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LA FUGA DI MARTHA 
Trama:
Dopo essere fuggita da una setta e dal suo leader carismatico (John Hawkes), Martha (Elizabeth Olsen) tenta di ritrovare una vita normale cercando l'aiuto di sua sorella maggiore Lucy (Sarah Paulson) e di suo cognato (Hugh Dancy), ai quali però non osa raccontare la verità sul suo passato e il segreto che circonda la sua lunga sparizione. Ma il pensiero che la setta sia alla sua ricerca non la abbandona mai. I ricordi che la perseguitano si trasformano poco a poco in una vera paranoia. Realtà e illusione si confondono.
Trailer:
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Martha. Marcy May. Marlene. 
come spesso e volentieri accade, la traduzione italiana del titolo snatura il senso del film relegando il tutto ad una banale "fuga", per l'appunto... ma questo dell'esordiente Durkin è un dramma pacato e rarefatto splendidamente confezionato. ci racconta di un'esistenza smarrita, di una perdita d'identità che gioca cinicamente e disperatamente su tre nomi differenti, di una sofferenza interiore attraverso i ricordi con stile personale, avvicendando un montaggio alternato tra presente incerto con pochi punti di riferimento, e passato segnato da violenze fisiche e psicologiche. il soggetto evolve lentamente riflettendo sul tema dell'appartenenza a gruppi dominati da "guru", e su quello del plagio della mente, deviata da ideali e principi morali a dir poco discutibili e sconcertanti. e di pari passo gli incubi della protagonista, che sfociano in acuta paranoia, salgono inesorabilmente di intensità, tenuta sempre volutamente entro i limiti da una sorta di intimismo asettico che riesce ad amalgamare benissimo gli sbalzi temporali della pellicola e la progressione psicologica della protagonista, una sorprendente Olsen.
Voto: 8
Edited by mickes2 - 2/5/2012, 14:24. -
Fedor Lynch.
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sia dalle due righe di trama sia dal commento del mickes, è un film che sembra avere il giusto potenziale per piacermi.. recupero sicuramente . -
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ti piacerà sicuramente, senza se e senza ma. poi parliamo anche del finale, che se devo dirla tutta mi ha spaccato in due. alzo il voto a 8 
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Fedor Lynch.
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ci arrivo a brevissimo... 
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Fedor Lynch.
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mi accodo al mickes, film assolutamente da recuperare
Lungometraggio d'esordio di Sean Durkin, 31enne americano, premiato con il "Dramatic Directing Award" al Sundance FIlm Festival del 2011. Protagonista della pellicola è Martha (l'esordiente e bravissima Elizabeth Olsen), ragazza che fugge da una sorta di setta di cui faceva parte e trova ospitalità dalla sorella maggiore. La giovane però continua a rivivere quei giorni, a discapito della sua sanità mentale...
"Martha Marcy May Marlene" si muove tra il dramma e il thriller, con elementi da horror psicologico marcato nell'assoggettamento della ragazza alla vacuità della setta e dei suoi presunti buoni propositi. Luogo fisico e spirituale dove Martha era "insegnante e leader", dove sembrava aver trovato il suo posto nel mondo ma da cui poi decide di scappare riuscendoci solo in parte. E' l'ottimo incipit a condurci immediatamente nel cuore della vicenda, con le immagini della "casa comune" degli adepti e con la giovane che, fuggita, chiede aiuto alla sorella. La narrazione è poi gestita su due piani, con presente e passato che si alternano in passaggi fluidi e morbidi grazie al sapiente lavoro di montaggio in perfetta sinergia con la regia di Durkin. Il palleggio temporale è funzionale nella ricostruzione del percorso di Martha, personalità fragile che viene "rapita" dalle parole vuote del capo-setta Patrick che riesce a darle fiducia e a convincerla di avere un ruolo (emblematica la sequenza in cui Patrick le canta una canzone da lui composta). La pellicola si concentra più su un'analisi psicologica della sua protagonista piuttosto che all'evolversi del narrato, che passa in secondo piano e che si sviluppa senza colpi di scena e particolari scossoni. Una pellicola che osserva anzichè narrare, descrive la perdita dell'individualità in nome di una collettività frivola ma ammaliante e capace di sfruttare le debolezze personali. Horror psicologico non nelle intenzioni di base ma nella costruzione e nella descrizione del declino, del "ricatto" di cui è succube la protagonista schiava di finte verità e tesi inconcludenti. Diretto in maniera fredda e lucida, con inquadrature lunghe, un ottimo utilizzo della steady cam, primi piani studiati, "Martha Marcy May Marlene" è un'opera prima di altissimo livello. Complice una sceneggiatura - scritta dallo stesso Durkin - perfetta nel narrare senza cadute e senza eccessi. I risvolti paranoici della giovane protagonista sono descritti con i giusti toni, in un'atmosfera retta dalla sottile tensione che si avverte per tutta la durata della pellicola e che nella seconda parte cresce di intensità.. -
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fai bene a parlare di elementi da horror psicologico, perchè ci sono, e anche di ottima fattura.CITAZIONEdove sembrava aver trovato il suo posto nel mondo ma da cui poi decide di scappare riuscendoci solo in parte.
e qua mi rifaccio subito al finale
per me incredibilmente potente, potenzialmente infinito. per come l'ho inteso io:SPOILER (clicca per visualizzare)lei, che dopo varie discussioni con la sorella e il marito, decide (ma sarebbe meglio dire, viene convinta, forzata) a cambiare vita iniziando una scuola lontano da tutti. lei che ha appena subìto una visione-incubo mentre fa il bagno nel lago; poi l'inquadratura passa in macchina con Martha sempre in primo piano, incrociano un uomo, presumibilmente una persona qualunque che sta attraversando la strada; la persona rimette in moto "seguendo" per forza di cose l'automobile in cui siede Martha, ma lei, profondamente inquieta ormai segnata, immediatamente si intesisce e scoppia quasi a piangere nonostante avesse protezione sicura in caso qualcuno fosse piombato là con la forza. a questo punto non si può far altro che immaginare il prossimo futuro che Martha si appresta a vivere... io son rimasto pietrificato.. -
Fedor Lynch.
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sì sono d'accordo con quanto dici sul finale che ho trovato davvero stupendo e perfettamente in linea col resto della pellicola.. avevo un po' il "timore" che finisse in modo più sensazionale e fuori luogo con l'intento di stupire.. invece Durkin ha chiuso nel migliore dei modi possibili 
gran bella sorpresa. -
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Mi avete convinto a godermelo al cinema 
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Fedor Lynch.
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non te ne pentirai..
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Ricevuto
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MrBlù.
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siete-peggio-delle-locuste, non-vi-fermate-mai 
segno-anche-questo, tra-un-paio-di-vite-riuscirò-a-mettermi-in-pari-di-tutto
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.siete-peggio-delle-locuste, non-vi-fermate-mai
segno-anche-questo, tra-un-paio-di-vite-riuscirò-a-mettermi-in-pari-di-tutto
ma questa, da affiliato Sundance come il sottoscritto, non la puoi perdere
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MrBlù.
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assolutamente-sundance-addicted, infatti-scherzi-a-parte, è-il-primo-che-intendo-recuperare . -
Fedor Lynch.
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ne godrai tantissimo, puoi andare sul sicuro... .
La fuga di Marthadi Sean Durkin |
