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Nuova trilogia di "Star Wars" in 3D?
“Secondo indiscrezioni George Lucas, oltre a lavorare alla trasposizione in 3D della saga di "Guerre Stellari", starebbe anche lavorando a una nuova trilogia da realizzare in 3D nativo”
Fonte AV MAG
Edited by hellboy1 - 13/9/2011, 12:08. -
Trinità&Bambino.
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Sicuramente la farà.
Il concept iniziale della saga star wars comprendeva 9 episodi.
Prima ha fatto i 3 intermedi, poi i primi tre, ora ultimerà la sua saga con gli ultimi tre episodi.
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La notizia in se non mi dispiace, il problema sarà alzare il livello qualitativo, semmai Lucas ne sentisse il bisogno...
In realtà ha fiutato il lavoro di Cameron, ne ha carpito le potenzialità (leggasi dollaroni che girano a mò di slot-machine negli occhi) e ci si è buttato a capofitto. -
futuregista.
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Che schifo
Posso dire che sto per odiare George Lucas?. -
.CITAZIONE (Trinità&Bambino @ 27/10/2009, 17:38)Il concept iniziale della saga star wars comprendeva 9 episodi.
Prima ha fatto i 3 intermedi, poi i primi tre, ora ultimerà la sua saga con gli ultimi tre episodi.
Esattamente.
Spero anch'io che quest'ultima trilogia vada in porto.
Fermo restando che la prima è rimasta inarrivabile (per vari motivi) anche gli altri tre episodi alla fine non è che mi abbiano fatto schifo.
Certo che con 'sto Real 3D ci toccherà davvero rivedere una quantità infinita di film se continuano a riproporcene così tanti...
Edited by [pako] - 15/12/2015, 20:41. -
Trinità&Bambino.
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Fonte: Corriere.it
L’attrice e scrittrice, celebre per il personaggio della principessa Leila
«La mia vita distrutta
dalla saga di Star Wars»
Carrie Fisher a teatro, come in confessionale: anni di droga anche per colpa di Liz Taylor
NEW YORK - Lo show inizia con la storia—vera—di un amico gay (Gregory Stevens, consulente del Partito Repubblicano) morto di overdose nel suo letto nel 2005. «Come si è accorta che era morto?», chiede una spettatrice quando Carrie Fisher incoraggia la platea a farle delle domande. «Hai mai visto un cadavere?» risponde lei, «sono blu e gialli: i colori internazionali della morte. E poi sono pessimi conversatori».
«No, non ero nuda a letto con lui», replica ad un altro, «non lo sono da 15 anni e da 20 non vado in giro sbracciata». Il pubblico esplode in un boato di applausi e risate. La magia si ripete ogni notte al Roundabout Theatre (un tempo sede della leggendaria discoteca Studio 54) dove fino al prossimo 3 gennaio la 53enne attrice, sceneggiatrice e scrittrice americana porta in scena Whishful Drinking, ispirato all’omonimo memoir: uno degli show più caldi della nuova stagione teatrale newyorchese. Sono due ore di confessionale a metà fra cabaret, commedia stand-up e sit-com, durante le quali la Fisher, sola sul palco che fa il verso a Guerre Stellari, mette in piazza gli innumerevoli scandali e gossip di un’esistenza da sempre alla mercé dei tabloid. «La mia vita è stata rovinata da Star Wars, dai miei genitori, dalla fama, dalla droga, da Hollywood e da Paul Simon» scherza, presentandosi a piedi scalzi, gli occhi attorniati da stelline argentee. È molto appesantita da quando, nel lontano 1977, appena 19enne, conquistò il mondo nei panni della provocante principessa Leila nel classico di fantascienza di George Lucas. Anche in Italia divenne un trionfo senza precedenti di merchandising. C’erano e ci sono tuttora bamboline di plastica, candele, statuette da giardino e sexy doll gonfiabili. Trent’anni più tardi, Carrie è ancora inseguita dall’ombra troppo ingombrante di quel successo.
Ma oggi ci ride sopra, con un’onestà ben più devastante di quella che aveva sfoderato in Cartoline dall’Inferno, il romanzo semi-autobiografico, ispiratore di un film di Mike Nichols sul difficile rapporto tra una madre, attrice in declino ed alcolizzata (Shirley MacLaine) e la figlia, anch’essa attrice con problemi di tossicodipendenza (Meryl Streep). In Whishful Drinking niente e nessuno sono off-limit. E così si ride quando Carrie rammenta di aver avuto solo due anni quando il padre (il cantante Eddie Fisher, famosissimo negli anni 50) divorziò dalla madre (l’attrice Debbie Reynolds, l’ex «fidanzatina d’America ») per sposare Elizabeth Taylor. «I miei erano il Brad Pitt e la Jennifer Aniston dei loro tempi, solo più pazzi e disfunzionali », ironizza, «Liz Taylor era Angelina Jolie e io sono il tragico prodotto dell’incestuosità hollywoodiana. Ecco cosa succede quando due celebrità si riproducono». Molte delle sue storie sono surreali, come la terapia antidroga che ricevette da Cary Grant o il divieto di indossare il reggiseno impostole da Lucas «perché», le spiegò il regista, «nello spazio non esistono indumenti intimi». Carrie non risparmia frecciate ai suoi due ex mariti: Paul Simon («l’ho sposato perché è un cantante nano ebreo come mio padre») e Bryan Lourd, noto agente hollywoodiano e padre della sua unica figlia (oggi 17enne), che la lasciò per un uomo. «Ho il potere magico di rendere gay o calvi tutti i miei amanti», se la ride.
