Formati Video

Brevi accenni ed applicazioni pratiche

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    La presente guida vuole essere solo un accenno alle risoluzioni video più utilizzate in ambito TV ed alla loro tipologia, soprattutto in relazione ad applicazioni pratiche con elettroniche attualmente in commercio in impianti Audio/Video. Vengono quì riassunte solo le nozioni fondamentali, prese in giro per il Web, quelle che credo essere più utili, tralasciando altre applicazioni, come ad esempio quelle per PC, e soffermandosi sui concetti basilari, senza approfondimenti ulteriori. Chiunque voglia integrarla o pensi possa essere implementata con altri argomenti non ha che da proporre.


    Standard Video TV e Risoluzioni

    Quì di seguito vengono descritti gli Standard Video più utilizzati in ambito TV, la relativa Risoluzione ed i Frame per secondo (Frequenza di aggiornamento in Hz)

    480i > Video a risoluzione standard NTSC a 60Hz interlacciato, risoluzione 720x480 pixel, 30 Hz (60 semi-quadri)
    576i > Video a risoluzione standard PAL a 50Hz interlacciato, risoluzione 720x576 pixel, 25 Hz (50 semi-quadri)
    480p > Video a risoluzione standard NTSC a 30Hz progressivo (può avere anche una frequenza di 60Hz 480p60), risoluzione 720x480 pixel, 60 Hz
    576p > Video a risoluzione standard PAL a 25Hz progressivo (può avere anche una frequenza di 50Hz), risoluzione 720x576 pixel, 50 Hz
    720p > Formato video HDTV 1280 x 720 a 60Hz progressivo (esistono anche le varianti a 24,25,30 e 50 Hz), risoluzione 1280x720 pixel, 24-25-30-50-60 Hz
    1080i > Formato video HDTV 1920 x 1080 a 60Hz interlacciato (esiste anche la variante a 50 Hz), risoluzione 1920x1080 pixel, 25-30 Hz (50-60 semi-quadri)
    1080p > Formato video HDTV 1920 x 1080 a 60Hz progressivo (esistono anche le varianti a 24,25,30 e 50 Hz), risoluzione 1920x1080 pixel, 24-25-30-50-60 Hz
    2K > Proiezione di film digitali in sale cinematografiche, risoluzione 2048 x 1080 pixel, 24 Hz
    4K > Proiezione di film digitali in sale cinematografiche, risoluzione 3840 x 2160 pixel, 24 Hz

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    Esistono anche risoluzioni “ibride” di derivazione informatica quali 1366x768 o 1024x768. Sebbene per qualcuno sia scontato, ci tengo a precisare che un TV con risoluzione maggiore non è necessariamente più grande di un TV a risoluzione minore. Sono i pixel ad essere più grandi o più piccoli, a seconda del caso. Un TV da 42” Full-HD (1920x1080) ha pixel più piccoli ma in maggior quantità di un TV da 42” HD-Ready (1280x720). La rappresentazione grafica sopra ipotizza risoluzioni con pixel tutti uguali.

    Pixel

    Con il termine pixel si indica ciascuno degli elementi puntiformi che compongono la rappresentazione di una immagine. Solitamente i punti sono così piccoli e numerosi da non essere distinguibili ad occhio nudo, apparendo fusi in un'unica immagine quando vengono stampati su carta o visualizzati su un monitor. Ciascun pixel, che rappresenta il più piccolo elemento autonomo dell'immagine, è caratterizzato dalla propria posizione e da valori quali colore e intensità. Più pixel sono usati per rappresentare un'immagine, più il risultato assomiglierà all'immagine originale. Il numero di pixel in un'immagine è la risoluzione che può essere espressa da una coppia di numeri, come in schermo 640 x 480, che ha 640 pixel in larghezza e 480 in altezza. Sugli schermi a cristalli liquidi e su quelli a tubo catodico, ogni pixel è costruito da tre sotto-pixel, ognuno per i tre colori, posti a distanza ravvicinata. Ogni singolo sotto-pixel è illuminato in base a un determinato valore, e a causa della loro prossimità, creano l'illusione ottica di un singolo pixel di un colore particolare.

