Germania in autunno

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    Germania in autunno
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    di R.W. Fassbinder, Volker Schlöndorff, Alexander Kluge, Bernhard Sinkel, Edgar Reitz, Alf Brustellin, Hans Peter Cloos, Maximiliane Mainka, Katja Rupé


    Germania in autunno è un film collettivo, composto da 11 episodi diretti da nove registi tedeschi, che è frutto dell’indignazione cresciuta contro le misure di repressione e il clima di caccia all'uomo che si respirava in Germania di fronte al crescente allarme terrorismo che vide il suo terribile apice nel 1977. Da premiare la scelta di non ammorbare il pubblico con una sequela di discorsi "da comizio" ma trasmettere il messaggio attraverso un variegato collage di episodi diciamo "filmici" e interviste, filmati sia dell'epoca che del periodo fra le due guerre, inframmezzati da bellissimi paesaggi della Germania autunnale. D'impatto la frase di apertura e chiusura del film:
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    Espongo una breve cronistoria riassuntiva del periodo in questione:
    SPOILER (click to view)
    7 aprile: Siegfrid Buback, procuratore capo a Karlsruhe, viene ucciso a colpi d’arma da fuoco da militanti dalla Raf.
    28 aprile: Baader, Ensslin e Raspe, membri della RAF, vengono condannati al carcere a vita.
    30 luglio: Juergen Ponto, capo della Dresden Bank, resta ucciso durante un tentativo di sequestro a Oberursel. Rivendica la Raf.
    5 settembre: La Raf sequestra a Colonia, H.M. Schleyer, presidente della Confindustria tedesca, dopo aver ucciso l’autista e le sue guardie del corpo. Per il suo rilascio chiede la liberazione di 11 detenuti della Raf, tra i quali i tre sopracitati.
    13 ottobre: un commando palestinese sequestra un aereo della Lufthansa in volo da Palma di Majorca a Francoforte e richiede il rilascio degli undici appartenenti alla Raf, più due membri del Fronte per la liberazione dela Palestina detenuti in Turchia.
    18 ottobre: l'aereo, fermo all'aereoporto di Mogadiscio, viene assaltato dai reparti antiterrorismo tedeschi che uccidono tre dei quattro dirottatori. Nella stessa notte Ensslin, Raspe e Baader, vengono trovati morti in prigione. La versione ufficiale che parla di patto suicida, lascia molte perplessità. Il giorno successivo viene rinvenuto il cadavere del presidente della Confindustria Schleyer a Mulhouse.
    25 ottobre: A Stoccarda si celebrano i funerali di Schleyer.
    27 ottobre: notte Ensslin, Raspe e Baader vengono sepolti al cimitero Domheidenfelden di Stoccarda.

    Il film si apre con la lettera, indirizzata al figlio, dell'industriale rapito , mentre scorrono le immagini del suo funerale. Impossibile non ricollegarsi al "nostro" ricordo storico delle lettere che Aldo Moro scrisse dalla prigionia.
    Il primo episodio è proprio quello di Fassbinder che ci regala un ritratto personale del suo vivere quotidiano nello sfondo sociopolitico della Germania di quegli anni, il rapporto altalenante con il suo compagno Armin, il suo modo di lavorare, relazionarsi agli altri e al mondo che lo circondava. Le sue opinioni in merito ma anche le sue fragilità, le sue contraddizioni e le debolezze, come la pista di cocaina che si fa perchè in crisi con il lavoro, il frequente abuso di alcool e gli eccessi d'ira. Sconvolto dal modo di affrontare il problema ci mostra i suoi discorsi con la madre ma più forte delle parole ci mostra quanto questo clima influenzi la vita di tutti, anche della sua sempre aperto al dialogo, quanto lo destabilizzi e lo renda a tratti persino paranoico. Chiude il suo episodio con le parole della madre: “La democrazia è il male minore […] Ci vorrebbe un sovrano buono, onesto, amato”. E dopo queste parole, l’inno Deutschland über alles.
    Secondo episodio quello dell'insegnante alla ricerca delle radici della storia tedesca che va a scavare letteralmente in un bosco mentre la voce fuori campo spiega le immagini come in un documentario naturalista, a seguire l'intervista in carcere ( per un attimo mi sembra di aver colto gli altri detenuti fischiettare l'inno tedesco ) ad Horts Mahler, ritenuto uno dei "padri fondatori" della RAF, che fa una lucida analisi sulla situazione attuale e passata tedesca, sul ruolo del '67 in Germania e sui limiti ed errori che le rivolte studentesche hanno avuto. La sua liberazione fu chiesta in cambio di quella di Lorenz, leader della Cdu, ma Mahler si rifiutò.
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    Dopo l'ironico, ma non troppo, episodio del posto di blocco alla frontiera c'è quello, davvero interessante, della riunione di un network televisivo che decide, visto il clima, di non programmare l'Antigone, emblema della donna "terrorista" che si ribella alla legge dello stato e fa valere la legge del cuore e dei legami familiari, disubbidendo a Creonte e dando sepoltura al fratello Polinice che si era schierato contro la città. Di forte empatto vista la polemica sulla sepoltura dei tre terroristi a Stoccarda, nei giorni immediatamente successivi al funerale ( di cui ci sono immagini amatoriali durante tutto il film ) dell'industriale ucciso dai militanti della RAF, nessuno li voleva accanto ai propri cari.
    Il film si chiude proprio con il funerale blindatissimo dei tre terroristi, a Stoccarda, e con le note della bellissima "Here's to you",
    Here's to you, Nicola and Bart
    Rest forever here in our hearts
    The last and final moment is yours
    That agony is your triumph

