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Con le Idi di Marzo, la nostra mente storica ci riporta all'assasinio di Giulio Cesare, avvenuto dopo una vicenda di tradimento. Già questo farebbe capire moltissimo dell'essenza dell'ultima pellicola di George Clooney, che torna alla regia dopo quattro anni, alla sua quarta prova dietro la macchina da presa. E lo fa probabilmente con il suo miglior lavoro, infatti mette in scena un thriller politico che non se ne vedevano da diversi anni, con una lucidità e un cinismo da manuale. Scritto a quattro mani appunto da Clooney (che funge anche da produttore) e da Grant Heslov, e tratto dalla piece teatrale "Farraguth North" di Beau Willimon, il film non è prettamente politico ma dal respiro più ampio, la politica è il contesto per mostrarci quanto l'uomo è capace di addentrarsi nel torbido, e quanto può scendere a compomessi pur di riuscire nei suoi intenti.
Ovviamente però la politica è in primissimo piano, infatti Clooney ci tieni in prima linea nel dietro le quinte degl'ultimi frenetici giorni delle elezioni del rappresentante democratico alla casa bianca. Ci immerge nel losco vortice di complotti e retroscena di politici e giornalisti che popolano il nostro mondo, esprimendo verso la politica un pessimismo lucido e cinico, quasi a dirci che la politica non esiste senza i relativi giochi di potere. La regia di Clooney è più matura rispetto al passato, lucida ed elegante, stilisticamente classica e funzionale al racconto.
La sceneggiatura è solida, impreziosita da dialoghi ficcanti e serrati che donano un ritmo sempre alto e un coinvolgimento garantito. Il parco attori è straordinario, da Clooney, Philip Seymour Hoffman, Paul Giamtti, Marisa Tomei, Evan Rachel Wood, Jeffrey Wright fino a Ryan Gosling, che definitivamente si inserisce tra gli attori più in voga e sicuramente di una bravura sopra la media. Il suo personaggio è il vero protagonista della pellicola, il quale è l'emblema e l'essenza della stessa, un uomo che con il passare del tempo avendo a che fare con persone senza scrupoli e manipolatrici, riuscirà a tirare fuori il suo lato peggiore piegandosi a compromessi sino ad allora mai nemmeno pensati.
Consigliato il recupero!
Voto: 8/8,5
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