L'Uomo che verrà

(di Giorgio Diritti, 2010, Italia)

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  1. bragut
     
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    la-locandina-del-film-l-uomo-che-ve

    (scheda a cura di www.cinemaitaliano.info)

    Regia: Giorgio Diritti
    Anno di produzione: 2009
    Durata: 117'
    Tipologia: lungometraggio
    Genere: drammatico/storico
    Paese: Italia
    Produzione: Aranciafilm; in collaborazione con Rai Cinema
    Formato di ripresa: 35mm
    Formato di proiezione: 35mm, colore
    Ufficio Stampa: Arancia Film Ufficio Stampa / Mikado Ufficio Stampa
    Vendite Estere: Intramovies
    Titolo originale: L'Uomo che Verrà
    Altri titoli: The Man Who Will Come


    Sinossi:

    Inverno, 1943. Martina ha 8 anni, vive alle pendici di Monte Sole, non lontano da Bologna, è l'unica figlia di una famiglia di contadini che, come tante, fatica a sopravvivere. Anni prima ha perso un fratellino di pochi giorni e da allora ha smesso di parlare.
    Nel dicembre la mamma rimane nuovamente incinta.
    I mesi passano, il bambino cresce nella pancia della madre e Martina vive nell'attesa del bimbo che nascerà mentre la guerra man mano si avvicina e la vita diventa sempre più difficile. Nella notte tra il 28 e il 29 settembre 1944 il piccolo viene finalmente alla luce.
    Quasi contemporaneamente le SS scatenano nella zona un rastrellamento senza precedenti, che passerà alla storia come la strage di Marzabotto.

    Sito Web: www.uomocheverra.com


    Note:

    La versione originale del film è in dialetto bolognese con sottotitoli in italiano.


    Cenni Storici

    Sulla fine del 1943, dopo l’armistizio firmato dal re e Badoglio con gli alleati, l’Italia è divisa in due, occupata a sud dall’esercito anglo-americano, al centro e al nord dai tedeschi, che hanno anche liberato Mussolini e lo hanno posto a capo di uno stato fantoccio, la cosiddetta Repubblica di Salò. È in questo periodo che nella zona di Monte Sole, compresa tra il torrente Setta e il fiume Reno, a una trentina di chilometri a sud di Bologna, comincia spontaneamente a formarsi una brigata partigiana, la Brigata Stella Rossa. I partigiani sono i figli e i fratelli dei contadini che abitano la zona e lavorano la terra a mezzadria per conto dei proprietari terrieri, che in genere stanno in pianura. Il territorio è boscoso, il terreno difficile da coltivare e i raccolti scarsi. Le famiglie, spesso numerose, fanno sempre più fatica perché il fascismo prima e la guerra poi le hanno rese ancora più povere di quanto non fossero già. I partigiani incarnano un atteggiamento di ribellione diffuso e nei mesi successivi con le loro azioni di guerriglia creano grossi problemi a tedeschi e fascisti, già incalzati dall’avanzata dell’esercito anglo-americano. Il 29 settembre del 1944 le SS scatenano nella zona una rappresaglia senza precedenti che prosegue nei giorni successivi, mettendo a ferro e fuoco il Monte Sole. Circa 770 persone, per lo più bambini, donne e anziani, vengono massacrate: un eccidio immane rimasto nella storia come “la strage di Marzabotto”, dal nome del comune a cui appartiene la maggior parte del territorio.
    La vita fu spazzata via da quella zona per sempre.


    Il film esce stasera. Iniziate a vergognarvi per non aver ancora aperto il thread. Diritti è uno dei registi più interessanti del panorama nazionale. E' "roba fina" il cinema di Diritti (si è formato con Olmi): per molti ma non per tutti.


    edit by hellboy
    ho ri-hostato l'immagina che non si vedeva


    Edited by hellboy1 - 15/9/2011, 17:17
     
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  3. nicbaker
     
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    il trailer al cinema mi ha dato la terrificante sensazione del classico film colmo di vittismo e pietismi in salsa fintopoetica. Ma trattasi di sensazione e il fatto che si sia formato con Olmi mi fa star un po' più tranquillo.
     
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  4. bragut
     
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    CITAZIONE (nicbaker @ 22/1/2010, 17:10)
    il trailer al cinema mi ha dato la terrificante sensazione del classico film colmo di vittismo e pietismi in salsa fintopoetica. Ma trattasi di sensazione e il fatto che si sia formato con Olmi mi fa star un po' più tranquillo.

