Requiem for a dream

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  1. MrBlù
     
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    Sara è una casalinga sola e depressa che sogna di partecipare ad uno show televisivo,il suo unico figlio, Harry,
    è un tossicodipendente che passa le sue giornate alla ricerca di droga insieme all’amico Tyrone.
    La ragazza di Harry, Maryon, è una borghese annoiata e problematica,anche lei tossicodipendente.
    Quattro vite ai margini, quattro storie destinate a risolversi tragicamente.


    La-pellicola-ha-uno-stile-quasi-"epilettico",sincopato,con-un'estetica-da-videoclip.
    A-piccoli-tratti-riporta-alla-visionarietà-di-Trainspotting,ma-qui-tutto-è-spinto-oltre,
    come-un'iperbole-nel-suo-punto-di-maggiore-tensione...un-estremo-nervoso-e-vibrante.
    Si-intrecciano-cosi-due-storie-disperate,allucinate-ed-allucinanti,
    nella-prima,una-madre-vedova-viene-contattata-per-partecipare-ad-uno-show-televisivo,
    inseguirà-il-sogno-come-fosse-l'unica-via-di-salvezza-contro-la-solitudine-e-la-sofferenza-della-vecchiaia,
    e-invece-si-trasmuterà-presto-in-incubo : dimagrire-diventerà-il-suo-scopo,e-pillole-prescritte-da
    un-medico-amorale-si-riveleranno-anfetamine-potentissime-che-la-renderanno-dipendente-e-paurosamente-disturbata.
    Perallelamente,il-figlio,la-sua-ragazza(Jennifer-Connely-bellezza-disarmante!)ed-un-amico-di-colore,
    sprofondano-nell'abisso-della-dipendenza,del-racket-dell'eroina,dell'autoannullamento
    (da-brividi-il-braccio-in-cancrena-di-Jared-Leto-e-la-discesa-nella-perversione-di-Jennifer-Connely
    per-ottenere-dosi-o-aiuti-economici).
    Il-film-ci-bombarda-con-immagini-visionarie,distorte,la-mdp-viene-utilizzata-come-se-anch'essa-fosse-drogata,
    e-questo-è-sublime-nel-rendere-l'effetto.Inoltre-musica-ed-effetti-sonori-sono-studiati-per-sottolineare-la
    psichedelia-del-tutto,accentuarla-allo-stremo,quindi-anch'essi-giocano-un-ruolo-importante.
    (melodie-lineari-alternate-a-irruzioni-prepotenti,che-danno-ritmo-al-montaggio-e-alla-storia-stessa)

    Ciò-che-si-può-imputare-al-film-negativamente-è-forse-l'-eccessivo-esercizio-di-stile,
    la-ricercatezze-a-volte-troppo-"cool"-e-meno-sporche-di-alcune-soggettive,rischiando-a-tratti-una-resa-patinata,detto-cio-resta-una-delle-pellicole-piu-interessanti-dell'ultima-decade.
    Godetevelo,il-montaggio-alternato-finale-sarà-difficile-da-dimenticare

    image

    purtroppo-vidi-il-film-su-sky-cinema-autore,quindi-non-conosco-la-resa-audio/video-del-dvd
    se-qualcuno-che-lo-possiede-potesse-annotarli-posso-lasciare-la-recensione-in-sezione :P
     
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    Ottimo Mr, ti avevo letto già di la. Ho il DVD ma devo verificare la qualità A/V, non ho memoria (ma non la ricordo negativa).
    Appena posso cerco di dare qualche indicazione in merito.
     
