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MrBlù.
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Interessante, anche-se-non-simpatizzo-troppo-col-genere-potrei-farci-un-pensierino!
commento-sintetico-e-diretto, ben-scritto.. -
poison78.
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Grazie Mr Aspetto un tuo parere se prima o poi ti capita sotto tiro. . -
MrBlù.
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Credo-di-si, non-fosse-altro-per-incalzare-michibaldi-e-il-mikz-che-come-te-col-genere-vanno-a-nozze.
Piuttosto-tu-hai-visto-l'ultimo-Miike? Li-si-respira-aria-da-capolavoro, o-quasi. -
nicbaker.
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Uno di quelli che ho perso allo scorso festival, ma se mi gira lo vedrò, simpatia per questa Tucker e Tsui Hark il talento lo ha da sempre, è che io con l'oriente spesso ho un problema, non mi pare mai di riuscire a cogliere tutto quello che hanno da dare, e questo genere poi non lo capisco proprio. . -
poison78.
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Credo-di-si, non-fosse-altro-per-incalzare-michibaldi-e-il-mikz-che-come-te-col-genere-vanno-a-nozze.
Piuttosto-tu-hai-visto-l'ultimo-Miike? Li-si-respira-aria-da-capolavoro, o-quasi
No, non ancora perché vorrei vedere la versione in lingua originale che purtroppo qui a Roma hanno proiettato una sola sera:(
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Kurtz.
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- Risultato felice di un sincretismo culturale e filosofico, Detective Dee accoglie sotto il segno del wuxia i più classici elementi del giallo whodoneit e del soprannaturale, con una discesa in una città sotterranea di reietti che sembra uscita dall’Inferno dantesco. La riuscita dell’opera è da spartirsi in un netto 50/50 tra il regista e gli attori principali. L’intento di Tsui Hark è di dare spettacolo e la prova è riuscitissima: in due ore non c’è un attimo di tregua per lo spettatore che viene subito attratto nel turbine del mistero con una sequenza di autocombustione umana all’interno di una statua gigantesca del Buddha (prima stazione di un fantastico intersecamento di suggestioni diverse, con tanto di generale romano che parla latino).
Il seguito si srotola all’ombra della storia cinese, usata sì come semplice battistrada per narrare il giallo, ma anche evocazione di un potere che mentre incarica il nostro detective di smascherare il colpevole di questi atroci delitti è al contempo il simbolo di una feroce ancor più grande, perché su vasta scala, contro chiunque tenti di opporvisi. È un’ambiguità che apparitene anche al nostro protagonista e al resto dei personaggi, così che la ricerca del colpevole da parte dello spettatore è continuamente solleticata, ma quasi impossibile da risolvere.
E il fatto che sul trono stia per salire un imperatrice (una Carina Lau che mantiene fino alla fine una doppiezza ferina e accomodante), prima e unica della storia cinese, non suggerisce per forza un racconto di rivalsa di ruoli, quanto più un perpetuarsi di un atteggiamento repressivo. Eppure l’androginia, l’ambiguità, il rapporto fra i sessi ha larga parte nel film e si traduce nei suoi momenti migliori: dalle iniziali baruffe tra Dee e Jing’er (splendidi Andy Lau e Li Bingbing) ai duelli di spada che omaggiano il genere wuxia, ma al tempo stesso lo contrapputano con una sottile (auto)ironia. Ci vuole un attimo, un cambio di inquadratura, uno spostamento di luce, per mostrare i fili dietro l’apparente invincibilità umana e la sua sovrannaturale capacità di volare.
Volendo proprio cercare il pelo nell’uovo c’è un po’ di freddezza di troppo che tende a frenare sequenze altrimenti ancor più ma è poca cosa.Note- Alla prima apparizione Andy Lau sembrava il fratello di Oh-Daesu.
- Il generale romano parla latino e con mio grande orgoglio son riuscito a capire cosa dicesse senza guardare i sottotitoli. Si è fatto notare l’uso personale di videor. Fa sempre uno strano effetto ascoltare il latino parlato. Ce l’abbiamo avanti per tanti anni (e nel mio caso, a vita) eppure poi magari l’abbiamo sentita parlare sì e no una manciata di volte.
8=. -
marsellus wallace.
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un film davvero discreto che purtroppo verrà snobbato da molti , metto sotto un frammento della mia recensione che è il fulcro del giudizio
Un'autentica e ispirata festa per gli occhi: non si potrebbe definire altrimenti questa bella pellicola che ci regala uno dei più anomali Holmes dello schermo ma anche uno scenario visivo immaginifico completo, pieno di colori e di paesaggi sempre diversi, che vanno dalle caverne alle costruzioni più strane, con costumi di scena sgargianti e rifiniti. Hark dimostra tutta la sua arte costruendo un meccanismo perfetto, divertente e pieno di belle scene, come quella delle frecce nella capanna, senza paura di utilizzare nelle maniere più complicate i suoi personaggi introducendo elementi affascinanti, come l'uso della spada che tramite un meccanismo rotante capisce qual è il punto debole delle cose.
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Le mie labbra cercano il piacere nei posti più inaspettati
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Bene, se non lo tolgono e riesco ad andare al cinema in settimana me lo vedo.
@wallace: quanto tempo...tutto bene?. -
marsellus wallace.
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off topic: ciao ray, grazie, tutto bene, finiti gli ultracasini dovrei tornare in pianta stabile nella sez cinema con voi.
topic:non perdertelo, è davvero valido. -
.:Chuck_Norris:..
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Tsui Hark confeziona un film sontuoso, mischiando generi diversi come il giallo, il fantasy e il film d' azione, tutto mischiato con un po' di sana ironia. Le coreografie sono maestose sebbene un po' più "grossolane" rispetto ad altri film del genere, e nonostante un uso di CGI non ai livelli delle produzioni hollywoodiane, il tutto passa in secondo piano di fronte alle meravigliose scenografie, vera punta di diamante del comparto estetico. L' intreccio narrativo è avvincente e le 2 ore di durata scorrono senza intoppi, toccando anche tematiche come l' emancipazione femminile e la fedeltà verso il sovrano.
Non un capolavoro ma sicuramente un film da vedere.
7 1/2.