IDENTIKIT DI UN DELITTO

29-08-08

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  1. Sixx^
     
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    theflock

    Regia: Lau Wai-Keung
    Interpreti: Richard Gere, Claire Danes, Avril Lavigne, Ed Ackerman, Dwayne L. Barnes, Josh Berry, Frank Bond, Twink Caplan, Susan Conklin, Erik Davies, Victoria Gallegos
    Durata: h 1.41
    Nazionalità: USA 2007
    Genere: azione

    L'agente governativo Erroll Babbage sta per lasciare il posto dopo molti anni di lavoro in cui si è occupato prevalentemente di casi di violenza sulle donne. Nel periodo di tempo in cui addestra la nuova recluta che prenderà il suo posto, si trova ad indagare sul rapimento di una ragazza. Ben presto Erroll scoprirà che il caso è collegato ad una sua vecchia conoscenza.
    Gli agenti governativi, si sa ne vedono di tutti i colori. E spesso questo li induce a pensionamenti dettati più che dall'età, dall'impossibilità di guardare ancora in faccia un sospetto di reato senza sentire il desiderio di sparare. Erroll non solo non fa eccezione, ma riesce persino, in alcuni momenti, a stimolare nello spettatore un'identificazione tale da rendere non soltanto comprensibile il suo scoramento, ma addirittura condivisibile la sua rabbia. La collega è giovane e questo le consente un'entusiasmo e una purezza che il tempo le porterà via, ma che per adesso serve da freno agli eccessi di chi non riesce più a controllare le proprie reazioni di fronte al male. E' pur vero che molto dell'entusiasmo del principiante è dato dalla mancanza assoluta di esperienza, infatti alle prime vere rivelazioni di quello che comporta il lavoro di un agente governativo a proposito di una vittima di atti di violenza, la povera Allison ha qualche cedimento. I due procedono affiancati, e questo se da una parte frena la rabbia di lui, dall'altra aiuta Allison a resistere di fronte agli aspetti meno sopportabili del loro lavoro. Le vittime sono spesso donne, in alcuni casi ragazzine, e i colpevoli hanno una faccia e un nome, che a volte Erroll conosce, magari per aver contribuito alla loro cattura in passato.

    Le scoperte che i due si troveranno a fare sono in parte già note all'esperto funzionario, che però non solo non ne può veramente più ma, all'ennesima conferma dei suoi sospetti decide di passare all'azione. Così tanto per mettere sull'avviso i criminali recidivi. E mentre i due indagano sulla sparizione di una ragazza giovanissima, i sospetti di Erroll si vanno consolidando, fino alla conferma finale, che lo vedrà coinvolto in un doloroso confronto con le sue speranze di impedire un male, che invece finisce per travolgere tutto quello che incontra.

    The Flock è il primo film americano del regista della trilogia di Infernal Affairs, a suo tempo riconosciuto come un ottimo esempio di cinema action nella più pura tradizione asiatica, e da cui Scorsese ha tratto il suo acclamato The Departed.



    Se è pur vero che nel successivo Confession of Pain, Andrew Lau Wai-keung ha confermato un'abilità registica in realtà mai discussa, nel caso di questo primo film americano i toni entusiastici con cui il suo lavoro è stato sempre accolto, si smorzano decisamente. Non certo per mancanza di abilità, quanto per la sensazione di già visto che permea dall'inizio tutta la storia. Innanzitutto la tensione è di molto inferiore ai ritmi cui siamo abituati dalle serratissime scene d'azione dei suoi precedenti lavori. Poi le inquadrature del deserto e quelle degli interni mancano di una caratterizzazione che sarebbe lecito aspettarsi da un regista che ha senz'altro fatto di meglio. E le scene dei confronti non conservano quasi nulla dell'originalità che era alla base del suo lavoro in patria. Detto questo va però sottolineata l'indiscussa abilità nella caratterizzazione dei personaggi e nel lavoro con gli attori. Uno stropicciato Richard Gere rende credibile più che mai il personaggio, sottolineando il difficile equilibrio che da sempre i protagonisti dei film di Lau si trovano a cavalcare. Tutti i comprimari sono nella parte in maniera impressionante, persino l'uso di Avril Lavigne, che prova da un pò a recitare, qua risulta convincente, e non certo per acquisite capacità recitative della cantante. Tutto sommato se si riesce a superare la delusione per l'evidente smorzamento dei toni e dell'originalità che era alla base dei lavori precedenti, si può certo godere di questo discreto thriller. Basta dimenticare che siamo di fronte allo stesso regista di una trilogia capolavoro talmente inarrivabile, che persino il grande Scorsese, nel remake che ne ha tratto, ha dovuto ricalcarne qualche scena.

