The Help

di Tate Taylor

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  1. Fedor Lynch
     
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    Jackson, Mississippi. Inizio degli Anni Sessanta. Skeeter si è appena laureata e il primo impiego che ottiene è presso un giornale locale in cui deve rispondere alla posta delle casalinghe. Le viene però un'idea migliore. Circondata com'è da un razzismo tanto ipocrita quanto esibito e consapevole del fatto che l'educazione dei piccoli, come lo è stata la sua, è nelle mani delle domestiche di colore, decide di raccontare la vita dei bianchi osservata dal punto di vista delle collaboratrici familiari ‘negre' (come allora venivano dispregiativamente chiamate). (mymovies)

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    Che l'Academy prendesse spesso e volentieri scelte discutibili è cosa risaputa. Tuttavia una nomination a miglior film per una porcata del genere è una cosa che regala sempre un po' di stupore (per me, considerato come se ne legge in giro, è già il film più sopravvalutato dell'anno). "The Help" infatti non mantiene per nulla la promessa iniziale, di raccontare una vicenda seria con il giusto tocco di ironia. E' tutto un ripetersi delle stesse situazioni, che non graffiano mai nella giusta maniera ma che restano imprigionate nell'impronta del politicamente corretto e nel vortice della facile messa in scena. La continua ricerca del consenso dello spettatore è a tratti ridicola e l'assurdità del razzismo del periodo viene continuamente usata come "arma ricattatoria". E sia chiaro, l'argomento è importante e la "denuncia" è dovuta... Tuttavia la ridondanza del tutto finisce per risultare patetica e ridicola. Dilatato nei tempi senza alcuna giustificazione (oltre due ore) "The Help" propone lo scontro padrone/schiavo - bianco/nero senza lasciare il segno, ma appoggiandosi comodamente su standard banali e semplicistici. La regia (?) è da classico compitino, svolto per ottenere un risultato che possa piacere un po' a tutti, senza nessun eccesso e senza il minimo tocco stilistico. Sceneggiatura scritta male, con il chiaro fine della ricerca dell'empatia dello spettatore. Poteva benissimo essere uno sceneggiato televisivo: avrebbe dato meno fastidio. Tuttavia qualcosa di buono c'è: il cast, quasi esclusivamente femminile, è tutto sommato ottimo (qualche interpretazione un po' sopra le righe ma giustificata dal contesto). Tra tutte le donne brilla Jessica Chastain che si conferma attrice da tenere d'occhio.

    Voto: 4,5

    Edited by hellboy1 - 8/2/2012, 20:11
     
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  2. marsellus wallace
     
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    sono in totale disaccordo fabio, il film è davvero bello ed intenso. ci ritorno su nello specifico nel week per la solita bella discussione e disamina/confronto. ora ho scorsese che preme

    certo che certe torte andrebbero lasciate dove sono ... :)
     
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  3. Fedor Lynch
     
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    sapevo che qualcuno non sarebbe stato d'accordo.. ti aspetto! :)
     
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  4. wizard89
     
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    Ecco che fedor ogni tanto si ravvede :lol:
    Mi trovi più che d'accordo con quello che scrivi (io non avrei nemmeno aperto il thread, però :lol: ), e aggiungo solo che il narratore fuori campo che mi fa la lezioncina è una delle cose che più mi stanno sulle balle. Questo film è un po' tutto quello che non mi piace del cinema, e se l'intento era quello di farci gonfiare la prostata, beh, in effetti dovremmo dargli un bel 10.
     
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  5. Willy Wonka
     
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    non ho letto e visto nulla, però mi sembra il solito film per vecchie zittellone :D tipo pomodori verdi fritti alla fermata del treno :D
     
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  6. wizard89
     
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    Sì, cane, c'hai preso, e mi son dimenticato di dire che la Chastain è una gnocca assurda, mi sembrava doveroso ricordarlo :D
     
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  7. Willy Wonka
     
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    dai è il solito libro/film da regalare per la festa della mamma :D
     
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    4,5 come voto e' un esagerazione per questo film,ed e' ingiusto bollarlo prima di averlo visto.
     
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  9. Fedor Lynch
     
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    CITAZIONE (wizard89 @ 3/2/2012, 11:05)
    Ecco che fedor ogni tanto si ravvede :lol:
    Mi trovi più che d'accordo con quello che scrivi (io non avrei nemmeno aperto il thread, però :lol: ), e aggiungo solo che il narratore fuori campo che mi fa la lezioncina è una delle cose che più mi stanno sulle balle. Questo film è un po' tutto quello che non mi piace del cinema, e se l'intento era quello di farci gonfiare la prostata, beh, in effetti dovremmo dargli un bel 10.

    :lol:
    eh ma perchè in giro se ne legge bene e quindi pensavo fosse solo un problema mio..

    CITAZIONE (wizard89 @ 3/2/2012, 11:14)
    la Chastain è una gnocca assurda, mi sembrava doveroso ricordarlo :D

    ahah, pienamente d'accordo! :wub: :lol:

    CITAZIONE (sion821 @ 3/2/2012, 13:47)
    4,5 come voto e' un esagerazione per questo film,ed e' ingiusto bollarlo prima di averlo visto.

    secondo me è una porcata di alto livello.. ed inoltre è pure spinta da pubblico e critica.. non so, dimmi te perchè dovrei pensarla diversamente..
     
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  10. MrBlù
     
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    Io-questo-lo-salto, non-me-ne-sentirete-parlare-neppure-in-futuro, mi-fermo-al-colore-viola-che-con-tutti-i-suoi-deficit
    di-retorica-e-sentimentalismi, è-un'opera-che-non-mi-dispiace, armoniosa, delicata, narrativamente-importante.