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    I'm seeing a tunnel at the end of all these lights

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    Concordo ogni cosa, brafo Mr che rispolvera queste perle ( era in cult prima? )ottima e perfettamente esplicativa la presentazione tematico/tecnica del film, che ci offre proprio materialmente una visione sfasata, più l'insistenza del tema musicale ( bellissimo ) ti cala in un esperienza audio/visiva al limite della paranoia.
    Assolutamente consigliato! ;)


    Il requiem è una messa secondo il rito liturgico della Chiesa cattolica eseguita e celebrata in memoria del defunto.
    Qui il Requiem si suona per il sogno americano che svanisce, muore... che perde. Queste sono storie di ordinaria dipendenza, da droghe, da tv, da attenzione, dall'amore... la dipendenza assume molteplici forme, ma è più vicina di quello che si crede. I sogni, le aspirazioni, i desideri dei quattro personaggi non solo non si avverano, ma diventano un vero e proprio incubo... La storia è scandita in tre momenti che corrispondono a tre stagioni ( nel libro, che consiglio, è molto più chiara la scansione )dall'estate, autunno e inverno. L'unica a mancare è la primavera, la quale indichierebbe una rinascita, un nuovo inizio, una speranza... Questa assenza lascia i personaggi senza speranza.

    Poi c'è la ricerca di una vita serena, facile... ma gli obiettivi ottenuti facilmente poi chiedono doppio scotto da pagare e non ci sono sconti alla cassa. Non c'è speranza per una vita basata sulla falsità, sulla mancata accettazione di noi stessi, dei nostri problemi, delle nostre debolezze... finchè continueremo a nasconderci agli altri non potremo che perderci...
    Aggiungo... una grande interpretazione di Ellen Burstyn, il personaggio che mi ha colpito di più forse perchè il suo esempio di dipendenza, così "normale" e borghese è il più pericoloso perchè è socialmente accettato, finchè le cose non si mettono male almeno...

     
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  4. Trinità&Bambino
     
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    Grande film e grande montaggio senza dubbio, ma un grande merito lo ha anche:



    Bellissima colonna sonora!

    :)
     
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  5. MrBlù
     
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    CITAZIONE (Guido75 @ 8/11/2008, 15:12)
    Ottimo Mr, ti avevo letto già di la. Ho il DVD ma devo verificare la qualità A/V, non ho memoria (ma non la ricordo negativa).
    Appena posso cerco di dare qualche indicazione in merito.

    perfetto-grazie-guido ^^

    CITAZIONE (Tristessa @ 8/11/2008, 15:32)
    ...

    Il requiem è una messa secondo il rito liturgico della Chiesa cattolica eseguita e celebrata in memoria del defunto.
    Qui il Requiem si suona per il sogno americano che svanisce, muore... che perde. Queste sono storie di ordinaria dipendenza, da droghe, da tv, da attenzione, dall'amore... la dipendenza assume molteplici forme, ma è più vicina di quello che si crede. I sogni, le aspirazioni, i desideri dei quattro personaggi non solo non si avverano, ma diventano un vero e proprio incubo... La storia è scandita in tre momenti che corrispondono a tre stagioni ( nel libro, che consiglio, è molto più chiara la scansione )dall'estate, autunno e inverno. L'unica a mancare è la primavera, la quale indichierebbe una rinascita, un nuovo inizio, una speranza... Questa assenza lascia i personaggi senza speranza.

    Poi c'è la ricerca di una vita serena, facile... ma gli obiettivi ottenuti facilmente poi chiedono doppio scotto da pagare e non ci sono sconti alla cassa. Non c'è speranza per una vita basata sulla falsità, sulla mancata accettazione di noi stessi, dei nostri problemi, delle nostre debolezze... finchè continueremo a nasconderci agli altri non potremo che perderci...
    Aggiungo... una grande interpretazione di Ellen Burstyn, il personaggio che mi ha colpito di più forse perchè il suo esempio di dipendenza, così "normale" e borghese è il più pericoloso perchè è socialmente accettato, finchè le cose non si mettono male almeno...

