto-da-visita!
     
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  4. .Makko.
     
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    da vedere sicuramente, molto interessante
     
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  5. marsellus wallace
     
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    Tropa de Elite - Gli squadroni della morte

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    (Tropa de Elite)
    Un film di José Padilha. Con Wagner Moura, Caio Junqueira, Maria Ribeiro, André Ramiro, Fernanda Machado, Milhem Cortaz. Genere Azione, colore 115 minuti. - Produzione Brasile, Argentina 2007. - Distribuzione Mikado - [Uscita nelle sale venerdì 6 giugno 2008]

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    Trama : Il bope è lo squadrone speciale d'assalto della polizia brasiliana, che viene chiamato ad agire contro i trafficanti delle favelas nelle condizioni di maggior pericolo e difficoltà. Uomini determinati e decisi, costruiti dopo un addestramento durissimo, hanno consacrato la loro vita al battaglione, e ne escono soltanto quando le condizioni di famiglia mutano : cioè quando gli nasce un figlio e non se la sentono più di rischiare la vita ogni giorno, ma prima devono trovare e formare un valido sostituto. Nel 1997, prima della visita del Papa, il capitano delle truppe d'elite Roberto Nascimento ci racconta la sua storia ...

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    Commento: Davvero strano il destino di questo film di Josè Padilha (aveva diretto solo un film dal titolo Bus 174 ma è al primo vero esordio significativo), che in Brasile parecchi avevano visto molto prima di uscire al cinema, colpa di alcuni addetti ai lavori che avevano divulgato copie pirata. Quando poi fu presentato al festival di Berlino scorso, la sorpresa fu ancora maggiore in quanto gli fù assegnato l'Orso d'oro.
    Tropa de Elite (in italia gli hanno messo il sottotitolo Gli squadroni della morte che potrebbe far pensare a una sorta di appendice del potere governativo per eliminare i nemici politici, ma invece è una divisione speciale della polizia brasiliana di Rio de Janerio e l'unica priva di corruzione, anche se utilizza metodi brutali) racconta la storia, narrata da lui in prima persona, del capitano Nascimento (Wagner Moura) che sta per avere un figlio dalla compagna Rosana, e decide di abbandonare la squadra speciale. Per farlo però deve prima compiere un ultima azione (catturare un piccolo boss di quartiere, Bayano, che spaccia droga nelle favelas) e istruire a sua immagine e somiglianza un altro soldato per sostituirlo.
    Mentre la lotta ai trafficanti è resa ancora più difficile dalla corruzione di alcuni poliziotti della normale divisione, che oltre a lasciar andare alcuni traffici ne prendono anche il controllo, Nascimento si trova in mano anche un autentico problema di sicurezza perchè il Papa Giovanni Paolo II (il film si svolge nel 1997) decide di visitare e risiedere nella zona vicina alle favelas, cosa pericolosissima che richiede un coordinamento particolare per controllare un territorio tanto esplosivo e tormentato. Intanto i candidati alla sua sostituzione sono due : Neto Gouveia (interpretato da Caio Junqueira) e André Matias (André Ramiro) due giovani poliziotti idealisti, il primo impulsivo e l'altro riflessivo, delusi dal comportamento dei loro colleghi.

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    Padilha utilizza la tecnica della camera a mano per introdurci in maniera più determinata nell'azione, sporcando la fotografia e utilizza la voce del capitano come narratore e sottofondo dell'esplicazione del suo pensiero, costruendo un film forte e cruento nelle immagini (le scene di tortura e le sparatorie nelle povere strade a cui il battaglione non si sottrae dal compiere sono del tutto esplicite) e criticando anche le decisioni del Papa di voler a tutti i costi esponenziare un rischio già alto venendo a visitare una zona tanto critica.
    La polizia agisce in un clima di assoluto stallo con i trafficanti, sembra sia impossibile riuscire ad esercitare la legge per natura e per costrizione, e chi si esenta dall'essere corrotto ed è idealista viene minacciato e costretto ai margini (come la scena della cucina dimostra). Il regista affida ai discorsi di Matias la sua personale protesta, che mostra cme non bisogna fare di un erba un fascio, la polizia ha la corruzione in sè ma non è del tutto sporca, il popolo è informato con superficialità, e i ricchi spinellati e piccoli spacciatori sono i primi ipocriti ad alimentare i narcotraffici e poi a fare i moralisti per i comportamenti delle forze dell'ordine. L'unica soluzione sembra la lotta dura e pura, usando mezzi ancora peggiori di quelli dei criminali ma efficaci. Il capitano Nascimento lo crede fermamente, non ne può più di questa altalena tra dovere e giustizia che lo strazia (dolore calmato con le pillole) ma essendo di principi totalitari decide di chiudere la partita solo dopo che il suo seme sia diventato pianta, per poi uscire definitivamente dalla scena diretta dell'anticrimine. Un messaggio decisamente feroce ma alquanto deciso, senza mezzi termini come è tutto lo spirito del film che colpisce direttamente senza mai indecisioni, schierandosi dalla parte della giustizia condannando una parte del suo bracico armato ed esaltando l'altro. Per mostrare ancora meglio quanto sia duro essere del Bope c'è una parte di addestramento significativa, dove si cerca di epurare ogni cellula indegna con la forza precorrendo la filosofia successiva del modo in cui essa va applicata in strada (ci sono ampie inquadrature delle case fatiscenti e dei vicoli delle favelas ad iconizzarne la povertà). Il fine giustifica i mezzi qualunque essi siano, anche se a volte la misisone diventa cieca e si esagera tanto che anche alcuni componenti della truppa di elite non resistono e fanno dietro front.
    E'un buon film di denuncia senza particolari giri di parole, ma decisamente ci sembra sopravvalutato per meritare encomi particolari dato che di film che trattano il tema così se ne sono già visti e questo si disperde parecchio nel flettere i muscoli (come ambientazioni consigliamo l'ottimo City of God di Fernando Meirelles), condensando le frasi esplicative ed allungando l'azione (e qualche volta in maniera ripetitiva, come le torture con la busta tutte uguali). L'intervento massiccio dei Weinstein in produzione potrebbe aver condizionato la gestione del film per renderlo più appetibile, preferiamo dare il beneplacito dell'autore imperfetto al regista per un tentativo almeno d'effetto senza particolari storture di fondo. Gli attori (praticamente tutti degli sconosciuti per noi) reggono bene la scena nella parte di vittime o carnefici.

