Eyes Wide Shut

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  1. Kurtz
     
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    L'ultima opera di "sua Maestà" Kubrick.
    Mi ricordo della visione al cinema, del primo pensiero di fronte ai titoli di coda: non ci sarà mai più un altro film di Kubrick. Ed era, e resta, un dannatissimo peccato.
    Alla fine della sua carriera Kubrick esplora finalmente il sesso e finisce con l'inserire nel titolo la parola Occhio. Quale regista merita più di lui il concetto di Occhio/Visione? Qui è una nuova ossessione, quella amoroso/sessuale, un nuovo - ma ormai noto ai suoi fedelissimi - percorso a stazioni per il suo personaggio che vaga per una New York ricostruita e allucinata dentro un incubo/realtà, alla ricerca della verità su un mistero forse più grande di lui. E alla fine dovrà fare i conti con la "piccolezza" del suo essere Uomo, è di nuovo l'Uomo che deve arrendersi di fronte a un Progetto superiore di cui vorrebbe essere padrone ma di cui è irrimediabilmente ingranaggio incosciente. Così come lo erano Jack, Alex, i gerarchi del Dottor Stranamore, i soldati di Full Metal Jacket.
    Ma di Eyes wide shut colpisce e resta anche, e soprattutto, l'ultima passione erotico-estetica del Maestro: l'innamoramento palese, palpabile dentro la pellicola per Nicole Kidman, vero fulcro irradiante per Kubrick. Basta guardare come la riprende, come la "sdoppia" nello specchio, come ne illumina ed esalta le forme perfette, l'immota bellezza perlacea. E l'attrice ricambia l'attenzione del Maestro con una performance sublime e un seducente sguardo rivolto altrove, a indicare la tensione della Passione che sfocia fuori, che oltrepassa il rapporto, l'unione, che è principio e rischio disgregante per le certezze assicurate del dottorino borghese di Tom Cruise.
    L'ultima Odissea dei personaggi di Kubrick è nel sesso, in un'orgia enigmatica, in una morte misteriosa, in fantasmi d'amore, di gelosia, in costruzioni mentali e fantasie che superano la realtà. Ma tutto si scioglie in quel finale che allude a un ritorno all'acolva, a una pacificazione tra gli amanti che non può essere verbale, ma solo istintuale e sessuale. L'Uomo per affermare se stesso, per marchiare per l'ultima volta la sua Vitalità, la sua Esistenza deve retrocedere all'input primario, all'espressione primitiva del sesso.
    Di fronte al Nulla, di fronte a un mondo che cerca di dominare ma che non comprende e che continuamente invece lo inganna, l'Uomo di Kubrick si rifugia, timoroso anche dei suoi pensieri, dentro il cantuccio familiare. Davanti alla possibilità della Morte e dell'Inganno e dello Scacco il medico fugge dentro l'alcova e dentro il sesso, con l'unico desiderio di obliare l'odissea appena scorsa, forse un sogno, forse realizzazione di una perversione troppo oscura. Probabilmente la fuga è la volontà di tramutare in sogno un'esperienza che apre la porta a domande troppo abissali, che è meglio per questo sigillare, ammettendo la propria piccolezza.
    Forse più che sul sesso è un film sulla Morte, Eyes wide shut, nonostante quel finale apparentemente consolatorio. È la scena dell'orgia a portarmi verso una lettura del genere: i corpi degli amanti sono filmati da Kubrick senza alcun intento scabroso o erotico o pornografico. Le nudità ci sono, e integrali anche, ma riprese in campi lunghi o con luci fredde dissezionanti in posizioni che alludono più a una mortuaria macchinosità che alla vitalità del sesso. Un'orgia che è prima di tutto un tripudio di colori, un ritorno dei palazzi di Barry Lyndon, delle maschere (sociali, umane, sentimentali dell'Uomo), della finzione, dell'apparenza che cerca si svelarsi, ma anche quando l'Uomo tenta di levarsi la maschera o gli impongono di strapparsela... neanche questo porta a una "rivelazione". Il dottor Bill esce da quella festa, unico smascherato, senza esser riuscito a vedere niente. Ha solo immaginato, tentato di capire, andando ovviamente fuori strada.
    Per l'Uomo di Kubrick non c'è speranza di poter uscire dal proprio inconoscibile labirinto. Qualsiasi forma di arrivare alla Conoscenza che lo domina subisce lo scacco.