    triss-come-sempre-aggiungi-visioni-parallele-e-interessantissime,ad-esempio-l'accostamento-requiem
    nella-sua-accezione-primaria,il-canto-liturgico,proprio-non-l'avevo-considerato :wub:
    Aronofsky-poi-è-bavo-a-metterci-in-mano-i-giusti-strumenti-per-trarre-le-ns-conclusioni,
    senza-mai-spingersi-in-demonizzazioni,il-suo-sembra-piu-un-ballo-di-morte,con-stile,sui-protagonisti
     
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  6. Willy Wonka
     
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    CITAZIONE (Trinità&Bambino @ 8/11/2008, 15:50)
    Grande film e grande montaggio senza dubbio, ma un grande merito lo ha anche:

    (FILE:https://www.youtube.com/v/e2Ma4BvMUwU&hl=en&fs=1)

    Bellissima colonna sonora!

    :)

    quoto massell è un mito :D

    questo film è un cult e son rimasto stupito quando anni or sono chiesi in giro e nessuno lo conosceva, meno male c'è il forum :wub:.
    film da avere e guardare all'infinito.

    bravi blu e triss che belle analisi vi ho letto con lo stesso piacere con cui ho guardato il film la prima volta :)
     
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  7. kingbenny
     
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    Visto ieri sera, grande pellicola, tris e mr. hanno detto praticamente tutto, mi associo aggiungendo il mio voto:

    8,5
     
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    Finalmente ho visto questo film spinto dall'amore spassionato che sto provando per un perla sopraffina come The wrestler. Così mi sono tuffato su questa pellicola del talentuoso Darren Aronofski anche memore di molti parere positivi che avevo sentito in merito.
    Sottoscrivo fino all'ultima sillaba quanto di buono avete ravvisato in questo che è davvero qualcosa di malato, disturbante, una sorta di brain damage sia da parte dei personaggi che dello spettatore. A fine visione mi sono ritrovato tramortito, attonito, in particolare la seconda parte spacca veramente qualcosa nella tua mente e non ti fa riflettere, ma shackera i tuoi pensieri fino allo sfinimento.
    Insomma, è un film che fa male. Fa male perchè è l'archetipo (esasperato ma anche reale) della malattia che permea la società moderna. Dipendenza. Questo è uno dei tratti distintivi del mondo di oggi, del capitalismo a tutti i costi, dell'oggetto, del consumismo di qualcosa che alla fine non ci serve. Molte persone vivono nella dipendenza di piaceri indotti da altri (multinazionali, governi, commercio) ma che non sono fondamentali. La cioccolata, le pillole, il sesso a tutti i costi, la droga. Non ne abbiamo necessità, quanto meno non in forma estrema. Invece i personaggi sono schiavi della materialità, si muovono spesso con movenza epilettiche e la stessa macchina da pressa (come ha detto bene Leo) pare drogata. Il montaggio del regista poi è qualcosa di meraviglioso, le immagini a volte passano una all'altra velocissimamente quasi fossero sinapsi neuroniche impazzite, qualcosa di assurdo, disturbante e bello anche da vedere. E poi il tema della televisione, di questo grande, immenso fagocitante contenitore che a volte pare debba risolvere i nostri problemi ma che alla fine in realtà altro non è che un supporto alla nostra vita, che ci può far passare un paio d'ore senza pensare ai problemi ma nulla più. L'addiction della madre verso il mezzo televisivo, che viene da lei ammantato di una funzione salvifica, è comune a molte persone; certo, qui è una voluta esagerazione, ma coloro che lavorano o che appaiono in televisione vengono da alcuni visti aprioristicamente come degli eroi solo per il fatto di essere in quella cazzo di scatola nera. No wa. Non è così che funzionano le cose. Immagini forti in questo Requiem del sogno americano (per dirlo come Tristessa), una croce anfetaminizzata sull'america dream più bieco e fagocitante. Ognuna della quattro storie è significativa; tanto Ellen Burstyn (attrice a quanto pare dal passato illustrissimo) quanto Jared Leto quanto la Connelly (bellissima) recitano veramente da dio, la loro discesa verso gli inferi purulenti della bassezza è meravigliosamente delineata con un climax dallo script, montaggio videoclipparo e splendida sountrack fanno il resto.
    Molto ma molto più bello di Trainspotting. Grandissimo lavoro di Aronofski.
     
