Warrior

di Gavin O’Connor

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    Gli astri nascenti del cinema Tom Hardy e Joel Edgerton sono i protagonisti di WARRIOR, l’ultimo action/drama della Lionsgate firmato dal regista Gavin O’Connor (Miracle, Pride & Glory), nel ruolo di due fratelli in rotta che stanno per affrontare la sfida della loro vita.
    Il marine Tommy Conlon (Hardy), tormentato da un tragico passato, torna a casa dopo quattordici anni per chiedere a suo padre (Nick Nolte) di aiutarlo ad allenarsi per partecipare a “Sparta”, la più grande competizione di arti marziali della storia. Da ex-prodigio del Wrestling, Tommy si qualifica brillantemente, mentre il fratello Brendan (Edgerton), ex-lottatore diventato professore di liceo, ritorna al ring in un tentativo disperato di salvare la sua famiglia dalla rovina finanziaria. Ma quando lo sfavoritissimo Brendan arriva a confrontarsi con l’inarrestabile Tommy...


     
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  2. MrBlù
     
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    Il-nuovo-Pride&Glory... O'connor-ha-un-senso-di-regia-molto-classico (tecnicamente-questo-può-essere-un-bene)
    ma-tende-a-enfatizzare-le-sequenze-con-musiche-e-inquadrature-insistite, il-pathos-richiamato-spesso-rasenta-il-ridicolo,
    e-le-sue-storie-lavorano-per-somma-di-stereotipi, addizionano-topoi-già-vissuti, non-regalano-sussulti-ne-indagano-particolarmente.
    Ancora-una-volta-sarà-la-famiglia-al-centro-del-"quadrato"...

    Lo-vedrò-solo-se-sponsorizzato-da-qualcuno-di-cui-mi-fido-ciecamente.

     
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  3. poison78
     
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    In un America che concede sempre meno opportunità di reinserimento lavorativo e sociale, un torneo di Mixed Martial Arts con un premio finale di 5 milioni di dollari è un occasione troppo importante da lasciarsi scappare. Due fratelli diversi in tutto ma uniti dalla stessa passione per la lotta si daranno battaglia fino alla fine. Una famiglia distrutta da un padre alcolista con passato violento, spaccata in due per 14 anni si ritrova in un palazzetto dello sport di Atlantic City dopo una vita desolante per tutti gli interessati . Un soggetto che per molti aspetti può avvicinare l’ultimo lavoro di Gavin O’Connor al recentissimo "The Fighter" tuttavia hanno poco in comune tra loro.Warrior inizia come film cupo presentando il dramma di una famiglia distrutta dagli errori del passato. I due fratelli Brendan Conlon (Joel Edgerton) e Tommy Conlon (Tom Hardy) hanno vissuto le loro vite divisi da 14 anni di sofferenze e rancori verso l’altro. Il primogenito Brendan è un professore di fisica, marito di una bella moglie e padre di due splendide bambine. Vittima del suo stesso sogno “vivere una vita migliore” ha finito per indebitarsi fino al fallimento.Tommy viceversa è un marine, ex-campione giovanile di lotta greco-romana, fuggito adolescente di casa con la madre per cercare la serenità. Un destino crudele per due ragazzi impegnati nel dimenticare il prepotente padre (Nick Nolte) e il proprio passato che tornerà più violento che mai al ritorno del giovane Tommy. Ottime la interpretazioni dei protagonisti : il leale e rilassato Joel Edgerton (Brendan) risulta assolutamente convincente nel mostrare un lottatore meno potente fisicamente ma incassatore e talentuoso nell’uso di leve e blocchi. Un uomo premuroso e determinato nei confronti della sua famiglia. Folle e rabbioso è il Tommy di Tom Hardy attore che recentemente ha vestito i panni di Bronson film del talentuoso regista danese Nicolas Winding Refn (Drive). Il suo personaggio è un vero bisonte infuriato, un ragazzo disperato reduce dalla guerra in Iraq, che al ritorno a Pittsburgh è un uomo senza amici, famiglia pieno di rancori, animalesco nella vita come sul ring. Il terzetto familiare si conclude con un perfetto Nick Nolte nella parte di un padre nella disperata ricerca di perdono. Il mio indugiare sulle capacità tecniche degli attori non è del tutto casuale. Con il passare dei minuti quella che risulterà essere fino alla fine una pellicola cupa con leve emozionali altissime, diventerà un vero è proprio spot riuscitissimo per uno sport che sta conquistando sempre più appassionati nel mondo. Un sapiente mix che il regista newyorkese combina benissimo pur non senza qualche forzatura retorica, come i momenti empatici prodotti da istanti di pathos e musiche in sottofondo tanto care agli americani. Un film che strizza l’occhio più agli appassionati di lotta eppure che non lascerà scontento neanche il cineasta convinto. Il giusto connubio dei precedenti lavori del regista come “Miracle” titolo sportivo e “Pride and Glory” confronto tra fratelli. Ottimo anche il lavoro in fase di sceneggiatura dove le varie storie parallele si intrecciano benissimo, figlie di una scrittura veramente ben pianificata. Warrior riesce a commuovere anche solo con gli sguardi tra i protagonisti , più che nei momenti di pathos forzato che comunque non risultano mai eccessivi e restano utili al evolversi della trama. Trasmette bene la rabbia e la disperazione esistenziale dei protagonisti, un triangolo antico quello dei figli che si ribellano al padre che ricorda gli istinti animaleschi più nascosti. La pellicola è destinata ad essere tra le più convincenti e commoventi dell’anno per il grande pubblico grazie alle strabilianti prove di due astri nascenti del cinema come Tom Hardy e Joel Edgerton che faranno presto parlare di loro. Il primo più del secondo, per informazioni rivolgersi a Christopher Nolan.