    Ottimo il video, anche se presentato in formato televisivo, pare però su volontà del regista. L'audio compatto e solido, anche se trattandosi di un film principalmente parlato non necessita di chissà quali bombardamenti sonori. Extra - per una volta per un dvd di Kubrick (solo Shining ha dei bei extra) - interessanti e completi: interviste a Kidman/Cruise interessanti per capire il rapporto instauratosi col Maestro. e Una intervista a Spielberg, "pupillo" del regista e ideale "successore" nominato dal maestro stesso.


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    film 9.5
    dvd 8
     
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    Kurtz, arrivo sul forum nuovamene e trovo questa tua recensione!
    In tutta sincerità ho sempre pensato che l'ultima fatica del Maestro fosse un gorviglio indistricabile, e assolutamente peggiore del libro. Ora leggendoti ho probabilmente l'occasione di rivalutare l'ultimo suo lavoro. Ora mi hai tremendamente incuriosito e proverò rivedendolo a districare la matassa che mi sembrava inconcepibile. Non so se cambierò mai opinioni riguardo al film ma posso assicurarti che tu sei il primo che riesce a farmi incuriosire ad una rilettura del film in questione. Se mi conoscessi capiresti sicuramente il perchè, comunque mi rifarò vivo appena riuscirò a rivederlo.
     
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  3. Kurtz
     
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    eheh ray, grazie innanzitutto
    ma io, da kubrickiano convinto, lavoro di sottolivello per ipnotizzarvi tutti e costringervi ad ammettere l'assoluta infallibilità del Genio

    (guarda mi son limitato giusto a un tratto del film, altrimenti veniva fuori un papiro... )

    p.s. e per dire, anche a me piace moltissimo il racconto-lungo di schnitzler da cui è tratto

    Edited by Kurtz - 18/7/2005, 20:12
     
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  4. Petrucci
     
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    Grazie Kurtz per dare la possibilità di discutere di questa pellicola..ottima rece (non vorrei essere ripetitivo ). Per me è n capolavoro, lo vidi al cinema e altre 2 volte..la prima volta ti dirò che anch'io rimasi non totalmente convinto..ma già la seconda visione fu rivelatrice. Certo i film di Kubrick non sono mai stati diretti ed immediati e EWS si poneva su piano ulteriormante più intricato, alcuni scambiarono ciò per un opera inferiore e/o incompleta ma non è così.
    Oltre alle tematiche già citate, troviamo anche in questa pellicola kubrickiana la presenza inesorabile ma anche inquietante del destino che muove le sue pedine con un suo ordine (già scritto?)..il viaggio erotico verso la distruzione della coppia e la perdita dell'identità..è realtà o sogno.."E' stata tutta una sciarada.." dirà Sydney Pollack (qui in veste di attore). Inquietanti (rivelatori?)gli incontri di Bill (Tam Cruise) nella notte prima della partecipazione alla famosa festa/orgia..
    Fondato sul numero 2 (la coppia, lo specchio, il doppio[realtà/sogno])...il film si muove sinuoso sia nelle luci dominante gialla/rossa (siamo a Natale...) ed è accompagnato da una coonna sonora ridotta all'osso consistente in alcune note di pianoforte di grande intensità e suspance..
    E poi i particolari curati fino al midollo...ho provato a fare il fermo immagine sulla pagina del giornale in cui compare la notizia della morte della misteriosa modella è possibile leggere tutto l'articolo e scoprire cose che nel film non verranno mai dette.(vedi http://www.archiviokubrick.it/film/ews/ext...html?main=woman )

    Da vedere più volte, perchè in una sola visione è umanamente impossibile cogliere e decifrare tutti gli aspetti di questa pellicola..

    Edited by Petrucci - 18/7/2005, 22:33
     
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  5. Kurtz
     
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    grazie petrucci

    e vogliamo parlare forse dei colori degli interni??? il rosso - pericolo - invece del verde del tavolo da biliardo di pollack, i rossi degli interni, le maschere simil carnevale, le citazioni ancora una volta al Casanova di Fellini....

    e a proposito del concetto del doppio - che sottoscrivo a pieno - non dimentichiamoci del doppio/sosia, altro tema tipico di Kubrick (penso solo a Jack/Grady tanto per fare due nomi). lo scambio tra Bill e Nightngale qui...
     
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  6. Petrucci
     
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    già un sacco di elementi sono presenti in questa pellicola che adoro

    Gli interni come hai detto sono curatissimi ( è una costante cmq in stanley)...e nello stesso tempo trasmettono un senso di inquietusdine e spaesamento di "shinighiana" memoria..

