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1921 - IL MISTERO DI ROOKFORD
Trama:
Il film ("The Awakening" il titolo originale) è ambientato in un’Inghilterra postbellica in cui molti superstiti cercano conforto nello spiritismo. Tormentata dalla morte del fidanzato, Florence Cathcart (Rebecca Hall) è impegnata a smascherare le teorie sul sovrannaturale dando spiegazioni di tipo metodico e razionale. Tuttavia, quando viene chiamata a visitare Rookford, un collegio situato nella campagna, per indagare sulle presunte apparizioni di un fantasma di un bambino, Florence si sente costretta ad accettare il compito.
Trailer:
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poison78.
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Esordio cinematografico per lo sceneggiatore e regista di serie tv Nick Murphy offre una discreta e riuscitissima ambientazione inscatolata in un periodo storico fatto di sofferenze e misticismo in un Inghilterra alla fine della prima guerra mondiale. Proseguendo la scia di film di successo come “La spina del diavolo”, “The Orphanage”, senza dimenticare il riuscitissimo “The Others”, la pellicola mette inscena l’ennesimo bambino fantasma in cerca di vendetta o redenzione. Vittima di una sceneggiatura non perfettamente amalgamata, con il passare del tempo il film sembra arrancare su se stesso alla ricerca di troppi input cervellotici per un possibile e plausibile colpo di scena finale che purtroppo non stupisce nè emoziona. Un vero peccato perché la bellezza e la bravura della Rebecca Hall (The Town) e la caratterizzazione degli ambienti meritavano maggior fortuna in chiave di stesura smussando una storia di per se piatta e complessata. Buona anche la prova della sempre bravissima Imelda Staunton (Il segreto di vera dark). Da segnalare infine la riuscitissima scena con la casa delle bambole. Lineare e senza cuore lo scialbo doppiaggio italiano. Un film che comunque potrà piacere al più coriaceo dei fan del mistero, deludendo purtroppo tutto il resto della platea.
5,6. -
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Secondo me questo film si colloca a pieni voti nelle ghost story cinematografiche più riuscite di sempre senza mai scadere in banali situazioni o riciclando palesemente situazioni tipiche del genere e che abbiamo ormai metabolizzato a sufficienza grazie proprio a film come quelli che hai citato nel tuo intervento qui sopra.
La storia parte benissimo, illustrando a dovere chi sia il personaggio interpretato dall'ottima Hall, per poi spostarsi su coordinate abbastanza originali e mai noiose o ripetitive. La figura del fantasma ricalca forse un po' il trend di questi ultimi anni in cui l'etereo personaggio non appare per spaventare o tormentare i poveri abitanti di una casa ma bensì per chiederne il loro aiuto e, credo, tra tutte, sia proprio l'incarnazione più riuscita ed alla quale mi sento, da amante del genere, più affezionato.
Anche in luce di ciò mi sento di promuoverlo positivamente e, visto che si trova nelle sale proprio in questi giorni, ne consiglio la visione - a chi fosse interessato allo stile proposto - al più presto dal momento che credo che in pochi ne resteranno realmente delusi.. -
poison78.
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Prendo nota del tuo gradimento, anche se non sono assolutamente d'accordo sul "senza mai scadere in situazioni banali" o "Ghost Story più riuscite di sempre". Offre sicuramente un taglio psicologico molto moderno, con traumi di guerra e psicologie deviate tuttavia solo toccate ma poi assolutamente non ampliate. La protagonista vive tutto per negazione, spesso anche un po’in modo infantile. Comunque c’è da dire che spesso i giudizi su questi film sono vittime di aspettative più che su altri generi, che possono rovinare o meno il gradimento goblale. . -
MrBlù.
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solo-tre-parole : american-horror-story. . -
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Più che altro, ragionandoci su a mente fredda, direi che non è affatto semplice proporre qualcosa di totalmente innovativo quando si parla di fantasmi ed affini; il cinema (soprattutto in questi ultimi anni) e la letteratura (da sempre) ci hanno ormai "abituati" a queste situazioni e sorprendere lo spettatore con finali rivelatori e/o a sorpresa (tipo quello utilizzato per "Il Sesto Senso" ad esempio, capolavoro assoluto del genere) non è certo una cosa alla portata di tutti.
Accontentiamoci quindi del risultato ottenuto con questo "The Awakening" con l'unico sentore che se solo fosse durato una decina di minuti in più ed in questi si fosse approfondito meglio il lato psicologico della protagonista e dato maggior spazio ad alcuni degli altri personaggi presenti nel cast si sarebbe di certo ottenuto un ulteriore coinvolgimento generale e resa ancor meglio interessante e più verosimile tutta quanta l'intera vicenda.
Non ho ancora avuto modo di vederne neanche un singolo episodio ma da quel che ne ho letto nei commenti che avete postato nel thread che gli ho dedicato sembra davvero molto, molto interessante...
...lo terrò d'occhio per un eventuale arrivo nostrano in home video. -
marsellus wallace.
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Un film che comunque potrà piacere al più coriaceo dei fan del mistero, deludendo purtroppo tutto il resto della platea. (poison)
per me invece è tutto il contrario, il fan del mistero non ci troverà particolare inventiva dato che ci sono cose già viste (non sono d'accordo neppure con pako che la ritiene una delle migliori ghost story) mentre l'occasionale lo potrà bere con una certa facilità dato che è abbastanza lineare e si premura di spiegare in continuazione e subito quanto accade fino a far quadrare (bene) il cerchio nel finale. Ce ne fossero comuqnue di film di questo genere così, ottimi nella confezione, in un ambiente raffinato e stimolante e che omaggiano gli ispiratori con delicatezza e senza invadenza.
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.Mi sono riletto i vostri commenti...non concordo con Pako ma questo poco male
Non riesco a risponderti in maniera concreta dato che di questo film non ne conservo un ricordo lucidissimo ma, rileggendo quel che ne scrissi a suo tempo, mi sembra di capire che m'era piaciuto abbastanza.
Boh... ne riparleremo più avanti quando (e se) avrò l'occasione di rivederlo nuovamente
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Le mie labbra cercano il piacere nei posti più inaspettati
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Lo vidi pure io tempo fà, solo ed esclusivamente per vedere la Hall in mezzo ad una pellicola che non vedevo poi tanto adatta a lei. Beh alla fin fine, il film è più godibile di tanti altri horror che popolano gli schermo oggi. Sufficienza raggiunta, ma pellicola senza infamia e senza lode. .