il mercante di pietre

martinelli e il terrorrismo

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  1. marsellus wallace
     
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    Il mercante di pietre

    Titolo originale:
    Nazione e Anno: Italia, 2006
    Genere: Drammatico
    Durata: 107 minuti
    Regia: Renzo Martinelli

    Cast: Harvey Keitel, F. Murray Abraham,Jordi Molla' Sebastiano Somma, Jane March
    Distribuzione: Medusa Distribuzione
    mercantepietrepk8

    TRAMA: Alceo e' un giornalista che durante un reportage perde le gambe a causa di un attentato suicida all'ambasciata Americana .Sua moglie , che lavora nel trasporto aereo , bella donna che si occupa amorevolmente di lui nell'incidente , subisce un terribile spavento a causa di un attentato all'aereoporto di fiumicino sventato dalle guardie di sicurezza.Alceo , diventato ormai fobico sulla presenza di terroristi e attacchi in ogni momento e scrittore di libri e relatore universitario sull'argomento , decide di trovare un po' di serenita' in un breve viaggio in cappadocia con la moglie , rinviato al tempo per il terribile danno subito all'ambasciata.Insieme a sontuosi paesaggi e costumi orientali i coniugi incontreranno il misterioso mercante di pietre , dotato di un fascino particolare e apparentemente con qualche segreto di troppo....

    OSSERVAZIONI:questo film di Renzo Martinelli conferma la mancanza di paura di questo talentuoso regista,
    che dopo averci regalato poderosi film di denuncia come " Vajont" e "Piazza delle cinque lune" preceduti anche dall'ottimo "Porzus", ora si cimenta in questa produzione italo inglese con argomento il terrorismo internazionale e piu' precisamente islamico. Il risultato e' un film vigoroso, con una forza piu' unica che rara e che unisce alla denuncia e al messaggio una robusta trama con venature piene di suspance e di ritmo.
    Arricchendo il film di effetti speciali inusuali per un film italiano ( come al tempo aveva fatto e introdotto con vajont , da segnalare quello strepitoso di jordi molla' che stile gary sinise in forrest gump viene privato elettronicamente delle gambe), che pero' servono solo a completare e rendere la trama interessante e stimolante senza mai pesare su di essa rendendola piu' fragile e meno continua , Martinelli impreziosisce le immagini che gira con la solita cura e capacita' , utilizzando delle inquadrature che rasentano la perfezione e dei movimenti di camera strepitosi.
    Abbiamo inoltre un exscursus nella bellissima cappadocia dove tutto prende movimento nella trama con dei paesaggi mozzafiato e dimostrazioni culturali del luogo che completano per sensualita' il gia' stimolante profumo del mercante , leggiadro nella sua meravigliosa aura di carisma e capacita' di conquista.
    Il discorso sul terrorismo , campo minato e da far rabbrividire qualunque cineasta voglia accostarsi , e' affrontato nei due sensi del fanatismo : quello religioso che non esita al martirio per la morte del nemico occidentale , e quello della caccia alle streghe dove chiunque abbia tratti arabi e' perseguito e malvisto.
    Con un bilancino delicato Martinelli si schiera per la non violenza condannando quella dei terroristi , ma mette anche alle corde l'eccessiva maniacale, anche se giustificata , fobia di Alceo che per il suo terrore perde ogni contatto con la necessita' di raffrontarsi anche con altre cose oltre che il terrorismo , portandolo al baratro della solitudine .
    Ma il film , e questo e' un grandissimo valore non usuale , oltre che a porci queste e altre domande ( " avevi un uomo intero, ora hai un mezzo uomo " sulla possibilita' di vivere con una donna tra l'altro splendida in tali condizioni ) , non perde di ritmo , ti attanaglia con i grandi dubbi , e' incalzante nel succedersi degli eventi , affascina e si abbandona anche a una cosa incredibile nel pre-finale ( anche se gli indizi sparsi che quello li' non sarebbe stato usato per nulla erano chiari),non e' consolatorio in nulla .
    Strepitoso come sempre Harvey Keitel ,gran mercante pieno di fascino , gran comparsata di Murray Abraham , e menzione di onore per la conturbante Jane march e Jordi' Somma i due coniugi .
    Un gran bel film , in alcuni punti brevemente visionario, dotato di una forza tremenda come l'argomento che tratta , ricco e composito di tante belle cose , ( fotografia , regia , effetti speciali ) che richiede un lungo respiro prima della visione perche' poi non ne concede...

