-
Fedor Lynch.
User deleted
L'esordio alla regia di Francesco Bruni, già sceneggiatore di alcune pellicole di Paolo Virzì (Ovo sodo, Tutta la vita davanti, My name is Tanino, La prima cosa bella ecc ecc). Vincitore italiano a Venezia, arriva nelle sale venerdì 18 novembre.
Io penso che andrò a vederlo.
Video
Edited by Fedor Lynch - 18/11/2011, 10:18
. -
.
Io credo invece che NON andrò a vederlo, solo per l'orribile colonna sonora. 
. -
Fedor Lynch.
User deleted
Io credo invece che NON andrò a vederlo, solo per l'orribile colonna sonora.
Rap italiano, ci può stare che non piaccia.. Io personalmente l'ho ascoltato parecchio in passato.. E sono curioso di sapere cos'hanno combinato persone che musicalmente conosco da tempo alle prese con un qualcosa di insolito per loro!. -
badòands.
User deleted
lo attendo tantissimo,spero non abbia una distribuzione limitatissima,mi piacerebbe vederlo al cinema. . -
MrBlù.
User deleted
Non-mi-sbilancio potrebbe-essere-una-sorpresa-ma-punterei-piu-sul-compitino-prevedibile
di-certo-però-mi-incuriosisce, lo-vedrò... cercando-di-non-ascoltare-le-musiche
. -
.
Non mi attendo grandissime cose ma una guardata un domani potrei anche dargliela.
Certo che non è male la frase: "Andare dietro alle pischelle è da froci".
. -
badòands.
User deleted
volevo correggere fedor,m'era sfuggito il nome nel suo topic,il regista è francesco bruni.e il fatto che sia lo sceneggiatore delle più belle commedie italiane degli ultimi,boh,direi almeno 30 anni,è già una buona garanzia su come sarà trattato l'argomento adolescenziale.e poi bentivoglio è un attore che apprezzo molto e che purtroppo lavora pure troppo poco(recuperatelo nel penultimo film di avati) . -
Fedor Lynch.
User deleted
volevo correggere fedor,m'era sfuggito il nome nel suo topic,il regista è francesco bruni.e il fatto che sia lo sceneggiatore delle più belle commedie italiane degli ultimi,boh,direi almeno 30 anni,è già una buona garanzia su come sarà trattato l'argomento adolescenziale.e poi bentivoglio è un attore che apprezzo molto e che purtroppo lavora pure troppo poco(recuperatelo nel penultimo film di avati)
sì hai ragione, ho corretto nel primo post
avevo scritto il nome di uno dei protagonisti del film
. -
.
Scialla! (2011) di Francesco Bruni con Fabrizio Bentivoglio, Filippo Scicchitano, Barbora Bobulova, Virginio Marchioni 
Bruno Beltrame è un ex-insegnante: uomo colto ma disilluso, scrittore in crisi di ispirazione che si arrabatta a scrivere biografie non firmate di personaggi di secondo piano e che dà svogliatamente ripetizioni private molto sui generis che spesso si concludono in partite ai videogames.
La sua vita cambierà radicalmente quando verrà a conoscenza che uno degli studenti a cui fa lezione, perfetto esemplare di coatto romano, è in realtà suo figlio, un figlio di cui fino a quel momento ignorava l'esistenza. Scopertosi padre, ma impossibilitato a rivelarlo al figlio, per una promessa alla madre (sua amante in gioventù poi sparita nel nulla senza dirgli nulla per paura, quando era rimasta incinta), dovrà continuare a trattarlo come ha sempre fatto, ma sentirà nascere e crescere in lui sentimento di protezione e di complicità, tanto sconosciuto da destabilizzarlo e fargli cambiare atteggiamento verso la vita.
Il film è gradevole, ben scritto, lineare e semplice: romanzo di formazione nella forma di una commedia dolceamara sul rapporto padre-figlio e sul confronto generazionale, tra chi, come Bruno e la sua generazione, ha coltivato degli ideali seppur ora disillusi e chi, come il figlio, quegli ideali non li ha e non li ha mai avuti, indifferente com'è a tutto ciò che lo circonda e che coltiva il disimpegno e il cazzeggio come filosofia di vita, tra disinteresse totale per la scuola, videogames, musica rap e girate a vuoto.