    Hertz (Frequenza)

    L'hertz (simbolo Hz) è l'unità di misura del Sistema Internazionale della frequenza.
    Un hertz significa semplicemente uno al secondo: 50 Hz -> cinquanta al secondo, 100 Hz -> cento al secondo, e così via. L'unità può essere applicata a qualsiasi evento periodico.

    Differenze tra un segnale Interlacciato (i) e Progressivo (p)

    L'interlacciamento prevede che la scansione del quadro venga effettuata in due passaggi, ognuno della durata di 1/50 di secondo, prima delle linee dispari (1, 3... Semiquadro 1) e poi delle linee pari (2, 4... semiquadro 2). In questo modo si ottengono due semiquadri che uniti tra di loro compongono il quadro completo.
    Nel caso della scansione progressiva, invece, vengono scansionate tutte le linee in un unico passaggio.
    La scansione progressiva è usata da molti monitor a tubo catodico per computer, da tutti i monitor LCD e da gran parte dei monitor in alta definizione. I monitor a definizione standard, per contro, visualizzano principalmente segnali interlacciati.
    Alcuni televisori a molti videoproiettori hanno alcuni ingressi progressivi. Prima della diffusione di interfacce ad alta definizione, i modelli più sofisticati disponevano di ingressi per lettori DVD e sorgenti a scansione progressiva, con video a componenti su tre cavi separati, in grado di supportare segnali 576p. L'alta definizione permette di supportare modalità 576p e 720p. Monitor in grado di visualizzare segnali 1080p sono, nel 2008, disponibili sul mercato.

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    TV PAL (576i) e DVD

    Il 576i è un formato del segnale video a definizione standard, usato nei paesi che adottano gli standard analogici PAL e SECAM, standard di cui costituisce in effetti la versione digitale. Il nome 576 identifica una risoluzione verticale di 576 linee mentre la i indica che questa risoluzione è da intendersi come interlacciata. La risoluzione orizzontale, invece, è di solito di 720 pixel. La frequenza di semiquadro, di 50 Hz, è talvolta inclusa nella notazione, che diventa 576i50. Questo formato video può essere trasmesso tramite i maggiori standard di televisione digitale e viene usato per i DVD.

    HDTV (720p - 1080i - 1080p) e BRD

    La tecnologia HDTV comprende tre formati video principali, che differiscono sia per la risoluzione effettiva che per le modalità di scansione dell'immagine.
    Il formato 720p, comunemente chiamato HD READY (i televisori che lo supportano riportano il logo HD ready, cioè "pronto per l'alta definizione"), presenta una risoluzione complessiva di almeno 921.600 pixel (1280x720) con scansione progressiva, ovvero per ciascun ciclo di trasmissione di un fotogramma (50 o 60 Hz a seconda dei Paesi) viene trasmesso l'intero quadro dell'immagine. Ogni aggiornamento coinvolge tutte le 720 linee e i 921.600 pixel dello schermo. Nel caso di schermo al plasma con pixel non-quadrati è HD READY anche la risoluzione complessiva di 786.423 pixel (1024x768). Il formato 1080i, presenta una risoluzione complessiva di 2.073.600 pixel (1920x1080) con scansione interlacciata, ovvero per ciascun ciclo viene trasmesso un semiquadro formato alternativamente dalle sole linee pari o dispari dell'immagine. Quindi ogni aggiornamento coinvolge 540 righe e 1.036.800 pixel. Il formato 1080p, comunemente chiamato FULL HD, è il più recente dei tre ed equivale alla versione con scansione progressiva del 1080i, per cui ogni aggiornamento coinvolge tutte le 1080 linee e i 2.073.600 di pixel dello schermo, ma di solito è a 24Fps, la velocità della pellicola cinematografica. Sono previsti formati 1080p a 50 e 60 Fps, ma attualmente non sono di uso pratico, solo alcune telecamere e registratori possono riprendere e registrare così tanti dati.

    24p

    In televisione, il 24p è una modalità di scansione del video. La sigla indica che vengono acquisiti 24 fotogrammi al secondo (oppure 23,976, per una maggiore compatibilità con i sistemi NTSC) in scansione progressiva. Questo formato è stato concepito per il montaggio non lineare di materiale girato in pellicola e destinato alle sale cinematografiche, mentre oggi viene usato per lo più per motivi estetici, dal momento che il materiale girato con questa tecnica ha caratteristiche di resa del movimento simili alla pellicola cinematografica. Il video in 24p è usato anche come alternativa economica alla cinematografia, ed è usato nel cinema digitale.

