Il bambino con il pigiama a righe

Mark Herman

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  1. Trinità&Bambino
     
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    ilbambinoconilpigiamaarighe_us

    Il bambino con il pigiama a righe

    Titolo originale: The Boy in the Striped Pyjamas
    Nazione: Regno Unito, U.S.A.
    Anno: 2008
    Genere: Drammatico, Guerra
    Durata: 100'
    Regia: Mark Herman
    Sito ufficiale: www.boyinthestripedpajamas.com
    Sito italiano: www.ilbambinoconilpigiamaarighe.it

    Cast: David Thewlis, Vera Farmiga, Rupert Friend, Iván Verebély, Richard Johnson, Sheila Hancock, Jim Norton, David Heyman, Asa Butterfield
    Produzione: BBC Films, Heyday Films, Miramax Films
    Distribuzione: Walt Disney Studios Motion Pictures Italia
    Data di uscita: 19 Dicembre 2008 (cinema)

    Trama:
    Bruno è un tranquillo ragazzo di otto anni figlio di un ufficiale nazista, la cui promozione porta la famiglia a trasferirsi dalla loro comoda casa di Berlino in un'area desolata in cui questo ragazzino solitario non trova nulla da fare e nessuno con cui giocare. Decisamente annoiato e spinto dalla curiosità, Bruno ignora le continue indicazioni della madre, che gli proibisce di esplorare il giardino posteriore e si dirige verso la "fattoria" che ha visto nelle vicinanze. Lì, incontra Shmuel, un ragazzo della sua età che vive un'esistenza parallela e differente dall'altra parte del filo spinato. L'incontro di Bruno col ragazzo dal pigiama a strisce lo porta dall'innocenza a una consapevolezza maggiore del mondo degli adulti che li circonda, mentre gli incontri con Shmuel si trasformano in un'amicizia dalle conseguenze terribili.



    Mi attira molto questo film!

    :)

    Edited by hellboy1 - 24/9/2011, 15:13
     
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  2. Daniel Cleaver
     
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    Film decisamente nelle mie corde
     
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  3. MrBlù
     
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    non-me-lo-perdo!
     
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    Moooooolto interessante anche per me, come tutti i film sul nazismo...
    qui affrontato in maniera non convenzionale come abbiamo visto fino ad oggi e dai risvolti, già immagino, che colpiranno al cuore... :cry:
     
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    Sento odore di filmaccio strappalacrime facile facile.

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  6. Il_Tenente
     
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    CITAZIONE (Alexeleven83 @ 9/12/2008, 17:41)
    Sento odore di filmaccio strappalacrime facile facile.

    Vade retro

    Stavolta concordo col cinese
     
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    CITAZIONE (Alexeleven83 @ 9/12/2008, 17:41)
    Sento odore di filmaccio strappalacrime facile facile.

    Vade retro

    Certo il rischio c'è ed è facile approfittarne, vedremo...
     
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  8. Sixx^
     
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    CITAZIONE (Alexeleven83 @ 9/12/2008, 17:41)
    Vade retro

    Qui c'ho i diritti :lol: :lol:

    Attento che poi ti offendono perchè sei pisano lOolloss
     
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  9. penny
     
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    Visto questa sera.

    Che dire .............. una vera Opera d'Arte , una favola realistica fuori da ogni canone , ma con una atmosfera poetica, nella sua tragicità, che leva il fiato.

    La storia ambientata nella Germania Nazista, narra di Bruno un bambino tedesco di 8 anni che con la sorella 12enne e la mamma si trasferisce da Berlino nei pressi di un Campo di Sterminio di cui il padre , Ufficiale delle SS, è stato nominato Comandante.
    Annoiato dalla vita solitaria, il bambino, curiosa in giro per la campagna sino a giungere al reticolato del campo, oltre il quale vede Shmuel , un bimbo ebreo , con uno strano pigiama a righe. Dopo poche domande , come accade sempre tra bambini, nasce una intesa ed una solidarietà, e pian piano Bruno capisce che quel bimbo che vive oltre il filo elettrico , è li solo perchè vittima di un terribile pregiudizio.
    Gli hanno insegnato che gli Ebrei sono cattivi, sono nemici e non sono neppure persone, ma lui in quel bambino non vede cattiveria, non vede un nemico e non trova differenze rispetto ai bambini che frequentava.
    Piano piano comprende quale sia la tragica verità e si trova a dover fare una scelta di campo .................. sino al finale inatteso .................


    Il film è una lunga poesia , giocata su piccoli gesti , un continuo porgere elementi di riflessione , filtrati attraverso gli occhi di Bruno, piccolo pieno di curiosità e di domande , ma sensibile e critico come solo i bambini sanno essere.
    Il film non da giudizi , non divide tra buoni e cattivi, ma dipinge semmai i protagonisti come vittime (dentro e fuori del reticolato) della sciaguratezza umana, da cui solo il candore dei bambini può redimerci.
    Non c'è traccia di retorica per tutto il film. Non si cercano soluzioni scontate , non si casca mai nel clichè del film eticamente corretto, non si gioca sui buoni sentimenti e non ci si appoggia alle scene crude per rappresentare ciò che non si potrà mai raccontare a dovere.
    Eppure il film è una doccia gelata che ci costringe a fare i conti con noi stessi e a confrontarci con l'onestà dei bambini e con la loro intelligenza.