L'esordio di Francesco Bruni, sceneggiatore di punta del cinema italiano e autore di alcune delle più belle commedie degli ultimi vent'anni, praticamente tutte quelle di Virzì da Ovosodo a La prima cosa bella, si muove tra inevitabili echi dei film fatti con il regista livornese e de La scuola di Luchetti: il film ha una semplicità e una linearità che catturano e che per un po' mascherano la programmaticità del racconto e l'abilità di mestiere dello svolgimento.
Dopo un po', però, le tende si levano e l'accumulo di situazioni, le forzature gergali e narrative, come certi colpi di scena e l'eccesso di sottotrame, improbabili e superflue, si fanno sentire: la vicenda della pornostar redenta (una sexyssima Barbora Bobulova) di cui Bentivoglio deve scrivere la biografia e che si invaghisce di lui, il furto della droga alla banda criminale con tanto di colpo di scena nel parco (scena del parco bella in sé ma forzata nel contesto), il malvivente raffinato, detto "Poeta", che organizza cineforum casalinghi in cui proietta ai suoi sgherri e alle sue pupe classici come Truffaut, l'insegnante inflessibile che antepone il nozionismo all'essenza della conoscenza, il colpo di scena agli scrutini. Insomma una costruzione e uno sviluppo narrativo che, nella seconda parte, mira troppo smaccatamente all'esemplarità, all'educazione e all'edificazione del messaggio.
Per carità, legittimo voler veicolare un messaggio pulito e positivo sulla perdita di ideali, sui pericoli del disimpegno e dell'omologazione delle nuove generazioni e sull'importanza del ritorno agli affetti, ma contesto il modo in cui il regista lo persegue e ci arriva: attraverso cioè un percorso a tappe artificioso e in contrasto con quello spirito di autenticità e di semplicità di partenza che per tutta la prima parte Francesco Bruni ha assecondato e che, fortunatamente, è riscattato dalla bella prova degli attori, specialmente un grande Bentivoglio, che con la sua trasandatezza, la sua indolenza e il suo ironico disincanto, riesce a essere credibile e ad attenuare la retorica di fondo. I momenti tra lui e il figlio sono comunque impagabili e teneri!
Grande anche un Virginio Marchioni (nella parte del malvivente), che cita e omaggia il suo Freddo di Romanzo Criminale - La serie e che è magnifico soprattutto nel post-finale sui titoli di coda. Episodio che però è come fine a se stesso, nel contesto risulta forzato.
Film comunque godibile che avrebbe potuto essere di più!
Visto al cinema a Novembre mi è venuta solo ora voglia di parlarne (recuperando qualche pizzino che avevo buttato giù)!!
Edited by michibaldi - 16/3/2012, 13:57. -
MrBlù.
User deleted
Peccato-per-l'accumolo-di-sottotrame-e-sequenze-che-nell'economia-del-racconto-diluiscono-invece-di-rafforzare-il-cuore-narrativo
(questo-indipenentemente-dalla-realizzazione-delle-stesse, che-mi-sembra-di-capire-sia-lodevole-e-composta) ...
però-qualche-vibrazione-buona-sembra-lasciarla, e-non-mi-dispiacerà-recuperarlo-per-una-visione-take-away-in-futuro ^^. -
Fedor Lynch.
User deleted
avevo un paio di sensazioni positive.. in sala alla fine l'ho perso, recupero in home prima o poi.. senza troppa fretta insomma.. 
. -
.