    Come sfruttare l'HDTV

    I notevoli miglioramenti dell'alta definizione sono apprezzabili solo se si possiede un intero set HDTV, vale a dire sia televisore che decoder per ricevere le trasmissioni ad alta definizione trasmesse dalle emittenti televisive, o un lettore ottico di dischi ad alta definizione come dal 2006 sono il Blu-ray e HD DVD. In caso contrario, se si tentasse cioè di visualizzare un contenuto HDTV con un televisore tradizionale, non si noterebbero miglioramenti nella definizione, in quanto il vantaggio fondamentale dell'alta definizione risiede proprio nella maggiore risoluzione del segnale video, circa quattro volte quello di un normale DVD.
    C'è decisamente poca chiarezza nella maggior parte dei produttori circa le effettive caratteristiche tecniche di un televisore che abbia supporto all'alta definizione. Non è detto che un display di elevata diagonale, con tecnologia TFT o plasma, sia una soluzione HD. Per dare un minimo di sicurezza al consumatore, esistono i sigilli "HD ready", "HD TV", "FULL HD 1080p" ed "HD TV 1080p", stabiliti della EICTA (European Information, Communications and Consumer Electronics Industry Technology Association), che in teoria dovrebbero dare la garanzia che un televisore sia in grado di visualizzare contenuti HD (ma nei negozi si sono visti televisori con questo sigillo, le cui caratteristiche tecniche non lo permettono). Il sigillo HD Ready dovrebbe garantire che il televisore:

    - abbia una risoluzione verticale fisica di almeno 720 righe
    - disponga di (almeno) una presa analogica YUV (Component)
    - disponga di (almeno) una presa digitale (DVI o HDMI) protetta dal sistema HDCP
    - sia in grado di visualizzare contenuti con i formati 720p e 1080i.

    Alcuni esempi di impianti e gestione del segnale video

    Lettore DVD PAL (senza progressive scan) > TV CRT
    In questo caso il lettore invia il segnale PAL 576i al TV che lo visualizza così comè (interlacciato o progressivo a 576p, dipende dal TV). Cablaggio necessario Component, Scart o Video Composito, in ordine di preferenza.

    Lettore DVD PAL (senza progressive scan) > TV LCD/Plasma HD
    In questo caso il lettore invia il segnale PAL 576i al TV che lo deinterlaccia e lo visualizza alla sua risoluzione in progressivo (720p, 1080p). Cablaggio necessario Component, Scart o Video Composito, in ordine di preferenza.

    Lettore DVD PAL (con progressive scan) > TV LCD/Plasma HD
    In questo caso il lettore deinterlaccia il segnale PAL 576i e lo invia al TV alla sua risoluzione in progressivo (720p, 1080p). L’impostazione del progressive scan si fa sul lettore in relazione al TV di cui si dispone. Cablaggio necessario HDMI o Component.

    Lettore BRD o HDDVD > TV LCD/Plasma HD
    In questo caso il lettore può inviare il segnale a:
    1- 1080i: Il TV lo deinterlaccia e lo visualizza alla sua risoluzione in progressivo (720p, 1080p)
    2- 720p, 1080p: Il TV lo visualizza alla sua risoluzione in progressivo (720p, 1080p)
    Cablaggio necessario HDMI o Component.

    E’ sempre consigliabile far fare l’operazione di progressive scan al lettore piuttosto che al TV, sebbene i risultati non sempre lo dimostrino (dipende dalla qualità dell’elettronica del TV).

    Upscaling e Downscaling

    Per upscaling si intende un processamento dell'immagine che consiste nell'aumentare artificialmente la risoluzione della stessa. L'upscaling viene effettuato ad esempio da tutti i display digitali dotati di un pannello a matrice fissa, ovvero con una precisa risoluzione nativa. In generale ogni segnale in ingresso verrà convertito alla risoluzione nativa del pannello, procedimento che prende il nome di scaling. Quando lo scaling prevede il passaggio da una certa risoluzione ad una più elevata - solitamente considerando la risoluzione verticale dell'immagine - si parla di upscaling. Quando si passa da una risoluzione più elevata a una più bassa - ad esempio da 1080p a 720p - si parla allora di downscaling. L'upscaling è evidentemente in presenza di display digitale in alta definizione un'operazione necessaria per la riproduzione di un segnale in definzione standard. Spesso per motivi di contenimento dei costi, i processori video integrati nei TV utilizzano algoritmi di scaling dalle prestazioni mediocri. Per questo motivo oggi molti lettori di DVD Video - ma anche HD DVD e Blu-ray Disc - integrano uno scaler in grado di effettuare upscaling di migliore qualità. Occorre sottolineare come l'upscaling non costituisce necessariamente un miglioramento dell'immagine, visto che non può essere creata nuova informazione là dove in origine non c'era.

