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poison78.
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REGIA: Jean-Pierre Améris
SCENEGGIATURA: Jean-Pierre Améris, Philippe Blasband
ATTORI: Isabelle Carré, Benoît Poelvoorde, Lorella Cravotta, Lise Lametrie, Swann Arlaud, Pierre Niney, Stéphan Wojtowicz, Jacques Boudet
FOTOGRAFIA: Gérard Simon
MONTAGGIO: Philippe Bourgueil
MUSICHE: Pierre Adenot
PRODUZIONE: Pan Européenne Production, Studio Canal, France 3 Cinéma
DISTRIBUZIONE: Lucky Red
PAESE: Belgio, Francia 2011
GENERE: Commedia
DURATA: 80 Min
FORMATO: Colore
Trama:
Jean-René, direttore di una fabbrica di cioccolato e Angélique, cioccolataia di gran talento, sono due persone molto timide. E' la loro passione per il cioccolato che li accomuna. Si innamorano l'uno dell'altro senza avere il coraggio di confessarlo. La loro timidezza tende a tenerli lontani. Ma supererà la loro mancanza di fiducia in se stessi, il rischio di rivelare i propri sentimenti.
Commento:
Dolce commedia transalpina senza infamia e senza lode. I due sensibili ed emotivi protagonisti si muovono in un clima quasi surreale, tra crisi di eclatante imbarazzo e simpatiche gag. La pellicola si lascia guardare fino al suo epilogo senza però obbiettivamente offrire nulla di nuovo alla commedia francese, rivelandosi vista la sua l’uscita una più valida e simpatica alternativa al classico cinepanettone natalizio italiano. Tra gli aspetti più interessanti troviamo: la simpatia dei protagonisti, il cioccolato e la dolce bellezza di Isabelle Carrè. Evitabili le scene canore, inutili per la buona riuscita della storia e pellicola. Simpatico dolce e delicato come il più semplice dei cioccolatini scartato a natale gustoso al palato, facilmente digeribile e altrettanto tranquillamente dimenticabile.
5/5.5
Edited by hellboy1 - 8/2/2012, 20:21. -
Fedor Lynch.
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mi fido ed evito tranquillamente.. . -
marsellus wallace.
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vista poi la distribuzione pietosa che ha avuto è anche facile evitarlo, sembrava davvero pieno di miele e il dato è stato abilmente rimarcato dalla recensione al veleno sarcastico del poison
recupero in hv per stima a Poelvoorde che dopo il cameraman e l'assassino ha avuto il mio giuramento di visione per quello che fa. -
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Non sapevo che potesse esistere davvero un'associazione di emotivi anonimi e invece:
"EA è un'associazione di uomini e donne che si riuniscono per condividere esperienza, forza e speranza allo scopo di risolvere i loro problemi emozionali. EA non è affiliata a nessuna setta, fede, partito politico, organizzazione o istituzione, non si impegna in alcuna controversia, né appoggia o si oppone ad alcuna causa"
EA, Emotivi anonimi è stata fondata in Minnesota nel 1971 e da lì si è diffusa in 35 Stati, con tre sedi anche in Italia!
L'associazione accoglie chi è afflitto da emotività, che sia un portatore d'apprensione, che sia un'incapacità relazionale o comunicativa, che sia panico, che sia sovraeccitazione. Gli emotivi si riuniscono e cercano di condividere i loro problemi.
Il film è la storia di due emotivi timidi e introversi. Lei, una deliziosa Isabelle Carré, è Angelique, una cuoca sopraffina, maga del cioccolato, che per via della sua emotività che le provoca crisi di panico quando è al centro dell'attenzione, è costretta ad esercitare la sua professione nell'anonimato e in condizioni di semiclandestinità, quale eremita della professione. Rimasta disoccupata trova lavoro alla Fabbrica di Cioccolato di Jean-René, un uomo apparentemente serioso e invece timido e introverso ai limiti dello stress da incomunicabilità. Jean René è un grandioso, goffo e dinoccolato Benoit Poelvoorde. Dall'incontro di due solitudini e di due timidezze non può che nascere un amore fondato sull'imbarazzo e sul rossore. Si dice inoltre che due emotivi se si incontrano vanno incontro alla loro catastrofe, lo dice Angelique durante una riunione dell'EA. Saranno pronti a rischiare?