    L'impessione più forte l'ho avuta dal senso del personaggio-pedina che non si muove ma è mosso dal destino che decide il corso degli eventi..
    pensa all'incontro con la bella Domino..Bill arriva " si salva " per un soffio ( la telefonata di Alice/Kidman)..
     
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  7. Kurtz
     
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    be' in fondo la metafora è sempre di matrice-kubrick: l'Uomo è sempre perso nel dedalo, non ne ha mai una visione d'insieme e alla fine si perde, pedina di un gioco più grande il cuo manovratore è inconoscibile (penso agli alieni-invisibili di 2001, allo splendido simbolo junghiano che è il labirinto in shining...)
     
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  8. Petrucci
     
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    Il "giornale rivelatore"...

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  9. sabello
     
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    FINALMENTE SI PARLA DI CINEMA CON LA "C"MAIUSCOLA.
    QUESTO E' UNO DEI MIEI DIECI FILM PREFERITI E RAY LO SA' INFATTI ERA CON ME CHE ESPRIMEVA PERPLESSITA' SU QUESTA MIA PASSIONE.


    SPOILER...





    APPENA HO TEMPO RITORNERO' A PARLARE MOLTO DI PIU' DI QUESTO FILM IN QUESTO TREAD ORA SONO DI FRETTA MA CMQ. CI TENEVO AD AGGIUGERE CHE IL FINALE A MIO AVVISO E' TROPPO FRETTOLOSAMENTE VISTO BUONISTA DALLA CRITICA VUOI PERCHE' STEMPERA L'ANGOSCIA CREATASI NELLA STORIA.
    MA IN REALTA' E' IL VERO TESTAMENTO LASCIATO DA UN UOMO CHE AMAVA LA PROPIA FAMIGLIA IN UNA ETA' DOVE LA RIFLESSIONE ARRIVA A SCOPRIRE LATI UMANI A NOI DI GENERAZIONI PIU' GIOVANI ANCORA SCONOSCIUTE.
    A FINE MILLENNIO IN PIENA ERA DI INCERTEZZE E PAURE LA SALVEZZA DELL'UOMO ESISTE ED E' NELLA FAMIGLIA.
    PUO' SEMBRARE BANALE MA PROPIO PERCHE' ORMAI IL BANALE NON E' PIU' DI MODA DIVENTA ANCH'ESSO ANTICONFORMISTA.
    SEMPRE NEL SUO TESTAMENTO KUBRIK INDICA ALLA DONNA MODERNA EMANCIPATA LA STRADA DA SEGUIRE.
    LEI E' LA PIU' FORTE HA SUPERATO FINALMENTE DOPO MILLENNI L'EGEMONIA DELL'UOMO MA PER ESSERE MIGLIORE COME ESSERE UMANO NON DEVE ASSOMIGLIARE ALL'UOMO MA DEVE MANTENERE IL SUO FASCINO E USARE LE SUE INNATE DOTI PER GUIDARE L'INSICUREZZA DI QUESTO UOMO DI FINE MILLENNIO.
    COME CI MOSTRA KUBRIK CON UNA KIDMAN ETEREA E APPARENTEMENTE FRAGILE ALL'INIZIO E PER ARRIVARE AD UNA DONNA FORTE E RISOLUTA NELLA PARTE FINALE.
    LA CONTRAPPOSIZIONE PIU' FORTE E' QUELLA DI TOM CRUISE CHE VIVE TUTTO IN UNA REALTA' ONIRICA E DELLA KIDMAN CHE SOGNA FANTASIE REALI.
    QUESTA SEMPLICE MA GENIALE CONTAPPOSIZIONE METTE DI FRONTE VARI TEMI DALLA GIUSTIFICAZIONE DI TOM CRUISE ALL'ADULTERIO SINO AL CONCETTO DI TRADIMENTO STESSO CHE TRAVALICA L'ASPETTO FISICO TANTO DA METTERE IN DISCUSSIONE ALTRE CERTEZZE PER ES. QUANDO PARLI DI SESSO CON UNA DONNA SU INTERNET TRADISCI IL TUO PARTENER?
    A TUTTO QUESTO SI AGGIUNGE LA VISIONE DEPRAVATA DELLA NS.CIVILTA' A TUTTI I LIVELLI E' PIU' SQUALLIDA LA PROSTITUTA MALATA DI AIDS NELLE STRADE DI N.Y.? O LA VILLA DI QUESTI MASSONI RICCHI E POTENTI?
    E IL PERBENISMO? KUBRICK LO ESTIRPA SUBITO DAL FILM MOSTRANDOL'IPOCRISIA DELLA FIGLIA DEL SUO PAZIENTE CHE AL CAPEZZALE DEL PADRE DECEDUTO CI PROVA CON LUI PER POI SUBITO RIPRENDERSI ALL'ARRIVO DEL FIDANZATO L'IPORTANTE E' CHE TUTTO SEMBRI NORMALE NO?