    Nic hai visto la precedente opera di Diritti Il vento fa il suo giro? In caso di risposta negativa allora recupera il film così ti renderai conto, prima della visione di questo nuovo film, che il cinema di Diritti è assolutamente privo di patetismi e vittimismi. E anche a livello sentimentale l'equilibrio e la sobrietà sono garantiti da una pratica cinematografica rigorosa, mai esagerata nei toni.

    Dimentica quella porcata di Spike Lee su Marzabotto (Miracolo a Sant'Anna). Ecco, quello si che è un film pieno di patetismi e vittimismi. E con una deplorevole ed immorale rappresentazione "a ralenti" della strage di innocenti. Disgustoso.
     
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  5. nicbaker
     
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    No, e ora che ci penso ne avevo sentito parlare un gran bene, credo proprio che recupererò.

    Comunque non è impresa facile mettere in scena gli eccidi nazifascisti, serve un equilibrista per non cadere nel vittimismo, e, purtroppo è vero, Lee ha fatto una porcata :cry: non me lo sarei mai aspettato. Il tema comunque mi è caro, l'anno scorso a Sant'Annna ebbi la fortuna di conoscere un superstite della strage, stranziante la sua testimonianza.
     
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  6. Cerutti Gino
     
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    CITAZIONE (bragut @ 22/1/2010, 17:49)
    Nic hai visto la precedente opera di Diritti Il vento fa il suo giro?

    Tra i migliori 5 titoli italiani degli ultimi 5 anni, imho. Grandissimo coraggio anche da parte degli esercenti che ci hanno creduto e sono riusciti a farne un piccolo caso qui a Milano, con una tenitura che non si vedeva da anni.

    CITAZIONE
    Dimentica quella porcata di Spike Lee su Marzabotto (Miracolo a Sant'Anna). Ecco, quello si che è un film pieno di patetismi e vittimismi. E con una deplorevole ed immorale rappresentazione "a ralenti" della strage di innocenti. Disgustoso.

    Sei il Jacques Rivette del forum ! :D
    Diritti oggi non ho potuto, ma settimana prossima conto di dare il mio piccolo apporto: domenica viene letteralmente sotto casa mia a presentare il film ma putroppo c'e' un derby in contemporanea e ubi maior eccetera ;)
     
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    CITAZIONE (bragut @ 22/1/2010, 17:49)
    CITAZIONE (nicbaker @ 22/1/2010, 17:10)
    il trailer al cinema mi ha dato la terrificante sensazione del classico film colmo di vittismo e pietismi in salsa fintopoetica. Ma trattasi di sensazione e il fatto che si sia formato con Olmi mi fa star un po' più tranquillo.

    Nic hai visto la precedente opera di Diritti Il vento fa il suo giro? In caso di risposta negativa allora recupera il film così ti renderai conto, prima della visione di questo nuovo film, che il cinema di Diritti è assolutamente privo di patetismi e vittimismi. E anche a livello sentimentale l'equilibrio e la sobrietà sono garantiti da una pratica cinematografica rigorosa, mai esagerata nei toni.

    Dimentica quella porcata di Spike Lee su Marzabotto (Miracolo a Sant'Anna). Ecco, quello si che è un film pieno di patetismi e vittimismi. E con una deplorevole ed immorale rappresentazione "a ralenti" della strage di innocenti. Disgustoso.

    Io la dimentico volentieri anche perché racconta molto male e molto lacunosamente di fatti tragici avvenuti nella mia Versilia, vicino a casa mia.....un argomento da me molto sentito.....un'unica cosa la porcata non è su Marzabotto ma su Sant'Anna di Stazzema, come da titolo.... :)

    Su Diritti invece nutro molte aspettative... ^_^
     
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  8. bragut
     
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    CITAZIONE (michibaldi @ 22/1/2010, 23:24)
    CITAZIONE (bragut @ 22/1/2010, 17:49)
    Nic hai visto la precedente opera di Diritti Il vento fa il suo giro? In caso di risposta negativa allora recupera il film così ti renderai conto, prima della visione di questo nuovo film, che il cinema di Diritti è assolutamente privo di patetismi e vittimismi. E anche a livello sentimentale l'equilibrio e la sobrietà sono garantiti da una pratica cinematografica rigorosa, mai esagerata nei toni.