    Overscan

    L'overscan nasce orginariamente con i televisori a tubo catodico. A causa della complessità di un TV CRT, è difficile visualizzare con precisione solo la parte attiva del segnale video. Inoltre le trasmissioni TV analogiche possono contenere dei disturbi in prossimità dei bordi dell'immagine. Per questo motivo tutti i TV a tubo catodico una volta applicavano la così detta sovrascansione, in sostanza non riproducevano tutto il segnale utile ma operavano una sorta di ingrandimento intorno al 5% tagliando di fatto l'immagine ai lati. Nonostante non sussistano più i limiti tecnologici di un tempo, l'overscan è purtroppo oggi a volte ancora impiegato anche nei display digitali.


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    Approfondimenti sulla scansione interlacciata e progressiva

    Vantaggi dell'interlacciamento

    Nella progettazione di un sistema video occorre affrontare degli inevitabili compromessi. Uno dei fattori più importanti da esaminare è la larghezza di banda occupata dal segnale, misurata in Megahertz (nel caso di un segnale analogico) o bit rate (nel caso di video digitale). Maggiore è la banda, maggiori sono il costo e la complessità del sistema. L'interlacciamento è una tecnica particolarmente utile per ridurre la banda del segnale di un fattore pari a due, dato un certo numero di linee e una frequenza di visualizzazione. Come alternativa, una larghezza di banda determinata è sufficiente per fornire un segnale video interlacciato con una frequenza di visualizzazione doppia per un dato numero di linee. Una frequenza di visualizzazione elevata riduce lo sfarfallio nei monitor CRT e migliora la visualizzazione dei movimenti, aumentando la risoluzione temporale del sistema di scansione. Il sistema visivo umano calcola la media tra i fotogrammi rapidamente visualizzati in un video, e quindi gli artefatti generati dall'interlacciamento non sono percepibili se trasmessi alla velocità corretta. A parità di banda e di frequenza di scansione, il video interlacciato permette di ottenere una risoluzione spaziale più alta rispetto a quella della scansione progressiva. Per esempio, un segnale in alta definizione 1080i50, interlacciato con risoluzione 1920x1080 e frequenza di 50 Hz, occupa una banda simile a un segnale 720p50, a scansione progressiva con risoluzione di 1280x720 e frequenza 50 Hz. Il primo segnale però ha circa il 50% in più di risoluzione spaziale. Si noti, comunque, che questi esempi presuppongono l'uso di segnali non compressi. Il tipo di compressione dei dati usato in realtà per l'alta definizione è meno efficiente per il video interlacciato, e quindi il risparmio effettivo di banda è meno della metà. In effetti, è un dato di fatto che le immagini interlacciate sono più difficili da comprimere rispetto a quelle progressive.