Una piacevole sorpresa questo Scialla - stai sereno. Già comunque il fatto che la regia sia stata data a Bruni doveva far pensare a qualcosa di almeno decoroso, visto il passato del nostro come sceneggiatore di numerosi film del grande Virzì. Ma la possibilità che la pellicola fosse assimilabile ad altre decine del genere generazionale-italiano ci stava alla grande anche in virtù di un titolo che a mio avviso poteva essere diverso. Infatti il film è sì di semplice scorrimento e venato di comicità ma alla fine neanche tanto, perchè la storia fondamentalmente fa riflettere e anche molto. Si parla di ricerca di un posto nel mondo per un adolescente, si parla di smarrimento della passione per la vita e le proprie capacità di un ex professore tabagista di mezza età. E si parla del rapporto che si viene a instaurare fra i due, i quali in qualche modo si vengono incontro per smussare gli estremi della loro personalità che fondamentalmente non li rendono felici. In questo quadro si innesta appunto una sceneggiatura molto smilza ed agile, il film veramente si beve come un bevanda fresca d'estate; ci si chiede solo quante volte si avrà voglia di riassaporare questa bevanda.
Film che vale una pur piacevole visione o che merita un acquisto in dvd per essere riassimilato?
Questa domanda non lo deve squalificare, perchè c'è almeno un buonissimo motivo per rivedere un film del genere: la grande, stupenda prova attoriale di Fabrizio Bentivoglio. Più passano gli anni e più migliore, come il vino e come gli attori talentuoso e intelligenti che sanno scgliere i lavori sulla base della loro sensibilità oltre che dei soldi da guadagnare. Bentivoglio a mio parere lascia al cinema un personaggio che avrebbe sicuramente meritato di essere sviscerato in un film più drammatico e declinato in tutte le sue caratteristiche. Stanco, abbrittito, una sorta di Drugo non ironico, ma che si è accontentato delle briciole che la vita gli ha concesso e ha perso lo smalto e la passione per le cose. Che bravo Fabrizio! Espressioni facciali e una postura adeguatissima, molle, ingobbita; e poi quella parlata padovana che si prende dei tempi fra sospiri ed emozioni varie.
Il suo personaggio viene in contatto con Luca, adolscente burrascoso interpretato da un bravo Filippo Scicchitano, che ha non solo nel volto ma anche nei modo i tempi giusti e costituisce un'altra ragguardevole sorpresa.
Interessante anche se non ttoppo bene sviluppato il personaggio di Barbara Boboulova (qui molto sexy davvero!
), un ex pornostar in cerca di redenzione e a cui Bentivoglio deve fare domande per una biografia.
E simpaticissimo e valido il ruolo di Vinicio Marchioni!
I limiti: per esempio la risoluzione dei problemi di Luca sono troppo veloci e veramente poco credibili, anche se va detto che Marchioni caratterizza il suo personaggio alla perfezione nonostante i pochi minuti concessigli.
Inoltre alcune scelte del regista sempbrano telefonate, forzate e virate verso la sua tesi, ovvero quella che in fondo nella vita, nonostante i problemi, prima o poi si troverà una soluzione alle cose. Quindi, scialliamocela e domani è un altro giorno.
7. -
MrBlù.
User deleted
ricordavo-ci-fosse-anche-una-mia-recensione, poi-presto-detto, lo-recuperai-in-dvd 
https://dvd.forumcommunity.net/?t=50608965
Snoccioli-bene-pregi-e-difetti, in-primis-fra-tutto-una-prova-maiuscola-di-Bentivoglio, attore-tra-i-piu-dotati
del-nostro-panorama-e-per-il-quale-provo-infinita-stima. Sà-sempre-calarsi-ne-mezzi-toni, con-quele-espressioni
e-quella-parlata-modulata-a-seconda-del-terrirorio-in-cui-si-trova. E-non-mi-riferisco-soltanto-all'ubicazione-geografica
per-territorio, ma-anche-terreno-filmico, dal-dramma-alla-commedia, dal-grottesco-al-film-impegnato.
Alcune-snodi-narrativi-sono-di-facile-intuizione-e-risoluzione, ma-il-film-ha-dalla-sua-una-freschezza-che-a-mio-avviso
viene-voglia-di-riassaporare-col-passare-del-tempo. C'è-la-consapevolezza-che-poteva-essere-qualcosa-di-piu,
ma-la-storia-è-vivace-e-sincera, ed-i-personaggi-davvero-riusciti. ^^.
Scialla! (Stai sereno)di Francesco Bruni |