    Dimentica quella porcata di Spike Lee su Marzabotto (Miracolo a Sant'Anna). Ecco, quello si che è un film pieno di patetismi e vittimismi. E con una deplorevole ed immorale rappresentazione "a ralenti" della strage di innocenti. Disgustoso.

    Io la dimentico volentieri anche perché racconta molto male e molto lacunosamente di fatti tragici avvenuti nella mia Versilia, vicino a casa mia.....un argomento da me molto sentito.....un'unica cosa la porcata non è su Marzabotto ma su Sant'Anna di Stazzema, come da titolo.... :)

    Si hai ragione michi, non è su Marzabotto. Comunque la tematica è la medesima: strage di innocenti (donne, bambini e anziani) per mano di un plotone nazista.

    Tornando al film di Diritti, faccio una piccola supplica a tutti coloro che hanno intenzione di vederlo. Cercate di andarci stasera oppure domenica. Le performance al botteghino dei film ormai sono (purtroppo) misurate sul primo week end di programmazione. Se vogliamo aiutare un piccolo film italiano di qualità è sempre meglio andare in sala nel primo fine settimana. Aspettare il dvd/noleggio oppure la trasmissione su sky equivale, di fatto, a non sostenere il futuro di queste microproduzioni.
     
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  9. MrBlù
     
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    Interessante!
    L'hai-segnalato-per-l'index-cinema?
     
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  10. bragut
     
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    CITAZIONE (MrBlù @ 23/1/2010, 16:26)
    Interessante!
    L'hai-segnalato-per-l'index-cinema?

    no.

    che qualcuno rimedi, io manco sapevo che c'erano da fare delle segnalazioni
     
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  11. MrBlù
     
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    se-non-vogliamo-ritrovarci-con-doppi-e-tripli-topic,ed-inoltre-per-una-veloce-rifutura-consultazione,dobbiamo-indicizzare-tutti-i-titoli-in-cinema ;)
    L'ho-inserito-nella-lista-index-direttamente,visto-che-è-una-pellicola-che-già-aveva-la-mia-attenzione ^^
     
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  12. Kurtz
     
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    Spiace dover constatare che il cinema di Diritti sia destinato ad essere visto da pochi. Il vento fa il suo giro era stata una sorpresa galvanizzante, ma che aveva attraversato le sale come un fantasma (chi scrive l'ha dovuto recuperare in dvd). Stessa sorte purtroppo toccata al magnifico L'uomo che verrà, film intenso, mai retorico, che non sguazza nel patetismo, pur raccontando una delle pagine più terrificanti della storia patria contemporanea, la strage di Marzabotto ad opera dei tedeschi, nel 1944.
    Dopo aver raccontato un'Italia di confine, montanara e antica, dopo aver registrato i movimenti della mdp sui respiri lenti e arcaici di un mondo che sta svanendo, Diritti sembra andare con questo film alle radici stesse di quel mondo, accogliendo il punto di vista di una bambina, stretta in un mutismo incrollabile da quando qualche tempo prima il piccolo fratellino le era morto fra le braccia. Il silenzio di Martina e insieme l'economia di dialoghi del film, che cedono la parola ai rumori della campagna circostante e a quelli dei continui dei piccoli offici contadini, è la precisa volontà di non gridare l'orrore, e insieme il miglior modo per rappresentare un evento la cui immanente tragicità non può che imporre il silenzio.
    L'occhio della mdp è quasi sempre ad altezza bambino: insegue, diventa lo sguardo di Martina (la piccola Greta Zuccheri Montanari, bravissima), per poi abbandonarlo di tanto in tanto. Una soggettiva che spinge per diventare sguardo oggettivo, per registrare la realtà (storica) senza l'ingombro del pathos. Ma è un processo a vasi comunicanti, i confini tra i due punti di vista si assottigliano fino a sparire, diventando uno il riflesso dell'altro, il mutismo di Martina e il "neorealismo" delle immagini.

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    da vedere, e dopo la recensione di kurtz ancora di più....


    distribuzione però scadente :sick:
     
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  15. DiGiTaL
     
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    Sarà anche un bel film, ma il titolo si presta a facili battute...

    :lol::lol::lol::lol::lol:
     
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