    Fonte

    Edited by hellboy1 - 24/9/2011, 15:14
     
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  2. LordofDarknes
     
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    Bello il Trailer :D
     
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  3. DiGiTaL
     
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    sembra nelle mie corde! :D
     
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    piacevolissima sorpresa , nn l'ho trovato poi così scontato , la mano si vede eccome
     
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  5. marsellus wallace
     
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    bel film, decisamente.
     
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  6. DiGiTaL
     
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    solo a me ha fatto cagare?
     
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  7. Sixx^
     
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    bene bene....

    Martedì devo scegliere se questo o nella rete del serial killer :unsure:
     
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  8. marsellus wallace
     
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    Identikit di un delitto
    (The Flock)

    image

    Un film di Andrew Lau. Con Richard Gere, Claire Danes, Kaddee Strickland, Russel Sams, Matt Schulze, Kristina Sisco, Avril Lavigne. Genere Azione, colore 101 minuti. - Produzione USA 2007. - Distribuzione 01 Distribution - [Uscita nelle sale giovedì 14 agosto 2008]



    Trama: Erroll Babbage è un detective che ha un arduo compito : dover controllare il domicilio di un ampio numero di criminali sessuali schedati e riconosciuti nella sua zona, lo deve fare da solo e ogni volta si scontra con i loro comportamenti e le loro perversità che deve splorare in difficili interrogatori al limite della legalità. Questo lavoro lo corrode dentro, lo rende violento, insicuro e i suoi superiori decidono di togliergli l'incarico affidandolo a una nuova e giovane donna, Allison Lowry. Il tormentato Babbage ha un ultimo compito : addestrarla in tre settimane, nelle quali Allison conoscerà le perversioni e la violenza di uomini e donne privi di freno. Il suo viaggio all'inferno comincia, cercando nel frattempo di risolvere un brutale caso di rapimento eseguito ai danni di una ragazza della società bene ...



