Killer Joe

di William Friedkin

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    Regia: William Friedkin
    Interpreti: Matthew McConaughey, Emile Hirsch, Juno Temple, Thomas Haden Church, Gina Gershon
    Paese: USA 2011
    Genere: Drammatico
    Durata: 103 min

    Chris (Emile Hirsch) e suo padre Ansel assoldano Killer Joe (Matthew McConaughey), poliziotto e killer a pagamento, per uccidere la propria madre
    ed ex-moglie, scappata tempo fa con un altro uomo ed intestataria di un'assicurazione sulla vita che può risolvere i loro guai, oltre che farli ricchi.
    Ma Chris non ha i soldi per pagare Killer Joe, in anticipo, così accetta riluttante di offrirgli sua sorella Dottie come "caparra", finchè non potrà
    onorare il suo debito.

    In concorso a Venezia (rumors dal lido dicono che il leone sia tornato a ruggire! ^_^ )

    Piccola clip dal film



    Edited by hellboy1 - 11/9/2011, 18:00
     
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  2. MrBlù
     
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    Pochi-giorni-fà-dicevo-che-Friedkin, purtroppo, ha-smesso-di-ruggire-da-tempo. Vedremo-se-con-questa-pellicola
    saprà-riproporsi-al-suo-pubblico. Sarebbe-una-gradita-sorpresa, e-McConaughey-ha-la-maturità-artistica-per-assecondarlo.
     
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  3. Fedor Lynch
     
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    è arrivato finalmente nelle sale italiane, mi ispira tantissimo.. spero di riuscire ad andarlo a vedere in questi giorni anche perchè non penso rimarrà tanto al cinema
     
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  4. Fedor Lynch
     
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    A volte capita di vedere un film appena uscito nelle sale ed avere la netta sensazione che possa diventare un classico. "Killer Joe", diretto da William Friedkin e tratto da una pièce teatrale di Tracy Letts (anche sceneggiatore della pellicola), rientra indubbiamente in questa categoria.

    Chris Smith, spacciatore texano, ha dei debiti da saldare con un boss della zona. Scopre che la madre ha una cospicua assicurazione sulla vita e - d'accordo con suo padre, nonchè ex marito della donna - decide di assumere Joe Cooper, detective che per arrotondare lo stipendio uccide su commissione. Non avendo i soldi per l'anticipo, Chris darà a Killer Joe la giovane sorella Dottie come caparra.

    Ci si rende conto fin da subito che la pellicola di Friedkin intende trascinarci in un abisso oscuro ma attraente: un posto desolato, la pioggia, i tuoni, il cane che continua ad abbaiare... Elementi consueti la cui somma porta necessariamente a determinate sensazioni ed atmosfere. L'intreccio della trama è messo in secondo piano, subordinato ai suoi personaggi, e non procede per inaspettati colpi di scena ma anzi viene vissuto come un'attesa dell'inevitabile in una tensione costruita non sul "cosa accadrà" ma sul "come accadrà". Partendo dalle basi del noir classico, Friedkin riesce a distaccarsene andando per la sua strada in uno stile cinematografico che può ricordare i Fratelli Coen e/o Quentin Tarantino, ma che possiede intenzioni e finalità differenti ed è proprio del suo autore. Friedkin mette in scena la sua visione della violenza, descrivendo una famiglia americana composta da personaggi spaventosamente credibili dall'inizio alla fine, normali nella loro assurdità. La violenza sfocia in poche e precise occasioni nella sua natura fisica, mentre viene mantenuta per lo più implicita e nascosta agli occhi dello spettatore, sottoposto a una ferocia etica condita qua e là da humor nero e situazioni grottesche. Con l'apporto di un cast in grandissimo spolvero (è doveroso citare tutti i protagonisti: Matthew McConaughey, Emile Hirsch, Thomas Haden Church, Gina Gershon e Juno Temple), di una fotografia estremamente funzionale (curata da Caleb Deschanel che diresse anche alcuni episodi di "Twin Peaks") e di un'ottima colonna sonora, Friedkin riesce perfettamente nell'intento di costruire una pellicola spietata che amalgama più linguaggi cinematografici e risulta essere assolutamente contemporanea. La regia di Friedkin è sempre quadrata, abile nel giocare con inquadrature, rimandi al western, intrecci di sguardi, raccordi evocativi e "voli" della macchina da presa. La distruzione della famiglia americana messa in atto dall'autore mette a nudo i "lati oscuri" di tutti i suoi componenti: nessuno ne esce pulito, sono tutti complici (attivi o passivi a seconda dei casi) e quindi responsabili. Imperdibile.
     
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    these+boots+are+made+for+killin'

    CITAZIONE (Fedor Lynch @ 17/10/2012, 10:56) 
    A volte capita di vedere un film appena uscito nelle sale ed avere la netta sensazione che possa diventare un classico.