    Ad-maiora :D
     
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    CITAZIONE (MrBlù @ 3/2/2012, 18:07) 
    mi-fermo-al-colore-viola

    Dal trailer anche a me ha ricordato il colore viola.. :)
     
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  12. marsellus wallace
     
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    film al femminile (con sensibile regista maschile, i grandi registi maschi danno grandi ritratti di donne, registe donne che non siano la bigelow al 95% li prendono per pirla azionati dal pisello) che prende la vita delle cameriere di jackson degli anni sessanta e le usa per dare un ritratto cippettoso di colori (pleasantville docet) ma quanto mai intenso del loro disagio emotivo. E così che dal colore viola di spielberghiana memoria si passa all'arcobaleno di donne che in mezzo alla capacità di cucinare torte al cioccolato anomalo dopo essere passati per i pomodori verdi fritti a una fermata del treno, allevano figli di bianche che le disprezzano e curano case di donne agiate e annoiate che non le fanno neppure usare il bagno. Grazie alla penna che si sa distrugge più della spada, una efficace Emma Stone promossa a pieni voti alla sua prima prova di un certo impegno da battaglia a una perfida Bryce Dallas Howard e alla sua congrega di megere perfide, rovinandole proprio dove sono più impegnate a non cadere sconfitte, nella vergogna da pettegolezzo. Sullo sfondo della vicenda il mondo colored che ribolle di rabbia e si ribella al KKK, jfk e quanto succede, e le facciate linde delle casette con giardini si sporcano di brutto al loro interno (invase metaforicamente anche da cessi, intesi come water closet, non donne racchie, in uno spunto di vendetta). Un ritratto efficace e ben costruito scenograficamente, con un finale leggermente troppo mieloso ma assolutamente interessante.
     
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  13. Fedor Lynch
     
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    ecco secondo me il ritratto è tutt'altro che efficace.. perchè il "miele" non è limitato al finale ma cosparge qua e là un po' tutta la pellicola, che tenta spesso e volentieri di far leva sulle emozioni.. la sceneggiatura è banale, dilatata all'eccesso perchè se fosse durato anche 40 minuti in meno non sarebbe stato un problema ai fini del racconto. ed inoltre la regia l'ho trovata davvero inutile. l'unica cosa positiva che riesco a vederci è il cast, non nel complesso ma almeno in 3-4 interpreti
     
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  14. Kurtz
     
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    the-help

    The Help è la classica operazione hollywoodiana tesa alla conquista dell’Oscar, di cui è probabile che farà incetta. Nel bene e nel male, il film di Taylor mostra fin troppo il suo essere prodotto, oscillando tra scelte indovinate e altre (la maggior parte) annegate in una visione semplicistica, che trova la sua coronazione nella divisione manichea – troppo bianco e nero è il caso di dirlo – dei personaggi. Il “messaggio” dirompente è inscatolato in una medietà tipica dell’Oscar movie per soddisfare un po’ tutti senza accusare nessuno. Quindi le donne bianche sono insopportabili e meschine a priori, per cui alla fine viene a mancare anche l’elemento fondante del film: non sono neanche razziste, o meglio quello è un minimo riflesso, di una negatività genetica. Le cameriere di colore invece conservano tutte un indole buona e giusta, anche se agiscono in modi diversi. In mezzo il personaggio di Emma Stone, che rappresenta l’anello (inesistente) e si autopropone tedofora della liberazione sociale.

    The Help sconta una lunghezza eccessiva, con momenti in cui il ritmo cala – mi sono addormentato un paio di volte e questo potrebbe influire sul giudizio, ma anche Delizia (che ha dormito assai meno di me) concordava sul responso finale.

    Ci sono però anche i pregi, che sono l’altra faccia della medaglia hollywoodiana, a partire dalla perfetta ricostruzione ambientale, fondamentale tassello di quella cura della confezione che, quando funziona, ha pochi eguali. Ma soprattutto le attrici. L’intero cast è una sinfonia di emozioni, a parte qualcuna un po’ troppo sopra le righe – ma pure bravissima come la Howard – e la Stone forse più adatta a calcare set contemporanei, c’è il perfetto understatement di Viola Davis contrappuntato dall’interpretazione più pepata (spesso un po’ troppo) della Spencer. Nessuna però regge il confronto con Jessica Chastain che rivela un volto completamente diverso dalla madre e moglie di The tree of life e a ogni apparizione illumina il film con la sua svampita fuori dal tempo ma dotata di una sua purezza: la sua interpretazione riesce a stemperare anche qualche ingenuità del personaggio.

    5.5

    mezzo punto solo alla Chastain
     
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  15. badòands
     
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    nel complesso non mi ha schifato troppo,un sei glielo concedo,soprattutto perchè è recitato molto molto bene,e con questo compensa il fatto di non avere di fatto una regia(è uscito al cinema ma poteva tranquillamente essere un tv movie da passare domenica e lunedì su raiuno).però nel complesso l'ho trovato onesto,è un certo tipo di film rivolto a un certo preciso pubblico,e credo che lo accontenti più che a sufficenza.ci sono comunque fin troppe lungaggini e non si lascia sfuggire manco un ricatto emotivo(il finale con la cacciata della davis ad esempio potevano tranquillamente risparmiarlo,finiva già bene prima).le donne bianche sono fin troppo stilizzate,o cattivissime o buone buone,e gli uomini sono tratteggiati con un disprezzo raro.

    rileggendomi in effetti l'ho distrutto o quasi e non si capisce da dove viene fuori il 6 che gli do.
     
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14 replies since 3/2/2012, 00:51   204 views
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