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    In definitiva un film di denuncia di grande impatto visivo per le violente scene d'azione e tortura, che ci mostra la realtà nuda e cruda senza romanzature troppo sopra le righe, ma che data l'ottima ambientazione poteva anche fornire un prodotto finale più profondo e magari fornire anche qualche altro spunto di lettura che coinvolgesse meglio la realtà sociale e del perchè nelle favelas gli spacciatori a vari livelli non sembrano avere altra possibilità di attività di commercio. Sentiamo di consigliarlo tranquillamente perchè rappresenta un modo di fare cinema duro e spietato che non può non coinvolgere. La camera a mano (non in visuale diretta stile Rec o Cloverfield) dopo un inizio frenetico segue i personaggi con maggior calma, per cui chi teme questo tipo di riprese non abbia motivo di preoccuparsi.
     
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  6. ednorton85
     
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    interessante,dopo City è un onere vederlo...
     
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  7. MrBlù
     
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    ottimo-mars,contento-della-promozione-anche-se-non-a-pieni-voti
    inoltre-questo-lo-avrei-visto-cmq ^_^
     
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    Le mie labbra cercano il piacere nei posti più inaspettati

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    Questo voglio proprio vederlo! Complimenti mars
     
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  9. Demonaz78
     
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    Anche a me ispirava non poco, ma penso sarà dura vederlo nei cinema della mia zona <_<
     
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  10. kingston
     
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    Che film! CHE FILM!!!! Era da tantissimo che non vedevo un filmone del genere.... Non scrivo altro perchè non sono un critico di cinema, ma andate a vederlo.


    Il migliore del 2008 per ora, insieme a "into the wild" e "onora il padre e la madre".... ma possibile che nessuno l'abbia visto qui? :blink:
     
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    molto valido voto 7
     
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  12. .Makko.
     
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    io volevo vederlo ma a napoli per ora non lo fanno cazzarola :(
     
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    Dopo 1 anno l'ho rivisto, il nodo allo stomaco si è ripresentato puntuale: una narrazione asciutta senza troppi fronzoli, le sequenze riprese con la camera a mano, l'umanità quasi annullata dei protagonisti,
    Stonano forse alcune ripetizioni (le scene con la busta), ma aiutano a comprendere il progressivo indurimento di Andrea, impara a mentire senza rimorsi, senza tradire dubbi o incertezze: c'è il male e noi riportiamo la giustizia, con qualunque mezzo.
    Nel momento in cui si "cede" alle emozioni cominciano i problemi: in conseguenza ad un momento di rabbia, entra il gioco il rimorso di un padre non più solo poliziotto, poi arriva il desiderio di vendetta, ufficialmente per un compagno ucciso, in realtà per aver perso la possibilità di lasciare quell'inferno.
    Si supera il limite: neppure i colleghi, altrettanto spietati se la sentono di appoggiare tali azioni.

    Encomio a parte meritano la musica e tutta la parte sonora: li senti pulsare dentro e sottolineano ogni immagine, ogni movimento.
     
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    Ottimo commento, Clamorina, per un'opera veramente palpitante e passionale! :)
     
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  15. MrBlù
     
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    Mi-pare-ci-siano-analisi-anche-in-recensioni ^^ comunque-si, mi-accodo! Opera-matura, diretta, incisiva!
    Tematiche-forti-e-messa-in-scena-mirabolante, con-innesti-da-cinema-documentaristico-che-si-ammalagano-perfettamente
    alla-romanzatura (giusta) del-tutto. Azione, sentimento, calo-della-psiche-negli-inferi...ma-anche-del-corpo.
    Tropa-de-elite-è-cinema-da-riscoprire, insieme-a-City-of-god, La-zona, e-altri-ancora!
     
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17 replies since 2/6/2008, 09:56   382 views
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