THE BURNING PLAIN

07-11-2008

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  1. Sixx^
     
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    theburningplain

    Titolo Originale: THE BURNING PLAIN
    Regia: Guillermo Arriaga
    Interpreti: Charlize Theron, Kim Basinger, Jennifer Lawrence, José María Yazpik, Joaquim de Almeida, Tessa Ia, Diego J. Torres, Brett Cullen, J.D. Pardo, Fernanda Romero, Danny Pino, Stacy Marie Warden, Taylor Warden, TJ Plunkett, Kacie Thomas
    Durata: h 2.27
    Nazionalità: USA 2008
    Genere: drammatico

    Mariana, una ragazza di 16 anni, sta cercando di rimettere in sesto le vite dei suoi genitori in una cittadina messicana di confine. Sylvia, una donna di Portland, deve affrontare un'odissea emotiva per cancellare un peccato del suo passato. Gina e Nick, una coppia alle prese con una relazione clandestina, e Maria, una giovane ragazza che cerca di aiutare i suoi genitori a trovare redenzione, perdono e amore.

    Edited by hellboy1 - 12/9/2011, 16:28
     
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  2. MrBlù
     
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    Gia-dalla-trama-si-puo-intuire-quanto-quest'opera-ricalcherà-lo-stile-narrativo-delle-precedenti-sceneggiate. (amores-perros,le-3-sepolture,21g,babel,etc...)
    Vediamo-se-Arriga-sarà-all'altezza-di-curare-anche-una-regia-incisiva,oltre-che-la-storia.
     
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  3. anais
     
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    The Burning Plain

    Sylvia (Charlize Theron), una ragazza misteriosa e triste che lavora in un ristorante di lusso a picco sulla costiera, Gina (Kim Basinger), una donna che ha sconfitto il cancro e vive una relazione clandestina tra passione e sensi di colpa, Mariana (Jennifer Lawrence) e Santiago (J.D. Pardo), due adolescenti cresciuti in fretta e che in fretta si trovano a fare i conti con le conseguenze dell’amore e del tradimento, Maria (Tessa Ia), bambina già abituata alle fatiche del lavoro, assiste all’incidente aereo del padre, ancora ignara delle conseguenze che questo evento porterà a lei e a tutti i protagonisti di questa storia.
    Guillermo Arriaga, lo sceneggiatore premiato con l’Oscar per “Babel” e “21 grammi - Il peso dell’anima”, per la prima volta alla regia, parte dall’idea iniziale di una storia corale che ruota intorno ai quattro elementi (terra, fuoco, acqua e aria) e che si sviluppa come vero dramma umano sulla solitudine, la disperazione e il senso di colpa che possono conseguire alle proprie scelte.
    Il fuoco della passione clandestina che travolge Gina e Nick sino alla morte, l’irruenza e l’irrequietezza dell’acqua, che scava ogni giorno in Sylvia ferite ancora più profonde di quelle che si auto infligge, l’aria che in pochi secondi spazza via l’infanzia di Maria e suo padre e la terra, protagonista a sé stante, che la fotografia del premio Oscar Robert Elswit (Il Petroliere) dipinge in tutta la sua grandezza, dalle lande desertiche e assolate del Messico di Santiago, alle scogliere a picco di una cupa e fredda Portland.
    Una narrazione dai tratti temporali che si frappongono e che aiutano man mano lo spettatore a risalire l’intreccio della trama e dei personaggi, secondo schemi narrativi cui Arriaga ci ha abituato e che lo hanno portato al meritato successo.
    Alla sua prima prova da regia non delude, punta il suo sguardo senza affezionarsi a nessuno dei suoi personaggi, senza giudicare né accusare, laddove è la vita stessa e gli eventi a scalfire le più profonde cicatrici, cicatrici che non si rimarginano, che la solitudine rende ancora più aspre. Ma dal dolore spesso si può riuscire ad uscire, dalla solitudine può rinascere l’amore, quello di una madre che si era persa e di una figlia che si lascia trovare, quella di una famiglia che si ricompone e di una raffica forte di vento che spegne i fuochi più piccoli e spazza via la polvere degli anni passati da dimenticare per ricominciare. Perché la possibilità di ricominciare, per Arriaga, c’è, ed è bellissima.

    pubblicata su nextplay

    ragazzi, io ve lo conisglio tantissimo questo film... dio a ripensarci rivivo quell'inquietitudine, quel senso di forza e solitudine.. quel gorviglio che mi genera ogni film di questo genio della sceneggiatura!!

    voto: 8!!!
     
