ASPETTANDO IL SOLE

07/11/08

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  1. Sixx^
     
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    Titolo Originale: ASPETTANDO IL SOLE
    Regia: Ago Panini
    Interpreti: Raoul Bova, Claudio Santamaria, Claudia Gerini, Bebo Storti, Michele Venitucci, Vanessa Incontrada, Rolando Ravello, Gabriel Garko
    Durata: -
    Nazionalità: Italia 2008
    Genere: commedia

    Italia, qualunque posto negli anni Ottanta. Tre balordi si imbattono in un hotel fuori mano: un rifugio ai confini del mondo. Ma questa non è solo la loro storia. Perché al Bellevue Hotel esistono altri ospiti, respiri o pianti dietro una porta dai numeri consumati, gesti d'amore o di disperazione, voci sussurrate o urla. Nell'intreccio di ciascuna di queste storie le pareti si annullano e le porte si aprono, svelando il filo che lega i destini di tutti gli ospiti.

     
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  2. MrBlù
     
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    dai-videoclip-al-grande-schermo-con-furore(speriamo-bene!),
    buon-cast-e-storia-intrigante,a-metà-tra-il-noir-e-la-commedia-probabilmente...
     
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  3. neverlando
     
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    bello e surreale un tipo di cinema che nn si vedeva da tempo dalle nostre parti e per questo va supportato...
    appena ho tempo ci scrivo due righe per ora si becca un bel 7...come opera prima è notevole e Santino è già un mio mito :°D
     
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  4. Sixx^
     
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    Giaaa me ne ero dimenticata lol
    Gia un parere positivo ^_^
     
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  5. neverlando
     
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    "Niente sigarette, niente sigari, niente cartine, niente tabacco da pipa, da sigaretta.
    Niente fiammiferi, minerva, svedesi, accendini, ricariche di accendini.
    Niente, nulla di tutto questo.
    Questo è un hotel!"

    Una piacevolissima sorpresa quest'opera prima di Ago Panini, una ventata di aria fresca, cinema italiano che osa, che non "aspetta", cinema italiano come non se ne vedeva da tempo per un frizzante mix di commedia corale, humor nero, noir e thriller arricchito da situazioni surreali e grottesche con spruzzatine di dialoghi pulp di "tarantiniana" memoria.
    Con un budget risicato ma un cast variegato e stellare a sua disposizione ad Ago Panini bastano un hotel, qualche camera e quindici personaggi per confezionare una piccola chicca.
    La storia narra l'intrecciarsi delle vite e del destino di quindici persone che in una notte non precisata degli anni '80 si ritrovano a condividere lo stesso albergo in un qualunque posto sperduto d'Italia.
    Nella reception due sbandati (il terzo dorme in macchina) "sequestrano" Santino, lo strambo portiere di notte dell'hotel Bellevue, un Hitler nano che ha creato un campo di concetramento per le "sue" termiti con le quali è in guerra giornalmente per salvare le mura dell'albergo in cui lavora.
    Nella stanza 214 un uomo misterioso studia il tedesco in audiocasetta in compagnia del suo piccolo cane che accudisce con tenerezza e amore.
    Nella 216 un uomo geloso (e anche un pò manesco) della sua donna ha un passato che non gli permette un futuro e così attaccandosi al telefono tenta disperatamente di riavere con se l'amore della sua vita.
    Nella 217 una troupe sta girando un film porno ma stranamente davanti agli occhi e la macchina da presa del regista e del suo operatore (anche direttore della fotografia) i due attori sembrano inziare a provare le prime scintille di un sentimento amoroso.
    Nella 219 una coppia di amanti consuma giochi erotici e sesso mentre nasconde un terribile segreto contenuto in una valigetta.
    Nella 221 due malviventi si nascondono dopo una rapina aspettando che la situazione si calmi, il primo è tranquillo e vuole solo aspettare di vedere il nuovo giorno passando il tempo facendo zapping in TV, l'altro è un disadattato anche un pò folle che non ce la fa più a stare con le mani in mano.
    Intanto in TV il televenditore di gioielli Michele Magnifico conduce la sua trasmissione promozionale...
    il destino di tutti s'intreccerà nelle stanze dell'hotel Bellevue fino al surrealissimo finale catastrofico causato da un'invisibile presenza annunciata che si annida tra le sue mura: le termiti.
    Colpisce in qualche modo questo variegato microcosmo di personaggi cupi, soli e surreali portati sullo schermo con intelligenza da Ago Panini, in ognuno di loro è presente un lato oscuro, sono tutti in qualche modo cattivi, chi più e chi meno, e perfino il più tranquillo e apparentemente buono nasconde terribile segreti.
    Molte le sequenze memorabili e i dialoghi incisivi che strappano un sorriso sincero: tutte le scene con il mitico Santino e i due balordi con un'indimenticabile partita a scacchi tra il portiere di notte e la regina delle termiti;
    la surreale conversazione telefonica del bandito con la zeppola con il venditore televisivo ("Ma chi minchia ti credi di essere, Buddha?");
    il set porno improvvisato che si trasforma in un luogo per parlare di cose che al cinema non si vedono più e dove il sesso si trasforma in amore.