    7,5/8

    Edited by poison78 - 27/10/2011, 20:44
     
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  4. MrBlù
     
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    Solo-due-parole-di-elogio-anche-verso-Edgerton-che-ha-interpretato-con-una-forza-introspettiva
    senza-pari-uno-dei-fratelli-di-Animal-Kingdom, per-me-la-vera-rivelazione-della-passata-stagione.
    Questo-per-dire-che-ha-già-fatto-parlare-di-lui.

    Pride-and-glory-ti-aveva-convinto? A-me-affatto.
     
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  5. poison78
     
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    Ti quoto in pieno Animal Kingdom è stata una vera rivelazione. Un grandissimo film che ho divorato più volte! Edgerton anche se con una piccola parte è stato grandioso. Però al contrario di Hardy non potrà contare sul traino importante come il terzo capito del Cavaliere Oscuro.

    Pride and glory non mi ha convinto in pieno, infatti non ho mai preso in considerazione l'idea di inserire il titolo in collection. Considero la pellicola da 6.5 perché ho considerato il suo messaggio troppo retorico anche se tecnicamente era sicuramente all'altezza. Però più che un lavoro personale mi è sembrato un bel collage di lavori già visti! Con il voto di Warrior forse mi sono tenuto largo, ma il sollazzo è stato tale che ho apprezzato questa pellicola molto di più di The Fighter. Anche perché sono un appassionato non praticante di questo sport. Spero sinceramente di leggere un tuo parere, così come quello del Revu e degli altri, quanto prima, per capire se ho preso un abbaglio oppure il film è valido come credo!

     
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  6. MrBlù
     
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    Pride-and-Glory-mi-ha-assai-deluso, tematiche-reciclate, tanta-retorica, qualche-ricatto.
    Salvo-soprattutto-l'aspetto-visivo, che-una-regia-classica-sà-esaltare, ma-per-tutto-il-resto
    lo-considero-film-mediocre-che-lavora-per-somma-di-stereotipi. The-fighter-di-contraltare-mi
    avava-convinto, niente-di-originale-nel-soggetto-primario, ma-grande-attenzione-ai-sottotesti-familiari,
    e-al-substrato-sociale. Non-a-caso-ho-preferito-le-due-leonesse-che-non-i-bravi-protagonisti.
    Un-buon-film-di-attori, marciapiedi, rivalsa.

    Warrior-lo-vedrò, non-impazzisco-per-le-arti-marziali-ma-c'è-tanta-curiosità. A-naso-un-pò-alto-lo-sei-stato :lol:


     
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    CITAZIONE (poison78 @ 27/10/2011, 19:44) 
    Spero sinceramente di leggere un tuo parere, così come quello del Revu e degli altri, quanto prima, per capire se ho preso un abbaglio oppure il film è valido come credo!