    Edited by hellboy1 - 24/9/2011, 15:05
     
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  2. Budd The_Sidewinder
     
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    Dopo le solite recensioni negative della critica mi fa piacere il tuo commento marcellus è un film che voglio vedere :) coraggioso e non convenzionale.
     
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  3. Trinità&Bambino
     
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    Anche a me Martinelli non dipiace, ma non sempre è bravo come viene descritto!

    ;)
     
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  4. Kurtz
     
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    mah definire talentuoso martinelli... de gustibus
    a me questo film, dal trailer, sembra il film da deridere della settimana. il trailer è credibile come un neonato che guida un cingolato.
    poi martinelli ha fracassato i cosiddetti con questi pseudo-film shock sulla realtà contemporanea o politicamente indagatori su eventi-tragedie del passato.
    mea opinio est, sia chiaro.
     
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  5. MrBlù
     
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    Bllissima-recensione ^_^
    Conosco-poco-Martinelli,non-ho-visto-il-superblasonato-piazza-delle-5-lune
    ma-Vajont-mi-era-piaciucchiato :)
    E'-da-apprezzare-in-effetti-Marcellus,che-i-tanto-acclamati-effetti-speciali
    di-cui-il-cinema-italiano-va-in-cerca,si-possano-trovare-con-moderazione,nei-film-di-questo-cienasta.
    E'-importante-l'uso-di-questultimi-quando-necessita,come-è-importante-non-infarcirne-le-pellicole.
    Ad-ogni-modo,inutile-negare-che-è-la-presenza-di-Kaitel-che-rende-per-me-la-visione-stimolante :D
     
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  6. Budd The_Sidewinder
     
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    CITAZIONE (MrBlù @ 16/9/2006, 16:25)
    Ad-ogni-modo,inutile-negare-che-è-la-presenza-di-Kaitel-che-rende-per-me-la-visione-stimolante :D

    Grandissimo Keitel, mi spinge maggiormente a vedere il film :)
     
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  7. marsellus wallace
     
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    keitel e' un grande ... mr e bud impazzirete per lui .mistico meraviglioso e anche fascinoso. colonnello , concedi una possibilita'a questo film in quanto martinelli ha la grande capacita' di rendere la cronaca e la denuncia sempre interessante senza mai scadere nel pesante e cattedratico , e si sa che quando la gente riceve gli stimoli giusti ha anche maggior entusiasmo nell'approcciarsi all'approfondimento o almeno alla visione ( ieri sera in mezzo a 5 sale di pirati stracolme anche il mercante ha fatto sold out !vera soddisfazione! ) .
     
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  8. MrBlù
     
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    http://www.medusa.it/ilmercantedipietre/

    sito-ufficiale ^_^
    e-trailer-da-30"
     
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  9. anais
     
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    oddio, avevo letto tutt'altra trama :unsure:
    ad ogni modo devo accompagnare un mio amico a vederlo...non mi convince molto, speriamo bene..
     
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  10. Trinità&Bambino
     
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    Visto stasera questo titolo.

    Martinelli, come già fatto in passato, dimostra di voler essere un regista alieno per il panorama italiano, il suo cast è composto per la maggior parte da attori stranieri e le sue opere sono ricche (sempre per lo standard italiano) di effetti digitali e effetti sonori di buona levatura.

