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Guido75
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Divertente, grottesca e spesso sopra le righe, pochi aggettivi che rappresentano al meglio l'ultima "commedia" di Polanski. Vedere il nostro alle prese con un genere (sebbene contaminato da vene grottesche e se vogliamo anche drammatiche) inconsueto per lui fa un certo effetto, ma la presa sul soggetto è forte, il tema interessante ed il parco attori straordinario. Waltz nei panni dell'avvocato più occupato al telefono che del proprio figlio è strepitoso, la Winslet convince nell'evoluzione (o involuzione) del personaggio, Reilly è divertentissimo nei panni dell'uomo medio che ha una fottuta voglia di rivendicarsi, come status, anche alla stessa moglie. La Foster, appunto, misurata ed eccessiva al tempo stesso, offre una prova intensissima ed, a volte, fuori le righe. Al tutto manca forse un vero e proprio momento di rottura, la sterzata vincente, il guizzo che rompa la ridondanza che a volte si avverte. La panoramica esterna finale (l'unica eccetto l'apertura) getta un velo d'ironia più forte di mille parole, appunto.
7/7,5
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51 replies since 1/9/2011, 15:44 1154 views
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