Ruggine

di Daniele Gaglianone

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    Il film racconta la difficile pre-adolescenza di una "banda" di ragazzini, immigrati meridionali nel desolato quartiere gli Alveari alla periferia di una grande città del Nord. Nella terra di nessuno, tra città e campagna, un grande deposito - immenso "mostro" di rugginosi rottami metallici - è il luogo del gioco e dell'avventura. D'improvviso un altro mostro irrompe, stavolta in carne ed ossa. Due bambine vengono violentate e uccise e d'un tratto tutto cambia: la banda di bambini si troverà ad affrontare da sola il mostro...

    USCITA CINEMA: 02/09/2011
    REGIA: Daniele Gaglianone
    SCENEGGIATURA: Daniele Gaglianone, Giaime Alonge, Alessandro Scippa
    ATTORI: Valeria Solarino, Filippo Timi, Stefano Accorsi, Valerio Mastandrea, Giampaolo Stella, Giuseppe Furlò, Giulia Coccellato, Giacomo Del Fiacco, Leonardo Del Fiacco, Annamaria Esposito, Alessia Di Domenica, Giulia Geraci, Michele De Virgilio, Anita Kravos, Cristina Mantis




    Edited by hellboy1 - 13/9/2011, 12:51
     
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    Sulla carta sembra interessante...dal trailer pero si capisce poco
     
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    Sì, si capisce un po' poco dal trailer. Eìun tipo di argomento che mi appartiene molto, certo dipende come verrà trattato dalla sceneggiatura e dal regista. Interessante il cast.
     
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  4. MrBlù
     
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    Condivido, si-capisce-dove-andrà-a-parare, tra-reminiscenze-e-vendette-per-un'infanzia-spezzata.
    Interessante-il-taglio-visivo, e-c'è-un-cast-all-italian-che-promette-bene. Vediamo-se-storia-e-direzione
    saranno-all'altezza, ma-è-un-film-che-sulla-carta-mi-sconfinfera-molto
     
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  5. Fedor Lynch
     
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    Nord Italia, fine anni '70. Nella periferia cittadina, un gruppo di bambini (figli di immigrati del sud) trascorre le giornate estive tra giochi e scontri con altre piccole bande. Il loro regno è il "Castello": due vecchi silos colmi di rottami e ferraglia. A sconvolgere la quotidianeità, arriverà nel quartiere un nuovo medico: il dottor Boldrini. Oggi tre di quei bambini (Carmine, Sandro e Cinzia) sono adulti, ma continuano a convivere con i ricordi di quell'estate.

    Daniele Gaglianone porta sul grande schermo tre vite "arrugginite", segnate da un passato che ogni giorno torna a galla. Tratta dall'omonimo romanzo di Stefano Massaron, la pellicola ci trascina lentamente nel cuore della vicenda alternando la storia dei bambini con sequenze in cui i tre protagonisti sono ormai adulti. Il lento sviluppo è probabilmente dovuto alla scelta del regista di voler concedere allo spettatore ampi momenti di riflessione, "allontanandolo" dall'azione fine a se stessa. Il flusso narrativo è anche spesso "spezzato" da sfocature estreme: che potrebbero simboleggiare il fatto che non tutto può essere visto con lucidità (o che, non vuole essere visto). Le notevoli intuizioni registiche, unite a una padronanza della macchina da presa indiscutibile, rendono il lavoro di Gaglianone molto curato. Buona anche la fotografia che, se nei racconti dell'infanzia tiene tonalità giallastre e quindi calde, si sposta verso un freddo blu ai "giorni nostri". Ottime le interpretazioni da parte del poker di attori: Filippo Timi (il dottor Boldrini), Stefano Accorsi (Sandro), Valerio Mastandrea (Carmine) e Valeria Solarino (Cinzia). Il problema principale di "Ruggine" è quella lentezza narrativa, che viene estremizzata troppo (nelle parti relative alla vicenda dei bambini) e finisce per regalare sequenze anche evitabili in un quadro generale. Perchè se inizialmente il tutto è ben bilanciato, col passare del tempo quegli "spazi di riflessione" diventano troppo ampi e appaiono più forzati che necessari. Questo, purtroppo, fa calare un po' il gradimento verso un film che comunque resta di pregevole fattura. La scena finale (che arriva dopo i primi titoli di coda) è stupenda e regala qualche brivido allo spettatore. Ci sarebbe ancora molto da dire in realtà ma, per ora, mi fermo.

    Voto: 7,5
     
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  6. MrBlù
     
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    Beh-la-domanda-che-mi-ponevo-su-script-e-direzione-direi-che-trova-ampia-risposta-nelle-righe-del-Fedor.
    Interessante-la-bicromia-per-scandagliare-i-due-momenti-diversi, quelli-del-ricordo-e-del-presente...
    non-mi-spaventano-i-tempi-lenti, speriamo-però-che-siano-anche-funzionali-a-ciò-che-è-narrato!
    me-lo-vedo.
     
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  7. Fedor Lynch
     
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    Il problema è proprio che, a mio parere, quella lentezza non è sempre funzionale... Ad ogni modo è un film che merita assolutamente una visione. :)
     
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  8. nicbaker
     
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    Posso dirlo che la recensione del fedor nonostante sia positiva mi ha dato qualche buon motivo per non andare? :D comunque al film non avrei dato un euro, sensazione eh :D
     
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  9. Fedor Lynch
     
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    è una cosa personale nei miei confronti?? :lol:
     
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  10. nicbaker
     
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    no :D assolutamente, dovresti prenderlo come un complimento invece!
     
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9 replies since 4/9/2011, 11:20   187 views
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