    Sono riuscito a recuperarlo nonostante una distribuzione davvero mediocre, e devo dire che a mio parere sei stato troppo alto col voto e buono nel giudizio complessivo, forse ti sei lasciato trasportare emozionalmente dal coinvolgimento della pellicola, che cmq ha dei pregi.

    nick-nolte-in-una-scena-di-warrior-214188

    Gavin O'Connor mette in scena l'ennesima storia che ha come contesto il ring e la lotta su quel quadrato, che tante volte è andato in scena al cinema, e grazie al quale si sono dipanate storie più o meno riuscite e coinvolgenti.

    Questo Warrior però è prevedibile, non apporta nulla di nuovo al genere, anzi ci presenta molti rimandi e clichè di pellicole come Rocky e The Fighter, un pò di stereotipi del genere, e una costruzione narrativa non esaltante con diverse cadute di stile. La pellicola tra l'altro è anche piuttosto lunga e sicuramente la si poteva snellire per fare in modo che fosse più fruibile, anche se non risulta mai pesante nel complesso. Infatti la prima parte è molto di "costruzione", verbale, e ci presenta tutti i personaggi, le loro storie, gli stati d'animo e le motivazioni che li spingono a lottare nel torneo, il quale nella seconda parte prende piede, laddove la pellicola diventa più d'azione con gli scontri sul ring.

    Le interpretazioni sono tutte di buon livello, tutte calate nei rispettivi ruoli, ma mi piace sottolineare quella che mi ha colpito di più; quella di Nick Nolte, a tratti commovente, il padre ex ubriacone e manesco, che pentito, cerca di redimersi e aiutare uno dei due fratelli nella preparazione alla gara. Il suo volto di pietra, scavato tra drammi e gli errori del passato e dalle rughe di una vecchiaia che ormai inesorabile lo schiaccia sempre di più nei rimorsi dei tempi che furono.

    In sostanza una pellicola che intrattiene bene, con alcuni momenti riusciti e di impatto, sia emozionale che visivo, ma che non lascia molto di più, che coinvolge a metà e che non reca nulla di nuovo, complice un genere che veramente ha dato di tutto negl'anni, e che probabilmente talmente inflazionato che in pochi avrebbero saputo fare di meglio, senz'altro per me uno di questi non corrisponde al nome di Gavin O'Connor.

    Voto: 6,5
     
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  8. poison78
     
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    Come già detto in precedenza, sicuramente per essere uno spettatore navigato sono andato bello alto con il voto. Però devo dire che per come ne parli alla fine ne esce un film più da 7 che da 6. Senza considerare come ho già specificato in precedenza che la seconda parte che tu nel commento hai giudicato in modo parziale è uno dei punti cardine del mio fomento e voto. Da appassionato di UFC ho notato spettacolare l’uso della camera che dona agli incontri un look veramente realistico, senza considerare che i combattimenti dei fratelli non sono fini a se stessi, ma sono una metafora del loro conflitto interno: demoni del passato, il dramma di una separazione e la voglia di riscatto sono intrise in ogni pugno dato e preso dai protagonisti.
     
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    CITAZIONE (poison78 @ 7/11/2011, 19:49) 
    Senza considerare come ho già specificato in precedenza che la seconda parte che tu nel commento hai giudicato in modo parziale è uno dei punti cardine del mio fomento e voto.

    Immaginavo, ed è per questo che ti ho scritto che forse ti sei lasciato troppo trasportare dal coinvolgimento, ma proprio perchè sei uno spettatore navigato bisogna sempre cercare di trovare un equilibrio tra il coinvolgimento personale e quello che oggettivamente si sta vedendo, il voto di pancia è un'altra cosa ma ci può anche stare figuriamoci, però di contraltare è giusto marcare anche i limiti di una pellicola se ci sono.

    Cmq ho capito quello che dici poison, la pellicola però per il mio punto di vista è stata un pò troppo "pompata", mi riferisco in generale anche a diversi siti di cinema, non è male ma è anche lontana da essere un grande film. Troppo prevedibile e stereotipata, per me si salvano le interpretazioni e l'intrattenimento, quindi rimango saldo sul 6,5 :)
     
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  10. poison78
     
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    Certo revu ci mancherebbe, volevo solo aggiungere un ulteriore spiegazione al mio giudizio:) Ognuno ha i sui metri di giudizio e i suoi gusti^^
     
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    CITAZIONE (poison78 @ 8/11/2011, 12:53) 
    Ognuno ha i sui metri di giudizio e i suoi gusti^^

    Che peraltro spesso noi collimiamo ^_^
     
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  12. marsellus wallace
     
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    prendete rocky, dividetelo in due, assegnate una parte a ogni fratello protagonista e avrete warrior. un film decisamente che naviga nel già visto ma fatto davvero bene, che non stanca e non uccide lo spettatore. Purtroppo è tutto scontato oltre che deja vu, il finale era pronosticabile sin dall'inizio. Ottima l'ex dottoressa di House nella parte di Tess. Non mi ha convinto come a Poison, mi trovo perfettamente aderente alle ultime tre righe del revu che riassumono tutto. Andrebbe visto in originale, in italiano perde parecchio impatto. Kurt Angle praticamente non parla, simpatica performance.
     
