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REGIA: Steven Spielberg
SCENEGGIATURA: Lee Hall, Richard Curtis
ATTORI: Jeremy Irvine, Peter Mullan, Emily Watson, David Thewlis, Benedict Cumberbatch, Stephen Graham, Tom Hiddleston, Niels Arestrup, Celine Buckens, David Kross, Patrick Kennedy, Rainer Bock, Nicolas Bro, Leonard Carow, Robert Emms
TRAMA:
Durante la I Guerra Mondiale Albert, un giovane ragazzo inglese, parte per il fronte francese alla ricerca del suo amato cavallo Joey, venduto dal padre alla cavalleria britannica per far fronte ai problemi economici della famiglia. Sarà l'inizio di una lunga e travagliata avventura.
Soggetto tratto dal romanzo omonimo di Michael Morpurgo
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La storia sembra davvero bella ma mi chiedo in quanti andrebbero a vedere questo film se non ci fosse Spielberg alla regia.
Ho appena letto in Internet che da noi uscirà il 20 gennaio 2012 e che sarà distribuito da Walt Disney Company Italia.. -
MrBlù.
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Prevedo-tonnellate-di-ricatti-emotivi, quindi-il-film-sbancherà-ogni-botteghino...
Io-ne-starei-alla-larga, al-limite-mando-avanti-Munny, nel-caso-poi-lo-raggiungo
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Cobra Verde.
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Ditemi quello che volete, ma già l'idea di partenza in sè mi pare vecchia e inutile, roba che sarebbe stata liquidata come stucchevole perfino se fosse apparsa come trama di un romanzo d'appendice dei primi del '900; riguardo Spielberg, sono anni che ho smesso di considerarlo come una garanzia di qualità. . -
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Spielberg non si riprende più dai conflitti mondiali, primo o secondo che sia. Manco l'avesse fatta la guerra 
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Cobra Verde.
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Proprio questo è l'aspetto inquietante: la guerra lui non l'ha mai vista, se non tramite i pomposi, patriottistici ed enfatici resoconti d'epoca, e da anni pontifica sull'argomento 
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Raidermaniac..
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Proprio questo è l'aspetto inquietante: la guerra lui non l'ha mai vista, se non tramite i pomposi, patriottistici ed enfatici resoconti d'epoca, e da anni pontifica sull'argomento
L'importante è che lo faccia con lucido distacco e con toni antiglorificatori, e da questo punto di vista i suoi film non indulgono più di tanto....direi che anche in "Salvate il soldato Ryan", il suo film più "a rischio" in tal senso, abbia usato la giusta enfasi di amor patrio senza sconfinare nel nazionalismo spicciolo
ciò che più si ricorda delle sue incursioni nel cinema bellico è perlopiù il senso di tragedia e di perdita, non disgiunti da una buona dose di memoria storica, concetti credo condivisibili al di là dell'apprezzamento per l'opera in se. -
Cobra Verde.
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Mi dispiace, ma non condivido questa opinione; in Salvate il Soldato Ryan eccede eccome in retorica ed enfasi sul coraggio di questo gruppo di uomini pronto a tutto pur di salvare un commilitone, e sullo spropositato senso del dovere di quest'ultimo, arrivando a dare un ritratto umano fin troppo elegiaco; senza contare, poi, che la messa in scena è qualcosa di a dir poco contraddittorio. . -
.Proprio questo è l'aspetto inquietante: la guerra lui non l'ha mai vista, se non tramite i pomposi, patriottistici ed enfatici resoconti d'epoca, e da anni pontifica sull'argomento
L'importante è che lo faccia con lucido distacco e con toni antiglorificatori, e da questo punto di vista i suoi film non indulgono più di tanto....direi che anche in "Salvate il soldato Ryan", il suo film più "a rischio" in tal senso, abbia usato la giusta enfasi di amor patrio senza sconfinare nel nazionalismo spicciolo
ciò che più si ricorda delle sue incursioni nel cinema bellico è perlopiù il senso di tragedia e di perdita, non disgiunti da una buona dose di memoria storica, concetti credo condivisibili al di là dell'apprezzamento per l'opera in se
Quoto in toto il pensiero di Raider...e poi vorrei capire dove sta scritto che per fare un film di guerra bisogna averla vista (tra l'altro, volendo, la documentazione non è di difficile reperibilità - e non esistono solo i filmati di propaganda
), un po come dire che per fare un musical bisogna essere ballerini o musicisti, o per fare un horror un sadico assassino
Namo su...non ve piace Spielberg peggio per voi ma evitiamo di scrivere assurdità. -
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Ovviamente ho visto il trailer,ed ovviamente come tutti i film di Spielberg la visione in sala per il sottoscritto è obbligatoria, anche solo per godere appieno dell'aspetto tecnico/visivo che già dal trailer si preannuncia di altissimo livello (ma d'altronde Spielberg non è pinco pallino) Namo su...non ve piace Spielberg peggio per voi ma evitiamo di scrivere assurdità
Lascia stare, con un trailer e tre interventi l'andazzo generale è ben intuibile, inutile approfondire, rischio flame (normale comunque con un regista del genere, conosciuto e fruibile da ogni tipo di pubblico). -
Cobra Verde.