    Il film è certamente a suo modo una favola , perchè ha alcuni elementi volutamente poco realistici, ma a differenza delle favole tradizionali , in cui il bene ed il male sono facilmente identificabili ed alla fine il bene trionfa, qui non ci sono scorciatoie, non c'è la fata e i cattivi sono semplicemente il frutto della loro storia personale, ciascuno con le proprie miserie.

    In definitiva al termine della visione difficilmente ci si dimenticherà degli occhi di Bruno e di Shmuel e tornati a casa si tenderà a riconoscerli in quelli dei propri figli.


    Voto: non ci sono voti sufficienti a descrivere gli occhi di quei bambini. :wub:

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    anche a me puzza molto di facilonerie atte a commuovere il pubblico, che per via del soggetto chiuderà un occhio sulla qualità artistica
     
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  11. penny
     
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    CITAZIONE (donnie_darko @ 23/12/2008, 01:27)
    anche a me puzza molto di facilonerie atte a commuovere il pubblico, che per via del soggetto chiuderà un occhio sulla qualità artistica

    beh magari prima di commentare un film non sarebbe proprio sbagliatissimo vederlo ................ (non dico sia indispensabile, ma un tantino aiuta) :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
     
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  12. marsellus wallace
     
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    davvero stupendo, commovente senza essere melenso e scontato

    Il bambino con il pigiama a righe



    Un film di Mark Herman. Con Asa Butterfield, Zac Mattoon O'Brien, Domonkos Németh, Henry Kingsmill, Vera Farmiga. Cara Horgan, Zsuzsa Holl, Amber Beattie, László Áron, David Thewlis, Richard Johnson, Sheila Hancock, Iván Verebély, Béla Fesztbaum, Attila Egyed, Jack Scanlon, Rupert Friend, David Hayman, Jim Norton

    Titolo originale The Boy in the Striped Pyjamas. Drammatico, durata 93 min. - USA 2008. - Buena Vista data uscita 19/12/2008.



    Trama: Nella Berlino degli anni quaranta Bruno è un bambino vivace che vive di sogni, coltivati con i romanzi d'avventura che divora. Con gli amici gioca e si diverte, mimando una guerra di cui non percepisce le conseguenze tragiche. Figlio di un ufficiale delle SS, deve trasferirsi in una zona di campagna al seguito della famiglia. Lì vede un campo di sterminio per ebrei, che crede una fattoria dove lavorano dei contadini con un curioso pigiama a righe. Per soddisfare la sua curiosità si reca sul posto, dove incontra, diviso dalla rete elettrificata, un bimbo ebreo di nome Shmuel. L'incontro gli farà capire che quel pigiama a righe significa davvero qualcosa di particolare ...



