THE HORSEMEN

05-09-08

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  1. Sixx^
     
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    Titolo Originale: THE HORSEMEN
    Regia: Jonas Åkerlund
    Interpreti: Dennis Quaid, Zhang Ziyi, Peter Stormare, Patrick Fugit, Neal McDonough, Eric Balfour, Clifton Collins Jr., Liam James, Deborah Odell, Aaron Hughes
    Durata: -
    Nazionalità: USA 2008
    Genere: thriller

    New York. Un serial killer uccide le sue vittime in maniera apparentemente casuale. Il detective Breslin scopre che la soluzione dell'enigma sta nella Leggenda dei 4 Cavalieri dell'Apocalisse e attraverso la corretta interpretazione delle tracce lasciate sulla scena del crimine è convinto di riuscire ad anticipare le mosse dell’assassino. Poco a poco scopre però che il comune denominatore di tutte le vittime è un terrificante elemento che porta direttamente proprio a lui.

    Edited by hellboy1 - 12/9/2011, 19:42
     
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    Questo arriva il 16 Gennaio a quanto pare...
     
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    Ho visto il trailer al Cinema.
    Non sembra essere male.

    Vediamo se riesco a trovarlo anche sul Tubo...


     
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  4. anais
     
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    Vado a vederlo mercoledì prossimo, vi saprò dire.. anche se sono pronta a farmi 4 risate .. boh,, mi sa tanto di ca$$ata :lol:
     
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  5. anais
     
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    The Horsemen
    di Jonas Akerlund

    Prendete qualche schizzo di sangue di Saw e un versetto della Bibbia, aggiungete un poliziotto americano rabbioso e pacificatore, una ragazza dai tratti orientali che occhieggia a Lady Vendetta e una serie di omicidi seriali ispirati ai cavalieri dell’apocalisse. Mischiate il tutto con una serie di montaggi veloci, che saltano da ampi piani sequenza a claustrofobici interni ed avrete la formula – poco magica - dell’ultima pellicola di Jonas Akerlund, the Horsemen.
    Aidan Breslin (Dennis Quaid) è un poliziotto, esperto – e forse questo è il lato più originale del film – in odontologia forense. Rimasto prematuramente vedovo e padre di due figli, Aidan si dedica anima e corpo al proprio lavoro, trascurando la propria famiglia che, alle sue spalle, nasconde segreti inquietanti.
    Nel frattempo, una serie di efferati omicidi seriali, legati alla profezia dei quattro cavalieri dell’Apocalisse, non solo sta sconvolgendo la città ma anche lo stesso Breslin che, nel corso delle indagini, scopre una serie di connessioni e legami tra lui e i sospettati.
    Un cavaliere bianco, il leader più spietato e da alcuni ritenuto l’Anticristo, un cavaliere rosso, che semina guerra e conflitti, un cavaliere nero, in nome della carestia e della pestilenza che lascia dietro le sue spalle e un cavaliere verde, la morte, che dietro sé lascia il nulla. Una serie di omicidi ed esecuzioni legati da un filo comune, da sentimenti perversi che mano a mano si dipanano e si auto svelano sotto gli occhi del detective.
    The Horsemen è un film debole sotto molti punti di vista. Il cast vede protagonista un Dennis Quaid stanco, imbolsito e che non regala una performance degna della sua fama, insieme a Zhang Ziyi (Memorie di una Gehisha), che da Gheisha si trasforma goffamente in adolescente complicata ed enigmatica e Clifton Collins Jr., già visto in Babel, che ha un ruolo piuttosto marginale nelle indagini e nel film. La trama è debole, alcune connessioni sono inefficaci e sfuggono anche allo spettatore più attento e il tutto risulta poco avvincente, per non dire al limite del ridicolo, a partire dall’abusato tema del citazionismo biblico e dell’Apocalisse.
    “Il vero cattivo del film è la trascuratezza”, sostiene il produttore Brad Fuller, “(…)come tutti sappiamo, la trascuratezza può dar vita a profondi sentimenti di dolore, colpa e anche vendetta. Gli omicidi seriali dei Quattro Cavalieri sono una manifestazione diretta di queste sensazioni”.
    Nonostante il tentativo dei realizzatori di reinterpretare i riferimenti biblici in maniera più personale e attuale, cercando un sostegno anche nel forte legame con scenografia e fotografia, permeate dai quattro colori; tale rivisitazione manca della suspence assolutamente necessaria per il genere e di una sceneggiatura solida che lo rendano anche minimamente convincente.

    pubblicata su Recensiamo.it

    madonna ragà, che cazzata immane!!!! statene alla larga!

    Edited by anais - 22/1/2009, 09:38
     
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  6. Trinità&Bambino
     
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    Anche tu che vai a vedere le anteprime a gratis dei film pecorecci.

    Almeno io pago per vederli!