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    Bravo macinone :wub: , uno dei migliori film (e dei migliori registi) degli ultimi dieci anni!
     
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  10. MrBlù
     
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    CITAZIONE (macina @ 30/1/2010, 13:04)
    Finalmente ho visto questo film spinto dall'amore spassionato che sto provando per un perla sopraffina come The wrestler. Così mi sono tuffato su questa pellicola del talentuoso Darren Aronofski anche memore di molti parere positivi che avevo sentito in merito.
    Sottoscrivo fino all'ultima sillaba quanto di buono avete ravvisato in questo che è davvero qualcosa di malato, disturbante, una sorta di brain damage sia da parte dei personaggi che dello spettatore. A fine visione mi sono ritrovato tramortito, attonito, in particolare la seconda parte spacca veramente qualcosa nella tua mente e non ti fa riflettere, ma shackera i tuoi pensieri fino allo sfinimento.
    Insomma, è un film che fa male. Fa male perchè è l'archetipo (esasperato ma anche reale) della malattia che permea la società moderna. Dipendenza. Questo è uno dei tratti distintivi del mondo di oggi, del capitalismo a tutti i costi, dell'oggetto, del consumismo di qualcosa che alla fine non ci serve. Molte persone vivono nella dipendenza di piaceri indotti da altri (multinazionali, governi, commercio) ma che non sono fondamentali. La cioccolata, le pillole, il sesso a tutti i costi, la droga. Non ne abbiamo necessità, quanto meno non in forma estrema. Invece i personaggi sono schiavi della materialità, si muovono spesso con movenza epilettiche e la stessa macchina da pressa (come ha detto bene Leo) pare drogata. Il montaggio del regista poi è qualcosa di meraviglioso, le immagini a volte passano una all'altra velocissimamente quasi fossero sinapsi neuroniche impazzite, qualcosa di assurdo, disturbante e bello anche da vedere. E poi il tema della televisione, di questo grande, immenso fagocitante contenitore che a volte pare debba risolvere i nostri problemi ma che alla fine in realtà altro non è che un supporto alla nostra vita, che ci può far passare un paio d'ore senza pensare ai problemi ma nulla più. L'addiction della madre verso il mezzo televisivo, che viene da lei ammantato di una funzione salvifica, è comune a molte persone; certo, qui è una voluta esagerazione, ma coloro che lavorano o che appaiono in televisione vengono da alcuni visti aprioristicamente come degli eroi solo per il fatto di essere in quella cazzo di scatola nera. No wa. Non è così che funzionano le cose. Immagini forti in questo Requiem del sogno americano (per dirlo come Tristessa), una croce anfetaminizzata sull'america dream più bieco e fagocitante. Ognuna della quattro storie è significativa; tanto Ellen Burstyn (attrice a quanto pare dal passato illustrissimo) quanto Jared Leto quanto la Connelly (bellissima) recitano veramente da dio, la loro discesa verso gli inferi purulenti della bassezza è meravigliosamente delineata con un climax dallo script, montaggio videoclipparo e splendida sountrack fanno il resto.
    Molto ma molto più bello di Trainspotting. Grandissimo lavoro di Aronofski.

    Ci-stia-dentro-alla-grande,anzi,sei-saltato-dentro-alla-pellicola,e-Aronofski-ha-shekerato-anche-te!
    Personalmente-credo-che-la-parte-piu-cinica-sia-quella-mostrata-innanzi-alla-tv,le-aritmie-empatiche-della-madre
    che-non-ha-piu-nessun-credo-se-non-quello-di-apparire,e-per-farlo-sarà-disposta-a-cedere-il-corpo-al-diavolo.
    Grande-Pellicola,non-so-scegliere-tra-quelle-di-Aronofski,tra-questa,TT-Greco-e-il-Wrestler-dismesso,
    ognuna-a-suo-modo-mi-ha-colpito-e-lasciato-al-tappeto

    :wub:
     
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    CITAZIONE (Guido75 @ 30/1/2010, 17:00)
    Bravo macinone :wub: , uno dei migliori film (e dei migliori registi) degli ultimi dieci anni!