    Commento: Dietro a un titolo italiano che come al solito nulla significa (l'originale, The flock, cioè "branco di animali" aveva ben altro significato) si cela una delle pellicole più intense degli ultimi tempi, sorretta da un Richard Gere misurato e complesso come non mai, nella parte di un detective che ha assorbito, e sta ancora assorbendo, i lati oscuri delle persone con cui viene a contatto per via del suo lavoro (ricordiamo l'assunto di Fight Club "le cose che possiedi finiranno epr possederti", qui la frase è "a furia di combattere i draghi si diventa uno di loro" oppure "a furia di guardare dentro l'abisso si cade dentro").
    Il suo personaggio, un detective di nome Erroll Babbage, ha un arduo compito : controllare il domicilio di un numero troppo esteso di criminali sessuali schedati dalla polizia. Questo lavoro lo porta ad essere chiuso, senza rapporti con i colleghi ma sopratutto violento, insicuro e non riesce neppure a relazionarsi con misura negli interrogatori. A peggiorare il tutto una macchia nel suo passato che riguarda un caso irrisolto di una ragazza rapita. Tutto questi problemi portano i suoi superiori a una decisione drastica : mandarlo in pensione anticipatamente sostituendolo con una donna che potrebbe gestire meglio i controllati, la giovane Allison Lowry (una affascinante Claire Danes, specializzata in commedie brillanti ma perfettamente in ruolo). I due devono stare assiemne per tre settimane dato che Babbage deve insegnargli in quel breve tempo tutto quanto conosce. Lo scontro tra le due personalità è duro, in quanto lui non crede minimamente che le persone che controllano abbiano mai un minimo di possibilità e voglia per essere qualcosa di diverso, mentre lei è più possibilista e aperta. Ma quando la donna deve agire sul campo si accorge del perchè e del per come il collega stia andato per la tangente mentalmente.
    Hollywood ha un grosso debito con il regista di Hong Kong Andrew Lau (qui alla sua prima prova americana), dato che Scorsese ha vinto un Oscar saccheggiando apertamente la sua opera Infernal Affairs, e comincia a ripagarlo affidandogli un cast che comprende un attore affermato come Richard Gere con spalla Claire Danes e, come ciliegina sulla torta chiama la cantante Avril Lavigne sperando di attirare il suo pubblico abituale (che non è certo quello che un film simile attira a pelle) affidandole una particina che lei praticamente "non" recita. Insieme al cast, le oscurità della provincia americana, il tema delle perversioni, potevano essere un buon viatico commerciale in una ottica commerciale lasciando presente una notevole libertà autoriale, invece il pubblico americano lo ha fatto floppare completamente. Speriamo che almeno il pubblico italiano abbia occhi più lunghi, ma visto l'uscita agostana e il divieto ai minori di anni 18 (per via delle molte scene di violenza, anche se non diretta ma magari solo fotografata, il tema scabroso del sadomasochismo) non c'è purtroppo da sperarci troppo.
    Certo non possiamo consigliare il film ai deboli di stomaco, ma come spettatori di fronte a opere che non permettono il sorriso e la conciliazione con un messaggio di facile speranza, si dovrebbe andare oltre all'imagine che mostra ma a quello che significa. Aiutato probabilmente dai suoi studi buddhisti la recitazione di Gere è a dir poco eccezionale, misurato nelle parole quando si interroga sulla sua vita e sul senso delle cose ma violento nelle azioni quando combatte il muro di odio che lo circonda (a qualcuno potrebbe addirittura ricordare una sorta di Giustiziere della notte), odio che viene non solo tra i pervertiti ma anche da parte degli altri. L'attore ex gigolò di lusso per donne annoiate fa crescere la conoscenza del personaggio parametralmente all'inferno che percorre per insegnare ad Allison, ne siamo talmente solidali che anche noi entriamo in una sorta di eccitazione emozionale per sperare di aiutarlo nella sua lotta.
    La fotografia un altro punto di forza, giustamente sgranata per dare tono oscuro da tunnel senza uscita alla vicenda, con quelle virate sul giallo-verde inconstanti. Non manca per dare forza al film l'indagine laterale ma confluente, la ricerca di una ragazza ricca e di buona famiglia rapita per essere brutalmente seviziata, ovviamente un motivo per andare oltre al controllo semplice degli schedati e poter arrivare nella orrida casa del sadomasochismo dove i ruoli uomo donna vengono invertiti (vedrete crocifissioni autoaccettate, sedie di piacere masochistico rotanti oppure dominatrici in lattex), ma sopratutto Lau vuole mettere l'accento sul fatto che non esistono ruoli definiti e chiusi nelle perversioni, uomo o donna ognuno ne viene coinvolto, e il masochista è colpevole quanto il sadico perchè senza la causa non esisterebbe l'effetto tragico.
    Il tutto senza mai sbavare di racconto, esagerare nell'azione (niente spiegamenti di polizia, niente sparatorie furiose) rendendolo ancora più opprimente a dovere nel vederlo, diventando denuncia credibile non solo delle impossibilità di ricondurre nel giusto persone che con la loro grettezza morale anzi ti attirano dentro il loro abisso. Come i cartelli finali, quanti bambini non sappiamo dove sono perchè la giustizia non può arrivare ad aiutarli, una sola persona che controlla non sa neppure difendere se stessa, figuriamoci andare oltre il suo compito.
    In definitiva un potente film di denuncia, sorretto da un grande protagonista e girato benissimo senza nessuna occulta regia che lo indirizza verso la speranza e la fiducia, facendoci capire che le apparenze nascondono e mai mostrano la realtà. Il protagonista è stato negativamente influenzato da quanto ha vissuto, per noi invece che saremo premiati con la visione di un gran film avremo solo beneficio per il nostro intelletto cognitivo/riflessivo.

     
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  9. MrBlù
     
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    la-mano-di-Lau-si-nota-dal-trailer,e-personalmente-lo-ritengo-uno-dei-papabili-capitoli-piu-interessanti-del-2008
    Grande-marsellus,che-alla-faccia-della-lunghezza-ti-si-legge-che-è-un-piacere!
    Gere-quindi-ritrova-la-ua-forma-migliore,in-questo-connubio-di-thriller-e-azione,poi-il-cineasta-ci-ha-ben-abituati
    ad-intricare-il-tutto-senza-però-mai-perdere-la-linea-guida!
     