    parole di Joan Baez e musica di Ennio Morricone, scritta per "Sacco e Vanzetti" di Montaldo e di nuovo la frase iniziale.


    DVD - Scheda tecnica:


    Il dvd che ho visionato è contenuto nel Cofanetto Fassbinder a 7 dvd, ( tutti i film si trovano anche singolarmente ) per le foto vi rimando al bellissimo Photoalbum ( e commento ) di Ivs, sicuramente molto più ferrato di me in materia tecnica. Io mi limito a concordare sul buon master, a mio modo di vedere ( e fruire: ho una semplice tv ) buon audio ( originale 2.0 o italiano 2.0 con i sub ita per non udenti fissi e doppiato 2.0 ) e ottimo video, soprattutto negli episodi della professoressa o della ragazza che salva la donna per strada o del posto di blocco, meno in quello di Fassbinder ma per la scelta di una fotografia sporca, documentaristica e non per carenze effettive.


    Extra:
    > trailer originale subbato,
    > filmografia del regista,
    > cronistoria del periodo che tanto somiglia all’italia di fine anni settanta, dopo il rapimento e l’uccisione di Moro,
    NB Ibs segnala, negli extra del dvd singolo, un inizio alternativo, nel dvd del cofanetto non c'è :unsure: :(
     
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  2. Petrucci
     
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    Bravissima triss! :) soprattutto per aver portato alla luce un regista tanto importante quanto ingiustamente messo un pò in ombra dal grande pubblico.
    Della Triade dei Grandi esponenti del Nuovo Cinema Tedesco Fassbinder è quello che più di tutti ha cercato di descrivere la Germania post bellica con tutte le sue contraddizioni, ha descritto storie di gente ordinaria ma che ben si inserisce in una ottica realista facendoci respirare l'aria di quell'epoca.
    Il film in questione, opera corale, è il frutto dell’inasprirsi della situazione politica in seguito agli atti terroristici della Rote Armee Fraktion avvenuti tra il 1977 e il 1978. Riflessione sul terrorismo tedesco che imperò nei '70 attraverso una struttura episodica in cui emerge l'accusa contro le misure di repressione e il clima di caccia all'uomo instauratosi in Germania di fronte al pericolo del terrorismo.
    Molto importante il ruolo di Alexander Kluge ideologo del movimento dei cineasti contro possibili violazioni dei diritti costituzionali da parte dello stato, nonchè teorico del cinema collage. A questo proposito sarebbe da vedere "La forza dei sentimenti" (1983), una delle opere più significative di Kluge, nella quale il centro del metodo a collage si sposta dal filo rosso di una storia ad un sistema organico di storie moltiplicate entro un orizzonte cronachistico che fotografa l’umanità alle soglie del 2000.


     
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    CITAZIONE (Petrucci @ 27/8/2008, 12:05)
    Bravissima triss! :) soprattutto per aver portato alla luce un regista tanto importante quanto ingiustamente messo un pò in ombra dal grande pubblico.

    Grazie Petruz! ;)
    Ho pensato di fare tutte e sette le recensioni del cofanetto proprio per invogliare all'acquisto o quantomeno alla visione dei film di Fassbinder, che ha una ricchissima e variegata filmografia. Un autore che merita si essere ri-scoperto!
    CITAZIONE (Petrucci @ 27/8/2008, 12:05)
    A questo proposito sarebbe da vedere "La forza dei sentimenti" (1983), una delle opere più significative di Kluge, nella quale il centro del metodo a collage si sposta dal filo rosso di una storia ad un sistema organico di storie moltiplicate entro un orizzonte cronachistico che fotografa l’umanità alle soglie del 2000.

    Interessante questa segnalazione, appena posso cerco di recuperarlo, l'argomento è molto interessante, anche se spinoso e difficile da trattare! ;)

    E bentornato!!! :P :D
     
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2 replies since 15/8/2008, 13:44   381 views
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