    ^_^ Thanx Guidone.
     
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    CITAZIONE (MrBlù @ 30/1/2010, 17:42)
    Ci-stia-dentro-alla-grande,anzi,sei-saltato-dentro-alla-pellicola,e-Aronofski-ha-shekerato-anche-te!
    Personalmente-credo-che-la-parte-piu-cinica-sia-quella-mostrata-innanzi-alla-tv,le-aritmie-empatiche-della-madre
    che-non-ha-piu-nessun-credo-se-non-quello-di-apparire,e-per-farlo-sarà-disposta-a-cedere-il-corpo-al-diavolo.
    Grande-Pellicola,non-so-scegliere-tra-quelle-di-Aronofski,tra-questa,TT-Greco-e-il-Wrestler-dismesso,
    ognuna-a-suo-modo-mi-ha-colpito-e-lasciato-al-tappeto
    :wub:

    Sì è vero, la parte sulla madre è davvero la più malata e anche originale in quanto il binomio giovani-sostanze stupefacenti era già stato trattato a più riprese dalle macchine da presa...
    Davvero disturbante questa donna, profondamente sola, profondamente dipendente dai meccanismi televisivi tanto brillanti quanti fatui; e BRAVISSIMA l'attrice a rappresentare i mutamenti deteriori sia a livelli emotivo che estetico...capelli scompigliati, sguiardo da folle, parole biascicate, ecc.
    Purtroppo, come ho detto anche altrove, Pi greco non l'ho ancora visto, ce l'ho in wish list, ne avete parlato così bene...

     
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    Secondo me Pi si piazza nettamente sotto agli altri 2 (mezzi/cast inferiori e minore esperienza), ma aspettati comunque un film disturbante e affatto banale ^_^
     
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    CITAZIONE (Alexeleven83 @ 31/1/2010, 13:57)
    Secondo me Pi si piazza nettamente sotto agli altri 2 (mezzi/cast inferiori e minore esperienza), ma aspettati comunque un film disturbante e affatto banale ^_^

    Altro parere positivo su Pi greco. ^_^
    Ce l'ho in wish e, dopo un po' di tempo in cui (sono già certo) non troverò nessuno che me lo vende usato (non è certo un film il cui dvd è così diffuso), lo prenderò a prezzo pieno. :)
     
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    Vedo che la mia ultima visione di Requiem for a dream si assestava sul 30 gennaio 2010; ieri sera l'ho rivisto, 2 visioni in pochi mesi. meglio così...il film merita, questo è quanto.
    :)
    Ancora una volta ho veramente ammirato il tutto e, rileggendomi, debbo sottoscrivere in toto quanto avevo scritto a inizio. Questo è un film sullo sfacelo dell'america dream, sull'apparenza a tutti i costi, sulla deriva del mondo moderno, sulle dipendenze indotte da bisogni che altri decidono per noi ma dei uqali noi non ne dovremmo sentire la pulsante necessità.
    Aronofski shackera tutto questo in un cocktail mostruosamente dinamitardo, condendolo con una regia traballante, drogata, anfetaminizzata, dove i frammenti di una psicosi sociale incalzante corrono come schegge impazzite verso chissà cosa.
    Tra le scene madri ricordo
    SPOILER (click to view)
    quando a Jared Leto viene segato via il braccio marcio o la faccia ben poco rassicurante e pazzescamente cinica del tizio di colore al quale si rivolge la Connelly per raccimolare denaro con prestazioni sessuali e prendersi la roba
     
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