-
MrBlù.
User deleted
VANISHING ON 7TH STREET
di: Brad Anderson (Session-9, L'uomo-senza-sonno, Sounds-like)
Produzione: U.S.A. -2010
Genere: Horror/Apocalittico
durata: 90'
Interpreti: Hayden Christensen, John Leguizamo, Thandie Newton, Jacob D. Latimore Jr., Taylor Groothuis
Sceneggiatura: Anthony Jaswinski
Fotografia: Uta Briesewitz
Montaggio: Jeffrey Wolf
Scenografia: Stephen Beatrice
Colonna Sonora: Lucas Vidal
. -
.
Di questa pellicola avevo letto qualcosa e a grandi linee m'incuriosiva, se non altro per il regista che aveva sfornato due pellicole, quali Session 9 e soprattutto L'Uomo Senza Sonno, buone. Dalle tue parole poco o nulla m'invoglia al recupero, il voto finale poi mi allontana definitivamente da un film che potevo recuperare solo a nolo. A questo punto non gli concedo nemmeno quello! . -
MrBlù.
User deleted
Io-spero-che-un-pò-di-curiosità-ti-rimanga, penso-sia-stata-bocciata-oltre-i-reali-demeriti, certo-ha-molti-difetti
ma-riporta-alla-luce-un-cinema-a-cui-siamo-affezionati, l'horror-di-serie-b-con-venature-sociali-e-metaforiche...
insomma-si-può-vedere, magari-può-anche-piacere (o-non-piacere) piu-che-al-sottoscritto, Anderson-ha-osato-molto,
e-alcune-scelte-sono-da-manuale. Credo-possa-valer-una-visione-almeno-per-quelle. -
.
ho sentito molti pareri negativi su sto film..l'idea mi sembrava interessante anche se per niente originale..magari non al cinema ma in home video si puo' dare un occhiata. . -
Sixx^.
User deleted
Idea affascinante ma non sviluppata a dovere, peccato.
6=. -
.
peccato, m'ispirava, ma leggendo le opinioni mi sta passando la voglia di andarlo a vedere... . -
poison78.
User deleted
Idea interessante alla base di questo thriller: “il Buio”. Un incessante gioco di luci e ombre che inizialmente non lascia indifferenti, per gli ottimi livelli di suspense che crea. Una fuga incessante dei protagonisti verso un piccolo raggio di luce, vittime inseguite da predatori “ombre” che si muovono nell’oscurità. Un assedio forzato in un bar, che non può non ricordare il cinema di Romero o Carpenter, senza tralasciare spunti che portano alla mente serie tv come “Ai confini della realtà” o film come “L’Ultimo uomo sulla terra” dove alla base troviamo spesso miti popolari, come questa città desolata presa di mira da strane presenze. Una trama che si ispira ai fatti dell’isola di Roanoke e della sua colonia, scomparsa senza lasciare traccia. Un mistero trattato ultimamente anche nella seconda serie di Supernatural nell’episodio "Croatoan”. Un grandissimo concentrato di buoni propositi del regista Brand Anderson (Session9/L’uomo senza sonno) che purtroppo si infrange su di una sceneggiatura piatta e assolutamente piena di buchi. Non basta il dualismo buio e luce per dare forma ad una pellicola che può offrire tantissime chiavi di lettura: il pauroso crollo dell’economia, la lucidità di pensarsi vivi nonostante tutto, uno nuovo restar del mondo con degli ipotetici Adamo e Eva. Tutte ipotesi prevalentemente valide, ma alla quale il film non da risposte. Una narrazione sommaria, lascia più di qualche perplessità sul reale obbiettivo della stessa. Forse alla fine non si è voluto osare come si voleva/doveva. Pessimo il cast, poco credibile e male amalgamato. Un vero peccato.
5. -
MrBlù.
User deleted
E'-prevalsa-la-delusione, nulla-da-confutare, in-fin-dei-conti-ciò-che-hai-registrato-l'ho-pensatoe-scritto-anch'io.
Un'unica-cosa, il-film-a-mio-avviso-di-domande-non-ne-poneva (o-tali-erano-come-pretesto) quindi-la-mancanza-di-risposte
non-risultava-importante. I-problemi-sono-altri-e-li-abbiamo-gia-evidenziati, sceneggiatura-annacquata-e-discontinua,
troppe-velleità-di-film-"politico"-purtroppo-non-mantenute, pessime-recitazioni (pessima-anche-al-scelta-del-cast, inadatto).