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L'importante è che lo faccia con lucido distacco e con toni antiglorificatori, e da questo punto di vista i suoi film non indulgono più di tanto....direi che anche in "Salvate il soldato Ryan", il suo film più "a rischio" in tal senso, abbia usato la giusta enfasi di amor patrio senza sconfinare nel nazionalismo spicciolo
ciò che più si ricorda delle sue incursioni nel cinema bellico è perlopiù il senso di tragedia e di perdita, non disgiunti da una buona dose di memoria storica, concetti credo condivisibili al di là dell'apprezzamento per l'opera in se
...e poi vorrei capire dove sta scritto che per fare un film di guerra bisogna averla vista (tra l'altro, volendo, la documentazione non è di difficile reperibilità - e non esistono solo i filmati di propaganda ), un po come dire che per fare un musical bisogna essere ballerini o musicisti, o per fare un horror un sadico assassino
Namo su...non ve piace Spielberg peggio per voi ma evitiamo di scrivere assurdità
Non dico che bisogna averla fatta o vista in prima persona, ma quantomeno, come dice Raidermaniac, che si abbia un lucido distacco, che non ci si lasci trasportare troppo dalla fantasia nel modo di dipingerla e che non si ecceda in retorica; scusa, poi, se per te roba del genere è un assurdità.. -
....e poi vorrei capire dove sta scritto che per fare un film di guerra bisogna averla vista (tra l'altro, volendo, la documentazione non è di difficile reperibilità - e non esistono solo i filmati di propaganda ), un po come dire che per fare un musical bisogna essere ballerini o musicisti, o per fare un horror un sadico assassino
Namo su...non ve piace Spielberg peggio per voi ma evitiamo di scrivere assurdità
Non dico che bisogna averla fatta o vista in prima persona, ma quantomeno, come dice Raidermaniac, che si abbia un lucido distacco, che non ci si lasci trasportare troppo dalla fantasia nel modo di dipingerla e che non si ecceda in retorica; scusa, poi, se per te roba del genere è un assurdità.
E per quale motivo Spielberg dovrebbe avere un lucido distacco?
Un film è un opera personale e lui è liberissimo di farlo come meglio crede, tu parli di eccesso di fantasia nel raccontare (che poi è una contraddizione in termini visto che parliamo di opere di finzione) ma a me sembra che nei primi 20 minuti del Soldato Ryan ci sia ben poco di fantasioso, così come in molte scene di Schindler…insomma il discorso è un altro, non ti piace la poetica dell’ebreo ma questo, te lo ripeto, è un problema tutto tuo
Nel forum ci sono diverse discussioni su Spielberg e sinceramente non ho voglia di ripetere le stesse cose ogni volta, poi per carità, sei liberissimo di criticare uno dei registi piu importanti di sempre ma nel farlo cerca di non perdere la bussola affermando che per girare un film di guerra devi averla fatta/vista…frase che poi ti rimangi parzialmente ma questo fa parte del gioco delle parti, o almeno credo
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Cobra Verde.
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Lo ripeto: non ho detto che per fare un film di guerra bisogna averla fatta o vista, dico solo che Spielberg infarcisce di retorica i suoi film di guerra (che poi alla fine è solo il soldato Ryan, visto che Schindler è tutto un altro universo) COME SE la guerra l'avesse fatta, QUANDO INVECE in guerra non c'è mai stato, PER QUESTO la visone ce fornisce, si personale (e ci mancherebbe), è falsata, finta, quasi sensazionalistica, MA spacciata (e spesso recepita) come veritiera e/o realistica; proprio nel prologo di Ryan, da te citato, si avverte questo difetto: da un lato Spielberg costruisce l'intera scena con la camera a mano, quasi come se fosse davvero sul luogo dell'accaduto, a riprendere una vera azione di guerra, dall'altro, però, annulla il realismo eccedendo in dettagli truci, in ralenty dal punto di vista di Tom Hanks (in palese cortocircuito con la costruzione para-realistica ed oggettivistica che vorrebbe dare al tutto), senza contare tutte le inasetteze storiche che, anche in altre sedi, sono state fatte notare (la famosa assenza, per tutta la durata del film, di soldati di colore su tutti). Un distacco dalla materia trattata e una lucidità maggiore nell'esporla avrebbero probabilmente giovato all'opera nel suo insieme.
Inoltre, a te piace? Perfetto, ma non puoi criticarmi solo perchè non condivido il tuo amore per "l'ebreo", come lo hai definito. o perchè non credo che sia il più grande o uno dei più grandi cineasti esistenti.. -
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Ragazzi credo stiate veramente fraintendendo un cosa (oltre a essere completamente UT), "Schindler's list" è un film sulla guerra e più precisamente un biografico su una persona che questa l'ha vissuta, "Salvate il soldato Ryan" (che non amo particolarmente nemmeno io che comunque considero Spielberg uno dei maggiori cineasti viventi, per qualità ed ecletticità), è un film di guerra e sopratutto un film sugli eori e sul valore degli uomini, per cui accostarli è come trovare le differenze tra un piatto di pasta ed un dessert
Le pellicole perfettamente opposte a Ryan sono "Apocalypse now" e ancor di più "Full metal jacket", dove pur essendo film di guerra, questa la si può quasi respirare, ma partono ovviamente con intenti molto diversi dalla pellicola di Spielberg.
E comunque ogni volta sta storia del soldato Ryan viene fuori come un disco rotto che ripete ciclicamente le stesse cose
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Cobra Verde.
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Ma infatti, le mie critiche sono rivolte esclusivamente al soldato ryan, non a Schindler's List, come ho specificato anche in una parentesi nell'ultimo post 
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