    Problemi causati dall'interlacciamento

    Il video interlacciato è progettato per essere acquisito, registrato, trasmesso e visualizzato sempre restando interlacciato. Il limite principale della tecnica dell'interlacciamento è la creazione di artefatti visibili durante i movimenti rapidi, in particolare in quei soggetti che si muovono abbastanza velocemente da essere in due posizioni diverse nei due semiquadri di uno stesso fotogramma. Gli artefatti sono facilmente visibili durante la riproduzione di immagini fisse o a velocità inferiori a quella nominale. Dal momento che i monitor dei computer sono di natura progressiva, un segnale interlacciato verrà visualizzato su di essi con presenza di artefatti. In particolare, l'uso generalizzato di software per il montaggio richiede spesso l'uso di hardware apposito per visualizzare il video interlacciato correttamente. Un monitor esterno è di uso molto comune, nonché pratica raccomandata.
    Per minimizzare gli artefatti visibili su un monitor a scansione progressiva, esiste una tecnica nota come deinterlacciamento. Il video risultante è spesso di risoluzione inferiore, soprattutto nelle aree con oggetti in movimento. I televisori al plasma o LCD, integrando un sistema di deinterlacciamento, sono spesso utilizzati per visualizzare segnali interlacciati.
    Un altro problema causato dall'interlacciamento è l'effetto twitter, visibile quando il video contiene un livello di dettaglio verticale vicino alla risoluzione orizzontale del formato. Per esempio, un motivo a righe orizzontali sottili può apparire confuso, come se linee si spostassero orizzontalmente da un semiquadro all'altro. Si tratta di un problema simile all'intermodulazione causata dai dettagli fini nel video composito. Le persone che lavorano in televisione sanno, infatti, che è necessario evitare abiti a righe sottili durante le riprese, anche se le telecamere di fascia alta integrano un filtro passa basso per arginare questo problema. L'effetto twitter è il motivo principale per cui l'interlacciamento non è utilizzabile sui monitor dei computer. La leggibilità del testo ne risulta infatti fortemente compromessa per via del livello di dettaglio normalmente usato da tali monitor: un pixel è tipicamente alto quanto una riga di scansione, e verrebbe quindi visualizzato per un semiquadro solo, seguito da un uguale periodo di buio. La frequenza di scansione sarebbe in pratica dimezzata. Per evitare questo problema, i televisori normali normalmente non visualizzano i dettagli in maniera troppo nitida. La grafica generata da computer per uso televisivo deve considerare una risoluzione teorica dimezzata (o ancora inferiore) rispetto a quella reale. In questo modo, la dimensione del testo sarà tale da far rientrare una linea orizzontale in almeno una linea di scansione. La maggior parte dei caratteri usati in televisione prevede sbarre larghe e non ha le grazie

    Vantaggi della scansione progressiva

    - La risoluzione verticale è maggiore rispetto a un segnale interlacciato, a parità di numero di fotogrammi per secondo.
    - La risoluzione verticale percepita è tradizionalmente indicata da un numero detto coefficiente di Kell. Questo valore non è fisso ma dipende dal sistema di visualizzazione utilizzato. Il coefficiente di Kell di una sorgente progressiva, a parità di display, è maggiore rispetto a una sorgente interlacciata. Una comparazione di un video progressivo con uno interlacciato, a parità di linee di scansione, presenta una risoluzione percepita inferiore in corrispondenza di un numero di fotogrammi al secondo minore.
    - Assenza di artefatti visivi dovuti all'interlacciamento, soprattutto per soggetti in movimento rapido.
    - Assenza di antialiasing per ridurre lo sfarfallio (L'antialiasing è una tecnica per ridurre l'effetto aliasing, in italiano scalettatura,
    gradinatura o scalettamento, quando un segnale a bassa risoluzione viene mostrato ad alta risoluzione. L'antialiasing ammorbidisce le linee allisciando i bordi e omogeneizzando l'immagine)
    Nel caso di film su DVD e di videogiochi, il video viene sfumato durante il processo di masterizzazione per eliminare i difetti della scansione interlacciata. Di conseguenza, la qualità video non migliora con la scansione progressiva. Un'ottima soluzione,
    implementata raramente, consiste nella possibilità di far effettuare l'antialiasing al sistema di visualizzazione, secondo necessità.
    - I risultati di una scalatura del video sono molto migliori rispetto alle sorgenti interlacciate, per esempio da 576p a 1080p.
    Il processo di scalatura è molto più efficiente se avviene su fotogrammi completi, quindi le sorgenti interlacciate devono essere deinterlacciate prima di essere scalata, e questo può introdurre artefatti.
    - I fotogrammi fissi non hanno sfarfallio e sono più facili da acquisire come immagini singole.
    Un punto a sfavore della scansione progressiva è che richiede una larghezza di banda maggiore rispetto a una sorgente interlacciata con la stessa risoluzione e frequenza.