Eppure-anche-a-te-rimane-il-rimpianto, evidentemente-vi-era-buon-odore-nell'aria, un-soggetto-di-partenza
quantomeno-interessante-ed-un'ottima-resa-visiva, senza-dimenticare-che-Brad-è-maestro-nel-ricrear-la-tensione
infatti-e-non-sbaglia-un-tempo-scenico-neppure-su-questo-lungometraggio. -
poison78.
User deleted
Non le ho viste come domande del film, ma come domande che si pone lo spettatore, ovvero: " Che cosa vuole rappresentare (il messaggio) il film oltre alla paura del buio??". Se solo quello, andava bene un cortometraggio. Perché il sottotesto è veramente sotto, ben nascosto.
Per il resto concordo con la tua analisi^^. -
Fedor Lynch.
User deleted
arrivo anch'io...
Se l'ultima opera diretta da Brad Anderson fosse stata una semplice sequenza di immagini con protagonista la deserta Detroit, sarebbe stato decisamente meglio. Perchè, è bene precisarlo subito, l'unico vero punto di forza di "Vanishing on 7th Street" è la stupenda fotografia di Uta Briesewitz. Però, purtroppo, c'è anche una trama: un blackout colpisce Detroit e il giorno seguente per le strade della città rimangono solo abiti vuoti. I pochi superstiti troveranno rifugio in un bar illuminato da un generatore a benzina in quanto la luce è l'unica cosa che può tenerli in vita. Dopo il riuscito "Session 9", Brad Anderson torna all'horror non riuscendo però ad ottenere lo stesso risultato. Se la regia tutto sommato è anche apprezzabile, la sceneggiatura lascia parecchio a desiderare pur partendo da un soggetto che poteva anche essere interessante. Male anche il cast (in cui troviamo Hayden Christensen, John Leguizamo e Thandie Newton): personaggi piatti, mal sviluppati, poca espressività e dialoghi al limite del ridicolo. La forza delle immagini riesce a salvare qualcosa qua e là, ma non è certo abbastanza. Tutti gli spunti di riflessione che poteva offrire l'idea di base non vengono affrontati, la tensione è praticamente assente e la noia è dietro l'angolo, pronta ad inghiottirci ben prima del buio.
Voto: 4,5. -
Frankie00.
User deleted
Film prevedibile, citazionista (chi ha detto Carpenter e Romero?) che partendo da un soggetto interessante si spegne dopo la prima mezz'ora. Tutto quello che fa Anderson (che stimo) in questo film l'hanno già fatto altri (Boyle, Shyamalan per dirne un paio), senza arrivare per forza ai grandi maestri. Rimane un esercizio di tecnica registica (Anderson è bravo a giocarsela, non c'è che dire) e un'ottima fotografia che però non riescono a sconfiggere personaggi (e attori) piatti, dialoghi a volte indecenti, ritmo blando nella seconda parte ed un finale veramente brutto. . -
MrBlù.
User deleted
A-parte-i-voti-che-oscillano-tra-insufficenze-piu-nette-e-piu-blande, abbiamo-tutti-registrato-all'unisono-pregi-e-limiti-della-pellicola.
Ma-visto-i-temi-e-le-modalità-di-approccio-visive, solo-a-me-è-rimasto-il-rimpiato? Gioco-un-centesimo-anche-sul-Frenkie. -
Frankie00.
User deleted
A-parte-i-voti-che-oscillano-tra-insufficenze-piu-nette-e-piu-blande, abbiamo-tutti-registrato-all'unisono-pregi-e-limiti-della-pellicola.
Ma-visto-i-temi-e-le-modalità-di-approccio-visive, solo-a-me-è-rimasto-il-rimpiato? Gioco-un-centesimo-anche-sul-Frenkie
Hai vinto. -
poison78.
User deleted
Anche a me MR;) Un vero peccato . -
Fedor Lynch.
User deleted
Ma anche secondo me è stata un'occasione sprecata... Il soggetto offriva sicuramente spunti migliori.. E anche nei giochi di tensione, Anderson aveva dimostrato di saperci fare con "Session 9". .