    Edited by sabello - 19/7/2005, 12:43
     
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  10. gnokketto
     
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    il film merita di essere visto almeno un paio di volte... e poi leggetevi anche il libro.. con un paio di giorni si finisce tranquillamente..
     
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    CITAZIONE (sabello @ 19/7/2005, 12:40)
    FINALMENTE SI PARLA DI CINEMA CON LA "C"MAIUSCOLA.
    QUESTO E' UNO DEI MIEI DIECI FILM PREFERITI E RAY LO SA' INFATTI ERA CON ME CHE ESPRIMEVA PERPLESSITA' SU QUESTA MIA PASSIONE.

    E se ne parlava nel bel mezzo delle mie tagliatelle e del tuo piatto di colesterolo in quel di Bologna.
     
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  12. sabello
     
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    CITAZIONE (raystorm @ 19/7/2005, 13:39)
    CITAZIONE (sabello @ 19/7/2005, 12:40)
    FINALMENTE SI PARLA DI CINEMA CON LA "C"MAIUSCOLA.
    QUESTO E' UNO DEI MIEI DIECI FILM PREFERITI E RAY LO SA' INFATTI ERA CON ME CHE ESPRIMEVA PERPLESSITA' SU QUESTA MIA PASSIONE.

    E se ne parlava nel bel mezzo delle mie tagliatelle e del tuo piatto di colesterolo in quel di Bologna.

    taci che forse mi metto a dieta!
    rimane una cosa da aggiungere su tutti i film di kubrik essendo stato lui un grande fotografo prima che cineasta kubrik ama mostrare quello che vede il suo occhio ti indica la strada ma non te la illumina questo tradotto in parole povere vuole dire che kubrik lavorava sulle emozioni e quindi penso che sia errato come fanno spesso i critici tentare di psicanalizzare le sue opere poiche esse in realtà esprimono sentimenti tanto è vero che i film di kubrik o si amano o si odiano ma MAI lasciano indifferenti.
    pensate a 2001 a qulla scimmia armata di osso che colpisce i suoi simili a Spartacus che spezza le catene e al Barry lindon che duetta all'alba e a palla di lardo che si sente perseguitato alla degenerazione dei drughi sotto l'effetto del latte + sino alla follia di Nicholson e e poi spaziate sino agli occhi penetranti di nicole dietro alla montatura degli occhiali.Ecco questo e' il percorso che kubrik ci ha mostrato e fatalmente credo che sia giusto che termini cosi' con questo atto d'amore dovuto alle donne cosi' messe in disparte nelle sue precedenti opere forse A.i. in questo percorso avrebbe suonato come una stonatura!
     
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  13. Kurtz
     
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    sono d'accordo con sabello e credo si evinca anche dalla recensione: non ho mai creduto al finale "felice" di EWS. Magari non è neanche un finale troppo pessimistico, ma comunque mi sembra che vi sia ancora una volta una "fuga" dell'Uomo dalla responsabilità o dalle "malefatte" sognate/architettate.
    Ma questo film credo sottolinei anche un'altra intuizione molto interessante di Kubrick: la sostanziale differenza Uomo/Dnna. Per chi, in passato, l'aveva accusato di quasi-maschilismo (si pensi ad alcune recensioni contro Arancia meccanica), per chi sottolineava - non senza verità - che il suo cinema era eminentemente maschile, poco aperto al mondo femminile (Orizzonti di gloria, Full Metal Jacket e soprattutto, ovviamente, Il dottor Stranamore)... insomma ha tagliato la testa a tutti i denigratori con questo film.
    La donna è celebrata davvero in maniera assoluta. sia fotograficamente sia simbolicamente. Nicole è in un certo senso la Madre/Donna (Kubrick era uno che Freud lo scomodava spesso e Doppio sogno è quasi una versione romanzate delle teorie freudiane) a cui tornare, l'Utero in cui rifugiarsi dopo la catastrofe.
    Non mi pare un caso che questo sia proprio il finale/approdo di A.I., che sarebbe stato il progetto successivo e un progetto a lungo inseguito dal Maestro.
    Insomma, non è una toccata e fuga. La donna nelle ultime opere di Kubrick sembra avere un ruolo fondamentale.
    Tuttavia, come dicevo, il pessimismo è di fondo. Kubrick è un illuminista che ha perso fiducia nella ragione e nell'Uomo forse. Se la donna è rigenerazione e rifugio per l'Uomo essa non spiega e non salva l'Uomo (che o fugge dall'orrore e dalla fantasie oscure - come Bill - o fugge in un'alcova materna, in un utero protettiva alla ricerca di quiete dentro un mondo ormai sommerso dalla follia dell'Uomo stesso - A.I.).
     