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    Aspect ratio (immagine)

    Il Display aspect ratio (DAR) o rapporto d'aspetto o aspect ratio, indica il rapporto matematico tra la base e l'altezza (w / h) di un'immagine. Attraverso il Display aspect ratio (PAR) viene dunque indicata la proporzione con cui l'immagine verrà realmente vista. Assieme alla Risoluzione ed al Frame rate definisce le principali caratteristiche tecniche di un filmato.
    In ambito cinematografico in congiunzione al Pixel aspect ratio (PAR) e allo Storage aspect ratio (SAR) definisce il formato dell'immagine nell'ambito del suo intero ciclo di vita: dalla creazione alla memorizzazione e alla visualizzazione di un filmato. La relazioni tra questi indicatori è rappresentata dalla seguente formula: PAR = DAR / SAR. Se si crea un filmato tramite una cinepresa Full HD, il suo Display aspect ratio sarà: DAR = 1920 / 1080 = 1,778. Memorizzando lo stesso su un DVD, verrà fatta una compressione anamorfica che lo trasformerà nel formato 720 x 576 (Storage Aspect Ratio = 1,250 e Pixel Aspect Ratio = 1,422). Visualizzando tale filmato su un Display con Aspect ratio di 4:3 e risoluzione 640 x 480, il filmato potrà essere convertito in formato Letterbox alla risoluzione di 640 x 360 con delle bande nere superiori ed inferiori o potra essere convertito in formato Pan & Scan alla risoluzione di 640 x 480 tagliando dai due bordi laterali 107 pixel per lato. La notazione matematica del rapporto d'aspetto è indicata in forma di frazione, come x:y o x/y, oppure come il risultato, arrotondato, della stessa, come 1,3 o 2,35. Inoltre, possono essere espressi come proporzione riferita all'unità, come 1,85:1 o 1,66:1. Sono in uso numerosi rapporti, a seconda del campo di utilizzo delle immagini. Cinema, televisione, computer grafica e fotografia hanno rapporti d'aspetto caratteristici. Il cinema è il settore dove sono più numerosi, a seconda del periodo storico; i rapporti più comunemente usati, per esempio, sono oggi il 1.85:1 e il 2.39:1[1]. In campo televisivo, due formati comuni sono il 4:3 (1.33:1), di impiego pressoché universale per la televisione a definizione standard, e il 16:9 (1.78:1), standardizzato per la televisione ad alta definizione e la televisione digitale europea. Altri rapporti esistono ma sono più rari. In fotografia, i rapporti d'aspetto più comuni sono il 4:3 e il 3:2, ma sono piuttosto diffusi anche i altri rapporti, come il 5:4, il 7:5 e il formato quadrato 1:1.

    Cinque rapporti d'aspetto comunemente usati. La grafica sotto è stata scalata con la dimensione verticale costante per mostrare le differenti larghezze.

    aspectratio

    Video anamorfico

    Quando il formato della pellicola o del supporto cinematografico è diverso dal formato di visualizzazione, l'immagine dovrebbe essere memorizzata in formato Letterbox cioè verrebbe sfruttata tutta la larghezza del video inserendo delle bande nere sopra e sotto. In tal caso una parte della pellicola non verrebbe utilizzata (le bande nere).
    Usando la compressione anamorfica l'immagine viene compressa in larghezza mantenendo inalterata l'altezza: in questo modo si sfutta l'intera dimensione della pellicola con il risultato di una migliore qualità del filmato.

    anamorfico

    Figura a sinistra: Fotogramma in formato widescreen registrato senza l'uso di una lente anamorfica. La parte superiore ed inferiore della pellicola non è stata utilizzata.
    Figura a destra: Fotogramma in formato widescreen registrato con l'uso di una lente anamorfica. Viene utilizzata tutta la superficie della pellicola con il risultato di una migliore qualità. Durante la proiezione dovra essere utilizzata una lente anamorfica che riporterà l'immagine alle sue proporzioni originali.

    Un esempio di video anamorfico lo abbiamo nei DVD. Il formato di memorizzazione dei DVD è 720 x 576 Pixel (SAR = 1,250 5:4). La proporzione del Widescreen è 16:9 (DAR = 1,778). Per sfruttare al meglio la capacità di memorizzazione del DVD il video viene dunque memorizzato in formato anamorfico con PAR = 1,422 (1,778 / 1,250) comprimendolo in larghezza. Durante la visione l'immagine viene riportata alla sue proporzioni originali e può essere visualizzata in:

    - Formato integrale, se lo schermo è Widescreen, cioè ha lo stesso DAR del filmato originale.
    - Formato Letterbox, se lo schermo ha DAR diverso dal filmato originale e decido di mettere delle bande nere sopra e sotto.
    - Formato Pan and scan, se lo schermo ha DAR diverso dal filmato originale e decido di sacrificare i bordi dell'immagine.

