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Trama:
Il Faust di Sokurov non è un adattamento della tragedia di Goethe nel senso tradizionale, ma una lettura di ciò che rimane tra le righe. Che colore ha un mondo che produce idee colossali? Che odore ha? C’è un'aria pesante nel mondo di Faust: progetti sconvolgenti nascono nello spazio angusto dove si affaccenda. È un pensatore, un veicolo di idee, un trasmettitore di parole, un cospiratore, un sognatore. Un uomo anonimo guidato da istinti semplici: fame, avidità, lussuria. Una creatura infelice, perseguitata che lancia una sfida al Faust di Goethe. Perché rimanere nel presente se si può andare oltre? Spingersi sempre più in là, senza notare che il tempo si è fermato.
USCITA CINEMA: Prossimamente
REGIA: Aleksander Sokurov
SCENEGGIATURA: Aleksander Sokurov
ATTORI: Hanna Schygulla, Antoine Monot Jr., Georg Friedrich, Maxim Mehmet, Isolda Dychauk, Joel Kirby, Eva-Maria Kurz, Florian Brückner, Johannes Zeiler
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Film Reel.
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Questo mi incuriosisce molto, so che è l'ultimo capitolo di una serie di quattro film. . -
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Detta anche trilogia (con Faust quadrilogia) sul potere:
Moloch (1999) su Hitler
Taurus (2001) su Lenin
Il sole (2005) su Hirohito
Ricordo una sola discussione sul regista, credo di nick, e del suo Arca russa
Sicuramente da scoprire. -
Trinità&Bambino.
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Stasera lo vado a vedere. . -
nicbaker.
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Lo vado a vedere anche io, ma a Milano - prima o poi ci andrò al cinema con trinità, facciamo fine mese bestia?- sono lì questi giorni e mi guardo questo e Shame, che dubito usciranno in sala, forse uscirà proprio Faust, difficile che il leone d'oro non vada in sala, ma spesso i film di Sokurov sono inascoltabili doppiati.
E' l'ultimo capitolo ma di una trilogia ideale, io i primi tre li ho visti e sono grandiosi, con Moloch e Taurus che mi hanno colpito di più, ma se li rivedessi ora potrei dire il contrario, e comunque anche Il Sole è eccezionale.
Doveva chiudersi un altra trilogia, quella iniziata con Madre e figlio (un film incredibile) e Padre e figlio (che a oggi è quello che mi ha colpito meno) si parlava di un Fratello e sorella (troppo facile fare dell'ironia sui titoli) ma per ora non è ancora uscito nulla.
Io mi sento particolarmente a mio agio con Sokurov, ma è un regista poco conciliante, in tutti i sensi, purtroppo è diventato un animale da festival, poco esportabile, ma per ora non ha rinunciato alla sua cifra stilistica -cosa rarissima, di solito chi diventa animale da festival piano piano abbassa il tiro e si omologa al gusto comune pur di essere comprato.. -
Kurtz.
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In principio era l’azione. Il Faust di Sokurov si muove senza posa, in un percorso continuo tra interno ed esterno, eppure concentrato in una claustrofobia dello spazio che è riflesso del suo animo. Insieme a Mefistofele, sempre dietro di lui o davanti, a fargli da ombra, attraversa case, taverne, sentieri e viuzze che professano in ogni fotogramma la loro finzione scenica, il loro essere set. E gli sfondi di cartone, derivati da un budget non altissimo, sono significanti fondamentlai dell’Espressionismo e delle opere di Murnau in particolare, il cui segno lo si nota non ultimo anche nella scelta del formato quasi quadrato (1:1.33) e nella fotografia verdastra che impantana l’intera vicenda e allude a un mondo moderno teso all’inverosimile e già in decadenza, mortuario, e a un animo già perso nella sua smodata, continua e inappagata ambizione. La tensione che attraversa il personaggio si sgrana così nelle immagini del film, nel sovrapporsi di formati,
Ho letto più volte nelle recensioni passatemi sotto mano e sotto mouse che il famoso patto avviene a mezz’ora dalla fine, dopo un’ora e mezzo di film. Il motivo è, a questo punto, chiarissimo: è quasi inutile vedere apporre quella firma perché sin da quando lo incontriamo Faust è già un uomo condannato, condannato da se stesso, non da Mefistofele, che in fondo è solo un accompagnatore, un giullare di scena che segue il suo padrone come un’ombra, che gioca col tempo e ha la presunzione di indurre anche al bene il suo assistito perché tanto sa già che il suo animo è già rivolto al male.
In questo senso Sokurov finisce col capovolgere il mito: è il dottore a spingere il demonio ai limiti dell’umano, e non viceversa. Nel loro perpetuo camminare, questi emuli di Dante e Virgilio si aggirano indefessi, perennemente in fuga, registrando l’irrequietezza, l’ansia di esperienza che imputridisce un attimo dopo averla acquisita, diventando inutile e preludendo già a una nuova ansia di conquista. Faust anela a qualcosa che non può avere ed è stritolato da una tensione continuamente inappagata.
