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Trinità&Bambino.
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Frozen River - Fiume di ghiaccio
Titolo originale: Frozen River
Nazione: U.S.A.
Anno: 2008
Genere: Drammatico
Durata: 97'
Regia: Courtney Hunt
Sito ufficiale: www.sonyclassics.com/frozenriver
Cast: Melissa Leo, Misty Upham, Michael O'Keefe, Mark Boone Junior, Charlie McDermott, James Reilly, Dylan Carusona, Jay Klaitz, Michael Sky, John Canoe, Nancy Wu
Produzione: Cohen Media Group, Frozen River Pictures, Harwood Hunt Productions, Off Hollywood Pictures
Distribuzione: Archibald Enterprise Film
Data di uscita: 13 Marzo 2009 (cinema)
Trama:
Dopo aver visto disattese tutte le sue speranze di comprare una casa prefabbricata, in quanto il marito é sparito dopo aver speso tutti i soldi nel gioco, Ray Eddy, che oltretutto ha due figli a carico, é disperata. Per cercare di guadagnare un po' di soldi per sopravvivere, si presta a far attraversare il confine tra il Canada e gli Stati Uniti ai clandestini cinesi e pachistani. Il piano é quello di nascondergli nel portabagagli della macchina ed attraversare il fiume St. Lawrence che in questo periodo dell'anno é ghiacciato. Ad aiutarla in questa avventura disperata, Lila, una giovane Mohawk, caduta in un profondo dolore da quando é stata allontanata dal figlio...
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MrBlù.
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Premio-giuria-al-Sundance ^^ ecco-un-piccolo-spot-in-italiano,promette-benissimo
ma-dubito-in-una-decente-programmazione
http://www.trailersland.com/index.php?opti...emid=77&id=1777. -
neodie.
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Infatti, è uscito la settimana scorsa e da questo venerdì è sparito ovunque dalle sale, parlo di genova almeno... . -
MrBlù.
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figurati-nell'ultima-citta-di-confine-dell'interland-ligure...
nemmeno-lo-sogno!. -
Trinità&Bambino.
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Distribuzione oscena. Anche a Roma lo danno in pochissimi cinema.
Peccato!. -
Kurtz.
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Melissa Leo è una di quelle attrici del sottobosco cinematografico americano che meriterebbe ben altro lustro vista la sua bravura. In Frozen river regge quasi da sola il film che, per il resto, mi ha convinto a metà ed è stato una parziale delusione (mi aspettavo molto, devo dire). È la versione negativa dell’opera-Sundance: basso costo, macchina a mano ma con una regia che non riesce a dare vera profondità alla storia e ai personaggi e butta via un colpo potenzialmente vincente offerto dal paesaggio che resta solo cartolina, sfondo della vicenda ma non riesce mai a mescolarsi davvero col dna della storia. Forse un regista più esperto sarebbe riuscito ad amalgamare meglio i due aspetti, ma nell’opera della Hunt si avverte una certa incompiutezza, salvata appena dalla breve durata.
5+. -
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Ho il blu ray usa fermo sullo scaffale, domani lo vedo. . -
Cerutti Gino.
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Forse uno dei film scritti meglio di questi ultimi anni: sceneggiatura molto densa che rischia di accumulare troppi temi e situazioni (tipico degli esordi, cmq) ma che poi si dipana con naturalezza tirando tutti i fili in sospeso.
Uno dei tre migliori del 2009, senza dubbio.. -
.CITAZIONEmacchina a mano ma con una regia che non riesce a dare vera profondità alla storia e ai personaggi e butta via un colpo potenzialmente vincente offerto dal paesaggio che resta solo cartolina, sfondo della vicenda ma non riesce mai a mescolarsi davvero col dna della storia. Forse un regista più esperto sarebbe riuscito ad amalgamare meglio i due aspetti, ma nell’opera della Hunt si avverte una certa incompiutezza, salvata appena dalla breve durata.
ma hai visto lo stesso film?
Non capisco quale legame ti aspettavi tra paesaggio/storia, nel momento in cui, contrariamente, il fiume di San Lorenzo ghiacciato che attraversa il confine diventa il punto focale dello sviluppo della vicenda. L'occhio dell'obbiettivo è crudo e diretto, lontanissimo da facili sentimentalismi, il paesaggio grigiastro e ghiacciato si riflette perfettamente nel cuore cristallizzato della protagonista: la sua determinazione, la sua forza, la sua figura predominante nel nucleo famigliare, la mettono in continua lotta di sopravvivenza per garantire la felicità ai suoi figli, ma questa sopravvivenza è allo stesso tempo egoismo che si manifesta come un gelido cinismo nei confronti della società, tutto quello che le è esterno. Ma è proprio l'instaurarsi del rapporto con la donna indiana che cambierà le cose, le due donne approfitteranno una dell'altra, poi si metteranno alla pari. Il loro viaggio fisico/interiore è come speculare e diventa parallelo, un viaggio che si dirige verso la pietà umana, verso quel valore in cui tutti ormai smettono di credere, ma che nel film nel momento più commovente del film riesce a sciogliere i loro cuori difesi, cristallizzati, duri come il ghiaccio: l'amicizia che da vita a un sacrificio, per garantire anche il bene degli altri.
E' un film così pieno di valori, di quelli dimenticati, che al confronto dell'eroismo poco originale di Gran Torino, probabilmente è il film americano più interessante di quest'annata.
Avrei dato l'oscar a Mellisa Leo invece che a quella spocchiosa della Winslet..