Una commedia sentimentale degli equivoci semplice e lineare, lievemente surreale e senza tempo come una favola, che fila via con grazia, umorismo e levità e che evita le trappole dello stucchevole grazie alla straordinaria impagabile bravura degli interpreti principali e dei caratteristi (il portiere dell'albergo e lo psicanalista, i dipendenti di Jean-René) che si producono in pezzi di bravura di recitazione vocale e di mimica. Benoit Poelvoorde attraversa dinoccolato con la sua goffaggine, i suoi tic, le sue manie (come quella di cambiarsi continuamente la camicia) una storia semplice e delicata, che si fonda sugli incontri imbarazzanti, gli inciampi e gli impedimenti di due emotivi cronici, portandola per mano fino ad un finale liberatorio che regala un brivido di emozione.
Un film discreto che mi ha divertito, mi ha fatto uscire dal cinema con animo leggero e che mi ha rafforzato l'idea che qualunque film abbia nel cast Benoit Poelvoorde, meriti di essere visto!
Edited by michibaldi - 3/2/2012, 12:42. -
nicbaker.
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Io di Poelvoorde ho visto quel capolavoro che è Il cameraman e l'assassino, che da qualche parte avevo pure citato di recente, ma giusto come nome, ah nella classifica cinefila tra i film più belli visti quest'anno non editati... e poi Asterix e Obelix e Coco avant chanel, non due film imperdibili questo non è cinema per me, ma credo al michi . -
poison78.
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Questo giudizio del Michi mi sorprende. Sinceramente di commedia e film sentimentali sopratutto francesi ultimamente ne ho visti tanti (sopratutto ultimamente). Come detto nel mio commento il film non è brutto e sa anche divertire ma ho trovato il tutto zuccheroso e prevedibile. Visto il gradimento del Michi magari un giorno in un passaggio televisivo gli darò una seconda chance che ora come voglia è lontana una decina di anni. . -
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Intendiamoci siamo sul moderatamente discreto, regia anonima e senza guizzi, ma leggera e discreta, abile, quando si avvicina troppo al mieloso, a fermarsi un passo prima e a lasciare campo libero agli attori che riescono con la loro eccezionale bravura a sollevare il film ed ad evitare o per lo meno a smorzare la retorica. Ho letto un accostamento a Jeunet, ecco con il suo taglio surrealista credo che avrebbe potuto venir fuori un gioiello. Ameris si accontenta invece di non invadere il campo, ma per un film come questo è già molto. Sì insomma gradevole, divertente e leggera, con una lieve commozione nel finale liberatorio e con momenti irresistibili. Io almeno mi sono molto divertito e sarà stato anche per una platea partecipe e coinvolta (sala strapiena perché era un recupero in unica serata di un film non ancora uscito da noi), ma quando sono uscito ero leggero e di buon umore. E Benoit Poelvoorde è davvero impagabile!! . -
MrBlù.
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Io di Poelvoorde ho visto quel capolavoro che è Il cameraman e l'assassino, che da qualche parte avevo pure citato di recente, ma giusto come nome, ah nella classifica cinefila tra i film più belli visti quest'anno non editati... e poi Asterix e Obelix e Coco avant chanel, non due film imperdibili questo non è cinema per me, ma credo al michi
Ed-io-me-lo-ero-già-segnato, cameraman-e-assassino, da-recuperare. Vidi-pure-Coco-avant-chanel , mi-rifiutai-su-Obleix-invece.
Sono-commedie-che-non-mi-appartengono, mi-lasciano-abbastanza-indifferente, discorso-diverso-per-Amelie
seppur-non-gridando-al-capolavoro. Comunque-nella-sua-bontà, EA, vera-o-presunta-non-mi-interessa
quindi-registro-volentieri-i-giudizi-ma-posso-saltarlo, nel-bene-o-nel-male.
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nicbaker.
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Non mi assumo responsabilità per me è un film grandioso, ma al contrario di Hunger non sono sicuro che piaccia. sicuramente è da vedere .