    In questa pellicola Martinelli ci porta all'interno della cultura musulmana introducendoci alla vita di una coppia che si reca in viaggio in Turchia; lui, Alceo, è uno studioso della religione islamica, lei, Leda, ha unimpiego pubblico. Al loro arrivo si imbattono in un negozio dal titolo "Stone Merchand' il cui titolare è un fantastico (almeno per me che sono un suo ammiratore da sempre) Harvey Keitel. L'incontro fra lui e la coppia avviene davanti ad una pietre, soprannonimata la pietra dell'amore.

    Non sarà unincontro fugace o casuale, porterà nuova linfa vitale in Leda, ma al contempo incrinerà il rapporto di coppia con suo marito. Il mercante di pietre si innamora di Leda al punto da seguirlo fino in italia, lei non riuscirà a rinunciare all'amore.

    Martinelli anallizza, anche se questa è una parola immensa, il mondo dell'islam e del terrorismo islamico. Non ho detto la parola immensa a caso, per parlare di questo ambiente bisogna scavare a fondo nella cultura islamica e capirne i significati, cosa che Martinelli non fa (intendiamoci non lo saprei fare nanche io, ma non chi ho fatto un film). Il regista rimane sempre sulla linea della 'salvezza informativa' limitendosi a dire quello che molti altri prima di lui hanno detto, anche se magari in modo diverso o magari non in lingua italiana e con produzione italiana. I personaggi hanno una loro profondità solo apparente, in realtà la loro costruzione è, ripensandoci, veramente terra terra. Il background creato dal regista era sufficente alla sua storia, ma non alla sua ambizione.

    Quando ci si addentra in situazioni enormi e difficili da comprendere quale l'islam bisogna andarci con i piedi ben saldi se no si fanno figuracce. Martinelli si salva perché il suo prodotto è guardabile tutto sommato, arricchito da un Keitel che a me fa impazzire comunque, anche se è morto!

    Personalmente credo che una visiona non disturbi più i tanto, anche se non si può dire che sia un film pensato approfonditamente!

     
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  11. marsellus wallace
     
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    attenzione ! spoiler !

    tra l'altro vorrei sottolineare , dopo le belle parole vergate da trinita' , che nessuno nelle sue recensioni piuttosto negative sia nei forum che sui giornali abbia mai sottolineato il fatto che Alceo perde ogni senso della realta' e perde Leda nell'essere tanto fobico riguardo al terrorismo.lui senza gambe perde l'unica cosa che ancora di buono gli resta , splendida e completa, e questo nei suoi sguardi vale di piu' della morte di mille kamikaze dell'islam ... questo non e' un film fazioso di base , perche' oltretutto anche con ragione Alceo paradossalmente perde la ragione , alla fine martinelli ci dice l'unica verita' inconfutabile che l'islam e' una religione di base violenta , che se puo' sfocia nella violenza con un nulla se sobillata e i moderati non fanno nulla per contrastare i fratelli fanatici.E non riesco a capire onestamente perche' un finale tanto intenso come tutto il film ( tutt'altro che consolatorio, tutt'altro che trionfante o ridondante) abbia fatto storcere tanto il naso a critici togati di base contro di lui da sempre . Quella scena della pioggia con un keitel strepitoso che prega mentre sta per essere ucciso ( non c'e' pieta' per chi ritorna sui suoi passi ) un dio per il quale alla fin fine hanno ucciso la sua amata ( e si scusa di averlo abbandonato nel momento finale ) e' di una forza evocativa eccezionale.Martinelli non e' un Rosi o un Petri che hanno raggiunto con i film di denuncia livelli altissimi , lui e' solo conscio di essere un artigiano di talento che vuole che i suoi film siano fruibili e meno ostici per tutti ( mettendo elementi che rendano la trama piu' scorrevole e avventurosa e con del fascino diverso dalla sola introspezione) rendendoli si meno alti a livello di poetica resa e di ferrea logica dell'enunciato e del cronachistico,straniando in alcuni momenti ( la pazzesca corsa con i ladri sul percorso ginnico casalingo e' a dir poco folle ) ma regalando dei film completi diversamente con una coraggiosa lettura atipica che presta il fianco a mille critiche. Viene premiato con i grandi attori che partecipano ai suoi film credendo nei suoi copioni ( l'intensita' di keitel qui e' fenomenale,sintomo di assoluta fiducia verso l'interpretazione ). Passeranno gli anni ,ma quando ormai si sara' ritirato per me le sue opere subiranno una rivalutazione in positivo., visto che l'onesta' di riconoscere i propri mezzi percorrendo delle strade malviste gia' in partenza dovra' essere premiata, o almeno lo spero.
     