    :lol:
     
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  7. anais
     
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    eh si! :lol:
     
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    Mi ci vogliono portare a vederlo domani sera... image
     
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  9. terminator1984
     
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    Non m'ispira molto.
     
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  10. marsellus wallace
     
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    The Horsemen



    Un film di Jonas Åkerlund. Con Dennis Quaid, Ziyi Zhang, Peter Stormare, Patrick Fugit, Eric Balfour. Clifton Collins Jr., Lou Taylor Pucci, Chelcie Ross, Liam James, Barry Shabaka Henley, Paul Dooley

    Thriller, durata 110 min. - USA 2008. - Moviemax data uscita 06/02/2009.



    Trama: Il detective Breslin è un padre poco presente nella vita dei figli, vedovo e con un grosso problema di lavoro da risolvere:un serial killer che lascia sul luogo del delitto quattro scritte rosso sangue con indicato la frase "Vieni e vedi" sta mietendo delle vittime. Nel Canada freddo ed innevato, la striscia di sangue sembra ricondurre al tema dei quattro cavalieri dell'apocalisse. Chi sono costoro che si macchiano di simili azioni? Cosa vogliono dimostrare? La risposta per il detective sarà terribile ...



    Commento: Seven di David Fincher (e il non riuscito The Cell con JLo per quanto riguarda le torture) è il principale ispiratore di questo film "apocalittico" nelle intenzioni ma non nei risultati, dove un povero e disastrato Dennis Quaid (il detective Breslin del film) deve combattere un terribile killer serial di ispirazione biblica ma anche il disfacimento della sua famiglia, che dopo la morte della moglie è composta da lui e i suoi due figli. Di questi due il più grande, Alex, è profondamente turbato e in completo disaccordo con il padre, rivelando un comportamento schivo e passivo nei rapporti umani. Breslin tra l'indagine e la famiglia, subisce un pesante fardello da portare.
    Horror con morale pedantemente introdotta, the Horsemen si rifà ai cavalieri dell'apocalisse per giustificare un cammino thriller sanguinolento che a metà strada si sgonfia, dopo un brillante inizio a progressione nel bianco di un Canada innevato e freddo. I colori sono l'asse portante del film, il rosso e il bianco sopratutto, dando un senso di oppressione molto particolare ed intenso. Le tinte riconducono alle cavalcature, ossia la guerra (un cavallo rosso), il disordine civile (un cavallo bianco), la carestia (un cavallo nero) e la morte (un cavallo verdastro). Se gli sceneggiatori si fossero concentrati maggiormente a proseguire il cammino iniziale e non a cercare un colpo ad effetto che qui risulta platonico (anche questo comunque debitore di Seven) per dare una brusca sterzata alla trama, avrebbero sicuramente ottenuto un effetto impattante nella totalità maggiore, più completo. Lo spettatore si ritrova così un prodotto monco e che non si aspetta, molto pretenzioso nelle citazioni ma poco incisivo nell'interesse della nuova direzione che in alcuni punti è poco credibile e risulta patetica. Come nel caso di The Cell, citato non a caso, il regista videoclipparo o pubblicitario si dedica molto alle immagini fisse per impressionare ma poco all'emozione del racconto. Se non altro rispetto ad altri prodotti comunque Horsemen si lascia vedere senza particolare pesantezza, e l'inizio con quei denti ritrovati è davvero ottimo, una glaciazione dello spirito e delle emozioni (il padre molto freddo e disilluso della famiglia) simboleggiata accuratamente.
    Åkerlund ha la buona volontà di non volersi limitare a dare in pasto un film dell'orrore fine a se stesso, vuole parlare anche di altro, ma purtroppo visto che la forza della parola è molto blanda forse era meglio limitarsi al compito soddisfacendo le attese dei paganti, aggiungendo poi che Quaid è legnoso come pochi, la Ziyi Zhang (Memorie di una Geisha) impercettibile presenza solo di cachet nella sua bellezza orientale e il contorno del cast di nessun conto (compreso un imperturbabile collega di Breslin con baffetti), non c'era nessuna possibilità che le interpretazioni potessero dare linfa decente. Horsemen è uno dei classici prodotti che cerca di darsi una dignità finendo miseramente nel poco, senza scuse e senza appelli del tempo che lo possa rivalutare nel futuro.
    Il puzzle composto nel finale passa in secondo piano di fronte al messaggio che si cerca di dare, tradendo tutta la logica del film che ne viene distorta, senza contropaga emozionale (il che avrebbe aggiunto un grande plusvalore se l'obbiettivo sarebbe stato centrato) visto che invece che pensare il finale fa sbadigliare.
    Come detto tante volte ogni venerdì ha bisogno di un horror thriller a tinte fosche, questo della settimana corrente pur parlando altisonante di colori si riserva un decente cantuccio pittorico per metà pellicola, poi dopo scade pervadendosi di noia e una morale che quasi quasi messa così ci sembra fastidiosa ed infantile.
    In definitiva un thriller con qualche scena horror bondage con la tecnica della sospensione che finchè rimane fine a se stesso funziona bene, poi dopo il colpo di scena tradisce gli intenti di base del genere, perdendo interesse e scadendo ai limiti del patetico. Dandogli la sufficenza per una buona resa visiva e fotografica, non possiamo certo consigliarlo senza patemi o riserve anche perchè mezzo film riuscito non fa costare metà il biglietto di ingresso in sala.