Finalmente anche noi poveri meridionali di Napoli possiamo godere di una retrospettiva da Venezia, grazie all’assessorato di Napoli. Abbiamo goduto del film in lingua originale e senza neanche pagare il biglietto. Era tutto aggratis. Ero in dolce compagnia della mia ragazza che però non ha gradito molto l’opera; dice che le prossime volte che decide di accompagnarmi a vedere questi film devo frenarla.
8.5. -
....Ero in dolce compagnia della mia ragazza che però non ha gradito molto l’opera; dice che le prossime volte che decide di accompagnarmi a vedere questi film devo frenarla.
Non conosco i gusti della tua compagna, ma anch'io a volte me la porto dietro anche quando non è il caso
In alcune scene di Drive mi guardava con l'occhio sbarrato, indecisa se picchiarmi, vomitarmi addosso o lasciarmi lì
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Kurtz.
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...Ero in dolce compagnia della mia ragazza che però non ha gradito molto l’opera; dice che le prossime volte che decide di accompagnarmi a vedere questi film devo frenarla.
Non conosco i gusti della tua compagna, ma anch'io a volte me la porto dietro anche quando non è il caso
In alcune scene di Drive mi guardava con l'occhio sbarrato, indecisa se picchiarmi, vomitarmi addosso o lasciarmi lì
per Drive inizialmente non voleva venire (causa soprattutto sequenza nel trailer del martello). Ora ha deciso di accompgnarmi però
in genere abbiamo gusti simili, a parte il cinema un po' più... festivaliero diciamo così (o orientale). a venezia accadde lo stesso per Somewhere (che non piacque neanche a me però eh).. -
Riki333.
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Uscirà il 26 ottobre, distribuito dalla Archibald Film.
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Fedor Lynch.
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L'ho visto.. E' stata la mia prima esperienza col cinema di Sokurov. Mi ha decisamente colpito e ha diverse sequenze stupende... Un'altra grandissima pellicola di questa stagione. Ora vedrò di recuperare altri lavori dell'autore. . -
Film Reel.
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Visto ieri in un piccolo cinema. Per come è strutturata l'azione, è sicuramente un film che colpisce.
I primi minuti forse spaventano, si ha il timore di trovarsi di fronte ad un'opera pesante, noiosa, deprimente, e i pensieri tormentati del protagonista e il modo con cui ci vengono imposti fin da subito mettono a disagio. Il viaggio di Faust poi però comincia ed è allora che veniamo travolti da un flusso senza fine di incontri, personaggi, discorsi e situazioni, e quando impariamo a stare a galla, lasciarsi trasportare dalla corrente è un raro piacere.
Le atmosfere sono quelle di un sogno surreale, la fotografia e i colori vanno in questa direzione e contribuiscono in modo importante: è stato fatto un grande lavoro. E' come guardare in sogno un quadro animarsi, mettere un piede sulla cornice e pian piano camminare al suo interno.
Non fosse per l'ultim mezz'ora della pellicola, griderei al capolavoro, lo giuro.
Più o meno dalla scena della firma del contratto qualcosa cambia. Non so se sia il ritmo che cambia, ma si ha come la sensazione che si sia perso troppo tempo nel divagare e si voglia recuperare il tempo cercando di far rientrare la narrazione nei binari e volgere in fretta alla conclusione. La scena del contratto è essa stessa un problema, l'ho trovata superflua, forzata. Come dire: "E' un film sul Faust, dobbiamo metterci per forza la scena della vendita dell'anima". Anche tutto ciò che segue mi ha fatto storcere il naso e l'ho trovato in qualche modo incoerente con quanto visto fino a quel momento. L'apparizione dei "demoni" verso la fine, la fuga verso l'"altro mondo" e l'incontro con il soldato ucciso: non so, qualcosa non mi quadrava e ai titoli di coda mi sono trovato con l'amaro in bocca.
Un'opera riuscità solo a metà, forse un capolavoro mancato. Mi sento di consigliarlo comunque, fosse anche solo per la splendida fotografia e le atmosfere da sogno di buona parte del film.
Per quel che mi riguarda, desidero vederlo almeno un'altra volta. Probabile anche che recuperi altre opere dell'autore.. -
MrBlù.
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Recuperati-con-interesse-i-commenti-del-colonello-e-di-Reel, lo-aspetto-per-l'home-video, il-tema-mi-incuriosisce
l'autore-mi-affascina, ho-visto-solo-arca-russa, e-la-seconda-parte-dei-Giorni-dell'eclisse-che-vorrei-rivedere-in-completezza
mi-aveva-colpito-moltissimo, moltissimo..
Faustdi Alexander Sokurov |