    Commento: La Disney ha prodotto questo film dalle tematiche inusuali per lei, e dobbiamo proprio dirle grazie. Affidandosi alla regia delicata di Mark Herman (che aveva affrontato le tematiche del dualismo infantile con Prenditi un sogno), ci dona un film intenso, che evita le immagini forti per dedicarsi alle emozioni e alla tematica della innocenza infantile infranta. Gli occhi di Bruno, berlinese, il piccolo protagonista interpretato da Asa Butterfield, sono dolci ed innocenti, per lui la guerra e la battaglia sono un gioco innocente. Sogna avventure leggendo libri, coccolato dalla madre comprensiva (Vera Farmiga) che non riconosce a se stessa e ai figli il lavoro del marito, un ufficiale delle SS incaricato di migliorare le tragiche prestazioni dei forni crematori nello smaltimento dei corpi degli ebrei. Un giorno il padre deve andare di persona a controllare il funzionamento degli orrendi strumenti di morte, ed è obbligato a trasferirsi in una zona di campagna, accanto al campo di concentramento. Bruno rimane sconcertato dalla perdita degli amici di gioco, ma ancora di più dalle strane divise a righe che portano degli inservienti della grande casa e anche le persone che vede dalla finestra presenti nel campo. Credendola una fattoria con degli strani contadini, si reca sul posto, per noia e curiosità, contravvenendo ai divieti della madre. Giunto sul luogo incontra Shmuel, un bimbo ebreo con cui parla diviso dalla rete elettrificata che cinge il campo. Inizia una strana e curiosa amicizia, anche se Bruno non riesce ancora a capire la realtà delle cose e crede che quei pigiami a righe numerati servano per contraddistinguere un gioco.
    Ci sono tanti modi di parlare dell'olocausto, questo sicuramente è uno dei più originali:attraverso gli occhi di due bimbi contrapposti dalle parti divise della barricata (un tedesco figlio di un ufficiale nazista e un ebreo internato) assistiamo a come gli adutli abbiamo tragicamente spento ogni scintilla di innocenza negli occhi dei piccoli, il più grande peccato che l'uomo potrebbe compiere, al di là di ogni orrore. Negli occhi di Shmuel ormai questa tragica realtà è penetrata lasciando lo spazio alla rassegnazione e allo sconforto, in quelli del sognatore Bruno la mancanza del contatto diretto con l'orrore non ha ancora tolto le sue speranze di avventure. Per lungo tempo del suo scorrere la pellicola non mostra praticamente nulla degli orrori (anche un picchiaggio selvaggio verso un ebreo inserviente, per futili motivi, in casa di Bruno è solo udibile ma non visibile) soddisfacendo l'etichetta Disney, ma poi il violentissimo finale non lascia spazio davvero a nulla, con un colpo di scena incredibile, sottolineato dalla pioggia battente e dal clima plumbeo. In quel momento i colori muoiono, le scene in fondo semplici e dolci del gioco (mono o bilaterale che sia) viste in precedenza appaiono estremamente lontane, incongruenti. La crudeltà della pulizia etnica mostra la sua faccia peggiore, che non guarda a nessuno ma compie il suo dovere fino a fondo, in maniera beffarda. Nel film potrete vedere anche gli ufficiali nazisti che guardano un cinegiornale costruito ad arte per far sembrare il campo di prigionia e sterminio come un villaggio vacanze, ovvio che nella trama specifica serve per ingannare Bruno che comincia a farsi troppe domande, ma rispecchia l'andamento del paraocchi del mondo del tempo (Chiesa compresa) che rifiutava, almeno in apparenza, di credere all'esistenza dei lager nonostante non ci volesse moltissimo per controllare ed agire il più alla svelta possibile. Nel film questo atteggiamento è appananggio della madre, che gli importa che la verità non venga a galla pur conoscendola fondamentalmente.
    Il ritmo del film non smette mai di coinvolgere, la tenera storia dei due piccoli si contrappone al cinismo e alla violenza dei grandi, che non esitano a mandare un istruttore fanatico dei principi della propaganda nazista promulgati e diffusi da Goebbels per indirizzare i figli. La sorella di Bruno perde ogni contatto con la sua adolescenza e la sua umanità, rischiando di portarla verso l'azzeramento del rispetto della vita altrui, la scena delle bambole nude buttate come se fossero dei corpi ammonticchiati è emblematica. Tanti temi pesanti messi sul tavolo, in maniera precisa e congruente a quella della filosofia del film di non perdere di vista la centralità dei due piccoli protagonisti che si avvicinano partendo da due punti del tutto opposti e che devono fermarsi in centro per via di una barriera che non è detto che sia invalicabile.
    Ottima la fotografia, che ben evidenzia i colori mutevoli degli animi utilizzando degli ambienti man mano sempre più scarni dopo il lussureggiante inizio.
    In definitiva un gran bel film, che passa dalla tenerezza alla tragicità con precisa progressione, facendoci man mano vedere come un bambino possa vedere a modo suo la guerra con gli occhi della innocenza, ma il grande errore lo fanno gli adulti negandogli la giusta conoscenza e il dovuto sapere per non mostrare la vergogna dei loro atti. Per questo il crimine è compiuto sulle coscienze e non solo sui corpi, cosa ancor più grave sapendo che mentre ricordiamo le efferatezze del passato, queste da qualche parte del mondo esistono ancora, in modo magari diverso ma ugualmente grave. E due bambini che colpe non hanno, con le loro mani unite, se non altro ci danno la speranza che il punto di partenza di tutti noi è assieme prima di dividerci e poi magari scontrarci.



    pubblicato su Cine Zone

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    penny, per chi ha figli questo film diventa lo specchio di un insegnamento da donargli

    complimenti per lo scritto, lo quoto e lo condivido in tutto
     
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  13. EssereTrinity
     
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    Io sti film qui non li riesco a guardare perchè mi fanno venire
    un nervoso sulla stupidità umana che spaccherei qualcosa!!!
    so che mi piacerebbe molto ma non credo deciderò di vederlo!
     
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    CITAZIONE (penny @ 23/12/2008, 01:53)
    CITAZIONE (donnie_darko @ 23/12/2008, 01:27)
    anche a me puzza molto di facilonerie atte a commuovere il pubblico, che per via del soggetto chiuderà un occhio sulla qualità artistica

    beh magari prima di commentare un film non sarebbe proprio sbagliatissimo vederlo ................ (non dico sia indispensabile, ma un tantino aiuta) :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

    se leggi bene, non ho scritto che sarà un film brutto, sento come un sentore di faciloneria che di solito mi infastidisce parecchio
     
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  15. bragut
     
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    CITAZIONE (donnie_darko @ 23/12/2008, 10:23)
    CITAZIONE (penny @ 23/12/2008, 01:53)
    beh magari prima di commentare un film non sarebbe proprio sbagliatissimo vederlo ................ (non dico sia indispensabile, ma un tantino aiuta) :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

    se leggi bene, non ho scritto che sarà un film brutto, sento come un sentore di faciloneria che di solito mi infastidisce parecchio

    forse non sarà un fetore, ma l'odorino inconfondibile del film moralmente consolatorio e sentimentalmente commovente è inconfondibile ;)
     
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42 replies since 8/12/2008, 18:53   1124 views
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