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    Le mie labbra cercano il piacere nei posti più inaspettati

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    Ragazzi ma questo film non è stato per metà rigirato (anche se non appare ne credit) da Niels Muller (che non so chi sia a dire il vero) per problemi tra Lau la produzione. Me lo confermate e sopratutto confermate che a visione ultimata non ci sono stacchi registici ccome in "The Invasion"?
     
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  11. marsellus wallace
     
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    ray, io di stacchi registici non ne ho visti per nulla, tutto omogeneo e uniforme. della notizia del cambio di regia non ne ho letto nulla e ho letto parecchio prima di scrivere perchè il film mi ha colpito molto.

    CITAZIONE (DiGiTaL @ 16/8/2008, 09:09)
    solo a me ha fatto cagare?

    ci sono pareri e giudizi contrastanti, chi lo esalta (io) e chi lo strapazza .
    film troppo personale per poterlo parificare ai giudizi di altri con un eventuale proprio gradimento. vedere per credere, io ovviamente lo consiglio caldamente.


    CITAZIONE (MrBlù @ 17/8/2008, 02:20)
    la-mano-di-Lau-si-nota-dal-trailer,e-personalmente-lo-ritengo-uno-dei-papabili-capitoli-piu-interessanti-del-2008
    Grande-marsellus,che-alla-faccia-della-lunghezza-ti-si-legge-che-è-un-piacere!
    Gere-quindi-ritrova-la-ua-forma-migliore,in-questo-connubio-di-thriller-e-azione,poi-il-cineasta-ci-ha-ben-abituati
    ad-intricare-il-tutto-senza-però-mai-perdere-la-linea-guida!

    come sempre grazie dei complimenti mr, come sempre quanto mai graditi. poi quando un film è importante la lunghezza ovviamente diventa come in questo caso una ristrettezza per chi scrive, un cappio che dice ora stop! ed è davvero difficile contenersi per uno standard fattibile di righe ( incredibile ma vero ...)

    purtroppo in usa ha floppato di brutto, in italia esce ad agosto con un titolo demente ... l'autorialità e la libertà creativa concessa da hollywood non è mai una garanzia e una sirena per il pubblico, nonostante i nomi coinvolti. tristezza ovviamente ... :(
     
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    CITAZIONE (marsellus wallace @ 19/8/2008, 12:57)
    ray, io di stacchi registici non ne ho visti per nulla, tutto omogeneo e uniforme. della notizia del cambio di regia non ne ho letto nulla e ho letto parecchio prima di scrivere perchè il film mi ha colpito molto.

    Guarda io non ricordo dove l'ho letto sinceramente, comunque anche imdb te lo può confermare.
     
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  13. Nightflier71
     
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    Bello,crudo,realistico film di denuncia forte contro i crimini sessuali che sono moltissimi in america come giustamente sottolineato prima ancora che inizi il film.

    Tratteggia le figure degli "schedati" in modo sincero,diretto e giustamente ambiguo,bravo Gere a suo agio nel ruolo di brava persona costretta a modi bruschi dalle circostanze,dal suo personale conflitto con i "draghi" che rischia di trascinarlo nell'abisso.

    Consigliato una delle pellicole migliori di questa estate.

    7,5
     
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  14. marsellus wallace
     
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    CITAZIONE (raystorm @ 19/8/2008, 21:24)
    CITAZIONE (marsellus wallace @ 19/8/2008, 12:57)
    ray, io di stacchi registici non ne ho visti per nulla, tutto omogeneo e uniforme. della notizia del cambio di regia non ne ho letto nulla e ho letto parecchio prima di scrivere perchè il film mi ha colpito molto.

    Guarda io non ricordo dove l'ho letto sinceramente, comunque anche imdb te lo può confermare.

    si ho visto, onestamente imdb è l'ultima cosa che guardo. Cercando in maniera più approfondita, Niels Muller (il regista di assassination con Penn) Splatter container lo dà come se ci fossero da parte sua dei rimaneggiamenti ma in post produzione (comunque non accreditati). se fosse, magari sono stati minimi, comunque lo stile del film è omogeneo. non perderlo tiz, attendiamo rece.

    http://www.splattercontainer.com/view_recensione.php?ID=1037
     
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13 replies since 14/6/2008, 15:42   293 views
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