    "Il lotto 250, la mano etrusca, la leggenda vuole che questa mano sorgesse dalle acque per portare a voi questo gioiello, con la mia mano, che non è etrusca, ma è magnifica!"

    Notevole la regia di Ago Panini che rende il tutto più surreale grazie ad inserti da videoclip che anticipano o amplifacano la narrazione anche con veloci sequenze in stile documentaristico, davvero ottima anche la fotografia, discrete le musiche con un intro "alto" in cui si utilizza un notturno di Chopin!
    Cast stellare in cui spicca un grandioso Giuseppe Cederna nel pulpissimo ruolo di Santino, un portiere di notte davvero sui generis e il sempre ottimo Claudio Santamaria adatto a questi ruoli balordi.
    Non sempre convincente il personaggio di Roul Bova che parla uno strano dialetto, sorprende invece Gianni Garko che caratterizza il suo bandito disadattatto con una curiosa parlantina con la zeppola, simpatico anche lo scocciatissimo Raiz che purtroppo non ha messo le mani sulla colonna sonora del film.
    Divertente anche il televisivo Massimo Di Lorenzo nel ruolo del gigionissimo televenditore, marmoreo il culo della Gerini anche se il suo segmento è forse il più più debole di tutti, prorompente e in qualche modo convincente anche Vanessa Incontrada nei panni discinti di Kitty la pornostar.
    In conclusione "Apettando il Sole", nonostante abbia i suoi evidenti difetti, è un opera prima davvero notevole e diversa, un film che osa portando nelle nostre sale (o meglio nel nostro cinema Italiano) una bella ventata di aria fresca, certo il pulp non è più una novità ma alla fine la pellicola è anche una riuscita miscela di noir, thriller e humor nero che vanta un'interessante regia e un cast stellare in versione surreale in cui spicca un personggio indimenticabile come il mitico Santino che da solo vale il prezzo del biglietto.
    Personalmente credo che sia un film da sostenere anche per dimostrare che non ci meritiamo e/o non vogliamo solo le solite vaccate fatte di Italians, Ex, Vacanze di Natale e/o estive o le cicliche storielline di inutili piccoli grandi amori.
    Correte al cinema potreste essere positivamente sorpresi da questa piccola stella cometa del cinema italiano, provate a dargli una chance e per una volta provate anche a snobbare la visione "a colpo sicuro" del solito film americano come "The Reader", provate ad assaggiare un piatto italiano dal sapore diverso, curioso, particolare ma davvero sorprendente e gradevolissimo...
    consigliato!

    "Una certezza ho nella vita: che mi fa schifo la pizza con i funghi!"

    Voto: 7+
     
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4 replies since 15/8/2008, 20:13   154 views
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