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  4. Trinità&Bambino
     
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    Domani lo vado certamente a vedere!

    Arriaga come sceneggiatore è già di per se garanzia di qualità!

    :)
     
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  5. anais
     
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    dovrebbe piacerti lore
     
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  6. MrBlù
     
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    bella-recensione-gemels,indubbiamente-spazzia-via-qualche-mio-dubbio-sulla-regia
    e-conferma-la-bontà-delle-sceneggiature-scritte-ad-oggi,tutte-capaci-di-incidere-profondamente.

    Lo-vedrò-al-100%­
     
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  7. anais
     
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    bravo mister! ;)
    ah il titolo cmq è The Burning Plain, non Plan come scritto nel thread :)

    @corretto ;)

    Edited by MrBlù - 6/11/2008, 12:43
     
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  8. Kurtz
     
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    Ma guarda, stai a vedere che devo ricredermi su Arriaga. Ottimo regista, è riuscito ad amalgamare una delle sue classiche storie a intreccio di destini con molta più sicurezza e compattezz dell'ex sodale Inarritu.
    Attrici fantastiche, un trittico di tutto rispetto: Theron, Basinger, Lawrence - giustamente premiata a Venezia,

    8

     
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  9. MrBlù
     
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    CITAZIONE (Kurtz @ 7/11/2008, 20:19)
    Ma guarda, stai a vedere che devo ricredermi su Arriaga. Ottimo regista, è riuscito ad amalgamare una delle sue classiche storie a intreccio di destini con molta più sicurezza e compattezz dell'ex sodale Inarritu.
    Attrici fantastiche, un trittico di tutto rispetto: Theron, Basinger, Lawrence - giustamente premiata a Venezia,

    8

    ma-come-ricrederti :wub:
    gia-solo-per-amore-perros-e-le-3-sepolture-ti-aveva-convinto,a-me-non-la-fai :P
     
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  10. marsellus wallace
     
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    The Burning Plain
    (The Burning Plain)



    Regia: Guillermo Arriaga Sceneggiatura: Guillermo Arriaga Attori: Charlize Theron, Kim Basinger, Jennifer Lawrence, José María Yazpik, Joaquim de Almeida, Tessa Ia, Diego J. Torres, Brett Cullen, J.D. Pardo, Fernanda Romero, Danny Pino, Stacy Marie Warden, Taylor Warden, TJ Plunkett, Kacie Thomas Fotografia: Robert Elswit Montaggio: Craig Wood Produzione: 2929 Productions, Parkes/MacDonald Productions Distribuzione: Medusa Film Paese: USA 2008 Uscita Cinema: 07/11/2008 Genere: Drammatico Durata: 147 Min Formato: Colore

    Trama: Un incrocio di vite e situazioni attraverso i tempi e i luoghi. Mariana, una giovane sedicenne, ha la madre che dopo un operazione di mastectomia non ha più rapporti con il marito, e vive una intensa relazione extraconiugale con Nick, un uomo sposato di origine messicana. Sylvia è una donna di Portland con grandi problemi emotivi che vive avventure sessuali in continuazione, Maria è una ragazzina che cerca di riconciliare i genitori. Tutte queste persone hanno un legame che li unisce a filo doppio, per rimettere le cose possibili a posto nel presente dovranno affrontare un intenso percorso di ricordo e riconciliazione.

