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THE COVE
Taiji è una tranquilla cittadina a sud di Tokyo che si affaccia sull’oceano Pacifico e che per anni ha custodito un segreto. A settembre i pescatori prendono il largo nella baia e iniziano a battere i remi delle barche contro la superficie dell’acqua. Il rumore che ne scaturisce disorienta i delfini, che in quel periodo transitano davanti alla cittadina seguendo la loro rotta migratoria, e li spinge in grandi reti da pesca verso la riva. Inizia quindi una vera e propria mattanza, tra i 5 mila e i 20 mila esemplari vengono trucidati per essere venduti come carne di balena, una prelibatezza per il palato nipponico, e serviti nelle mense scolastiche. Il governo giapponese è stato chiaro e risoluto in a riguardo: “Ogni anno vengono pescati alcuni esemplari di delfino a scopo scientifico, infatti vengono destinati ad acquari e centri di ricerca biomarina”. E su ciò che accade a Taiji scende un fitto levo di nebbia.
A spazzare via ogni dubbio ci ha pensato Louie Psyhoyos, con il suo nuovo film-documentario The Cove, già vincitore di diversi premi tra cui il rinomato Sundance Festival.
Durante la pesca Taiji diventa una città blindata. Recinzioni, sbarramenti e uno schieramento di forze dell'ordine che fa pensare a un evento apocalittico. Per infiltrarsi all'interno gli attivisti i membri della troupe si sono avvalsi di una tecnologia all'avanguardia: telecamere a rilevamento termico nascoste in nidi d'uccello e rocce finte, incursioni subacquee e vere e proprie missioni di spionaggio. Ric O'Barry, trainer del famoso delfino Flipper, si dedica all'attivismo per la salvaguardia dei mammiferi marini, coordinando le operazioni di incursione nella baia e assemblando una piccola taskforce.
La città vive di questa pesca e si difende dichiarando che dopo ogni battuta la popolazione offre omaggi e celebra riti in onore dei delfini. I giapponesi quindi scagliano un attacco a noi occidentali, accusandoci di essere indifferenti all’uccisione di altri esseri viventi come mucche e maiali.
La pesca dei delfini è legale... questi mammiferi non sono tutelati come le balene da trattati internazionali (a cui per altro il Giappone non aderisce), a colpire sono però i modi in cui la cattura e la pesca sono perpetrati, con bastoni, fiocine e arpioni che in poco tempo tingono le turchesi acque della baia d’un rosso sinistro. L'obiettivo di questo film, che ha collezionato molti premi e ha avuto un grande impatto nel panorama internazionale, sembra comunque centrato. O'Barry, che si è presentato a Taiji con tanto di stampa internazionale e giornalisti giapponesi per controllare la situazione, ha osservato: “Da quest'anno sembra che la pesca dei delfini si sia notevolmente ridimensionata”.
TRAILER:
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MrBlù.
User deleted
questo-è-tosto,docu/film! Vorrei-vederlo,giustissimi-i-riconoscimenti (a-prescindere!) . -
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Non vorrei portare rogna ma secondo me questo film non se lo cagherà nessuno.
Io, nella speranza venga editato in breve tempo, lo attendo direttamente in DVD.. -
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Non me lo voglio assolutamente perdere! .