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director: Alejandro Amenabar
writer: Mateo Gil, Alejandro Amenabar
starring: Rachel Weisz, Max Minghella, Oscar Isaac, Ashraf Barhom, Michael Lonsdale, Rupert Evans, Homayoun Ershadi
Con un’opera prima del calibro di Tesis e dopo aver dato vita a Mare dentro e The Others, il regista spagnolo Alejandro Amenabar torna con Agora, epica storia d’amore ambientata ad Alessandria d’Egitto nel quarto secolo dopo Cristo di cui vi proponiamo il trailer.
Protagonisti della vicenda sono uno schiavo, interpretato da Max Minghella, e la sua padrona nei panni di Rachel Weisz che interpreta Hypatia, astronoma e docente di filosofia neoplatonica nonché nota atea alle prese con l’ascesa del Cristianesimo.
Lo schiavo di Hypatia di Alessandria, che esercita anche il ruolo di insegnante molto carismatica e affascinante, è quindi lacerato tra la passione che sente nei confronti della sua padrona e la possibilità di diventare libero unendosi ai Cristiani…
Una vera e propria lotta tra ragione e sentimento sullo sfondo di un’Alessandria ricostruita fin nei minimi dettagli, che appare come una città ricca, prospera di attività intellettuali e di cultura.
trailer
http://www.movieweb.com/news/NEykOEDAB5c3BE
oppure
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pippo15.
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Sicuramente da vedere......Amenabar regista di primissimo livello.... . -
LordofDarknes.
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CITAZIONE (hellboy1 @ 25/2/2009, 20:27)Rachel Weisz
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neodie.
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WOW!!!!! . -
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La storia non mi ispira ma Amenabar va visto sempre e comunque . -
AndreakaSteven.
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CITAZIONECITAZIONE (hellboy1 @ 25/2/2009, 20:27)
Rachel WeiszCITAZIONE
()³. -
luca2012.
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Imperdibile. . -
neodie.
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neodie.
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Rachel in tutta la sua radiosità a Cannes ieri per la presentazione del film:
http://justjared.buzznet.com/2009/05/17/ra...-film-festival/
Non ho parole per dire quanto è bella.... -
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Willy Wonka.
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da vedere,anche se il trailer non mìispira ma la weisz è stupenda . -
Trinità&Bambino.
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Trailer di “Agora”, il film di Amenabar ancora senza distribuzione
Non è ancora stato trovato un distributore che porti nelle sale italiane il film "Agora" di Alejandro Amenabar, presentato all'ultimo Festival di Cannes 2009. La pellicola è ambientato nel IV secolo a.C. ad Alessandria D'Egitto, quando la dominazione romana era giunta ormai alla fine. Hypatia, interpretata dall'attrice britannica Rachel Weisz, è una scienziata che lotta per la conservazione delle conoscenze del suo popolo in un momento delicato della storia egiziana. Il suo schiavo, Davus, deve scegliere fra l'amore per lei e la libertà che una conversione al cristianesimo potrebbe finalmente garantirgli. Film drammatico sul un tema dei conflitti di religione, che allora come oggi, continuano a mietere vittime e devastare territori.
Fonte: Ecodelcinema.com
Tipico da Italia, un film esce in tutto il mondo ma non da noi.
Dopo lo scempio di Avatar ora anche questo.
Speriamo che venga distribuito quanto prima.
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Demonaz78.
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Speriamo che alla fine si decidano ad importarlo. Sarei parecchio curioso . -
Appy84.
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Agora - qualche riflessione sull'atteso dramma storico di Alejandro Amenábar che probabilmente non vedremo in Italia
pubblicato: martedì 24 novembre 2009 da Simona su cineblog.it
Qualche giorno fa, fra i commenti lasciati dagli utenti in calce ad un post relativo alle critiche mosse dal Vaticano a New Moon, qualcuno ha sottolineato le presunte pressioni fatte dalla Chiesa sui distributori italiani perchè Agora, il nuovo dramma storico diretto da Alejandro Amenábar non arrivi nelle sale del nostro Paese. Ci sembra doveroso approfondire l’argomento. Va chiarito però, ancora prima di cominciare, che i portavoce della Santa Sede negano categoricamente che siano state fatte pressioni di alcun genere ed attribuiscono la mancata distribuzione del film a ragioni puramente commerciali (i film storici, notoriamente, non attirano molto pubblico) e non a censure più o meno velate. Ciò detto…a voi il giudizio.
Accompagnato da polemiche, destinato a far discutere, il film è soprattutto un duro atto d’accusa contro tutti i fondamentalismi religiosi. Ambientato ad Alessandria d’Egitto nel quarto secolo d.c., ripercorre la storia di Hypatia di Alessandria, leggendaria astronoma e filosofa inventrice del planisfero e dell’astrolabio, che cerca il segreto per poter conservare tutti i saperi della sua civiltà. La sua vita è strettamente legata a quella dello schiavo Davus, da sempre innamorato di lei che ora, però, è costretto a scegliere se restarle vicino, oppure conquistare la libertà, convertendosi al cristianesimo. Hypatia (il nome greco si pronuncia Ipàzia) fu barbaramente uccisa nel marzo del 415 da un gruppo di cristiani per ordine di Cirillo, vescovo di Alessandria. Da allora il suo nome è praticamente scomparso (non quello del suo uccisore, che fu fatto santo) e la sua figura è stata convertita in una specie di martire del paganesimo e simbolo della libertà di pensiero.
Il film, presentato lo scorso maggio a Cannes e passato in concorso anche al Toronto International Film Festival, è uscito in Spagna lo scorso 9 ottobre, esce oggi in Libano e dopodomani arriverà nelle sale Israeliane. A gennaio lo vedranno in Francia e negli Stati Uniti. Hanno acquistato i diritti per farlo arrivare sul grande schermo anche a Taiwan, in Thailandia e in Grecia…ma sembra che il pubblico italiano sia destinato a rimanere a bocca asciutta. In Italia - nonostante la garanzia del nome di Amenábar, autore di capolavori come Mare dentro o come The Others, e la presenza nel cast del premio Oscar Rachel Weisz, accompagnata da Max Minghella, Oscar Isaac, Ashraf Barhom, Michael Lonsdale, Rupert Evans e Homayoun Ershadi - nessuno ha avuto il coraggio di acquistare il titolo e di distribuirlo, con il rischio di andare incontro alle ire del Vaticano.
Su Facebook esiste un gruppo (conta 6.791 iscritti) che esorta ad informare il maggior numero di persone possibile circa il film e la sua censura, oltre che a firmare la petizione per far sì che la pellicola venga distribuita anche nel nostro Paese. Sull’argomento sono stati pubblicati, nel corso dei mesi, svariati articoli su blog, quotidiani e settimanali importanti, passati più o meno sotto silenzio. Ve ne linko qualcuno qui, casomai foste interessati ad approfondire l’argomento. Articolo apparso su MicroMega a firma di Margherita Hack, articolo de La Stampa, articolo di El Mundo (qui la traduzione in italiano), qui l’opinione di un collega blogger, DonnaPratica, Il Giornale di Vicenza.
link con tutti i collegamenti
che vergogna
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