    Commento: Commento: Amores Perros (2000), Crash (2004), Babel (2006), gli ispiratori di The Burning Plane (primo lungometraggio importante per il bravo sceneggiatore Guillermo Arriaga, che ha scritto l'intenso 21 Grammi e lo stesso Babel) sono stati questi film, le cosidette pellicole delle vite incrociate che sfiorandosi si influenzano l'una con l'altra. Seguendo questo assunto (anche se più che sfiorarsi qui le vite si travolgono come un camion in corsa) Arriaga dirige la storia su tempi e luoghi diversi di due famiglie, una americana e l'altra messicana, che trovano congiunzione e avversità nella intensa relazione clandestina di Nick (Joaquim De Almeida) con Gina (Kim Basinger, sempre splendida nella sua maturità, qui in versione fedifrago/riflessiva). I due amanti si trovano quotidianamente nella roulotte di lui, prima disadorno e poi riadattato e reso confortevole dal tocco femminile di lei. In un altro tempo (il presente) e in un altro luogo (Portland, grigia e freddissima, sempre piovosa) Sylvia (la splendida Charlize Theron, che concede dei nudi da capogiro dopo la prova ben diversa data in Hancock) è una donna che passa continuamente (con tristezza e senza gioia) da uomo a uomo (uno di essi è John Corbett, l'Aidan di Sex and the City serial tv, non il film), provocandosi poi delle ferite, quasi a dover pagare un debito con il passato. Maria è una ragazzina messicana che vive senza la madre, scappata quando aveva pochi mesi, si ritrova con il padre Santiago gravemente ferito a una gamba per via di un incidente aereo mentre fertilizzava i campi.
    Un giorno la roulotte di Nick si incendia, i due amanti muoiono:cosa è successo? Le vite vengono ripercorse e le esistenze ricollegate in un percorso misto di tragico e di speranza. Come giudicare il film creato da Arriaga regista? Decisamente siamo lontani dalla presenza attoriale splendida di 21 grammi e dall'intensità di Babel. Il film odierno è decisamente molto più basso come valore, molto estetico e raffinato (con un buon montaggio, essenziale per la riuscita di tali pellicole che vanno su e giù con il racconto, e una buona fotografia plumbea) ma nell'animo dello spettatore entra in maniera superficiale e leggera, le espressioni perse di Theron e Basinger (insieme ai loro splendidi corpi) non bastano certo ad aumentare il tasso di penetrazione emozionale, la vicenda si dipana in maniera interessante, curiosa pensando ai possibili bivi di trama, ma ibrida, sospesa tra frenate continue di racconto e brusche accellerazioni che si spengono subito.
    Il dramma esistenziale di Gina (l'asportazione del seno) ha quasi del surreale con l'amante che sembra non sapere neppure dopo vari rapporti perchè lei non vuole essere toccata lì, sembra che la donna tradisca il marito (un camionista sempre in giro per lavoro ma buono, sincero, che la ama e tenero con i numerosi figli) solo per il fatto che lui non voglia andare a letto con lei per via dell'operazione, una cosa che andava approfondita e senza valore codificata visivamente in questa maniera.
    Arriaga si concentra (le ultime inquadrature parlano chiaro) sul fatto che le vite ed i percorsi si ricalcano, Sylvia è derivazione di Gina, agiscono in maniera una conseguente all'altra, anche se la prima rifiuta di perdersi per amore e l'altra invece si lascia andare sentimento, Santiago è come Nick, porta via una donna al suo luogo per condurla a se, ma questo gioco di emulazione non sorretto da un ritmo soddisfacente ma da varie lungaggini più o meno interessanti (gli sguardi alle foto, le viste dalle finestre, i momenti familiari sofferti perchè in continuo pensiero di correre dall'amante) fa perdere continuità al film, rischiando di lasciare annoiati gli spettatori meno pronti ad avere una pellicola dalla narrazione non lineare.
    Inoltre i bivi degli altri progenitori erano parecchio più interessanti di questo, sorprendenti, con molto più fascino, particolare ovviamente da non tralasciare per giudicarne il valore. Arriaga non ha fallito completamente, ma ha estremizzato troppo l'estetica nuocendo all'interesse globale del film, che rimane comunque valido spettacolo per le componenti tecniche di buon livello, le due protagoniste affascinanti in versione emotivo/depresso/speranzoso, e una storia che fa anche commuovere i cuori più teneri per i suoi lati affettivi.
    In definitiva un film che non è soddisfacente tanto quanto i suoi ispiratori, a tratti anche troppo statico, troppo concentrato sul lato estetico, con una trama e interpretazioni meno brillanti di pellicole simili, ma che comunque offre una sufficente soddisfazione per lo stuzzicante gioco di scoperta dei bivi e delle congiunzioni, senza dimenticare che è presente anche il fascino di due attrici la cui bellezza pare senza tempo, tanto da far concedere ai nostri occhi dei casti nude look di grande impatto. Forse questo tipo di film devono essere fatti solo con un grande impianto narrativo/scenico/interpretativo, troppo difficili da rendere validi senza una vera forza vista la trama incostante (e non pensino altri registi di abusarne il sistema, il rischio fallimento è elevato), con queste tre componenti presenti solo in maniera blanda o sufficente il risultato è una pellicola che non eccelle cadendo nel brodo della normalità, come nel caso di Burning Plain.

    pubblicata su cine zone
     
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  11. Trinità&Bambino
     
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    Stasera lo vado a vedere!