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  14. sabello
     
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    Si Kurtz credo anch'io che sia cosi anche se forse propio il dubbio che kubrik insinua
    in ciascuno di noi è il seme stesso della speranza.
    Forse... e qui oso!Kubrik insinua (2001) che l'uomo non puo' stare solo altrimenti perde la sua
    prerogativa antropologica e la solitudine nello spazio non è poi cosi' diversa da quella che si puo' trovare
    tra i marciapedi in una grande metropoli come New York.
    La salvezza è non restare soli ma se in passato questo era un diritto acquisito del maschio adesso
    l'uomo deve collaborare con la donna per proseguire un rapporto.
    La mente ora è piu' importante di prima e i pensieri danno e tolgono come e piu' della realtà il tradimento
    con il pensiero e' pur sempre un tradimento forse piu' intimo e quindi non meno doloso.
    Il gioco di Nicole nel raccontare le sue fantasie con il marito ha un duplice significato
    oltre a quello spracitato implica anche la mancanza di dialogo di una delle due parti Tom e' incapace
    ad accettare le fantasie erotiche della moglie e ne soffre ma forse è un suo limite
    e come tutti gli uomini piu' pragmatici inoltre è medico quindi usa ancora di piu' la razionalità
    anche in momenti fortemente emotivi cosi' trova piu' facile ricorrere in aiuto di un paziente nel cuore della notte e di una prostituta o di una modella nei guai piuttosto che fermarsi a comprendere i pensieri della propia la moglie.
    Credo che questo sia il film piu' intimo di Kubrik è forse anche una specie di grazie per sua moglie che lo ha seguito e incoraggiato sempre.
     
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  15. Kurtz
     
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    assolutamente. la tua chiosa finale mi sento di sottoscriverla a pieno.
    in un certo senso è forse davvero un omaggio alla donna e quindi alla donna per Kubrick, a Christiane (non è un caso che nei suoi film ci siano spesso quadri della moglie).

    per quel che riguarda il primo punto sono d'accordo sì, ossia che l'Uomo è alla fine un animale sociale e quindi la solitudine sia impossibile...
    eppure Kubrick visse coe un eremita per moltissimi anni sino alla morte. Lontano dalla sua NY, dal mondo quasi. Almeno fisicamente e spazialmente.
    Questo mi sembra si riallacci di nuovo a quella contraddizione che è nell'Uomo di Kubrick: sì Bill/Uomo cerca l'altro, cerca la compagnia ma è anche vero che l'Uomo di Kubrick intende il rapporto - con l'altro non solo sentimentale - come una vera e propria guerra.
    I rapporti sociali di Kubrick son sempre contraddistinti dalla violenza. la violenza si sa è uno dei grandi temi del suo cinema e se la famiglia di EWS è un cantuccio tranquillo - semitranquillo dopo le confessioni di Alice/Nicole - non è sempre statoc osì. La famiglia in Kubrick è sempre stato un microcosmod i qella guerra umana sociale che è di ttuto il mondo
    Vogliamo citare la guerra intestina ed edipica tra Barry e il figliastro? il matrimonio senz'amore tra lui e lady Lyndon?
    o la famiglia anaffettiva e volutamente clownesca di Alex?
    o ancora, e siamo al livello più feroce, la famiglia Torrance? dove padre e figlio tentano letteralmente di concretizzare l'istinto edipico cercando di eliminarsi a vicenda per avere da soli l'amore della madre/moglie?

    anzi ripensando a Shining proprio mi vieen in mente che lo si può leggere - alla luce dei suoi ultimi film e prospettando sulla Donna - come una "lotta" dei maschi per avere la Donna (Madre o Moglie). Il Padre vuole eliminre il figlio in quanto la sua presenza tramuta inevitabilmente la moglie/amante in madre/donna non sessuale e il figlio vuole invece eliminare il Padre come ostacolo al pieno e totale congiungimento (anche inconsciamente sessuale) con la Madre/Donna.
     
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88 replies since 18/7/2005, 18:33   3337 views
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