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  12. Trinità&Bambino
     
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    Infatti secondo me è unfilm guardabilissimo, ma non mi dire che ci sia una ricerca ed un accuratezza di contenuti come dovrebbe essere!

    Ho detto che Keitel per me è fantastico e il film si lascia vedere.

    Ma non è profondo, è molto superficiale, come spesso i film di Martinelli sono!

    ;)

    E' un bravo mestierante, ma non è un bravo autore, questo no!

     
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  13. marsellus wallace
     
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    ti quoto sul bravo mestierante in pieno trinita' ( ripetendo che e' solo un artigiano con del talento ma non sara' mai una autore vero finche' non cambiera' direzione e abbandonera' i comparti piu' scarni della sua opera,cioe' quelli di accellerazione e movimento , ma non sapendolo fare farebbe film dieci volte peggio di questi secondo me ).il tema( ampio, ostico) non puo' essere affrontato in maniera unidirezionale e lui lo direziona e affronta concentrandosi sui drammi e i desideri interiori del trittico leda-mercante-alceo per inserire i piccoli insetti nel grande disegno del terrorismo.Cosa puo' contare un rapporto extramatrimoniale e le fobie di un professore universitario,cosa contano i piccoli drammi di fronte a cose tanto grosse ? molto ...parecchio...tutto.perche' disperdendo l'approfondimento del piu' vasto problema che mina la sicurezza e la tranquillita' di ognuno ci porta dentro quelle persone che non vivono la cosa sui telegiornali ma sulla propria pelle e ci mostra le terribili conseguenze avute , sia che stai da una parte o dall'altra . Piccole storie per marchiare i grandi problemi, e il messaggio arriva comunque oltre il microcosmo familiare parlandoci di quanto possa essere fatale abbassare la guardia , di come sia difficile instaurare un dialogo con l'islam moderato o meno e troppo chiuso in se stesso ( keitel da cristiano diventa musulmano per poi abbracciare i suoi dogmi piu' violenti e non potendone piu' uscire accortosi che sono senza risultato vero e solo distruttivo perche' perde l'amore appena trovato) , di come la troppa fobia della paura ci porti ad autodistruggerci senza che la controparte intervenga. Per me sono comunque bei messaggi anche se non totalitari dell'argomento in un film fruibile che nel cinema di oggi alla fin fine talmente impegnato a produrre evasione se si condannano con tanta veemenza ( non parlo di trinita' ovviamente che e' stato anzi molto misurato e ne ha trovato vari pregi ma della critica prevenuta contro martinelli in generale che aveva trovato difetti inenarrabili anche nel vajont , per me la sua opera migliore ) per come sono espressi va a finire che non ci saranno neppure piu' visto che autori veri per farli piu' completi non se ne vedono all'orizzonte...e sarebbe peggio.
     
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  14. Trinità&Bambino
     
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    Secondo me la critica è esagerata su martinelli, io lo ho sempre apprezzato se non altro perché prova a fare qualche cosa di diverso, con tutti i limiti che ha ok, ma ci prova.

    E' il primo che ha utilizzato effetti digitali in italia, e in Vajont, caduta d'acqua a parte, non erano neanche malaccio (la diga vista di lato era fatta benino).

    Forse non è amato dalla critica perché si vuole internazionalizzare e non usa la lingua italiana; ma io dico che fa bene, bisogna europeizzarci che siamo indietro con il cucco rispetto agli altri paesi.

    ;)
     
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13 replies since 16/9/2006, 01:14   221 views
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