    :)
     
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  12. signorG
     
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    visto ieri sera.
    beh sciolto l'intreccio allo spettatore rimane poco da pensare.. risulta tutto abbastanza "scontatino" passatemi il termine.. a mio avviso rimangono come certezze le belle interpretazioni, una discreta regia e lo stile narrativo che contraddistingue Arriaga e che tiene alto l'interesse dello spettatore.. mentre a livelli di contenuti non è che ci sia da fare chissà quale riflessione.


    voto: 6,5
     
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  13. Trinità&Bambino
     
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    Ho appena visto questo film.

    Arriaga ha uno stile narrativo che mi si compiace, stile che parte dal suo modo di sceneggiatare i suoi film. La coralità delle sue storie riesce sempre a coinvolgere lo spettatore.
    Dopo aver affrontato l'argomento dell'incoprensione nel riuscitissimo Babel di Inarritu, qui analizza quello della solitudine e il dolore che il sentirsi distante dal prossimo può provocare.

    Due adolescenti, accomunati dal dolore per la perdita di un genitore, si conoscono e nella disperazione si amano. Una moglie (la Basinger), dopo aver superato e sconfitto un tumore al seno, trova conforto nell'amore in un altro uomo che la ama nonostante l'operazione alla quale si è dovuta sottoporre. Una cameriera triste(la Teron)che vive cambiando sovente partner senza riuscire mai a donargli più di un semplice rapporto sessuale.
    Infine una ragazzina che, davanti ai suoi occhi, vede il padre precipitare con il suo aereo mentre cosparge fertilizzante su un campo e un senso di possibile solitudine, sentimento che fino a quel momento non le era familiare, comincia a pervadere la sua esistenza.
    Storie diverse ma unite dal senso dal senso di ineguatezza rispetto alla propria situazione.

    Quello che succede nel film è assolutamente prevedibile, spesso infatti sapevo già quello che sarebbe successo, ma secondo me non è il fine ultimo di questo film far scoprire qualche cosa, anche perché non c'è niente da scoprire durante tutto il film. Difatti tutto è detto e niente lasciato alla suspence se non qualche elemento. Arriaga, secondo me, ha privilegiato il far percepire al pubblico il senso della solitudine e di disagio nei quali vivono questi personaggi piuttosto che fare un film dove il tutto si risolve e si scopre alla fine.
    Personalmente credo che sia riuscito in questo intento: non per niente alla fine del film il pubblico non si è alzato subito all'inizio dei titoli di coda come sovente capita, ma ha avuto bisogno di qualche istante per distaccarsi dalla visione. Quando questo succede io credo che il film abbia comunque colpito; se io ho voglia di alzarmi subito il film non mi ha lasciato niente, magari mi ha divertito sì, ma non mi ha dato motivo di ripensarci oppure di 'gustarmi' la fine della visione.

    Io lo consiglio. Ovviamente prenderò il blu-ray non appena uscirà.
     
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  14. Trinità&Bambino
     
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    Intervista Arriaga in tv

    In occasione dell'uscita nelle sale di The Burning Plain, il suo primo film da regista, Guillermo Arriaga sarà ospite di Fuori Quadro, le interviste di Mauro Donzelli su Coming Soon Tv, domenica 9 novembre alle 17. Trenta minuti di domande e risposte per soddisfare tutte le curiosità sullo sceneggiatore di film come Amores Perros, 21 grammi e Babel, appena passato dietro la macchina da presa per dirigere Charlize Theron e Kim Basinger in un dramma carico di dolore in cui si intrecciano diverse lingue e tanti piani temporali. Dall'inizio del programma, Donzelli ha già ospitato sulle poltrone di Coming Soon Terry Gilliam, Fabrizio Bentivoglio, Laura Morante, Sergio Rubini, Irène Jacob, Paolo Virzì e molti altri.

    Fonte: Cinecittà News
     
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  15. marsellus wallace
     
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    CITAZIONE (signorG @ 8/11/2008, 13:28)
    visto ieri sera.
    beh sciolto l'intreccio allo spettatore rimane poco da pensare.. risulta tutto abbastanza "scontatino" passatemi il termine.. a mio avviso rimangono come certezze le belle interpretazioni, una discreta regia e lo stile narrativo che contraddistingue Arriaga e che tiene alto l'interesse dello spettatore.. mentre a livelli di contenuti non è che ci sia da fare chissà quale riflessione.


    voto: 6,5

    in effetti questo è il sunto di quanto ho scritto prima. completamente d'accordo. si segnala anche la ragazzina applaudita in varie occasioni.
     
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16 replies since 25/10/2008, 09:14   2755 views
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