    Esattamente! Classico e cult insieme! Sono perfettamente in linea col tuo scritto Fedor, Friedkin torna al cinema e lo fà col botto, con una pellicola che riscrive le coordinate del genere tra noir e grottesco, mettendo alla berlina la famiglia americana con tutte le sue psicosi, istinti e ingenuità insite nella natura umana. Ottimo il cast ma su tutti credo che McConaughey sfoggi l'interpretazione della carriera. Non so il tuo gradimento ma per me è alto!

    Voto: 8+

    P.S.
    E poi la scena della coscia di pollo è cultissima!! La ricorderemo a lungo!! :woot: :wub: :B):


     
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    ok, mi avete invogliato, ma gia mi ispirava un pò ;)
     
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  7. Fedor Lynch
     
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    yeah Revu!

    come gradimento numerico vado tranquillamente sull'8,5.. inoltre aspetto l'home video per rivedermelo in originale che già dal trailer le voci "vere" sembra possano dare ancora qualcosina in più.. comunque si vola alto, altissimo

    SPOILER (click to view)
    quella scena entrerà a far parte della memoria cinematografica collettiva :lol:
     
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  8. Kurtz
     
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    più che altro come al solito complimentiamoci con la distribuzione degli scimmioni italici: il ritorno di un grandissimo autore americano spacciato in 54 misere sale. <_<
    ma andate a fare... le birre!
     
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    cmq la scena della coscia di pollo fa vomitare,nel senso stretto del termine,almeno secondo me...cioe' ..bleah!

    cmq film ottimo e finale non violento,di piu'..magari a volte esagerto nella violenza che a tratti sembra gratuita.
     
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  10. bigdrugo
     
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    avete invogliato anche me.
     
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    In questi ultimi anni Friedkin ha perso un po di splendore ma la sua verve artistica non è mai degenerata, Bug è stato un film non pienamente riusciuto ma con piu di uno spunto vincente, questo Killer Joe puo rappresentare un ottimo rilancio...i commenti di Revu e Fedor invogliano parecchio, me lo segno e ripasso :D
     
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  12. badòands
     
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    pure a me attira molto ma ormai è diventato un autore senza seguito di pubblico e viene distribuito col contagocce,da noi come in america,ripasserò fra qualche mese
     
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    filmone. quel sottilissimo confine tra Bene e Male, fulgidamente rappresentato nei capolavorici Vivere e morire a L.A. e Il braccio violento della legge qua viene ripreso, tirato a lucido e ammantato di un’estetica e un tratteggio della miseria e della nefandezza (intese come contesto e character) da rimanere spiazzati e ammirati. durissimo e pessimista affresco di una società spogliata da ogni valore; l’America non è un paese per buoni, ma esclusivamente di farabutti senza scrupoli; il Dio denaro che sovrasta tutto e tutti giungendo alla tragedia sublimata da un kammerspiel finale senza respiro.

    8+

    @Fedor e Revu
    ma vogliamo parlare anche del rapporto sessuale tra Joe e Dottie? livelli di morbosità voyeuristica che raramente ho visto :lol: :wub:
     
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    Contentissimo del tuo commento mickes ^_^ :wub:

    Friedkin è tornato alla grande!! :rolleyes:

    Assolutamente si!! Altra scena che non si dimentica! :rolleyes:


    Edited by Revu - 20/10/2012, 15:42
     
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    Snobbato dalla massa (ieri eravamo in 15 in sala), ma si sa, la massa non può apprezzare le cose belle davvero.
    Con incassi al botteghino miseri ed una distribuzione pressochè inesistente (in tutta la lombardia lo trasmettono in 7 sale e dove l'ho visto io con un solo spettacolo in seconda serata), Killer Joe è uno di quei film destinato ad entrare nell'albo d'oro del cinema pulp.
    Friedkin dirige un cast impeccabile con un Matthew McConaughey superlativo, mettendo in scena una storia di miseria e follia di una famiglia americana allo sbando.
    Il mondo in cui viviamo è marcio fino all'osso del midollo, e questo marciume è dentro ognuno di noi. Il denaro è ormai l'asse portante della nostra società e condiziona le nostre azioni molto più dei valori a cui dovremmo ispirarci.
    Fino a che punto possiamo spingerci per ottenere quello che vogliamo?!
    Questioni di soldi e di attriti mai risolti ci proiettano in una visione drammatica e spiazzante della società che mette a nudo l'animo più profondo delle persone.
    Killer Joe è una pellicola cruda e violenta, pregna di quel cinismo tanto caro ai fratelli Coen, accompagnato da uno humor noir di tarantiniana ispirazione.
    E' un crescendo incalzante che non risparmia davvero nessuno dei personaggi coinvolti, lasciandoli sempre più impotenti e spogliandoli passo dopo passo fino all'ultimo briciolo della loro dignità.

    Il finale è qualcosa di spettacolare, da brivido, per me è già un cult.
    Voto 9

    Edited by ilovepablo - 18/12/2012, 11:46
     
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