    Letterbox

    Letterbox, letteralmente traducibile in italiano buca delle lettere, è la locuzione che si usa, principalmente nel campo dell'home entertainment, per indicare un visione televisiva con "bande nere" (in inglese dette mattes) sopra e sotto l'immagine, risultante in un televisore o monitor in cui l'aspect ratio è superiore al formato nativo dell'immagine. Un'immagine in formato 2,35:1, 1,85:1 o 1:78:1 (16/9) sarà sempre letterbox in un televisore 4/3 mentre l'immagine 1,78:1 in un televisore 16/9 risulterà widescreen. Viene dunque sfruttata tutta la larghezza del video e non si ha perdita di immagine. Alternativa al Letterbox è il Pan and scan dove viene sfruttata tutta l'altezza del video e l'immagine viene tagliata ai bordi se più grande, si ha dunque perdita di immagine.
    Spesso il letterbox viene confuso con l'anamorfico poiché anche in questa situazione, nei televisori 16/9 i formati 1,85:1 e 2,35:1 si vedono con le bande nere sopra e sotto (vedi immagine a lato), ma pur non trattandosi di letterbox effettivo, così viene lo stesso chiamato invece di anamorfico semplicemente. Ci si accorgerà della differenza (specialmente di qualità video) se si compareranno due dvd di film, uno registrato con lente anamorfica e l'altro no, ma entrambi ad esempio in formato 2,35:1. Il primo si adatterà al televisore 16/9 in maniara naturale (pur se con le bande nere sopra e sotto, quindi in letterbox), il secondo invece risulterà "schiacciato" e pertanto per vederlo nel corretto rapporto 1:1 sarà necessario zoomare l'immagine con conseguente perdita di qualità.

    Letterbox e dvd video

    Descriviamo meglio la differenza tra i concetti letterbox di un formato video nativo codificato in 4/3 e letterbox di un formato video nativo codificato in anamorfico. Nell'esempio che segue prendiamo in esame un film il cui formato cinematografico originale sia 2,35:1. Bene, il video del film può avere una trasposizione in dvd sia utilizzando l'originaria codifica anamorfica (dato per ammesso che il film sia stato girato con lente anamorfica) e in questo caso di parla di formato 2,35:1 anamorfico, sia non utilizzandola, quindi di fatto ottimizzndolo esclusivamente per l'uso nei televisiori in 4/3 e in questo caso di parla di formato 2,35:1 letterbox.

    - Un dvd in formato 2,35:1 anamorfico su un televisore 4/3 si vedrà in letterbox con due bande nere sopra e sotto l'immagine e l'immagine centrale avrà il corretto aspect ratio, cioè non presenterà aberrazioni
    - Un dvd in formato 2,35:1 letterbox su un televisore 4/3 si vedrà in letterbox con due bande nere sopra e sotto l'immagine e l'immagine centrale avrà il corretto aspect ratio, cioè non presenterà aberrazioni
    - Un dvd in formato 2,35:1 anamorfico su un televisore 16/9 si vedrà in letterbox con due bande nere sopra e sotto l'immagine e l'immagine centrale avrà il corretto aspect ratio, cioè non presenterà aberrazioni
    - Un dvd in formato 2,35:1 letterbox su un televisore 16/9 si vedrà in letterbox con due bande nere sopra e sotto l'immagine e l'immagine centrale non avrà il corretto aspect ratio, quindi presenterà aberrazioni ovvero si vedrà "schiacciata"

    Quanto sopra descritto spiega perché sia meglio parlare di anamorfico e non di letterbox per i televisori a 16/9.