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  13. MrBlù
     
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    Premetto-che-simpatizzar-per-la-pellicola-non-è-peccato, e-sebbene-sia-freddino-verso-molte-scelte-del-regista
    il-film-può-piacere, caricare, alla-stregua-di-un-capitolo-di-Rocky, levato-il-primo-che-è-capisaldo.

    Warrior

    warrior-6899

    Warrior-è-esattamente-ciò-che-ci-aspettiamo, eppure-non-ci-delude-totalmente. Forse-perche-O'Connor-pur-lavorando
    per-somma-di-stereotipi (Iraq, problemi-economici, vizi, sogno-americano) utilizza-in-forma-classica (adottata-anche-nel-mediocre-Pride-and-Glory)
    un-registro-narrativo-drammatico-molto-saldo, riuscendo-a-marcarne-i-confini-e-i-toni-senza-ricattare-troppo, e-soddisfacendoci-almeno-in-parte.

    Questa-storia-familiare, questo-scontro/incontro-a-tre, padre-e-due-fratelli-ormai-lontani, puo-avvenire-solo-tramite-il-mezzo-ring
    come-l'epopea-americana-impone. Una-prima-parte-presenterà-la-personalità-degli-stessi, una-seconda-le-farà-affrontare.
    La-caratterizzazione-dei-protagonisti-è-tale-per-cui-sgorgherà-empatia-durante-la-visione, ciò-di-cui-non-saremo-fieri-è-invece
    l'incapacità-di-asciugare-motivazioni-e-contesto. Il-regista-sembra-crogiolarsi-nella-sua-visione-particolareggiata-senza-accorgersi
    che-un-linguaggio-piu-secco-e-acre-fu-la-fortuna-del-fratellastro-maggiore (per-non-parlare-dell'antiballata-di-aronofskiana-memoria)
    quel-The-Fighters-che-mancava-parzialmente-l'appuntamento-al-ring-ma-che-fu-smaliante-di-marciapiede-e-veemente-nel-microcosmo-familiare.
    Qui-contro-previsione-avviene-il-contrario, sul-ring-O'Connor-vince-la-scommessa, non-nella-vita-dei-suoi-protagonisti.

    warrior-movie-image-nick-nolte-slice-01

    Ogni-sequenza-di-lotta-è-ben-montata, tecnicamente-incisiva, visamente-pungente. L'american-Dream-come-la-sufficenza
    cinematografica-è-raggiunto-grazie-alla-muscolatura-tesa-dei-protagonisti, ai-loro-spasmi! Non-per-le-lacrime-e-il-dramma
    del-loro-passato, dove-è-Nick-Nolte-a-battere-i-figli-ai-punti.

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    Noto che sei perfettamente d'accordo con me su tutto Mr, purtroppo le storie di ring sono inflazionate all'inverosimile, e forse questo arriva fuori tempo massimo, il film per me non eccede mai in nulla, intrattiene e basta, siamo anche d'accordo mi par di capire che anche a te, come a me, l'interpretazione che ti ha convinto di più è quella struggente di Nick Nolte ^_^
     
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  15. MrBlù
     
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    Si-siamo-in-linea-col-gradimento-e-pure-sull'analisi, però-ecco, non-mi-stupisce-troppo-che-questa-pellicola
    possa-piacere, coinvolgere, è-furba-quanto-basta-per-muovere-il-sentimento-giusto-in-chi-ha-nel-dna
    il-cromosoma-xy. Per-me-è-una-sufficenza-molto-tonda, merito-anche-della-fotografia-livida-e-incisiva
    di-Takayanagi-e-dello-stile-classicheggiante-di-O'Connor, svolge-a-pieno-lo-scopo-prefissato-senza
    prostituirsi-troppo, l'intrattenimento.
     
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19 replies since 15/10/2011, 10:29   523 views
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