    pubblicato su cine zone
     
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  11. stablok
     
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    Visto stasera, indecisi con "venerdi 13" abbiamo optato per questo, e sinceramente non so quale dei due conveniva. Cmq film deludente nel complesso, la prima parte tutto sommato si lascia guardare, per quanto poco Dennis Quaid entra bene nel ruolo e nell'interpretazione, la parte finale invece da dimenticare...al limiti del ridicolo. Sconsigliato, al momento è il peggiore film visto nel 2009.

    Voto: 5-
     
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  12. neverlando
     
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    Thrillerino con rimandi religiosi e bliblici ai quattro Cavalieri dell'Apocalisse (Pestilenza, Guerra, Carestia e Morte) della Rivelazione insaporito da infarciture sociali a base di padri snaturati e figli trascurati e delitti alla Saw con l'utilizzo di macchine per piercing estreme usate come strumenti di tortura e morte.
    La trama gialla è tirata via e le varie indagini e gli indizi vengono incastrate un pò forzatamente, il twist finale è abbastanza prevedibile anche se per la troppa ovvietà si tende subito ad escluderlo.
    Il film vede il nostro detective, specializzato in odontoiatria forense, recarsi sulla scena di un crimine proprio per la sua esperienza sul campo, sulla scena in un bel vassoio d'argento con tanto di coperchio c'è una bella dentatura strappata con le pinze e una scritta "come and see".
    Da qui inizia la solita indagine sul serial killer di turno che uccide le sue vittime appendendole su degli strani macchinari per piercing annegandoli con il loro stesso sangue attraverso stilettate elargite con notevole precisione chirurgica.
    Si scoprirà che il "come and see" è di ispirazione biblica ed è presa dalla rivelazione che parla degli amichevoli Cavalieri dell'Apocalisse.
    Gli assassini quindi sono quattro, l'unica donna del gruppo si costituisce iniziando a stuzzicare sia il cervello che il membro del nostro detective che nel frattempo spende un capitale per lasciare 20 dollari ai figli ogni volta che li lascia da soli per correre ad indagare (e cioè sempre).
    Twist finale a cazzi di cane con il capo dei Cavalieri che risulta essere il figlio del detective e lui lo scoprirà entrando nella sua stanzetta asettica e tutta bianca pittata dopo tre lunghi anni che non ci metteva piede...sic!
    Deluso da un padre sempre assente dopo la morte della madre, il ragazzo molto religioso si era iscritto (o aveva creato) in un forum frequentato da adolescenti con i suoi stessi problemi familiari (padri assenti, violentatori, fratelli ignoranti ecc.), insieme ad altri tre membri (un gay abile ad incidere come un chirurgo primario, una cinesina violentata più volte dal padre e un nerd maestro con i computer) il nosto pazzoide aveva formato questi Cavalieri dell'Apocalisse del web inziando a sterminare i propri parenti per i motivi di cui sopra ma progettando un folle piano ad ampio respiro che doveva culminare in un massacro di massa dopo il sacrificio dello stesso cavaliere bianco (figlio del detective).
    Finale melò con il ragazzo appeso ai ganci da piercing e il detective che lo salva perdonandolo e giurandogli che ora finalmente farà il padre, il tutto è ripreso dalle webcam in streaming online, si commuoveranno anche gli iscritti del forum dei pazzi e il piano apocalittico fallirà miseramente.
    Buona la regia di Jonas Åkerlund, nonostante a tratti risulti troppo videoclippara, anche grazie ad una stupeda fotografia, poco convincenti Dennis Quaid e la sensualissima Zhang Ziyi, breve comparsata per il grande Peter Stormare, musiche abbastanza funzionali al filmetto.
    In conclusione "The Horsemen" è un thrillerino poco convincente e abbastanza mediocre soprattutto a causa di una trama gialla che sa di già visto (un pò Seven dei poveri, un pò Saw) risultando però un pò tirata via e poco credibile nei vari incastri dei pezzi del puzzle, tuttavia il film è ben confezionato e lo si può portare a termine senza tanti problemi ma anche senza tanto entusiasmo...
    finita la visione i Cavalieri dell'Apocalisse andranno nuovamente nel dimenticatoio ovviamente solo fino a quando il prossimo thrillerino biblico non li riporterà in vita.

    Voto: 5
     
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  13. Trinità&Bambino
     
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    Sta gran vaccata la andrò a vedere a 3 euro.

    Deh oh mica si può lasciare passare.

    :lol:
     
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12 replies since 22/6/2008, 21:51   406 views
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