Quel che resta di mio marito

di Christoper N.Rowley

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    Quel che resta di mio marito

    -Bonneville-



    Regia: Christopher N. Rowley Sceneggiatura: Daniel D. Davis Attori: Jessica Lange, Kathy Bates, Joan Allen, Tom Skerritt, Christine Baranski, Victor Rasuk, Tom Amandes, Tom Wopat, Jodi Russell, Ivey Lloyd, Laura Park Fotografia: Jeffrey L. Kimball Montaggio: Lisa Fruchtman, Anita Brandt-Burgoyne Musiche: Jeff Cardoni Produzione: SenArt Films, Drop of Water Productions Distribuzione: Teodora Film Paese: USA 2008 Uscita Cinema: 17/10/2008 Genere: Commedia Durata: 104 Min Formato: Colore



    Trama: Arvilla rimane vedova del suo amato Joe, con cui ha vissuto venti anni assieme. Il marito defunto ha avuto da un matrimonio precedente Francine, la figlia che ora reclama le ceneri contro il volere della matrigna. Ma Joe aveva espresso un chiaro desiderio:i suoi resti mortali andavano sparpagliati per il mondo. Per costringere Arvilla a darle i resti di Joe da seppellire nel cimitero di famiglia, Francine la minaccia di cacciarla di casa ricorrendo ad un vecchio testamento. A quel punto non resta che una cosa da fare:con l'urna appresso Arvilla e sue due care amiche, Margene e Carol, prendono la decappottabile Bonneville e partono per il viaggio che le dovrebbe condurrre al funerale. Mentre percorrono la strada, incontreranno diverse persone che faranno capire ad Arvilla la cosa giusta da fare con le ceneri del suo amato Joe.



    Commento: Chi l'ha mai detto che le donne in decappottabile non abbiano fascino? Dopo lo strepitoso Thelma e Louise di Ridley Scott sicuramente ben pochi. E dopo questo dolce e romantico Bonneville (ci rifiutiamo di riferire il titolo italiano decisamente di dubbio gusto), che fa riferimento al tipo di auto usato dalle tre protagoniste, la tendenza viene confermata. Niente a che vedere con il gran bel film di Scott, ovviamente, se non che è un on the road ed usa una auto simile, qui abbiamo una storia priva di risvolti ansiogeni, tutto è un tranquillo scorrere di posti e persone per trovare la risposta alle proprie domande che ci tormentano. Come tormentata è Arvilla (Jessica "2 volte oscar" Lange, che alla sua età è ancora donna di grande fascino e tempra recitativa) che perde l'amato marito Joe. Il defunto si è fatto cremare, e purtroppo ha pure una figlia, Francine, avuta da altro letto bastarda come poche (interpretata come spocchiosa da Christine Baranski, la trovate al cinema anche in Mamma mia! a fianco della Streep) che chiede decisamente le sue ceneri per la tomba di famiglia. Ma joe è stato chiaro e deciso:devo essere sparpagliato per il mondo e non finire in una tomba. Memore del suo desiderio Arvilla prende l'auto, l'urna, le amiche Carol (Joan Allen) e Margene (Kathy "Misery" Bates), e parte per dirigersi al funerale facendo sberleffi alla figliastra cercando la risposta su cosa deve fare.
    Il viaggio delle 3 amiche è un viaggio introspettivo a contatto con la natura e alla ricerca dell'avventura (con sosta e parentesi a Las Vegas) fatto in chiave comunque giocosa e serena, non esistono strazi interni particolari accentuati (tranne le lacrimucce di rito) e anche Arvilla sorride senza struggersi in continuazione alle reazioni delle amiche. Intelligentemente, sapendo di avere un sentiero molto più irto, l'esordiente Christopher N. Rowley (quanti nomi nuovi ultimamente dietro la mdp, sembra che la tecnica possa sostiutire l'esperienza ma così non è) si è astenuto non avendo i numeri dal voler parlare di grandi temi uomo (donna) e natura che contemplata raffresca lo spirito, ha fatto incontrare l'amore a una Kathy Bates che fa sempre le stesse parti, l'amica con gli anni sulle spalle ma sempre eversiva e che non ha paura di assaggiare coraggiosamente nuove esperienze, nei panni di un camionista Tom Skerritt (citato il suo passato da soldato reale nel film), ha dipinto una Joan Allen pulita e mormone bigotta (ma furba al punto giusto) e dato alla Lange l'occasione di sfoderare il ritratto di una donna pronta ad essere onesta anche dopo la morte, sfidando un destino di povertà ma nobilitato da un atto di riconoscenza di fronte all'amato (che ha inserito nel cellulare abbinato al numero della figliastra un suono di corvacci, anche lui capiva di che pasta era fatta). In mezzo, un ragazzo che fa autostop che cerca il padre come promesso a sua madre, una barca sul lago (con bagno ritemprativo), un ritrovo muiscale all'aria aperta e uan Las Vegas che mostra solo il suo lato buono e docile. Come vedete siamo ai bordi di un pastrugno che rischia di cadere nel diabetico pesante, ma la simpatia delle 3 affermate attrici e di una regia delicata per quanto impersonale, non fa cadere nel pentolone della noia estrema al storia che si segue con simpatia e relativo piacere. A volte, in mezzo ai frastuoni del cinema pop corn fa anche bene buttare a mare il fatto che anche alcuni sentimenti pososno essere messi sul piatto senza averli cucinati con troppa raffinatezza, questo è un bel film di amicizia femminile (molto in voga a quanto pare), senza griffe, senza scemenze glitterate e targate solo di cattivo gusto insieme a battute scontate. Non cadete nella trappola di dimenticarlo subito nelle vostre scelte visto il tema, Bonneville va visto anche perchè da un oasi di pace e serenità con ampi spazi e situazioni simpatiche affrontate con rassegnazione dell'età a volte, con piglio e decisione altre.
    In definitiva un buon film senza troppe pretese da vedere a cuor leggero, che non cade nel cattivo gusto e nel luccichio di cose femminili di scarso peso, diretto magari senza nessun segno particolare da un regista che preferisce affidare alla consolidata bravura di tre serie professioniste il peso del film, riconoscendo i propri limiti e scegliendo nel contempo la via giusta per raccontare una bella storia di profonda amicizia di donne diverse. Viaggio, sentimento, scelte, bivi, gli ingredienti ci sono tutti per dare respiro al film:magari non sono cucinati con grande inventiva e raffinatezza, ma mentre le ceneri finiscono nel vento o in una tomba, questo lo saprete solo vedendo il film, il messaggio di onestà che traspare, andando oltre i soldi, non è disperso ma chiaro.



    Edited by hellboy1 - 13/9/2011, 12:56
     
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  2. MrBlù
     
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    mars-sempre-puntuale :)
    però-non-mi-aspetto-grosse-ventate-d'aria-fresca-da-questa-pellicola
    insomma-temi-trattati-e-ritrattati,anche-la-filosofia-del-bivio-stesso
    e-come-approcciarlo,è-un-topoi-ormai-ultra-abusato,specie-in-campo-di-"rinascita"-femminile
     
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  3. marsellus wallace
     
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    assolutamente, un film che andrà disperso già la settimana prox, ma simpatico, oltretutto in tema di abuso di amicizia femminile trattata maldestramente questo invece è onesto senza nessun fastidioso orpello.
     
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2 replies since 19/10/2008, 07:57   96 views
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