La piel que habito

di Pedro Almodovar

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  1. markrock
     
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    Almodovar si converte all'horror
    "Con Banderas debutto nel noir
    "

    Si intitola "La piel que habito" il nuovo film del regista spagnolo che probabilmente andrà a Cannes. Tratto da un libro del francese Thierry Jonquet, segna il ritorno dell'attore alla corte del suo mentore

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    Sarà il film più estremo di Pedro Almodovar. Segregazione, sevizie, perversioni, stupro. La morte. E la più tremenda delle vendette. Il regista spagnolo definisce La piel que habito, l'opera numero diciotto del suo curriculum, "il lavoro più duro e difficile che abbia mai fatto, il mio debutto nell'orrore". Spiega il regista, impegnato nel montaggio del nuovo film: "Non ci sono urla e massacri, la violenza è psicologica. E' un miscuglio di noir, horror, fantascienza, ma non rispetta nessuna regola di genere".

    La piel que habito (La pelle in cui vivo), quasi certo al prossimo Festival di Cannes, nelle sale italiane in autunno, segna l'incontro tra l'artista della Mancha e lo scrittore francese Thierry Jonquet. "Il suo libro mi ha affascinato, è un materiale del tutto nuovo rispetto a quello maneggiato finora". Jonquet, morto nel 2009 a 55 anni, è considerato uno degli innovatori del noir francese. "Mygale", questo il titolo originale del romanzo, meno di 150 pagine, è il suo lavoro più famoso. Pubblicato in Francia nell'84 e poi nel '99 da Edition Gallimard, è uscito in Italia nel 2008 con il titolo "Tarantola" (Einaudi Stile Libero Noir), discretamente inosservato. È appena tornato sugli scaffali in vista della trasposizione cinematografica. Diviso in tre parti ("Il ragno", "Il veleno", "La preda"), il romanzo a cui Almodovar si è ispirato è un racconto cupo in cui nessuno dei protagonisti è innocente. Al centro dell'intreccio c'è Legard, un chirurgo plastico di successo all'avanguardia nella ricerca cellulare, ma anche esecutore di una morbosa vendetta sull'uomo che ha violentato la figlia sedicenne, rendendola pazza incurabile.

    Per questo ruolo di "uomo brutale" (il regista confessa: "Per la prima volta mi è stato difficile instaurare una relazione empatica con un mio personaggio"), Almodovar ha chiamato Antonio Banderas, ventidue anni dopo l'ultimo film insieme. Il sodalizio artistico tra i due, lungo un decennio (dall'80 all'89) e sette film, s'era interrotto dopo il trasferimento a Hollywood dell'attore diventato divo. Banderas desiderava da anni il ricongiungimento artistico con il regista. Il progetto La piel que habito risale al 2002 e l'attore ha atteso paziente che il suo mentore girasse altri film, scrivesse nove stesure della sceneggiatura, per celebrare la riunione. Almodovar descrive così l'incontro: "Dal momento in cui Antonio è entrato nel mio ufficio è stato come se avessimo appena finito di girare Legami!. L'ho voluto con me perché è perfetto per interpretare un personaggio sociopatico: Antonio, all'età di cinquant'anni, ha saputo calarsi alla perfezione in quei panni. L'ho voluto anche perché, esplorando nuove strade, con lui sapevo di andare sul sicuro".

    Nuove frontiere cinematografiche ne La piel que habito, certo, ma anche le tematiche ricorrenti della poetica almodovariana: metamorfosi sessuale, ambientazioni sotterranee e claustrofobiche, inesorabilità delle coincidenze e del destino. Al fianco di Banderas avrebbe dovuto esserci Penelope Cruz, nel ruolo della giovane moglie del chirurgo tenuta prigioniera nella villa di famiglia. E sottoposta a quotidiane umiliazioni, costretta a prostituirsi con clienti debosciati, spiata dal consorte attraverso uno specchio-finestra. "Per come si è sviluppata la storia non la vedevo più in questo ruolo" ha confessato Almodovar, affrettandosi a rassicurare di avere altre parti in serbo per Penelope. La sostituisce la più giovane Elena Anaya, stesso agente madrileno della Cruz. Al suo attivo un piccolo ruolo in Parla con lei, poi Lucia e il sesso e Van Helsing (era una delle mogli di Dracula).
    Completano l'intricata vicenda un giovane rapito da uno sconosciuto e costretto a sopravvivere nudo e incatenato in un sotterraneo, per poi essere lentamente plagiato, psicologicamente plasmato, da un carnefice-Pigmalione che lui soprannomina Tarantola. E poi un rapinatore, ha ucciso un poliziotto e ha un disperato bisogno di una plastica facciale per rendersi irriconoscibile e sparire con il bottino. Una serie di circostanze e coincidenze più o meno inverosimili farà incontrare i personaggi, in un crescendo di colpi di scena.

    La piel que habito è stato girato in Spagna, dieci settimane di riprese in Galizia (Santiago de Compostela) e a Madrid, per un costo di 10 milioni di euro. Dato per certo al prossimo Festival di Cannes, il film doveva essere nelle sale spagnole a primavera. Ma la produzione El Deseo, dei fratelli Almodovar, ha deciso di far slittare l'uscita in autunno, in polemica con la legge contro la pirateria del governo spagnolo che non offrirebbe, secondo Agustìn Almodovar, adeguata tutela ai film "costringendoci ad uscire in contemporanea mondiale come se fossimo una major, e non lo siamo, cosa che ci procurerà molti danni". La piel que habito sarà distribuito in Italia dalla Warner a novembre.

    fonte: repubblica.it

    Edited by hellboy1 - 15/9/2011, 17:07
     
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  2. MrBlù
     
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    Notizia-interessante, non-tanto-per-Banderas-di-cui-sinceramente-non-ho-mai-nutrito-grande-stima
    ma-per-il-progetto! Almodovar-che-fuoriesce-completamente-dai-sui-canoni-narrativi-con-un-noir-a-tinte-horror ^^ chi-lo-perde?!
     
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  3. Fedor Lynch
     
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    CITAZIONE (MrBlù @ 4/3/2011, 10:54) 
    Notizia-interessante, non-tanto-per-Banderas-di-cui-sinceramente-non-ho-mai-nutrito-grande-stima
    ma-per-il-progetto! Almodovar-che-fuoriesce-completamente-dai-sui-canoni-narrativi-con-un-noir-a-tinte-horror ^^ chi-lo-perde?!

    stavo per scrivere praticamente le stesse cose! ^_^
     
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  4. markrock
     
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    CITAZIONE (MrBlù @ 4/3/2011, 10:54) 
    Notizia-interessante, non-tanto-per-Banderas-di-cui-sinceramente-non-ho-mai-nutrito-grande-stima
    ma-per-il-progetto! Almodovar-che-fuoriesce-completamente-dai-sui-canoni-narrativi-con-un-noir-a-tinte-horror ^^ chi-lo-perde?!

    in effetti è una vera sorpresa! a novembre vedremo! (sperando che la disribuzione italiana rispetti i tempi!)
     
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  5. VaranasiBoy86
     
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    Mammia mia, non vedo l'ora! :woot:
     
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4 replies since 4/3/2011, 08:18   41 views
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