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macina
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Riuppo questa discussione del 2006 per dire che ho visto questo documentario di avevo solo sentito parlare.
Premettendo che occorre armarsi di tanta sana pazienza, credo sia difficile non lasciarsi attrarre ed affascinare dalle atmosfere fortissimamente intrise di spiritualità che lo caratterizzano.
Il regista è andato a vivere per quattro mesi in un monastero certosino di Grenobles in Francia; non poteva, in accordo con i monaci, mettere della musica, non poteva arrivare con un vera troupe. Il tutto è assolutamente minimale, scarno e, a parte alcuni dialoghi fra i monaci, il film, che si snoda per 2 ore e 40 minuti, è completamente muto. Ma ci pensano i rumori degli oggetti, il respiro del vento, il rintocco delle campane e altri suoni ambientali a parlare più di mille parole in questo viaggio verso una scelta di vita del tutto anti conformista. Non nascondo che in alcuni momenti ho provato una certa pesantezza data l'originalità della proposta, ma si va avanti fiduciosi, ci si lascia ammaliare da questo eloquente immobilismo e si cerca man mano di comprendere le motivazioni di questi ragazzi e di questi uomini che, strettisi intorno alla parola di dio, decidono di vivere in quel modo. Ovviamente troveranno pane per i loro denti soprattutto coloro che amano addentrarsi nei tortuosi sentieri della meditazioni e del raccoglimento interiore; ma credo il film possa essere apprezzato anche dagli atei e comunque da tutti coloro che amano antropologicamente entrare in settori dell'umana natura poco battuti. A dimostrazione che ciascuno nella vita trova la propria strada verso la felicità anche fuori dai canoni.
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5 replies since 4/4/2006, 15:38 87 views
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