    Pan and scan

    Pan and scan, letteralmente traducibile in italiano fare una panoramica e digitalizzare, è un metodo utlilizzato principalmente nel campo dell'home entertainment per convertire un formato cinematografico nativo widescreen alla visione fullscreen in un televisore 4/3. Viene dunque sfruttata tutta l'altezza del video e l'immagine viene tagliata ai bordi se più grande: si ha dunque perdita di immagine. Alternativa al Pan and scan è il Letterbox dove viene sfruttata tutta la larghezza del video inserendo delle bande nere sopra e sotto se necessario: non si ha dunque perdita di immagine.
    Si prenda ad esempio un film girato in formato 1,78:1 questo rapporto è proprio quello utilizzato dai televisori 16/9 e quindi in questo caso la visione del film, su un televisore 16/9, sarà nel corretto aspect ratio in widescreen senza aberrazioni. Lo stesso film in un televisore 4/3 si vedrà in letterbox e quindi con le bande nere sopra e sotto l'immagine.
    Le case distributrici, pensando tuttavia al mercato dell'home video, dove fino a qualche tempo fa le videocassette ed i dvd venivano guardati prevalentemente in televisosri 4/3, hanno avviato un processo di postproduzione cinematografica atto a ottimizzare l'immagine a tutto il quadro della TV 4/3 (cioè al formato 1,33:1), "tagliando" l'immagine, non semplicemente ai lati, come avviene per l'open matte, ma spostandosi in maniera panoramica durante la digitalizzazione del supporto video in modo da non perdere delle informazioni importanti che invece un semplice taglio al centro potrebbe causare.

    Open matte

    Open matte, letteralmente traducibile in italiano apri il mascherino, è un metodo utlilizzato principalmente nel campo dell'home entertainment per convertire un formato cinematografico nativo widescreen alla visione fullscreen in un televisore 4/3 semplicemente mediante l'eliminazione del mascherino usato in fase di ripresa cinematografica per produrre un'immagine panoramica.
    A differenza del pan and scan con l'open matte non si perdono porzioni di immagine, ma anzi se ne aggiungono, in particolare si aggiungono le parti che, in sede di ripresa, vengono nascoste dal mascherino. Questo, tuttavia, non garantisce una migliore visione, anzi sovente lo spettatore è costretto a vedere dettagli non richiesti, quali ad esempio il microfono che registra il sonoro della scena.
    All'open matte si arriva, come nel caso del pan and scan, ad uso del mercato dell'home video, dove fino a qualche tempo fa le videocassette ed i dvd venivano guardati prevalentemente in televisosri 4/3, le case di distribuzione hanno avviato un processo di postproduzione cinematografica atto a ottimizzare l'immagine a tutto il quadro della TV 4/3 (cioè al formato 1,33:1).

    Edited by Guido75 - 27/1/2021, 14:15
     
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    Ottimo Guido, very good ;)
     
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  3. MrBlù
     
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    Ecco-la-Guida-di-Guido ^_^ che-nasce-da-una-mia-richiesta,e-un-aiuto-per-talune-delucidazioni-sull'upscaling.
    Ottima,chiara,esaustiva,speriamo-possa-servire-all'utenza,e-sia-punto-di-riferimento-per-domande-e-dibattici.

    ps.in-HD-forse-non-sarebbe-stata-male,anche-se-tecnicamente-questa-è-la-sezione-ideale ;)
     
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  4. el_dao
     
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    con questa lo devi promuovere moderatore di serzione!!

    ci dò una letta con calma appena ho un attimo, comunque complimenti Guido!!
     
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    Grazie el dao ;)

    In realtà non ho fatto altro che raccogliere informazioni già esistenti e metterle insieme, per rendere più chiara e completa la questione dei formati video,
    sempre accennata qua e la e mai affrontata nella sua interezza e complessità, perchè complessa, volenti o nolenti, lo è.
    Ed una maggiore complessità è data dall'era tecnologica in cui viviamo, di transizione da "bassa" ad "alta" definizione.
    Quindi spesso dobbiamo solo raggiungere il miglior compromesso.

    E' importante sapere che spesso le indicazioni teoriche non trovano pieno riscontro nella pratica.
    La meteria è complessa e lo diventa maggiormente quanto vengono ad interagire diverse elettroniche tra di loro, com'è quasi sempre il caso,
    disponendo tutti noi di impianti composti da diversi prodotti, semplici o complessi che siano.

    Il consiglio è farsi una cultura generale ma poi sempre testare e provare in prima persona.
     
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  8. stablok
     
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    Complimenti guido davvero un ottimo lavoro! Una spiegazione completa e molto dettagliata, davvero molto utile :)
     
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