Prima del debutto a Broadway, l’attrice ha inviato il copione a tutte le persone citate nello show, offrendosi di tagliare le parti che avessero trovato offensive. «Non volevo mettere in imbarazzo nessuno», spiega, «non sono una velenosa arpia, anche se lo sembro». Ma non tutti apprezzano la sua onestà senza peli sulla lingua e infatti i critici teatrali si sono spaccati in due, con le testate più prestigiose a suo favore. Il New York Times lo definisce «un’esperienza estremamente ilare»; Usa Today «pieno di vitalità e gioia di vivere» mentre per Variety è addirittura «delizioso». Ma il New York Post lo boccia senza appello come «il bordello pacchiano e da quattro soldi di una travestita logorroica che non sa chiudere il becco». «È come un orrendo incidente d’auto», gli fa eco l’influente blogger Steve on Broadway «è impossibile distogliere lo sguardo». Alla recita del 21 ottobre, giorno del suo compleanno, una coppia abbandona il teatro dopo l’intervallo «perché ne abbiamo abbastanza del narcisistico autocompiacimento di un’ex drogata convinta che i suoi casini interessino a qualcuno».
Gli attacchi più feroci sono venuti dagli ex fan di Star Wars che sulla blogosfera le rimproverano di aver tradito principessa Leila, ingrassando troppo. «Scusatemi tanto se dopo Guerre Stellari non ho mangiato solo lattuga e semi di girasole», ribatte lei dal sito carriefisher. com, «se proprio insistete smetterò di nutrirmi e di prendere gli psicofarmaci per il mio disturbo bipolare, così potrete venire tutti a trovarmi in manicomio. Dove mi troverete ultra magra nel mio bikini metallico, proprio come allora».. -
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Le mie labbra cercano il piacere nei posti più inaspettati
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Speriamo Lucas non scriva e direga la nuova trilogia...almeno se si farà . -
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speriamo non la facciano proprio... . -
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Sono abbastanza scettico, pur avendo complessivamente apprezzato la nuova trilogia (quelli che poi sono diventati i primi tre capitoli) gli unici film di riferimento se parliamo di Guerre Stellari sono gli storici degli anni ’80.
Da appassionato li vedrò comunque ma non ho grandi aspettative...Lucas è ormai da diversi anni vittima della sua ossessione.
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KenChan_87.
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Quoto al 100% Munny... dopo la trilogia ormai denominata "classica" che ha stregato me e altre migliaia di persono tanto da potar a creare una vera e propria religione, ebbene si esiste la Chiesa dello Jedismo che conta più di 500.000 iscritti ed è riconosciuta dal governo britannico , ammettendo anche che ho molto apprezzato la nuova trilogia e sarei molto anzioso di vederne una terza sopratutto se in 3d ma inorridisco al pensiero di trovarmi uno scenario alla Indy 4 . -
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Dal 10 febbraio 2012 in tutti i cinema americani.. -
marsellus wallace.
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see it on the big screen
quando hanno rieditato al cinema per la versione extended la trilogia classica era più o meno lo stesso strillone della pubblicità, facendo vedere uno schermetto da tv in tempo di vhs in confronto a quello da cinema.
per me la versione 3D è solo tempo perso per raggranellare altri soldi con un prodotto consolidato usando mode di tendenza, la eviterò accuratamente. Vediamo poi se prima della sua spero lontana dipartita Lucas ci vorrà regalare la terza trilogia, allora si tornerà veramente a parlare di Star Wars.. -
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La speranza di vedere l'altra trilogia, almeno per me, è davvero tanta. Dita incrociate quindi!
Per quanto riguarda gli altri episodi della saga già conosciuta verranno convertiti al 3D -con cadenza annuale- solo se questa riedizione avrà successo poi, ovviamente, ne usciranno anche le rispettive versioni per il mercato home video (Blu-ray 3D).. -
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qualcuno l'ha visto?! . -
badòands.
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in america ha avuto molto successo,pur essendo il peggiore probabilmente dei 6.a me è bastata la precedente visione,potrei fare un pensierino giusto per il primo capitolo in 3d,gli altri stanno dove stanno .